le prostitute cinesi-prima esperienza

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dboon
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1081 Messaggio da dboon »

e soprattutto mesi e mesi di indagini sul campo per toccare con mano la situazione
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1082 Messaggio da dostum »

scb ha scritto:A leggere Dostum si ha l'idea che le Forze dell'Ordine siano tutte impegnate a stanare segaiole mangiariso in giro per lo stivale.
E' proprio così!


Centri massaggi a luci rosse: sequestrati beni per due milioni

Il blitz degli agenti della Questura di Brescia a conclusione di una lunga serie di indagini, inaugurate ancora nel 2012: sequestrati a imprenditori cinesi operanti in provincia ben 15 attività, tra cui centri massaggi e ristoranti




Redazione · 3 dicembre 2014


Night club e prostitute: 31 indagati, due carabinieri in carcere
Sei beni immobili e ben nove attività commerciali sequestrate, tra cui noti e frequentatissimi ristoranti cinesi della provincia di Brescia. Il bilancio di un’indagine seguita dalla Questura di Brescia ma con la collaborazione della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia di Milano. A pagare dazio due coppie di cinesi, marito e moglie, che gestivano un giro d’affari anche superiore al milione di euro.

Solo gli immobili sequestrati infatti potrebbero valere ben il doppio. Fulcro dell’attività illecita sicuramente i centri massaggi, sparsi qua e là in tutta la provincia, città compresa. Dal 2012 in poi tante, troppe segnalazioni: e gli uomini della Questura in borghese che in poco tempo accertavano la palese attività di sfruttamento della prostituzione.

Le ragazze infatti, quasi tutte originarie della Cina, si offrivano ai clienti per poche decine di euro, fino ad arrivare a rapporti sessuali completi. Un blitz coordinato a distanza da parte della Polizia di Stato, che non ha potuto intervenire in tempi rapidi a causa di varie lacune burocratiche, che hanno permesso a parecchi proprietari di intestare le proprie attività ad altri, e a scappare prima del tempo.
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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1083 Messaggio da dostum »

Tu sei lomantica amica delle nuvole

“massaggio romantico” costa il rinvio a giudizio a due cinesi: gestivano un giro di prostituzione


Il cliente in aula: «Ho pagato 50 euro per fare sesso»

Marito e moglie gestivano un centro di massaggi che nascondeva un luogo di prostituzione. E per questo, difesi dall’avvocato Vittorio Lombardo, sono stati rinviati a giudizio.
La prostituzione cinese cambia volto, orari e prezzi. Le ragazze cinesi non aspettano più soltanto i clienti in appartamento, ma vanno per strada a cercarli e nei centri massaggi praticano prezzi bassissimi.
«Sono stato in un centro massaggi cinese grazie ad un volantino pubblicitario e ho pagato 20 euro - racconta un cliente sentito dalla polizia dopo un’irruzione - mi sono accorto che c’era la possibilità di fare massaggi diversi. La ragazza che mi massaggiava mi disse che c’era la possibilità di fare un massaggio “romantico”, che includeva un massaggio nelle parti intime con relativa prestazione sessuale a pagamento extra». Con 30 euro in più. «La ragazza ha iniziato a massaggiarmi il corpo. Poi mi ha fatto girare supino, chiedendomi se volevo un massaggio romantico, ho subito risposto di sì. La ragazza prima di iniziare mi ha detto che il costo della prestazione era di 50 euro. rispondevo che avevo solo 30 euro, lei mi ha detto che andava bene ugualmente. Ha iniziato a toccarmi, prima le gambe e poi i genitali fino a quando mi ha effettuato un coito orale. Mi ha dato un preservativo».
Nei locali gli agenti hanno rintracciato sei cinesi, con età tra 25 e 30 anni, tutte risultate clandestine.
Dall’indagine è emerso le prestazioni sessuali venivane definite “massaggio romantico” al costo di 50 euro. La squadra mobile perugina - diretta da Marco Chiacchera - aveva sequestrato negli appartamenti telefoni cellulari e denaro contante. L’operazione era scaturita da una osservazione durata settimane e che aveva consentito di accertare la vera natura delle attività nei centri massaggi. I clienti avevano riferito al personale della mobile di avere usufruito di una prestazione sessuale a pagamento versando i soldi alla donna che si trovava al bancone d’ingresso. Una volta entrati, gli operatori avevano trovato un altro cliente che si stava rivestendo. Sul divano, in abiti succinti, la polizia aveva individuato tre ragazze, intente a ricevere i clienti. Recuperati circa 800 euro ritenuti provento dell’attività illecita. Al bancone una giovane con 5 cellulari per le prenotazioni.
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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1084 Messaggio da dostum »

Follì



Retata contro la prostituzione cinese: arrestata una "tenutaria" e sequestrati due centri massaggi

Nuova operazione della Polizia di Stato contro i centri massaggi cinesi, realtà che spesso camuffano centri in cui si pratica la prostituzione. Già nello scorso febbraio la Polizia era intervenuta per chiudere 15 centri massaggi orientali su tutta la provincia di Forlì-Cesena.



Nuova operazione della Polizia di Stato contro i centri massaggi cinesi, realtà che spesso camuffano centri in cui si pratica la prostituzione. Già nello scorso febbraio la Polizia era intervenuta per chiudere 15 centri massaggi orientali su tutta la provincia di Forlì-Cesena. Ora con il seguito dell’operazione è scattato un altro arresto e la chiusura di altri due centri massaggi.

Nella giornata di martedì scorso, a Cesena e Cesenatico si è svolta un’operazione di polizia giudiziaria, che ha visto impiegati oltre 20 uomini della Polizia di Stato (Squadra Mobile della Questura di Forlì Cesena e del Commissariato di Cesena), al fine di eseguire alcune perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Forlì (dott. Filippo Santangelo), in due centri massaggi orientali e nelle abitazioni delle sei persone indagate, che lavorano o gestiscono i centri cinesi, indagati a vario titolo, per tolleranza abituale di persone che esercitano la prostituzione all’interno di un luogo aperto al pubblico, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e false dichiarazioni rese a Pubblici Ufficiali all’atto del rilascio delle autorizzazioni amministrative.

Nel corso dell’operazione è stata arrestata una cinese 38enne, residente a Cesena, ritenuta responsabile del Centro Massaggi Cinese in via Oberdan 77, che per la Polizia è intestato solo fittiziamente ad altro cittadino cinese irreperibile con funzioni di prestanome. Inoltre sono stati posti sotto sequestro preventivo i locali relativi ai due centri massaggi, l’uno a Cesenatico via Saffi 107, e l’altro in Cesena via Oberdan 77, sequestrando anche la somma di 8.000 euro, probabile provento degli incassi dei centri.

L’ operazione, svolta nell’ambito di più ampia attività investigativa coordinata dal Servizio Centrale Operativo, c.d. “Progetto Dragone”, di contrasto alla criminalità di matrice cinese, si è concentrata in particolare sui fenomeni criminali dello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina nelle varie forme di manifestazione (esercizio all’interno di abitazioni private e prestazioni sessuali mascherate dall’insegna di centri massaggi orientali).

Contro questo fenomeno lo scorso 21 dicembre 2013 era stata eseguito l’arresto domiciliare a carico di due cittadini cinesi titolari di unità immobiliari e centri massaggi a Forlì, Gallarate e Perugia, con il sequestro di 2 appartamenti ed un centro massaggi. Quindi l’operazione maggiore: il 26-27 febbraio scorso erano stati chiusi 15 centri massaggi orientali attraverso il sequestro penale dei locali, con l’arresto in flagranza di 5 persone di nazionalità cinese e la denuncia di altre 14 persone (tra i quali un italiano).

Peraltro, gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti in questi ultimi mesi, anche attraverso adeguati controlli amministrativi finalizzati a verificare il possesso dei titoli necessari per l’esercizio legale dell’attività, hanno permesso di appurare l’elusione generalizzata della normativa vigente per l’esercizio dell’attività di estetista attraverso la produzione di false dichiarazioni agli enti, con la contestazione dei reati di falso e l’accertamento di 24 violazioni amministrative con sanzioni per un ammontare complessivo di euro 24.640. Inoltre, per la continuazione delle condotte illecite in materia di prostituzione sono stati denunciati negli scorsi mesi altri 6 soggetti (5 cinesi ed 1 italiano). L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Forlì, Luisa del Bianco, la quale ha anche disposto la custodia cautelare in carcere dell’arrestata.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1085 Messaggio da dostum »

Plofumo d'oliente

Prostituzione dentro i centri benessere gestiti da cinesi: due arresti e tre denunce. Tre strutture chiuse dai carabinieri nell'ambito dell'operazione 'Profumo d'oriente'

di "Fei Fei", davanti allo stadio comunale di Montevarchi, "Centro massaggi 718" in via Puccini sempre a Montevarchi e "Mani di fata" a Levanella: tre strutture spacciate per centri benessere in realtà dedite alla prostituzione. I carabinieri della compagnia di San Giovanni e della stazione di Levane, dopo cinque mesi di indagini da giugno a novembre, li hanno chiusi e messi sotto sequestrato. Due gli arresti e tre le denunce: in tutto quattro sono le donne. L'accusa è sfruttamento della prostituzione.

Le attività investigative dei carabinieri della compagnia di San Giovanni e della stazione di Levane sono iniziate nel mese di giugno partendo dalle lamentele dei cittadini e dai dati secondo i quali nell'intera provincia di Arezzo i cinesi regolari operanti sul territorio sono 1112, di questi un terzo risiedono in Valdarno aretino. Inoltre dei 10 centri benessere gestiti da cinesi sul territorio provinciale, tre erano a Montevarchi. La prima chiusura, dunque, riguardò il 'Fei Fei' davanti allo stadio comunale di Montevarchi. Arrestata, nella circostanza, la titolare, una 30enne cinese.

Stessa sorte poco dopo toccò al 'Centro massaggi 718' di via Puccini a Montevarchi e poi al 'Mani di fata' di Levanella. In questi due casi sono scattati il secondo arresto sempre alla titolare, che poi è stata sottoposta al divieto di dimora, e le tre denunce in stato di libertà ad altre due donne e a un uomo.

Nell'operazione sono stati sequestrati i tre immobili per un valore di 500.000 euro, telefoni cellulari, registri contabili, scontrini fiscali e 2.000 euro in contanti. Sono stati anche identificati decine di clienti, tutti italiani, che si recavano nei tre centri benessere.

Per scoprire tutta l'organizzazione i carabinieri si sono finiti clienti e hanno potuto constatare quello che era il modus operandi del gruppo. All'ingresso delle strutture vi era una donna che accoglieva gli uomini e spiegava le prestazioni efferte: dai massaggi veri e propri ai rapporti sessuali. Il costo oscillava dai 20 ai 30 euro. Ogni centro, hanno accertato i carabinieri, ricavava dall'attività circa 15.000 euro al mese.

Il colonnello Luigi Arnaldo Cieri, comandante provinciale dei carabinieri di Arezzo, e il capitano Angela Pepe, comandante della compagnia di San Giovanni, nella conferenza stampa tenutasi nella mattina, hanno spiegato i dettagli dell'operazione denominata 'Profumo d'oriente' e alcune singolarità dell'organizzazione dei centri benessere. A partire dalla gestione e dal potere tutto al femminile: cosa nuova questa per la struttura criminale cinese.

Il problema, infine, evidenziato dal vicesindaco di Montevarchi Elisa Bertini, presente alla conferenza stampa, riguarda l'assenza di normativa per questi centri: la struttura dedita al massaggio benessere e non a quello terapeutico, infatti, è ritenuta un'attività libera e quindi non soggetta ad autorizzazioni e normativa specifica. Per questo il comune non può intervenire in alcun modo.

"Ringrazio l'arma dei carabinieri - ha affermato Elisa Bertini - perchè queste operazioni sono l'unica maniera per debellare questo tipo di prostituzione. Sono un importante lotta contro questi fenomeni e un deterrente per altre simili situazioni. Mi auguro che le istituzioni competenti riescano a normare il settore".
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1086 Messaggio da dostum »

Calabinieli libelano lagazze



GARDONE RIVIERA, VOBARNO, SOIANO, PREVALLE BRESCIA, PONCARALE

Sfruttamento della prostituzione: chiusi 7 centri massaggi cinesi

Tra i clienti operai, professori, avvocati. Giro d’affari da 300mila euro l’anno. Arrestato un 30enne e una 43enne cinese
Dietro a quelle insegne di centri massaggi cinesi che campeggiano su quotidiani locali si nascondeva — per l’ennesima volta — uno sfruttamento della prostituzione in grande stile, che fruttava ad un 30enne asiatico in trasferta da Milano, ben 300 mila euro l’anno. I carabinieri di Salò e Vobarno hanno infatti chiuso sette finti centri massaggi a Gardone Riviera, Prevalle, Soiano del Lago, Vobarno, Poncarale, Brescia e «liberato» 5 ragazze. Le indagini sono partite dal blitz in un appartamento di Gardone Riviera a luglio: lì si è scoperto che una 42enne asiatica era la maitresse di due giovani donne (tra i 30 ed i 40 anni) che si vendevano per 50 euro a prestazione (incassando però solo il 40%).

Da lì i carabinieri hanno scoperto altri sei appartamenti sul Garda, in Valsabbia, nella Bassa e in città: abitazioni prese in affitto da prestanome, dove finivano cinesi reclutate in mezza Lombardia e che in passato lavoravano come operaie nei laboratori tessili. Se l’è cavata con una denuncia a piede libero un 66enne residente nella Bassa, che «trasportava» le ragazze, aiutava nell’arredo degli appartamenti. Le indagini, coordinate dalla pm Eliana Dolce, stanno proseguendo per accertare il coinvolgimento di altre persone.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1087 Messaggio da dostum »

Fiole Olientale (CHE NOME POETICO!!!!!)

Siena, prostituzione in centri massaggi: arrestate tre donne


Venerdì 19 Dicembre 2014 12:38

carabinieri-auto450Nella giornata di ieri, giovedì 18 dicembre, i Carabinieri del Comando provinciale di Siena con la collaborazione della Polizia municipale, hanno arrestato in flagranza di reato tre cittadine cinesi responsabili di altrettanti centri massaggio situati a Siena, ritenute responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini che hanno portato all'operazione di ieri, dirette dal dott. Giuseppe Grosso della Procura di Siena e coordinate dal procuratore Salvatore Filippo Vitello, sono scattate quando è stato notato il proliferare di tali centri massaggio in modo sproporzionato risetto al bacino commerciale di queste attività.

E' stato verificato infatti che dietro l'apparente attività di massaggi dei centri "Orientale rosa", "Asia" e "Fiore orientale", si celava una attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione con lauti guadagni per i responsabili e una vera e propria sottomissione delle massaggiatrici, alcune delle quali clandestine sul territorio nazionale.

Nel corso dell'attività di indagine è stato evidenziato che all'interno dei centri le responsabili, addette alla cassa, oltre ad esporre al cliente la possibilità di ottenere prestazioni di tipo sessuale, si preoccupavano della riscossione del denaro dopo la prestazione. Ad alcuni clienti veniva offerta anche la possibilità di usufruire delle prestazioni di due ragazze contemporaneamente.

L'attività prestata nei centri era quasi esclusivamente di tipo sessuale come evidenzia il fatto che le finte massaggiatrici erano prive di qualunque conoscenza sui massaggi, non avendo titoli nè svolto corsi di alcun tipo. La numerosissima clientela si rivolgeva infatti a tali esercizi solo per ottenere prestazioni sessuali con tariffe che variavano in relazione al tipo di servizio offerto.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati circa 4.000 euro in contanti, circa 600 tessere fedeltà relative ad altrettanti clienti, nonchè documentazione utile al prosieguo delle indagini.

Le tre arrestate sono state tradotte al carcere fiorentino di Sollicciano, mentre i centri sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1088 Messaggio da dostum »

Ah Minò le conoscevi queste



Prostituzione, scoperto un impero cinese di case chiuse: nove arresti

Sgominata una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione di donne cinesi in tutta Genova. Nove gli arresti, sei le denunce. Ecco come funzionava un vero e proprio impero


Una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione di donne cinesi. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Genova hanno tratto in arresto ben nove persone e denunciatone altre sei.

Le indagini avevano avuto inizio nel mese di febbraio del 2013 a seguito di numerose segnalazioni di cittadini genovesi che lamentavano ‘strani andirivieni’ nei condomini di residenza.

I servizi di osservazione e le altre attività di indagine avviate dal Nucleo Investigativo permettevano di constatare quanto riferito. Emergeva inizialmente un cittadino iraniano, che si adoperava, conoscendo la lingua italiana, per procurarsi abitazioni in città che poi venivano di fatto usate dalle lucciole cinesi per ricevere i clienti; quest’ultimo, oltre a svolgere le pulizie per una ditta genovese, aveva pertanto un’intensa frequentazione con donne cinesi che si prostituivano.

Aveva contatti diretti con le agenzie immobiliari e i proprietari degli appartamenti che ispezionava personalmente, unitamente alle donne cinesi. Oltre a tale incarico, lo stesso predisponeva le inserzioni ‘sotto la voce massaggi’ sui quotidiani e/o siti internet. Tale ultimo compito era altresì svolto anche dai due, residenti in questo centro ed iscritti rispettivamente all’Università di Genova e Milano-Bicocca.

Inoltre le investigazioni consentivano di accertare che quattro soggetti s’intestavano fittiziamente i contratti d’affitto, mentre altri tre soggetti avevano consapevolmente locato unità immobiliari ove donne cinesi si prostituivano. Infine veniva delineata ampiamente l’attività di sfruttamento della prostituzione posta in essere da quattro donne cinesi che “impiegavano” connazionali in molti casi sprovviste di documenti e quindi clandestine. Le quattro lucciole controllavano quasi militarmente le connazionali mantenendo la contabilità dei clienti che chiamavano le utenze riportate nelle inserzioni e le somme ricevute, nonché gli orari di lavoro (circa 15 - 17 ore al giorno). Le lucciole sfruttate dovevano chiedere il permesso per uscire dagli appartamenti ed in alcuni casi anche per lavarsi.

Nel corso dell’attività venivano individuate a Genova e provincia 24 abitazioni in cui vi erano lucciole cinesi nonché venivano deferite altre 12 lucciole poiché sprovviste di documenti inerenti il soggiorno in Italia.

L’attività d’indagine permetteva di evidenziare il potenziale criminale della comunità cinese genovese, con forti ramificazioni in quella milanese, che era in grado di far arrivare in Italia svariate donne per poi essere avviate alla prostituzione all’interno delle abitazioni; i soggetti che avevano invece un regolare permesso di soggiorno fittiziamente s’intestavano i contratti d’affitto anche di lunga durata. All’interno degli appartamenti vi era sempre un ricambio, con cadenza mensile, di lucciole per fornire ‘novità’ ai clienti, mentre il canone di locazione veniva pagato da chi aveva in uso l’appartamento e non dall’affittuario, che ovviamente prendeva un compenso per essersi intestato il contratto d’affitto.

Sono tuttora al vaglio degli inquirenti, le posizioni di alcuni proprietari di appartamenti al fine di verificare la regolarità dei contratti d’affitto e se gli stessi erano consapevoli di quanto avveniva nelle unità abitative, atteso che in molti appartamenti venivano identificate anche lucciole cinesi senza documenti.

Accertamenti fiscali in corso a carico delle lucciole che sfruttavano le connazionali; in anni di crisi le stesse riuscivano a guadagnare tra i 4.000 e i 6.000 euro al mese escludendo ogni ‘spesa’ ovvero l’affitto dell’abitazione, le inserzione sui quotidiani e/o siti internet ed il compenso per le connazionali sfruttate (tra i 150 – 200 euro al giorno – per 15 - 17 ore al giorno).

Durante l’attività venivano registrati alcuni aspetti singolari ed in alcuni casi anche ‘curiosi’:

- le prostitute ricevevano esclusivamente italiani, dato che in passato avevano subito rapine o mancati pagamenti da connazionali e/o altri extracomunitari;

- riducevano contemporaneamente (quelle presenti in città e provincia) le richieste economiche per le prestazioni sessuali per via della crisi economica, per non perdere i clienti, che in alcuni casi erano fissi e di tutte le età;

- tra i molti clienti controllati vi era anche un cittadino italiano, che sebbene sottoposto agli arresti domiciliari sfruttava un permesso di alcune ore, concesso dall’A.G. per ‘esigenze di vita’ per recarsi da una lucciola cinese;

- molte lucciole avevano un passato lavorativo in fabbriche della zona di Prato, ma a causa della pesantezza del lavoro preferivano prostituirsi iniziando a farlo per conto di connazionali ed in seguito per conto proprio;

- la forte coesione nella comunità cinese che permetteva a moltissime lucciole di ottenere dei prestiti di denaro da connazionali per locare gli appartamenti senza particolari garanzie.

Ecco le vie "dell'amore"

Delegazione di Sampierdarena e Cornigliano:
1.Piazza Barabino;
2.Via Sampierdarena;
3.Via Cantore;
4.Corso Martinetti;
5.Via Scaniglia;
6.Via Cornigliano;
7.Via Porro;
8.Via Minghetti;

Delegazione di Genova centro e Marassi:

9.Via Gradisca;
10.Via Fereggiano;
11.Via Venezia;
12.Via Tolemaide;
13.Vico Gibello;
14.Via Crimea;
15.Piazza Renzi;
16.Via Giacometti;
17.Via San Lorenzo;
18.Via Turati;

Comuni del Tigullio:
19.Rapallo, Via S.Anna;
20.Rapallo, Via Marsala;
21.Rapallo via Tito Speri;
22.Chiavari via Prandina;
23.Lavagna, Corso Buenos Aires
24.Sestri Levante via Mazzini
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1089 Messaggio da dostum »

Oh Golizia!


Prostituzione in centri massaggi, un arresto e quattro denunce

Coinvolte cinque persone di origine cinese. Operazione della polizia e della guardia di finanza

Luoghi di prestazioni sessuali camuffate da normalissimi centri per il benessere fisico. Quattro nel Monfalconese e uno a Capriva

Prostituzione, chiusi nel Monfalconese 5 centri masssaggi

I titolari degli esercizi commerciali, 3 uomini e 2 donne di origine cinese, sono stati denunciati per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione; in seguito, su proposta del pm titolare delle indagini, il gip del tribunale di Gorizia ha disposto gli arresti nei confronti di una delle titolari indagate ed il sequestro dei centri massaggi interessati, tutti dislocati in provincia di Gorizia.

Indagini della polizia di Gorizia e dal comando provinciale della guardia di finanza, coordinati dalla procura della repubblica del capoluogo isontino
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1090 Messaggio da dostum »

Zucchelificio



Massaggi cinesi con finale hard: scatta uno nuovo sequestro a Cesena

Il provvedimento è stato richiesto dal sostituto procuratore Filippo Santangelo e firmato dal giudice per le indagini preliminari Monica Galassi


Sequestro preventivo per il centro massaggi cinesi di via Zuccherificio. Ad eseguirlo sono stati mercoledì scorso gli agenti della Squadra Mobile di Forlì-Cesena. Il provvedimento è stato richiesto dal sostituto procuratore Filippo Santangelo e firmato dal giudice per le indagini preliminari Monica Galassi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, dopo aver raccolto anche le testimonianze di clienti, all'interno venivano svolte "prestazioni sessuali", come specificato nel provvedimento firmato dal giudice.

In particolare sono finiti nei guai i due titolari dell'attività: si tratta di un cinese di 41 anni, indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e della massaggiatrice, anche lei cinese, 28enne, che dovrà rispondere in concorso col connazionale del reato di falso. E' stato appurato che la donna operava nonostante la titolarità dei requisiti di estetista, affidata ad una prestanome risultata estranea alla vicenda. Le prestazioni del centro erano pubblicizzate anche sul web. I massaggi a luci rosse costavano 60 euro, in media ne venivano effettuati una quindicina al giorno.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1091 Messaggio da bellavista »

cazzo ma sono passati 8 anni da quando ho aperto questa discussione? ci stiamo diventando vecchi su questo forum.... 8 anni che sono qui? per dio.

e la gente è sempre la stessa: 8 anni che conosco nik e che lui sta in cina :)
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1092 Messaggio da Barabino »

Beh ma almeno adesso scrivono esplicitamente "massaggio romantico" in un un cartello appeso fuori :lol:

Secondo voi e' davvero un trasparente eufemismo per "handjob con schizzata nell'asciugamano"? O ancora non e' possibile? :evil:
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1093 Messaggio da dostum »

Quel lamo del lago di como




GARLATE / VERCURAGO – Martedì mattina i militari del Norm della Compagnia Carabinieri di Lecco hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Lecco in relazione alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, traendo in arresto un cittadino cinese quarantaquattrenne responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione all’interno dei centri massaggi “Tuina”di Garlate (LC) e Vercurago (LC) dove, per come è stato investigativamente accertato, venivano impiegate giovani donne, anch’esse di nazionalità cinese, cui peraltro veniva anche fornito un alloggio attiguo, che oltre i normali massaggi offrivano ai clienti prestazioni sessuali.

Destinataria della misura cautelare dell’obbligo di dimora in Merate, comune di residenza, anche la moglie dell’arrestato, avendolo attivamente coadiuvato nella gestione delle attività, misura ancora non eseguita per irreperibilità della donna temporaneamente all’estero. Sequestrato il centro massaggi di Garlate.

L’attività di indagine trae origine, nel gennaio di quest’anno, da alcune acquisizioni informative inerenti l’attività del centro massaggi di Vercurago. I conseguenti servizi di osservazione consentivano di identificare diversi clienti, tutti di sesso maschile, che confermavano la natura delle prestazioni eseguite in sovrapprezzo ai normali massaggi generalmente alla tariffa fissa di 20 euro.

L’arrestato veniva fin da subito individuato quale gestore del centro formalmente amministrato da un’altra donna di origini cinesi.

Lo sviluppo delle attività ha consentito di accertare come l’uomo gestisse anche altro centro massaggi in Garlate all’indirizzo del quale venivano estese le investigazioni con acquisizioni analoghe a quelle precedenti.

Ulteriori accertamenti effettuati sul web consentivano di rafforzare la tesi investigativa. Sul sito online “bacheca incontri Lecco” si rinvenivano infatti inserzioni (corredate da foto ritraenti ragazze orientali in abiti succinti) in cui le ragazze si presentavano come “pronte a tutto per soddisfare ogni desiderio…..”.

Intercettazioni di conversazioni ed analisi del traffico telefonico hanno poi consentito di supportare ulteriormente le indagini.

Le responsabilità degli indagati sono state in tal modo individualmente accertate consentendo di individuare nell’uomo il vero e proprio “capo” indiscusso del “gruppo”, formalmente titolare del centro massaggi di Garlate e gestore di fatto, per un determinato periodo di tempo, anche del centro massaggi di Vercurago, avvalendosi della collaborazione di ulteriori due cittadine cinesi coindagate e di quella della moglie formalmente preposta alla gestione del centro di Garlate, avendo tutti sfruttato, favorito o comunque tollerato la prostituzione svoltasi all’interno dei predetti centri dalle dipendenti reclutate.

Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione di Merate in regime di arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1094 Messaggio da dostum »

Consigliela fatti li cazzi tua
A,Lazzi


Centri massaggi cinesi, bocciata la nascita di un gruppo di controllo della Polizia Municipale

Il consiglio comunale ha respinto la proposta del consigliere comunale Carmine Camicia che non ha accettato gli emendamenti proposti dalla Luciani

Bocciata la proposta di costituire, in seno alla Polizia Urbana, un Gruppo di Sicurezza Sociale Locale con il compito specifico di effettuare controlli all’interno dei centri massaggi cinesi che stanno crescendo di numero a Perugia. Il Consiglio comunale ha respinto l'idea del consigliere Carmine Camicia (Fi). L’obiettivo del nuovo gruppo era quello di verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per tali esercizi e per scongiurare, di conseguenza, ogni attività illecita.

L'esponente di Forza Italia ha sparato a zero contro il centrodestra dopo la bocciatura della proposta: "Oggi un gruppo importante della maggioranza, votando con la sinistra, ha preferito il Tantra alla legalità, pertanto hanno respinto un mio ODG, con il quale si chiedeva controlli ai Centri Massaggi gestiti dalla Comunità Cinese. Parecchi remano contro, poichè arroccati nel passato,e oggi il Centrodestra, nel Governare, rinnega tutte le iniziative che ci distinguevano dalla sinistra. I cittadini si aspettavano un cambiamento, cosa che non è avvenuto, in quanto di diverso dalla sinistra ad oggi vi è ben poco".

La consigliera comunale di Fi Luciani, tenendo conto della carenza di organico della Polizia Urbana e delle esigue risorse dell’amministrazione, ha emendato la proposta del Consigliere Camicia proponendo una collaborazione tra Polizia municipale, uffici comunali competenti e altre istituzioni interessate al fine di verificare la corrispondenza tra i servizi e orari dichiarati ed autorizzati e quelli effettivamente svolti all’interno dell’attività, verificando altresì il rispetto di requisiti igienico sanitari dei locali ed i titoli in possesso del personale impiegato. L'emendamento non è stato accolto da Camicia che ha preferito andare al voto e il consiglio ha affossato definitivamente la proposta.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1095 Messaggio da dostum »

Vittolio Veneto



20 euro in più per il "massaggio romantico": la Polizia chiude un centro cinese

Prostituzione cinese a Forlì, "Dummy massage" si chiude con un arresto e 5 denunce

Immagini osè di maggiorate orientali, accompagnate da annunci che garantivano tra l'altro "massaggi romantici e rilassanti" per "risvegliare il piacere". Così veniva pubblicizzato su portali internet erotici e di incontri il centro massaggi di viale Vittorio Veneto, finito nel mirino della Squadra Mobile di Forlì nell'ambito di un'attività finalizzata a contrastare il fenomeno della prostituzione, che ha preso spunto dall'operazione "Dummy Massage" iniziata nel dicembre del 2013.

Gli investigatori avevano già fatto visita nello stesso locale lo scorso febbraio, quando vennero chiusi ben 15 centri massaggi in tutta la provincia di Forlì-Cesena. Ed in seguito venne dissequestrato. Giovedì pomeriggio gli uomini della Questura di Corso Garibaldi, guidati dal dirigente Claudio Cagnini, hanno arrestato in flagranza di reato l'esercente, una 36enne cinese, con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravata perchè in circostanza di rapporto d'impiego e tolleranza abituale della prostituzione in luogo aperto al pubblico
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