le prostitute cinesi-prima esperienza

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1321 Messaggio da dostum »

Tlecate (semple novala!!!!!!)

Trecate: chiuso centro massaggi gestito da cinesi

TRECATE, 19 DIC – E’ stato chiuso e posto sotto sequestro, nella serata di giovedì 17 dicembre, un centro massaggi gestito da cinesi a Trecate, nel Novarese.

La struttura chiusa dai Carabinieri si trova in via Roma, una delle strade principali del comune dell’Ovest Ticino.

I militari, dopo un’attenta attività investigativa, che avrebbe evidenziato come all’interno dei locali non si svolgessero massaggi, ma venissero fornite prestazioni sessuali, hanno proceduto alla posa dei sigilli. Non solo. Hanno anche denunciato tre persone, una italiana per favoreggiamento, e due cinesi, una donna presente nel centro e un’altra che risulterebbe la titolare dei locali.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1322 Messaggio da dostum »

GLI INSOSPETTABILI
ovvelosia i cinesi sono diabolici ma alla Squadla Anticlimine del Commissaliato di Sulmona NULLA SFUGGE nemmeno i confetti

Sigilli al centro massaggi a luci rosse



Sigilli al centro massaggi a luci rosse

Sigilli al centro massaggi a luci rosse. Dopo un’intensa attività di indagine, durata oltre quattro mesi, gli uomini della Squadra anti crimine del Commissariato di Sulmona hanno posto fine all’attività di prostituzione all’interno di un centro massaggi terapeutici situato all’interno del Centro Commerciale Il Borgo.

Dietro l’insospettabile attività di centro massaggi terapeutici, una coppia di cinesi di 30 anni ed un fisioterapista 40 enne di Avezzanno, considerato un prestanome, gestiva il fiorente giro di massaggi “particolari”. La donna di origine cinese, è accusata di aver messo organizzato l’attività di sesso a pagamento, mentre per il suo compagno, ed il fisioterapista marsicano, l’accusa e di induzione alla prostituzione. Nel locale venivano pubblicizzati massaggi terapeutici al costo di 30 euro ma una volta dentro i clienti potevano optare per un altro tipo di prestazione con un costo che variava dai 60 ai 100 euro. Molte le persone insospettabili che frequentavano il centro benessere. Dalle indagini è emerso che in un mese oltre 150 clienti frequentavano la struttura per un volume di affari di circa 15 mila euro.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1323 Messaggio da dostum »

Fisiotelapia Malsicana


SULMONA. Si allarga anche ad Avezzano e all’Aquila l’inchiesta sui centri messaggi “erotici” gestiti dai cinesi.

Dopo l’indagine avviata a Sulmona, che ha portato alla denuncia di tre persone, una coppia 30enne e un fisioterapista di Avezzano di 41 anni, la polizia ha allargato i controlli anche nel capoluogo abruzzese e nella città marsicana, dove sarebbero stati aperti analoghi centri per massaggi terapeutici gestiti da persone di nazionalità cinese.

Centri dove, oltre al solito massaggio terapeutico, veniva offerta ai clienti, la possibilità di usufruire di massaggi più intimi fino a vere e proprie prestazioni sessuali. Nel frattempo, c’è da precisare che il locale aperto a Sulmona dove operavano i tre denunciati, si trova all’esterno del “Borgo”, in uno stabile a un piano che si trova a pochi metri dal parcheggio a servizio del Megastore.

Ancora oggi, infatti, sono ben visibili all’esterno del piccolo fabbricato, i lettini e i divanetti che venivano utilizzati dalle massaggiatrici per soddisfare i clienti anche con prestazioni sessuali. Così come risulta dall’inchiesta avviata dalla squadra anticrimine del commissariato sfociata,

poi, nella denuncia a carico della coppia di cinesi, che risulta attualmente irreperibile, e del fisioterapista marsicano. In un mese di appostamenti sono stati registrati 150 appuntamenti a sfondo sessuale per un giro d’affari di 15mila euro
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1324 Messaggio da dostum »

Lè un Gland Milan


Milano, è boom dei centri massaggi a luci rosse. L'Antimafia: "Vietare il giro d'affari"


Uno dei centri massaggi sequestrati a Milano

"Romantico", "corpo su corpo" per 50 o 100 euro: con l'abolizione della distinzione tra centri estetici e 'bio-naturali' le attività illegali sono rifiorite. In arrivo il giro di vite della polizia locale, tra le proposte: no alle aperture 24 ore su 24

"Ti tocco dappertutto, però devi pagarmi un po' di più". La ragazza indossa un vestito corto, bianco, che risalta nella penombra del locale. Ci ha accolti all'ingresso, in una sala quadrata con un bancone, un divano e due lampade a muro che gettano una fioca luce rossa sulle pareti. "Solo poco di più" si affretta ad aggiungere. Siamo in zona Città studi, tra la stazione di Lambrate e il Politecnico di Milano. In un altro centro benessere orientale, con i neon colorati appesi intorno alla porta e l'insegna rosa shocking, lo stesso copione: la ragazza, appena entrati, ci offre un "massaggio romantico" mimando il gesto con la mano. Ma poi insiste, ci accompagna in un corridoio che dà su due stanze. All'interno di quella aperta c'è un letto futon ricoperto di carta. Qui la sua proposta: "Cento euro per fare sesso".


A Milano ci sono 1089 centri legati al benessere della persona. In pratica, uno ogni 1200 persone. Gli studi estetici veri e propri, quindi con professionisti in possesso di diplomi o attestati, sono circa un terzo. Gli altri, la maggior parte, sono in mano a proprietari di nazionalità cinese (606) o thailandese (77). "È soprattutto qui che si concentrano le attività illegali - spiega il vicecomandante della polizia locale, Antonio Barbato - anche se nel corso degli anni abbiamo riscontrato casi di irregolarità che hanno coinvolto italiani e persone dell'Est Europa". Aprirne uno è semplice: è sufficiente compilare un modulo da inviare al Suap (lo sportello per le attività produttive) con cui si certifica l'inizio dell'impiego. Ma se per quelli estetici è necessario avere dei requisiti professionali, per quelli "bio-naturali" non serve altro.

Dal 2008 al 2014 sono stati 78 i centri massaggi sottoposti ad attività di polizia giudiziaria da parte della locale. Venti, dopo le indagini, sono stati chiusi. Gli altri hanno ricevuto una sanzione amministrativa. Dietro le vetrine colorate e le scritte al neon che recitano, anche a notte inoltrata, "aperto", c'è un esercito di lucciole indoor. "Sono sfruttate - racconta Barbato - come nei casi più classici di prostituzione sono vittime di tratta: vengono abbordate da aguzzini che promettono loro grandi guadagni in attività lecite. Ma una volta in Italia le costringono a prostituirsi per ripagare una sorta di debito. Sono rari i casi in cui le ragazze li denunciano". Il fenomeno, esploso una decina di anni fa, aveva subito un arresto nel 2012, quando la legge regionale 3/2012 introdusse l'equiparazione tra centri estetici e "bio-naturali". Ma con l'abrogazione della legge da parte della Consulta, nel 2013, i centri sono rifioriti, tanto che dal 2007 il numero è triplicato.

Anche la Commissione antimafia del comune di Milano ha gli occhi puntati sulla problematica: "È preoccupante che ci sia un monopolio da parte della comunità cinese - dice il presidente David Gentili - . Se da una parte essa ha costruito un'imprenditoria sana, che ha creato posti di lavoro, dall'altra ha portato anche tanto denaro sporco. Si tratta di un giro d'affari che deve essere vietato sul nostro territorio". Le armi in mano alle forze dell'ordine per contrastare il fenomeno, però, sono poche. "È il motivo per cui bisogna trovare strumenti, di tipo amministrativo, per rendere le indagini più efficaci - chiarisce Gentili - . È necessario, per esempio, costituire un coordinamento tra le forze di polizia

e, soprattutto, elaborare una procedura che permetta alla polizia locale di evidenziare i posti più a rischio". Il tema è nell'agenda dell'amministrazione a partire già dal prossimo mese. "Un primo passo, importante - conclude Gentili - sarebbe quello di vietare l'apertura di questi centri 24 ore su 24. Alle 20, al massimo, devono chiudere". Con buona pace per chi, a notte fonda, si sveglia per un "massaggio".
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1325 Messaggio da dostum »

Falconala

(Ancona), 31 dicembre 2015 - I carabinieri di Falconara hanno messo i sigilli ad un centro massaggi cinesi. L’accusa è che si tratti di una casa di appuntamenti.

Le indagini sono state avviate in seguito ad alcune segnalazioni dei residente infastiditi dal continuo via vai di uomini fino a tarda notte, ricevuti da ragazze orientali in abiti succinti.

Durante le indagini i militari hanno scoperto che il telefono del centro massaggi veniva pubblicizzato online su portali dedicati agli incontri, corredato da foto di ragazze orientali semi nude.

A confermare che il centro fosse una casa di appuntamenti anche le ammissioni di alcuni clienti: le avvenenti dipendenti asiatiche erano disponibili anche a contatti di altro genere.
Un militare si è quindi finto un cliente ed è entrato nel centro e la titolare gli ha subito illustato le tariffe dei massaggi e degli “extra”.
Una 42enne di origini cinesi, F.X., è stata denunciata dai Carabinieri di Falconara Marittima nella giornata di mercoledì 30 dicembre, poiché ritenuta responsabile di aver allestito un’attività dedita alla prostituzione di alcune sue connazionali in un centro massaggi situato tra via Leopardi e via Bixio.
Le indagini dei militari sono scattate in seguito alle segnalazioni fornite da alcuni residenti, che in più occasioni avevano notato delle giovani orientali – assai poco vestite – nei pressi dell’attività commerciale, ubicata in una galleria pedonale, mentre erano intente a contrattare delle prestazioni sessuali a pagamento con un cospicuo numero di uomini.

A seguito di un controllo, è poi emerso che il numero telefonico del centro massaggi appariva in alcuni siti internet dedicati ad incontri a luci rosse: partendo da ciò i Carabinieri hanno disposto diversi appostamenti in zona, nel tentativo di appurare una volta per tutte quanto stesse accadendo realmente all’interno dell’attività.

Finalmente, nel pomeriggio di mercoledì, un militare in borghese si è finto un cliente: egli si è trovato faccia a faccia con F.X., titolare dell’esercizio commerciale, la quale dopo avergli elencato i “servizi” disponibili e i relativi prezzi ha condotto davanti a lui una giovanissima connazionale vestita solamente di biancheria intima. A quel punto il carabiniere ha svelato la propria identità, procedendo con l’identificazione delle due donne e ispezionando i locali incriminati, coadiuvato dai propri colleghi: è stato così scoperto che varie ragazze lavoravano e vivevano all’interno del centro massaggi, sebbene risiedessero apparentemente in altre località. Oltre a diverse centinaia di euro, custodite per la maggior parte da F.X., sono poi stati rinvenuti diversi capi di abbigliamento succinti e un vasto campionario di sex toys, pronti ad accontentare i gusti di ciascun cliente.

Al termine dell’operazione la 42enne è stata denunciata per il reato di sfruttamento della prostituzione, mentre il centro massaggi è stato posto sotto sequestro: gli inquirenti stanno infine tentando di dare un nome alle altre ragazze cinesi ivi impiegate, assenti al momento del blitz.

FOTO DI ambiente MOLTO SOSPETTO
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1326 Messaggio da Drogato_ di_porno »

dostum ha scritto:i Carabinieri hanno disposto diversi appostamenti in zona, nel tentativo di appurare una volta per tutte quanto stesse accadendo realmente all’interno dell’attività.
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dostum ha scritto:Finalmente, nel pomeriggio di mercoledì, un militare in borghese si è finto un cliente: egli si è trovato faccia a faccia con F.X., titolare dell’esercizio commerciale, la quale dopo avergli elencato i “servizi” disponibili e i relativi prezzi ha condotto davanti a lui una giovanissima connazionale vestita solamente di biancheria intima. A quel punto il carabiniere ha svelato la propria identità...
...ed è corso in bagno a smanettarsi.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1327 Messaggio da dostum »

CIVITAVECCHIA – La prostituzione cinese sta mettendo salde radici a Civitavecchia. E il sistema è di quelli ormai noti oltre che scontati: centri massaggi, apparentemente dedicati alla cura e al benessere del corpo, all’interno dei quali con pochi dubbi si pratica il mestiere più antico del mondo. Con tutti i risvolti di induzione e sfruttamento che possono celarsi dietro le sigle rassicuranti e apparentemente innocue dei centri benessere. Perché il punto è proprio questo: capire se e quante giovani ragazze sono costrette alla pratica della prostituzione, attraverso un giro di affari che produce migliaia di euro.

Due anni orsono, era l’ottobre del 2013, un centro massaggi di viale Baccelli fu sequestrato e successivamente chiuso dal locale Commissariato proprio per l’acclarata attività di meretricio che si svolgeva al suo interno.

Ma chiuso un centro ne apre un altro. O meglio due, come quelli che al momento suscitano particolari sospetti, entrambi nel pieno centro di Civitavecchia e di recente apertura.
La riprova si può avere facilmente attraverso gli annunci pubblicati sui più frequentati siti internet di annunci escort: Bakeca incontri, TuttoAnnunci, DonneCercaUomo solo per fare qualche esempio. Gli annunci e le relative foto pubblicate, infatti, lasciano poco spazio a dubbi di sorta, con giovani ragazze ritratte in espliciti atti sessuali; e come ulteriore conferma basta chiamare i numeri di cellulare segnalati, i quali riportano a due centri massaggi orientali aperti in città. In entrambi i casi una voce suadente e chiaramente orientale, in un italiano abbastanza stentato, informa sulla prestazioni offerte: massaggi e poi, chiedendo più esplicitamente, sesso orale e rapporti completi, con tariffe assolutamente concorrenziali rispetto al normale mercato della prostituzione: da 20 fino a 50 euro per un incontro di un’ora, quando la tariffa media degli incontri per sessanta minuti varia dai 100 ai 200 euro. Cifre che puntano a sbaragliare la concorrenza, fatta di singole donne, sia italiane che straniere (in questo caso principalmente latinoamericane), le quali incontrano in appartamento (fenomeno anch’esso ormai molto radicato anche a Civitavecchia). La strategia, quindi, è quella di puntare sulla quantità dei clienti, attraverso prezzi super ribassati, in perfetto stile commerciale cinese.

Altri annunci rimandano poi ad incontri con ragazze cinesi anche nel resto del territorio: a S. Marinella, a Cerveteri, a Ladispoli. La prostituzione cinese sembra insomma dilagare in tutto il comprensorio, quando fino a qualche anno fa era prerogativa della sola Capitale. A Forze dell’Ordine e Procura il compito di vederci più a fondo.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1328 Messaggio da dostum »

Finanzieli

Finanza, Padova: sfruttamento della prostituzione. Scoperte 3 case di appuntamento gestite da cinesi .

prostitute-night-clubPadova, 11 gen - Dalla contraffazione alla prostituzione. E’ questa l’ultima scoperta fatta dalla Guardia di Finanza di Padova nell’ambito delle indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica che, partendo dal sequestro di capi di abbigliamento contraffatto presso 5 commercianti di origine cinese, ha scoperto 3 case di appuntamento in giro per l’Italia. Tutte riconducibili ad un soggetto di origini cinesi titolare di una ditta operante nel padovano.
Le indagini del Gruppo delle Fiamme Gialle patavine sono partite da una delle tante attività svolte a contrasto della commercializzazione di prodotti con marchio contraffatto e/o non sicuri, che ha portato al sequestro di oltre 1200 articoli di abbigliamento recanti il marchio registrato “Please” e “Imperial” presso 5 imprese di Padova, di cui 4 all’interno del Centro Ingrosso Cina (C.I.C.), vera e propria cittadella commerciale ubicata nella zona industriale della città veneta.

I militari non si sono però fermati ai 5 grossisti cinesi controllati ma, grazie all’analisi dei pochi documenti reperiti, hanno individuato l’intera filiera di produzione e commercializzazione, sino ad arrivare a Roma, Napoli, Bari, Isernia, Lanciano (CH) e Cassino (FR). In ognuna di queste sedi X.Y., cittadino cinese di anni 44 residente a Napoli, titolare di una delle 4 ditte dislocate all’interno del C.I.C., è risultato intestatario del contratto di locazione di un immobile.

A questo punto sono scattate le perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Padova presso tutti gli immobili individuati. Presso 3 dei 6 appartamenti perquisiti, quelli di Bari, Isernia e Lanciano (CH), i finanzieri hanno trovato, con loro grande sorpresa, 3 case di appuntamento gestite da soggetti cinesi che sfruttavano e facevano prostituire giovani ragazze connazionali, clandestine in Italia.

Le attività di indagine hanno confermato la responsabilità di X.Y, residente in Italia da oltre sei anni, risultato avere un regolare permesso di soggiorno e gravato da numerosi precedenti di polizia in materia di contraffazione marchi. Lo stesso è stato denunciato a piede libero per il reato contraffazione di marchi nonché per sfruttamento della prostituzione. Le giovani ragazze cinesi invece sono state segnalate in ragione della loro presenza sul territorio nazionale in clandestinità
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1329 Messaggio da dostum »

Casini Tlevisani


Cinquanta “casini” in città, e cresce il low cost cinese

Un terzo delle case del sesso presenti nel capoluogo è gestito da orientali. Parola d’ordine: discrezione. Ma nei palazzi la gente si accorge dei movimenti



TREVISO. Quindici, forse venti. Sono gli appartamenti a luci rosse gestiti da cinesi, o dove si trovano escort orientali, per lo più cinesi. E questo solo in centro storico, in periferia e nell’immediato hinterland.

Un terzo, più o meno, di tutti gli appartamenti «noti», le oasi di piacere, dove si «riceve». Con discrezione, negli orari più consoni e comodi, con grande opportunità di scelta, sia della signora compiacente sia delle specialità della casa.

Gli habitues - anche insospettabili, come si conviene a questa Treviso sempre pruriginosa e con una infinita voglia di trasgressione – sanno tutto: mappe, orari, prestazioni. Un tempo c’erano sistemi diversi di accesso, e non parliamo solo delle cinesi. Il passaparola, l’attività di copertura. Poi Internet ha preso il sopravvento, ed è stata tutta un’altra musica,

È da qualche anno che le cinesi sono entrate nel mercato. sfidando trevigiane, brasiliane, dominicane, ragazze dell’Est emancipatesi. Hanno cominciato con gli sconti, al punto che anche i bordelli erano diventati «low cost». Da 30 a 50 euro in meno - e parliamo di anni fa – rispetto alle colleghe tradizionali, puntando dunque su una clientela più vasta.

Prima le cinesi erano partite da case fuori città, o alle porte del capoluogo, come Lanzago di Silea (uno dei primissimi appartamenti), o nei centri intermedi della Marca, da Mogliano a Conegliano.

Poi il progressivo ingresso in città, prima fuori mura e infine in pieno centro storico. Sant’Angelo, San Liberale, San Leonardo, a pochi metri dall’università e dal Quartiere Latino. Mentre sparivano, dopo una fase di sbarco in grande stile, i centri massaggi che attiravano troppo l’attenzione di tutti.

Tutto accompagnato dal tradizionale riserbo che i cinesi applicano ad ogni attività. E infatti, anche nella casa di via Brandolini d’Adda, i vicini, che pure avevano capito, apprezzavano come il viavai fosse gestito con un certo riserbo. Lì, in un’appendice della Chinatown trevigiana, che ha il suo «baricentro» nella vicinissima via Oriani, fra Madona Granda e le Mura.

Poi, certo, come ben sa chi ha vissuto in condomini dove uno o più appartamenti sono utilizzati come «comodo di camera» - vero, residenti di piazza Pio X ? - è facile che un cliente sbagli campanello, o ancora piano. E prima o poi tutti sappiamo, perché non ci vuol molto a capire quando sulle scale o dall’ascensore comincia ad apparire gente mai vista prima. Per chi ha casa o magari uffici di fronte ai ricercatissimi appartamenti, è stato come un pedaggio da pagare. E come spieghi al cliente, che non è quella la casa del piacere a pagamento?

E allora la palla passa all’assemblea di condominio. E’ accaduto in via Brandolini d’Adda e, tempo fa, anche a un immobile vicino alla chiesa Votiva, dove alla fine gli inquilini sono riusciti a sfrattare le due belle signorine che ricevevano. C’è da stupirsi che gli amministratori sappiano loro malgrado l’ubicazione di questi «bordelli» apparentemente sottotraccia?

Quello che ancora invece sembra acclarato è la scarsissima indipendenza di chi esercita. Il controllo delle organizzazioni cinesi

è ferreo. «Era emerso come i fili dell’organizzazione salissero fino a Roma o a Milano», rivela un addetto ai lavori, «il controllo sull’attività della ragazze e sugli introiti è ferreo». Guadagni (notevoli) assicurati: il settore, si sa, non conosce crisi.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1330 Messaggio da dostum »

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1331 Messaggio da TeNz »

Reggio Emilia

altro centro massaggi sequestrato in via gorizia a reggio emilia

articolo e foto ancora non disponibili in quanto la polizia stava sbaraccando mentre andavo al lavoro :DDD
Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1332 Messaggio da TeNz »

et voilà !!!!

dostum puppaaaa :DDD
REGGIO EMILIA – E’ stato posto sotto sequestro l’ennesimo centro massaggi cinese in cui, in realtà, si esercitava la prostituzione. Negli ultimi giorni gli agenti della squadra mobile si sono appostati e hanno intercettato vari clienti che andavano al centro estetico Giulia Sas di Ly Yuzhu & C di via Gorizia.
L’attivita’ era svolta da tre donne cinesi che, in base ai riscontri ottenuti con indagini e appostamenti dagli investigatori nell’ambito dell’operazione “End”, applicavano “dei veri e propri tariffari a seconda delle prestazioni”.
Tra i clienti, di eta’ varie, anche professionisti giunti in citta’ per lavoro. Amministratori e titolari dei centri sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione.
Otto centri massaggi cinesi, in cui in realta’ esercitavano prostitute, sono stati sequestrati negli ultimi mesi dalla squadra Mobile della Polizia.
http://www.reggiosera.it/2016/01/centro ... one/10698/

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Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1333 Messaggio da Salieri D'Amato »

Questo è stato un colpo da maestro! Un anticipo netto degno del miglior Maldini :-D
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#1334 Messaggio da Fred Connelly »

Tra l'altro è una notizia notevole visto che parla di un'operazione che nel tempo ne ha chiusi 8 (per il momento) a Reggio nell'Emilia... :)

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1335 Messaggio da TeNz »

Fred Connelly ha scritto:Tra l'altro è una notizia notevole visto che parla di un'operazione che nel tempo ne ha chiusi 8 (per il momento) a Reggio nell'Emilia... :)
secondo i miei calcoli eravamo arrivati a 8 centri chiusi nel comune di reggio durante il 2015, questo sarebbe il nono... però non ho controllato :D
Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)

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