le prostitute cinesi-prima esperienza

Scatta il fluido erotico...

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1051 Messaggio da dostum »

Fred Connelly ha scritto:Quindi si scopavano under 30 cinesi per meno di 100€ extra e lo chiamano "spellare i clienti"? :lol:

Questi articoli fanno ridere e sembrano fatti l'uno uguale all'altro sempre dalle stesse persone. :D
Nuovi sconvolgenti palticolali IL LEDDITOMETLO


Massaggi, finale hard col redditometro

Il prezzo della prestazione extra in base al "portafoglio" del cliente: minimo 20 euro
RICCIONE. Questa volta le tariffe non erano popolari come quelle dell’ultimo centro massaggi chiuso, sempre dai carabinieri, nell’ottobre dello scorso anno. Al “Tai Chi” di viale Veneto 28a, il costo della prestazione extra di fine seduta poteva andare dai 20 ai 50/60 euro. Ma non cambiava a seconda della simpatia del cliente.

La tariffa, semplicemente, variava a seconda della professione dichiarata o dall’idea che la proprietaria, una cittadina cinese di 35enne ora rinchiusa nel carcere di Forlì, si era fatta del cliente.

Arrivavano da tutto il Riminese, da San Marino, dalle province marchigiane più vicine (e non solo), i molti clienti che sono stati fermati dai carabinieri di Riccione attivatisi vedendo una crescita costante del lavoro del Tai Chi, aperto nel luglio del 2013. Strani movimenti confermati dalle lamentele in crescita dei residenti stanchi del continuo via vai. Il centro, infatti, complice il fatto che la proprietaria all’interno aveva ricavato anche la sua abitazione (violazione amministrativa che sarà segnalata al Comune), apriva infatti ininterrottamente dalle 10 alle 22. Un successo crescente quello del locale di viale Vittorio Veneto, dovuto al passaparola ma anche alla pubblicità su Internet, dove il centro massaggi era sponsorizzato in diversi siti con riferimenti espliciti alla possibilità di fare sesso, il tutto rafforzato dai commenti dei clienti che indicavano la possibilità di un “gran finale”. Che non contemplava la consumazione completa di un rapporto sessuale, ma un atto di erotismo manuale.

Quattro le giovani donne, tutte cinesi e in regola con il permesso di soggiorno, al lavoro nella struttura pulita, accogliente che, come sottolineato dagli stessi carabinieri, non ha niente a che vedere con altri squallidi centri simili scoperti e chiusi negli anni nel riminese. Le ragazze, regolarmente assunte, lasciavano tutto quanto di extra incassavano alla proprietaria, che più volte al giorno provvedeva ad andare a versare. A rivelare ai carabinieri il tariffario applicato i diversi clienti che sono stati fermati e “ascoltati” all’uscita dalla seduta. Alcuni, indignati, hanno detto ai militari di essere stati costretti a fermare la massaggiatrice che forzatamente voleva offrire l’extra seduta. Non hanno invece opposto “resistenza”, anzi hanno richiesto il gran finale, un gioielliere e un rappresentante di preziosi milanese tra gli aficionados intercettati dai carabinieri. Ed era sotto trattamento anche l’unico cliente presente giovedì sera al momento dell’arrivo dei militari che hanno arrestato su disposizione del pubblico ministero Paola Bonetti la proprietaria, ammanettata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che inutilmente ha cercato di impedire l’irruzione. I carabinieri, prima di apporre i sigilli al locali, hanno sequestrato anche 2.500 euro in contanti, in parte custoditi in camera, in parte nel registratore di cassa. E’ da sottolineare che se l’extra non era fatturato, per i massaggi invece lo scontrino era regolarmente rilasciato.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1052 Messaggio da dostum »

Velona


Verona, i massaggi "sensuali e passionali" si spingono oltre con 20 euro: centro estetico sequestrato

Nuovi guai per l'attività che già un anno prima era stata chiusa per sfruttamento della prostituzione. Il relax ai maschi era garantito da donne e ragazze a "completa disposizione". Denunciata ancora la "entreneuse" 42enne

Era già stato chiuso nel giugno 2013 ma in men che non si dica il centro massaggi era stato riaperto e rimesso in attività. Sempre da lei, una 42enne di origine cinese, residente a San Bonifacio. Ora è di nuovo nei guai per sfruttamento della prostituzione. Sì perchè in quei locali di via Villanova, proprio nella cittadina dell'Est Veronese, si era riaffermato l'andirivieni di clienti. Tutti maschi delle più svariate età. A partire dalla scorsa primavera, nel mese di aprile, i carabinieri di Zevio, in collaborazione con i colleghi di Colognola ai Colli, avevano cominciato a tenere d'occhio il locale, alla luce del fatto che il centro estetico veniva pubblicizzato, soprattutto online, con terminologia molto poco "equivocabile", come luogo in cui i clienti venivano accolti da massaggiatrici orientali con "passionalità e sensualità".

Proprio in ragione di questa terminologia, e per i passati guai giudiziari, i militari hanno così avviato appostamenti e osservazioni a distanza. La riprova era arrivata dal fatto che la quasi totalità della clientela era di sesso maschile. Dallo sviluppo delle informazioni acquisite si è quindi delineato un quadro piuttosto chiaro: le prestazioni, oltre ai massaggi di routine, si spingevano anche più in là, dato che con un piccolo incremento economico al prezzo del massaggio, circa 20 euro, si offrivano rapporti sessuali completi. Le indagini si sono concluse a fine estate e il giudice, lo scorso 24 settembre, ha disposto il sequestro preventivo dell'immobile. Un provvedimento poi notificato dagli stessi carabinieri una settimana più tardi. A seguito delle perquisizioni è stato sequestrato anche denaro contante (un migliaia di euro circa) più registri, agende e tabellari. A finire nei guai è stata ancora una volta la 42enne responsabile dell'attività, gravata da specifici precedenti, e denunciata ancora una volta per sfruttamento della prostituzione. È comunque a piede libero.

Le investigazioni continueranno, per accertare quante ragazze fossero coinvolte nel giro di prostituzione. Per ora i carabinieri hanno accertato la presenza di una massaggiatrice hot di circa 40 anni. I clienti erano soprattutto italiani. La prima chiusura del centro estetico "Zen" era arrivata tra il maggio-giugno 2013, ad opera della polizia.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1053 Messaggio da dostum »

17 polta male


Prostituzione, gestivano 17 case d'appuntamento: arrestati

Alle malcapitate, dopo il loro arrivo Italia con la prospettiva di un lavoro, veniva tolto il passaporto

Assisi (Perugia), 11 ottobre 2014 – Una coppia di cinesi, marito e moglie di 30 e 25 anni, è stata arrestata dalla polizia con l'accusa di aver gestito 17 case di appuntamento tra Assisi, Bastia Umbra e Perugia. Alla donna, madre da qualche mese, sono stati concessi i domiciliari. Le malcapitate donne cinesi, fatte giungere in Italia dalla coppia di connazionali con la prospettiva di lavorare come massaggiatrici in centri benessere, venivano immediatamente private del passaporto e quindi segregate in appartamenti presi in affitto - sette al momento quelli posti sotto sequestro - dove venivano costrette a prostituirsi. Una cinquantina i clienti identificati dagli agenti del commissariato di Assisi, molti dei quali professionisti. Dall'indagine, condotta dalla dottoressa Francesca Di Luca in collaborazione con il reparto di prevenzione criminale “Umbria e Marche”, è emerso un enorme giro d'affari e denaro che coinvolgeva altri 15 cinesi, anch'essi denunciati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che aiutavano la coppia nel reclutamento delle giovani procurandosi la disponibilità di alloggi concessi soltanto formalmente in locazione, fungendo da semplici prestanome. A loro carico e' stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Perugia su richiesta del sostituto procuratore Massimo Casucci.

Le ragazze, in base alle testimonianze di alcune di loro, giungevano in Italia attraverso un'agenzia di viaggi cinese alla quale versavano circa 20 mila euro. Una volta arrivate, il loro referente ritirava il passaporto facendo credere che non fosse piu' necessario alla loro permanenza. Venivano quindi dirottate prima su Prato e poi a Perugia dove - e' emerso dall'indagine - venivano prelevate direttamente dai due coniugi per essere poi portate negli appartamenti per prostituirsi. La polizia ha accertato che veniva tra l'altro fornito loro anche un prontuario con le frasi tradotte in italiano da dire ai clienti e un tariffario delle varie prestazioni. La loro attività veniva pubblicizzata con annunci su siti web specializzati in "incontri" o riviste di inserzionisti corredate da immagini di donne in abiti succinti ed indicazione di numeri di utenza cellulare da contattare. Dagli accertamenti e' emerso che gia' 3 anni fa la squadra mobile di Alessandria aveva denunciato marito e moglie per lo stesso reato commesso attraverso l'organizzazione del medesimo disegno criminoso.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1054 Messaggio da dostum »

venezia la luna e tu

Prostituzione: arrestata coppia

Dal veneziano sfruttavano donne anche in Lombardia e a Genova

VENEZIA

13 ottobre 2014

(ANSA) - VENEZIA, 13 OTT - Una cittadina cinese, Jie Xu, di 35 anni, e il compagno, Maurizio Corò, 57, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Mestre per sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna di fatto gestiva tre case 'a luci rosse', al cui interno ruotavano con una certa cadenza diverse prostitute cinesi, a Noale (Venezia), a Sesto Calende (Varese) e in pieno centro a Genova.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1055 Messaggio da dostum »

Pensavo fosselo tle su due



Centri massaggi cinesi, uno su 3 offre prestazioni sessuali

Ricerca condotta da Lule e Segnavia insieme all'agenzia di ricerche sociali Codici nella provincia milanese. Un fenomeno che non diminuisce e sul quale ancora mancano moltissimi dati. La prostituzione indoor è ancora una fase dalla quale le donne appena arrivate in Italia devono passare

MILANO - Sono circa 1.700 le giovani donne cinesi attive nei centri massaggio della Provincia di Milano. E un centro su tre offre prestazioni sessuali ai suoi clienti italiani. Lo rivela una ricerca condotta dalle associazioni che si occupano di tratta (Lule e Segnavia) insieme all'agenzia di ricerche sociali Codici. Le cifre raccolte nello studio sono importanti: le 1.700 ragazze sono pari a una percentuale tra il 10 e il 14% del totale delle donne cinesi immigrate in Italia.

L'insieme scoperto, tuttavia, esclude la prostituzione cinese destinata ai connazionali, della quale non esistono dati. "Spesso all'interno del centro massaggi chi conduce la trattativa con i clienti sono le stesse ragazze che sperano così di arrotondare - spiega il sinologo cofondatore dell'Agenzia Codici Daniele Cologna-. In apparenza chi gestisce i centri non è favorevole perché la prostituzione comporta il rischio chiusura dell'attività". La prostituzione cinese di strada si conferma molto circoscritta, svolta solo da donne troppo anziane per potersi dedicare ancora alla prostituzione indoor.

Il mercato del sesso cinese è collegato all'emigrazione, da sempre. Anche nella stessa Cina: donne di condizioni sociali più umili trasferitesi in città spesso sono ancora costrette a prostituirsi. Alcune caratteristiche antropologiche e demografiche delle lavoratrici del sesso in Cina si ritrovano anche tra coloro che lavorano come prostitute in Italia. Per esempio la predilezione per gli appartamenti privati: in Cina la prostituzione su strada è illegale.

Martina Bristot, ricercatrice della Hong Kong University, descrive la piramide sociale del mondo dalla prostituzione, oggetto di una sua ricerca condotta negli ultimi quattro anni. La fascia più bassa è composta dalle “mogli collettive”, donne che lavorano spesso in abitazioni vicine o all'interno dei cantieri edilizi. "Sono donne estremamente povere e spesso ormai anziane", aggiunge Bristot. La loro condizione di povertà fa loro accettare come forma di pagamento vestiti, cibo o biglietti del treno pagati dai lavoratori con una colletta.

Più in alto nella scala gerarchica ci sono le donne che lavoravono nelle sale da the, nei saloni di parrucchiera o nelle saune. Sono giovani e spesso si dedicano a quest'attività per arrotondare. È il tipo di prostituzione più diffusa. Simili alla prostituzione italiana da centro massaggio è quella che in Cina si svolge in albergo: chi vende la prestazione sessuale non ha più di 30 anni. Più in alto ancora la prostituzione da karaoke, luogo del divertimento per eccellenza in Cina. I clienti del locale possono comprare nella serata una stanza dove dormire per la quale è prevista anche una prestazione sessuale. Sul penultimo scalino ci sono le ragazze che lavorano con agenzie di escort, simili a quelle italiane. In cima si trovano le “piccole mogli”, ossia le nuove concubine. Sono prostitute ormai stipendiate da clienti fissi che pagano loro un salario mensile. "In Cina alcuni non le considerano prostitute", conclude Bristot. (lb)
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1056 Messaggio da dostum »

Plimula gialla

Centro massaggi hard e il gestore finisce nei guai
Latitante dallo scorso luglio, quando era stata arrestata la sua socia in affari, una donna cinese di 46 anni. Con lei gestiva il centro benessere Shangai di corso Europa, a pochi passi dal centro storico di Rho. Un centro a «luci rosse» dove ai clienti «più fidati» si offrivano anche prestazioni sessuali


Rho, 12 ottobre 2014 - Latitante dallo scorso luglio, quando era stata arrestata la sua socia in affari, una donna cinese di 46 anni. Con lei gestiva il centro benessere Shangai di corso Europa, a pochi passi dal centro storico di Rho. Un centro a «luci rosse» dove ai clienti «più fidati» si offrivano anche prestazioni sessuali. Ricercato in tutta Italia, venerdì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rho a Padova. Era qui che si nascondeva, nell’appartamento di un connazionale. E qui i militari rhodensi, dopo settimane di indagini e controlli sui tabulati telefonici, lo hanno sorpreso e fermato. In manette è finito Z.J. di 41 anni, cinese, residente a Parabiago.

L’uomo, che non era presente al momento del blitz dei carabinieri nel centro benessere, dopo l’arresto della socia si era allontanato dalla Lombardia. Probabilmente sapeva che prima o poi sarebbe finito anche lui nei guai. Infatti, anche se era entrato in società con la 46enne successivamente all’apertura del centro benessere, era a conoscenza di quello che succedeva nelle sale riservate ai massaggi rilassanti e ai trattamenti estetici. Conosceva tariffe applicate, anzi era stato lui a definire i costi, era lui che decideva i «tempi» delle prestazioni, come un vero manager. Nulla di scritto ovviamente, nei listini ufficiali erano riportati solo i prezzi dei trattamenti estetici legali. Il resto veniva detto a voce delle ragazze, tutte cinesi e giovanissime, in Italia senza permesso di soggiorno e per questo ricattabili. Gli inquirenti non escludono che fosse proprio lui a tenere i contatti con le organizzazioni criminali cinesi che portavano le ragazze in Italia con la promessa di fare il lavoro da estetista e massaggiatrice e poi costrette a servizi extra a luci rosse.

L’altro giorno per il 41enne sono scattate le manette con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. I carabinieri rhodensi dopo averlo intercettato a Padova lo pedinavano da qualche giorno, venerdì lo hanno atteso sotto casa e arrestato. Dopo gli accertamenti in caserma è stato accompagnato nel carcere di Padova, in attesa del processo. Alla sua socia, nel frattempo, dopo il carcere sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa del processo. Il centro massaggi chiuso in occasione del blitz del 16 luglio scorso, non è stato più riaperto.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1057 Messaggio da dostum »

Indagini Acculate


Sigilli a due esercizi della città, noti per offrire prestazioni "extra" ai propri clienti. Intervento dei Carabinieri dopo accurate indagini e denunce a carico di cinque cittadini cinesi per favoreggiamento della prostituzione
Redazione · 20 ottobre 2014


I centri massaggi orientali finiscono ancora nel mirino dei Carabinieri. Sabato sera a Modena, dopo specifiche indagini in materia di prostituzione, i militari hanno perseguito penalmente, sottoponendolo a sequestro, un centro massaggi di via Perlasca. Nel corso di prolunganti e ripetuti servizi di appostamento ed altre attività investigative, Carabinieri hanno infatti appurato che l’esercizio – apparentemente regolare, almeno dal punto di vista amministrativo – era anche adibito a casa di prostituzione.

È difatti risultato che la quasi totalità dei clienti che vi si sono recati durante le giornate monitorate abbiano ricevuto prestazioni sessuali a pagamento, da parte di donne di nazionalità cinese lì impiegate. Secondo quanto emerso si è solitamente trattato di rapporti non completi, giunti al termine di un “regolare” massaggio e offerti al prezzo di 20 euro ciascuno. Gli introiti dell’attività illecita venivano annotati ovviamente in nero, su un quaderno di contabilità non ufficiale.

Oltre al sequestro penale dell’esercizio è scattata una denuncia a piede libero per la titolare del centro, una donna cinese di 29 anni residente fuori provincia, e per due impiegate cinesi di 29 e 41 anni, residenti a Modena e responsabili della gestione quotidiana dell'esercizio. Tutte e tre le donne sono ritenute responsabili dei reati di attivazione e gestione di una casa di prostituzione e di favoreggiamento
Sesso a pagamento con ragazze cinesi, chiusi due centri massaggi
„L'operazione di via Perlasca fa seguito ad un altro intervento eseguito nei giorni scorsi nei confronti di un “centro estetico” di Viale Gramsci. Anche in questo caso i militari dell’Arma hanno accertato analoghi metodi di prostituzione messi in atto da giovani cittadine cinesi. I reati contestati sono gli stessi e la denuncia è scattata per due persone: il titolare, 30enne cinese residente fuori provincia, e un’impiegata 32enne residente a Modena. Il sequestro è stato già convalidato dall’Autorità Giudiziaria, per cui nel locale permangono i sigilli“

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1058 Messaggio da dostum »

Umblia

Giro di prostituzione mascherato da centro massaggi


Gli agenti del commissariato di Assisi hanno scoperto un giro di prostituzione, “mimetizzato” all’interno di un centro massaggi orientali. Già da qualche settimana gli investigatori, insospettivi dalla pubblicità che lo reclamizzava su un famoso sito di “incontri” nazionale, monitoravano un centro massaggi ubicato a Santa Maria degli Angeli. La ipotesi investigativa degli investigatori, anche questa volta, era che all’interno del centro non si eseguissero semplicemente dei massaggi “estetici”, ma anche prestazioni sessuali. Anche in questo caso, come in un copione già scritto e consolidato, fondamentali sono state le ricostruzioni investigative effettuate grazie all’escussione dei numerosi clienti: perugini, assisani e comunque residenti in zona, perfettamente inappuntabili ed insospettabili, ma anche turisti provenienti dall’estero, in visita nella città della pace ed in cerca di relax e di forti emozioni. Tutti i clienti ascoltati, certamente interessati al massimo riserbo ma proprio per questo motivo estremamente precisi nei racconti, hanno illustrato in maniera uniforme quello che accadeva all’interno: l’accoglienza era curata da una donna cinese la quale personalmente, o tramite una sua collaboratrice, provvedeva a farli accomodare in una della 4 stanzette “dedicate” alle prestazioni, per poi eseguire un normale massaggio.
Il trattamento estetico, ad un certo punto, poteva concludersi come tale oppure, a scelta esplicita dell’interessato, pagando una somma extra, poteva essere “completato” con un rapporto sessuale attuato attraverso un massaggio speciale alle parti intime.
Ovviamente, il tariffario del centro estetico si basava sul diverso genere di prestazioni erogate: dai 30 ai 70 euro, in base a come esse si concludevano.
Naturalmente, se il trattamento era “completo”, non veniva rilasciata alcuna ricevuta fiscale, attesa la evidente illegittimità del suo oggetto.
Questo è quanto gli agenti hanno appurato soltanto sulla base delle diverse testimonianze, ma tutto ciò è stato riscontrato nella mattinata di ieri martedì 21 ottobre, quando è scattato il blitz della Polizia.
All’interno del centro massaggi, gli investigatori hanno trovato due clienti in cerca di relax, i quali, entrambi, hanno poi dichiarato di essere stati interrotti sul più bello di un rilassante massaggio “romantico”, una donna cinese, titolare del centro estetico, e la sua dipendente anch’essa cinese.
Il loro rapporto di lavoro subordinato, però, risulterà essere semplicemente la copertura di un vero e proprio sfruttamento della prostituzione: la più giovane, giunta ad Assisi da Milano nella prospettiva di un normale posto di lavoro, veniva pagata 800 euro per lavorare “part-time” 4 ore al giorno come assistente massaggiatrice pur senza averne titolo abilitativo ma, in realtà, come accertato dagli investigatori, veniva sfruttata per più di 12 ore al giorno e costretta di fatto a compiere prestazioni sessuali.
La giovane tra l’altro ha seri e invalidanti problemi di salute, condizione questa che di fatto rende ancor più grave la sua condizione di sfruttamento.
Alla “ gestione di tale illecita attività” contribuiva anche il marito della titolare del centro, disoccupato, il quale non solo provvedeva ad accompagnarle sul posto di lavoro e a riportarle a casa alla sera, ma si occupava della gestione del “marketing” dell’attività, fornendo l’utenza telefonica cellulare per i clienti indicata nell’inserzione pubblicitaria pubblicata su siti web specializzati.
Il marito, in realtà, risulterà aver contribuito fattivamente nell’attività commerciale della consorte anche per un altro particolare motivo: come i poliziotti sospettavano e come la stessa imprenditrice ammetterà, il suo titolo professionale di “massaggiatrice specializzata”, appeso in bella evidenza all’ingresso del suo centro, è risultato falso.
Tale attestato difatti sarebbe stato rilasciato dopo 1800 ore di frequenza in un istituto di una città del Sud: ma la donna non vi è mai stata né tantomeno è sembrato che sapesse dove sia ubicata!
Un ulteriore riscontro della illecita attività svolta nel centro sta nel rinvenimento, a seguito di una accurata perquisizione svolta nel corso del blitz, di diverse banconote occultate all’interno di riviste nascoste dalla titolare: il denaro trovato, ammontante a circa 1000 euro, è stato sottoposto a sequestro insieme alla sede dell'attività commerciale.
http://www.youtube.com/watch?v=X8OURnB2 ... r_embedded
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1059 Messaggio da Superfissato »

Qui è reato, ma da loro è una professione rispettata e rispettabile :

http://tuttacronaca.wordpress.com/2013/ ... 1200-euro/
Tua moglie com'è? E' comprensiva, basta menaje...

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#1060 Messaggio da Superfissato »

Sempre che non sia una notiza fake, si capisce...
Tua moglie com'è? E' comprensiva, basta menaje...

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1061 Messaggio da dostum »

Novala



Centro massaggi a luci rosse: sotto sequestro struttura a Pombia

In manette per favoreggiamento della prostituzione una donna di origine cinese. L'operazione è stata svolta dai carabinieri di Castelletto Ticino
Centro massaggi a luci rosse: chiusa un'altra struttura in città


Ennesimo centro massaggi a luci rosse sequestrato nel Novarese.

Questa volta, i carabinieri della Stazione di Castelletto Ticino hanno posto i sigilli ad una struttura di Pombia, posta lungo la Statale 32, dove oltre ai massaggi venivano offerte prestazioni sessuali. A finire nei guai una donna, di origini cinesi, che è stata arrestata per favoreggiamento della prostituzione.

Quello di Pombia non è il primo esercizio della provincia che viene chiuso dalle forze dell'ordine. Negli scorsi mesi, solo a Novara sono state sequestrate diverse attività. L'ultimo episodio risale allo scorso settembre, quando i militari dell'Arma hanno chiuso un'attività di via Marconi; ad agosto, invece, ad essere sequestrato era stato un locale di via Pontida.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1062 Messaggio da Rodomonte »

Superfissato ha scritto:Sempre che non sia una notiza fake, si capisce...
Il fatto stesso che vedi pixellate le parti intime, ti dovrebbe già indicare cha siamo in Giappone e non in Cina!!
Solito video giapo.......... :)
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1063 Messaggio da Dogbert »

Superfissato ha scritto:Sempre che non sia una notiza fake, si capisce...
Scusa eh, ma c'è scritto pure in fondo all'articolo che si tratta di un fake...

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1064 Messaggio da scb »

Mi chiedo cosa accadrà quando Dostum non riuscirà a trovare un titolo con la "Erre" dentro.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1065 Messaggio da dostum »

scb ha scritto:Mi chiedo cosa accadrà quando Dostum non riuscirà a trovare un titolo con la "Erre" dentro.
No te pleoccupa ovvelo

DALLA CINA CON AMOLE


Un centro massaggi cinese su tre offre prestazioni sessuali. Solo contando le ditte individuali, sono 212. Il settore dà lavoro a 1.700 ragazze, circa una su dieci tra quelle che arriva nel nostro paese



Un centro massaggi cinese su tre offre prestazioni sessuali a pagamento, secondo le stime delle associazioni anti tratta di Milano e provincia. Solo contando le ditte individuali, sono 212. Il settore dà lavoro a 1.700 ragazze, circa una su dieci tra quelle che arriva in Italia. Ma ci sono storie che i numeri non dicono. Come il fatto che sia in Italia che in Cina “lo sfruttamento e la tratta sono fenomeni risibili”, spiega Valerio Pedroni, coordinatore dell’associazione anti tratta Segnavia. Senza violenza, non c’è denuncia e il mercato del sesso continua, senza freni, ad allargarsi. Per colpirlo “servirebbero interventi di tipo sanitario per cominciare a parlare con le ragazze. Ma i soldi non ci sono”, aggiunge Pedroni.

La prostituzione è diventata la porta d’accesso al mondo del lavoro per chi emigra: che sia internamente alla Cina, da campagna a città, o da Pechino a Roma. Nonostante il governo condanni il sesso a pagamento, “i grandi alberghi di Hong Kong, Guangzhou, Shanghai e delle altre grandi città cinesi offrono spesso kit con preservativi, salviette umide e una brochure sulle malattie sessualmente trasmissibili”, spiega Daniele Cologna, sinologo cofondatore dell’agenzia Codici. La clientela interessata, può “ordinare” direttamente all’albergo anche un’accompagnatrice, fornita tramite agenzie di escort. “È probabile che un modello simile venga utilizzato anche per Expo, almeno negli hotel dove è forte la presenza cinese”, aggiunge il sinologo.

Martina Bristot, ricercatrice alla Hong Kong University, sta studiando la composizione sociale delle prostitute cinesi. E ha scoperto le “caste” interne al mondo della prostituzione cinese: le prostitute vengono tutte da zone rurali molto povere, dove non tornano. Nel gradino più basso della gerarchia stanno le “mogli collettive”, donne ormai anziane che vivono all’interno dei cantieri edilizi e offrono prestazioni sessuali in cambio di cibo o altri benefici pratici. Appena più in alto, le ragazze che svolgono la professione in sale da tè, parrucchieri, saune, attività che in Cina sono diffuse quanto i nostri bar. Rispetto alle “mogli collettive” sono più giovani: tutte under 30. La prostituzione di lusso è invece offerta in albergo, oppure nei karaoke (paragonabili a locali della “movida” in Cina) da agenzie di escort o “libere professioniste”. Al gradino più alto, tanto che alcuni cinesi le inseriscono al di fuori del novero delle prostitute, “le piccole mogli”, donne con un cliente fisso che paga loro un salario mensile per le prestazioni che riceve.

La prostituzione in Cina ora serve alle donne per arrivare a fine mese. Motivo che le spinge a tacere l’attività extra svolta all’interno del centro massaggi: “Magari all’inizio partono con l’idea di fare tutto in regola, poi si rendono conto che il margine di guadagno dell’attività, di norma molto basso, non è sufficiente a vivere”, commenta Cologna. Un’ipotesi alternativa è che il mercato dei centri massaggio sia appannaggio di poche persone che gestiscono la filiera dall’inizio alla fine. Dal “reclutamento” nei villaggi, fino all’esercizio in uno dei locali di Milano. “Ormai dall’inizio degli anni 2000 per arrivare in Italia con documenti validi i nuovi immigrati cinesi pagano dei connazionali qualche decina di migliaia di euro. E l’immigrazione irregolare è ormai minoritaria”, aggiunge il sinologo. Secondo Cologna è possibile che ci siano donne che pagano pacchetti “all inclusive” per arrivare in Italia regolarmente ma si ritrovano poi a doversi prostituire.

Più che dalla voce delle ragazze, il sottobosco della prostituzione cinese affiora dagli annunci che riempiono la rete e i giornali pubblicati in Italia in cinese. Ci sono forum specializzati che recensiscono i centri, in particolare per il servizio extra. Su centrimassaggihappyending.forumfree.it Wo Xihuan ne recensisce uno: “Oggi sono stato massaggiato da Lisa, 1 ora 40 euro, a dire il vero poco massaggiato e molto impastato…”. E poi, allude ad altro: “Mi chiede se l’arrosto lo preferisco fatto a mano, oppure mangiato, (con 20 o 40 euro in più per la cuoca). Scelgo la libagione da 40 euro, dove tutto viene mangiato con buon appetito, senza avanzare nulla”. Il forum è pieno di post come questi. Per i cinesi, ci sono anche inserzioni a pagamento su giornali distribuiti in Italia in lingua cinese: Europe Chinese News e Europe China News. Un annuncio medio contiene numero di telefono della ragazza, tariffa e indirizzo. Niente di più facile per contattare l’intrattenitrice.
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DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GIORGIA

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