le prostitute cinesi-prima esperienza

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SuperTrivelle
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1876 Messaggio da SuperTrivelle »

Non so come sia la situazione nel resto d'Italia, ma qui in Liguria -già da almeno 3 o 4 mesi- quasi tutti i "centri massaggi" cinesi e gli appartamenti delle cinesi hanno ripreso a lavorare a spron battuto, e lavorano davvero più che mai, in modo forsennato, in stile catena di montaggio, magari fanno entrare un tizio, iniziano con lui, poi -in corso d'opera- interrompono il lavoro a metà per andare da un altro tizio che è arrivato nel frattempo e che vuol fare "solo una cosa veloce" e -dopo aver sbrigato la pratica nel giro di 5/10 minuti- in un batter d'occhio riprendono col primo cliente da dove avevano interrotto (sorge il dubbio che non abbiano dedicato una cura maniacale alla pulizia post-sveltina)...

A proposito, colgo l'occasione per tornare su una questione che mi sento in dovere di discutere con chi pensa valga la pena di discuterne. So di essere noioso quando mi intestardisco pedantemente su certe questioni, ma finché non ottengo UNA risposta plausibile e soddisfacente (e finora non ne ho ottenuto neanche mezza), io insisto: allora, oramai i contagi sono diffusi ovunque, in ogni strato sociale, in ogni etnia, in ogni classe di età ecc., ed OGNI GIORNO leggo sui giornali (e ne leggo tanti, e con attenzione) che è scoppiato questo o quel focolaio nella comunità dominicana, ecuadoriana, nigeriana, senegalese, tunisina, marocchina e così via, oltre che in palestre, piscine, locali frequentati da tutti noi. Premettendo che ammiro dal profondo del cuore l'onesto popolo cinese lavoratore, io vorrei solo sapere perché non leggo MAI di UN cinese che si sia ammalato (lasciando perdere il solito noto mistero del fatto che in nessun ufficio anagrafico a me noto si è mai visto il certificato di decesso di un cinese). Lavorano a contatto con noialtri (ristoranti, negozi, sartorie, centri massaggi ecc., per non parlare di loft e così via) e non mi risulta vivano in appartamenti meno affollati di quelli in cui vivono tante altre comunità provenienti da ogni angolo del globo, e non credo che abbiano dei poteri soprannaturali che li preservano dal contagio, quindi -tanto per parlare chiaro- si può sapere cosa ne fanno dei loro malati?

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TeNz
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1877 Messaggio da TeNz »

a cosa pensi che servano tutti quegli all you can eat?
Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)

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dboon
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1878 Messaggio da dboon »

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1879 Messaggio da dostum »

Ma poi lichiudono

n centro massaggi di Montichiari, aperto a settembre, è finito sotto sequestro con l’accusa di essere la copertura per attività di prostituzione. L’attività di via Trieste, a pochi metri dal supermercato Il Rossetto, è finita sotto la lente della Polizia locale in seguito a diverse segnalazioni dei cittadini.
clienti erano in gran parte italiani, residenti nel Comune o in quelli limitrofi. E raramente si facevano fare soltanto massaggi. Nella maggioranza dei casi, infatti, la prestazione – in barba alle elementari norme per evitare il contagio da Coronavirus – si sarebbe conclusa con quello che on line viene ribattezzato “happy ending” o con rapporti sessuali completi. Tutto pubblicizzato su alcuni siti internet di annunci, in maniera piuttosto eloquente.
La titolare, una cinese di 23 anni residente a Novara, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione insieme a una connazionale di 48 anni, che riceveva una “paga” di 20 euro al giorno. Al centro sono stati apposti i sigilli.

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dostum
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1880 Messaggio da dostum »

Elan Tlecento elan giovani e folti


Una donna di 31 anni residente a Pechino, di nome Zhang, madre di due bambini, trascurata dal marito troppo impegnato sul lavoro, l’ha tradito in 2 anni con 300 uomini. La moglie annoiata ha creato un finto profilo con il nome Zhou Mo e, spacciandosi per una ragazza madre con due figli a carico, ha allacciato relazioni extraconiugali con centinaia di uomini, spillando loro anche i soldi per il “mantenimento dei bimbi e la copertura delle spese mediche”. Il bottino di Zhang è ammontato a 400 mila yuan (l’equivalente di 50mila euro). La donna ha poi speso tutti questi soldi sui giochi d’azzardo online. Un uomo, agganciato online, si è insospettito per la richiesta di soldi e, spulciando in rete, è riuscito a smascherarla e denunciarla alla polizia. La rivelazione ha scioccato i parenti e il marito, che ha espresso soddisfazione quando sua moglie è stata assicurata alla giustizia. Zhang rischia 8 anni e 5 mesi di reclusione e una multa di 40 mila yuan (5mila euro). - See

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1881 Messaggio da dostum »

Lavoratrici in nero e mancate informazioni sulla prevenzione Covid: anche multe per 7.500 euro

MARTINSICURO – I carabinieri dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Teramo e quelli di Martinsicuro hanno sequestrato un centro massaggi gestito da una cittadina cinese di 46 anni. Secondo quanto accertato dai militari, i lavoratori non avevano svolto la prescritta visita medica ma soprattutto nei locali e all’ingresso non era stata affissa la prevista documentazione di informazione e di prevenzione rispetto al rischio epidemiologico da Covid 19. Siccome la visita ispettiva ha permesso di rilevare la presenza di lavoratrici in nero, i carabinieri del Nil hanno disposto la sospensione dell’attività, oltre ad elevare multe per un totale di circa 7.500 euro.

I controlli alle aziende, ditte ed attività commerciali, anche alla luce del nuovo Dpcm più restrittivo emanato in settimana, proseguiranno nell’ambito di tutta la Provincia di Teramo e saranno finalizzati alla corretta applicazione del protocollo di sicurezza del Covid-19.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1882 Messaggio da dostum »

Lazzista

Stanco di vedere che le regole della zona rossa valgono solo per alcuni, tra cui il figlio, e per altri no, un padre si è trasformato in investigatore e fingendosi cliente ha smascherato un centro massaggi gestito da cinesi che continua a lavorare nonostante il divieto.
Per dimostrare quanto ha affermato, ha registrato tutto con il suo telefonino e poi ha pubblicato su Facebook. Il suo nome è Fabrizio, è di Prato, ha 60 anni e dopo una vita nel tessile, si è dato alla musica. Il figlio è un massaggiatore professionista. In pratica è fermo dallo scorso marzo e tra l'altro, salvo decisioni diverse del governo, entro fine mese dovrà anche versare l'acconto Iva per il 2021 come tutti i liberi professionisti. Immaginate dunque, la sua rabbia nel vedere alcuni "colleghi", seppur con clientele molto diverse, aggirare l'obbligo di chiusura semplicemente togliendo il cartello "aperto", ma restando all'interno pronti ad aprire ai clienti al primo suono di campanello. Il padre ha preso la sua bici ed è partito verso il Macrolotto Zero, dove si trova uno dei tanti centri massaggi in questione, per dimostrare quanto è facile aggirare la legge ma anche scoprire i soliti furbetti. Il video che documenta ogni fase di questa iniziativa di denuncia, è già diventato virale sui social. L'uomo è entrato al centro massaggi, la massaggiatrice cinese ha proposto un "massaggio romantico lento lento a 50 euro all'ora o 30 euro mezz'ora".

Il video si è chiuso con l'appello al sindaco Matteo Biffoni affinché faccia rispettare le regole.

Contattato telefonicamente da Notizie di Prato, l’uomo ha spiegato nel dettaglio come è nata questa iniziativa. "Per 40 anni ho avuto una tessitura a maglia. Poi l'ho venduta per dedicarmi al piano bar, ma facendo le cose per bene, con la partita Iva. Dall'inizio della pandemia sono, quindi, senza lavoro. Mio figlio che fa il massaggiatore pure, l'altro che lavora come cuoco in un ristorante cittadini, anche. E aggiungo all'elenco anche la sua ragazza che fa l'estetista ed è quindi chiusa forzatamente. Vedere che non è così per tutti coloro che appartengono alle stesse categorie penalizzate, mi ha fatto rabbia. Sono stanco di vedere che il rispetto delle regole per alcuni, anzi per troppi, è pari a zero".
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1884 Messaggio da dostum »

La bleccia di polta pia


Praticavano massaggi non rispettando le norme anti Covid. Gli agenti del I gruppo Centro ex Trev», hanno chiuso un centro massaggi nella zona di Porta Pia: all'interno la pattuglia ha trovato cinese di 52 anni intenta a praticare un massaggio ad un cliente, contravvenendo alle prescrizioni sulla chiusura dei centri benessere. Oltre alla sanzione, l'attività è stata chiusa
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1885 Messaggio da SuperTrivelle »

dostum ha scritto:
03/12/2020, 2:49
Lazzista

Stanco di vedere che le regole della zona rossa valgono solo per alcuni, tra cui il figlio, e per altri no, un padre si è trasformato in investigatore e fingendosi cliente ha smascherato un centro massaggi gestito da cinesi che continua a lavorare nonostante il divieto.
Per dimostrare quanto ha affermato, ha registrato tutto con il suo telefonino e poi ha pubblicato su Facebook. Il suo nome è Fabrizio, è di Prato, ha 60 anni e dopo una vita nel tessile, si è dato alla musica. Il figlio è un massaggiatore professionista. In pratica è fermo dallo scorso marzo e tra l'altro, salvo decisioni diverse del governo, entro fine mese dovrà anche versare l'acconto Iva per il 2021 come tutti i liberi professionisti. Immaginate dunque, la sua rabbia nel vedere alcuni "colleghi", seppur con clientele molto diverse, aggirare l'obbligo di chiusura semplicemente togliendo il cartello "aperto", ma restando all'interno pronti ad aprire ai clienti al primo suono di campanello. Il padre ha preso la sua bici ed è partito verso il Macrolotto Zero, dove si trova uno dei tanti centri massaggi in questione, per dimostrare quanto è facile aggirare la legge ma anche scoprire i soliti furbetti. Il video che documenta ogni fase di questa iniziativa di denuncia, è già diventato virale sui social. L'uomo è entrato al centro massaggi, la massaggiatrice cinese ha proposto un "massaggio romantico lento lento a 50 euro all'ora o 30 euro mezz'ora".

Il video si è chiuso con l'appello al sindaco Matteo Biffoni affinché faccia rispettare le regole.

Contattato telefonicamente da Notizie di Prato, l’uomo ha spiegato nel dettaglio come è nata questa iniziativa. "Per 40 anni ho avuto una tessitura a maglia. Poi l'ho venduta per dedicarmi al piano bar, ma facendo le cose per bene, con la partita Iva. Dall'inizio della pandemia sono, quindi, senza lavoro. Mio figlio che fa il massaggiatore pure, l'altro che lavora come cuoco in un ristorante cittadini, anche. E aggiungo all'elenco anche la sua ragazza che fa l'estetista ed è quindi chiusa forzatamente. Vedere che non è così per tutti coloro che appartengono alle stesse categorie penalizzate, mi ha fatto rabbia. Sono stanco di vedere che il rispetto delle regole per alcuni, anzi per troppi, è pari a zero".
Interessante, qualcuno sa se poi le autorità di Prato hanno effettivamente preso qualche provvedimento? Tra l'altro, fra tutte le province della Toscana, quella di Prato è quella maggiormente flagellata dall'epidemia di COVID-19 (non a caso, aggiungerei)...

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1886 Messaggio da dostum »

SuperTrivelle ha scritto:
01/01/2021, 19:15
dostum ha scritto:
03/12/2020, 2:49
Lazzista

Stanco di vedere che le regole della zona rossa valgono solo per alcuni, tra cui il figlio, e per altri no, un padre si è trasformato in investigatore e fingendosi cliente ha smascherato un centro massaggi gestito da cinesi che continua a lavorare nonostante il divieto.
Per dimostrare quanto ha affermato, ha registrato tutto con il suo telefonino e poi ha pubblicato su Facebook. Il suo nome è Fabrizio, è di Prato, ha 60 anni e dopo una vita nel tessile, si è dato alla musica. Il figlio è un massaggiatore professionista. In pratica è fermo dallo scorso marzo e tra l'altro, salvo decisioni diverse del governo, entro fine mese dovrà anche versare l'acconto Iva per il 2021 come tutti i liberi professionisti. Immaginate dunque, la sua rabbia nel vedere alcuni "colleghi", seppur con clientele molto diverse, aggirare l'obbligo di chiusura semplicemente togliendo il cartello "aperto", ma restando all'interno pronti ad aprire ai clienti al primo suono di campanello. Il padre ha preso la sua bici ed è partito verso il Macrolotto Zero, dove si trova uno dei tanti centri massaggi in questione, per dimostrare quanto è facile aggirare la legge ma anche scoprire i soliti furbetti. Il video che documenta ogni fase di questa iniziativa di denuncia, è già diventato virale sui social. L'uomo è entrato al centro massaggi, la massaggiatrice cinese ha proposto un "massaggio romantico lento lento a 50 euro all'ora o 30 euro mezz'ora".

Il video si è chiuso con l'appello al sindaco Matteo Biffoni affinché faccia rispettare le regole.

Contattato telefonicamente da Notizie di Prato, l’uomo ha spiegato nel dettaglio come è nata questa iniziativa. "Per 40 anni ho avuto una tessitura a maglia. Poi l'ho venduta per dedicarmi al piano bar, ma facendo le cose per bene, con la partita Iva. Dall'inizio della pandemia sono, quindi, senza lavoro. Mio figlio che fa il massaggiatore pure, l'altro che lavora come cuoco in un ristorante cittadini, anche. E aggiungo all'elenco anche la sua ragazza che fa l'estetista ed è quindi chiusa forzatamente. Vedere che non è così per tutti coloro che appartengono alle stesse categorie penalizzate, mi ha fatto rabbia. Sono stanco di vedere che il rispetto delle regole per alcuni, anzi per troppi, è pari a zero".
Interessante, qualcuno sa se poi le autorità di Prato hanno effettivamente preso qualche provvedimento? Tra l'altro, fra tutte le province della Toscana, quella di Prato è quella maggiormente flagellata dall'epidemia di COVID-19 (non a caso, aggiungerei)...
Cinesi immuni come a Wuhan.

https://www.corriere.it/cronache/21_gen ... eab9.shtml
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1887 Messaggio da dostum »

Allesti ,Calabiniele indaga come Shellock Holmes

Nel corso della notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone di origine cinese, ritenute responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dal Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina, nel corso di un’indagine concernente alcuni centri estetici ubicati nei comuni di Messina e Giardini Naxos. L’indagine scaturisce dall’attività di controllo del territorio messa in atto dai militari della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos che, nel corso del servizio d’istituto, si erano insospettiti dall’anomala frequentazione del centro estetico denominato “Centro Benessere Summer” gestito da cittadini di origine cinese, ove si riscontrava la presenza di una clientela esclusivamente di sesso maschile, mentre le dipendenti erano solo di sesso femminile. Il centro estetico aveva peraltro un sito, ove erano presenti foto di giovani donne orientali riprese in abbigliamento intimo. La conferma di quanto sospettato si aveva a seguito di un controllo effettuato nei confronti di un cliente fermato all’uscita del centro estetico, il quale riferiva di avere appreso dell’esistenza del centro massaggi su internet e che, dopo essersi recato sul luogo, era stato accolto da una ragazza di origini orientali che gli aveva proposto un massaggio specificando che con un supplemento di prezzo avrebbe potuto usufruire di una prestazione sessuale. L’indagine sviluppata dal Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina, sia attraverso attività tecniche sia con metodi tradizionali ha consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale composta da cittadini di origine cinese che, oltre al centro estetico ubicato a Giardini Naxos, gestiva altri due centri massaggi nel centro della città di Messina, ove venivano fatte prostituire delle giovani ragazze orientali. I clienti, dietro il pagamento di un supplemento, a seconda se fossero clienti abituali o non, potevano ricevere anche prestazioni sessuali. L’associazione era gestita da due uomini, il 42enne X.L. ed il 44enne H.Z., entrambi di origine cinese, che sebbene non fossero formalmente gli intestatari dei centri massaggi, di fatto li gestivano. Erano loro a preoccuparsi di reclutare giovani ragazze cinesi che venivano assunte come massaggiatrici e poi fatte prostituire all’interno di tali centri, allettate dalla promessa di una paga mensile fissa a cui si aggiungeva una minima parte del ricavo delle singole prestazioni. Allo stesso tempo i due predetti, si preoccupavano anche di pubblicizzare l’attività dei centri, inserendo sui siti internet degli annunci pubblicitari dal tenore inequivoco, proprio per attrarre quanti più clienti possibile. Tre donne di origine cinese si occupavano della gestione quotidiana dei centri estetici, organizzando il lavoro delle massaggiatrici reclutate dai capi e istruendole sul comportamento da tenere per eludere eventuali indagini delle forze dell’ordine. Le tre donne si occupavano di curare i rapporti con i clienti fissando gli appuntamenti, stabilendo le tariffe e riscuotendo i pagamenti, il tutto utilizzando un linguaggio convenzionale al fine di eludere eventuali intercettazioni. Al fine di mantenere elevati i ricavi, alle ragazze venivano imposti rigidi turni di ferie e in caso di mancato rispetto delle “regole” di comportamento, che potevano mettere a repentaglio l’anonimato dell’organizzazione, venivano immediatamente rimpiazzate con altre connazionali prontamente reclutate. Dalle risultanze investigative è emerso che ciascun centro gestito dal sodalizio poteva contare su un gran numero di clienti, abituali e non, che garantivano un introito mensile di circa 8.000 euro.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1888 Messaggio da dostum »

massaggi plofondi


Blitz della squadra mobile a San Donà. Era stato segnalato il pagamento di un supplemento per avere un finale “più rilassante”
12 Maggio 2021



SAN DONA’. Sala massaggi con finale a sorpresa, arrivano i sigilli in via Dall’Armi. L’insegna esterna è apparentemente insospettabile e indica “Centro benessere rilassante”. Ma in via Giobatta Dall’Armi, al piano terra del condominio Olimpia, i massaggi erano piuttosto intensi e a quanto pare arrivavano in profondità. Al punto che la Squadra Mobile di Venezia ieri nel primo pomeriggio ha posto i sigilli al centro dove i gestori, una donna di origine orientale, è ora indagata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione come già avvenuto in molti altri casi nella provincia.

La Questura di Venezia ha disposto così il sequestro dell’ambiente lungo la strada tra San Donà e Noventa, poco dopo la riapertura seguita al lockdown. Come molti altri centri simili era stato chiuso durante le restrizioni e poi riaperto tra i cambi di colore delle varie zone, da rossa a arancione e gialla. L’attività era insomma ripresa a pieno ritmo, grazie anche al passaparola e annunci in vari circuiti in rete.


Almeno quattro le ragazze, tutte cinesi, che si davano il cambio per i massaggi con, come si dice nell’ambiente, “happy ending”, ovvero un finale “felice” a sorpresa dietro il pagamento di un supplemento al massaggio rilassante. Di fatto un atto sessuale praticato dalle massaggiatrici.

I poliziotti della Mobile hanno effettuato una serie di indagini e sentito anche alcuni clienti che hanno sostanzialmente ammesso il massaggio completo con atto sessuale finale che poteva essere parziale o completo. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero esserci altri sviluppi in zona. La maggior parte dei clienti era straniera, ma da qualche giorno erano tornati anche clienti italiani e residenti a beneficiare dei massaggi sensuali, più che romantici, come recitavano gli annunci. —
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1889 Messaggio da Barabino »

lazzista, s.m. 1. un lazzarone di Campi Bisenzio (...) che non fa un ca22o tutto il giorno e odia rancorosamente i cinesi che guadagnano onestamente; 2. uno che cerca a tutti i costi di spremere nuove battute umorisiche ("frizzi e lazzi").

:058
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza

#1890 Messaggio da Salieri D'Amato »

Barabino ha scritto:
13/05/2021, 8:00
lazzista, s.m. 1. un lazzarone di Campi Bisenzio (...) che non fa un ca22o tutto il giorno e odia rancorosamente i cinesi che guadagnano onestamente; 2. uno che cerca a tutti i costi di spremere nuove battute umorisiche ("frizzi e lazzi").

:058
:DDD

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