SE LO STATO ENTRA IN CAMERA DA LETTO

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RiccoButtiglione
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SE LO STATO ENTRA IN CAMERA DA LETTO

#1 Messaggio da RiccoButtiglione »

SE LO STATO ENTRA IN CAMERA DA LETTO
Di Paolo Gambi
(Da La Voce di Romagna, 13 dicembre 2005)

Manca solo un simpatico ispettore del ministero degli interni che venga a controllare se le lenzuola sono pulite, o se il preservativo è di buona marca. Lo Stato italiano ha infatti candidamente deciso di penetrare con delicatezza teutonica in quella privatissima sfera quale è quella sessuale, con una serie di decisioni concrete che portano lo sgangheratissimo sistema Italia ad occuparsi anche di ciò che sta fra le ginocchia e l'ombelico. Ed è un vero e proprio ingresso a gamba tesa, tanto per non rievocare improbabili doppi sensi di sbruffonesca memoria. Da un lato c'è Tiziana Maiolo, assessore comunale di Forza Italia a Milano, che si è mossa con determinazione per pagare con i quattrini pubblici il viagra ai vecchietti bisognosi e squattrinati. Dall'altro c'è l'introduzione nella finanziaria della "pornotax", ossia di una imposta al 20% su vendita e noleggio materiale pornografico. Il "pubblico" che va a mettere il naso in quelli che sono senza possibilità di appello gli affari più "privati". Da un lato un Comune che paga per garantire prestazioni efficienti ad arnesi arrugginiti alla cui manutenzione non possono più provvedere i proprietari di tasca propria. Con una motivazione geniale, quasi spiazzante: questi anziani non hanno i soldi per pagarsi il viagra da sé, ed in fondo è un loro diritto poter avere una vita sessuale prestante. Questo diritto lo deve quindi garantire il Comune. Tutto allegramente pagato dai soldi delle tasse. Bella storia. E bella politica liberale. Però se esiste un "diritto al sesso", quale quello configurato in questo caso, serve coerenza, e coerenza fino in fondo. Vedremo dunque se per coerenza il Comune di Milano istituirà anche un fondo per provvedere a quegli adolescenti che non possono permettersi di pagare di propria tasca una prostituta, magari una di quelle di lusso da 1000 euro o più a botta. Se è un diritto per gli anziani, lo sarà pure anche per i giovani, no? D'altra parte è la solita cultura "dei diritti", che ha tramutato qualunque cosa - avere un lavoro, avere una famiglia, persino fare sesso - in diritto che lo Stato deve garantire. Ed ora si è insinuata anche qui, fra le cosce degli italiani (e delle italiane). Persino il sesso è diventato un diritto, e lo Stato quindi deve garantirlo. Anche quando costa troppo star dietro ai progressi della scienza. O alle tariffe in vigore. Ma se è vero che il principio giuridico fondamentale è che ad ogni diritto corrisponde un dovere, di fronte al diritto al sesso chi ha il dovere di far cosa con chi?
E poi la c'è la "pornotax". Anche perché il viagra per i vecchietti non poteva che essere pagato con i soldi delle riviste porno degli adolescenti. "Debolezze" del nipote per finanziare il viagra del nonno. E scusate la caduta di stile. Un moralizzatore qualunque farebbe presto a dire: è giusto! Pecchi, quindi paghi. Principio che tra l'altro risanerebbe il debito pubblico in un week end. è invece don Robert Sirico, fondatore dell'Acton Institute del Michigan, oltre che prete cattolico, a far presente che non è molto morale far dipendere la floridezza delle casse dello Stato da comportamenti moralmente non ineccepibili dei suoi cittadini. Infatti, con questa "pornotax" piombata su riviste e film porno, da quali comportamenti dipenderà lo stipendio degli ammiragli della marina piuttosto che dei primari di pediatria?
Viene da sé pensare ad una facile associazione di idee, che suona quasi come una proposta concreta. Istituiamo un fondo pensione in cui ciascuno inizi a versare dall'età della pubescenza i proventi della "pornotax", così i ragazzini che vanno a comprarsi le riviste porno possono già creare una propria posizione all'INPS che servirà per pagare il viagra che lo Stato dovrà garantire loro quando non saranno più in grado di provvedere da soli al proprio "diritto al sesso". Chissà che con un programma del genere Berlusconi non riesca a vincere anche le prossime elezioni, con uno slogan bello ed innovativo: "sesso per tutti". Cordialmente offerto dai contribuenti italiani.
Paolo Gambi
paologambi@lavocediromagna.com

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cicciofeticcio
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#2 Messaggio da cicciofeticcio »

grazie del contributo, ma c'è già  un topic sull'argoemento.
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non indovinerete mai di chi sono le mutandine nel mio avatar...
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#3 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Oggi ho ascoltato per caso un' intervista radiofonica (Radio3) a Giorgio Bortoluzzi; purtroppo ero in macchina e la radio prendeva a intermittenza. Bortoluzzi era ospite insieme all' antropologo Fabio Dei, gli argomenti erano il rapporto violenza/pornografia e la pornotax.

Morale? Il prof. sembrava Bortoluzzi...complimenti per la capacità  dialettica; l' antropologo era fastidioso da sentire, prolisso e (a mio parere) noioso da ascoltare.

Perchè non è stata segnalata sul forum?
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Berlino
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#4 Messaggio da Berlino »

Ascolto radio 3 in macchina anche io... e trovo la programmazione sempre bellissima... mi capita pero` di ascoltarla al mattino presto (prima pagina rassegna stampa) e a pomeriggio tardi (hollywood party e stasera c'era Asia Argento... )

Consiglio a te e a Helmut la bellissima trasmissione Uomini e Profeti sabato e domenica (per me un po' troppo intelligente... lo dico senza ironia)
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#5 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Berlino ha scritto:Consiglio a te e a Helmut la bellissima trasmissione Uomini e Profeti
Perchè a me?
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#6 Messaggio da Berlino »

se ti fidi... sono sicuro che ti piacerà 
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#7 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La parola "Profeti" non mi piace, escluso camminatore non ne ricordo uno che ci abbia azzeccato.
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#8 Messaggio da Berlino »

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#9 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Piacerà  più ad Helmut che a me, anche se lui predilige i profeti dell' economia.
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