[OT] Signore e signori: la guerra.

[Parakarro]

ma i prodi generali italici
un paio di barchette armate le hanno messe per precauzione lungo le coste sicule o la marina si occupa ormai solo di merchandising?

[OSCAR VENEZIA]

E' evidente quello che ho sempre pensato: l'Italia ha perso il senso della guerra.
Non parlo della spedizione a lungo termine in Libia che mi rendo perfettamente conto essere una cosa costosa e impegnativa ma probabilmente ineluttabile.
Parlo a livello concettuale, chi vende Rafale all'Egitto, chi ha mire su pezzi di Libia, noi ci facciamo sparare addosso dagli scafisti e credo che se quattro gatti armati sbarcassero su un pezzo di Italia con una divisa addosso ( quindi combattenti e non terroristi) ci sarebbero difficoltà' a dare l'ordine di sparargli addosso.
Fino a che non ci costruiscono una finta missione di pace o una conferenza di pace siamo fuori dai giochi non per mancanza di bombe o di aerei , ma semplicemente perché' questo tipo di uso della forza l'abbiamo rimosso, ma non è qualcosa che puoi surrogare all'infinito senza costi .
Uno stato va gestito a 360 gradi e dentro questa situazione c'è' di tutto: dallo scadimento progressivo della considerazione che gli altri hanno di noi, al futuro dal punto di vista della sicurezza e della prosperità.

[Gothic]

Parlo a livello concettuale, chi vende Rafale all'Egitto, chi ha mire su pezzi di Libia...

la vera notizia è che finalmente i mangiarane sono riusciti a venderlo a qualcuno

[Barabino]

Tornando all'articolo 51, sarà anche vero che c'è,
ma, in caso di sbarco islamico, vedo già i magistrati che aprono il fascicolo di indagini
sulle truppe italiane ree di aver aperto il fuoco senza aver atteso la regolare dichiarazione di guerra.

Che è poi quello che rischiava di succedere alle famose motovedette minacciate coi kalashnikov.

Ti incarico dunque del castigo, Ammiraglio Kuo-Lang. Abbi a mente che la clemenza e' una prerogativa imperiale e per un suddito sarebbe presunzione volersela arrogare. Sii crudele, sii giusto, sii obbediente, sii vittorioso.

Borges: Storia universale dell'infamia.

[Romeo]

L'Egitto accusa il Qatar di sostenere l'ISIS.

Il Qatar richiama l'ambasciatore. Bene, prima bomba termonucleare sul Qatar e poi ci spartiamo i suoi pozzi di petrolio. L'esempio su uno insegna a molti

[Romeo]

Ma nel Consiglio di Sicurezza è successo qualcosa??

Qua ci sbarcano in Italia e nessuno se ne fotte, magari ci sono ben altri alleati all'ISIS.
Poi con questa buffonata di accogliere tutti i barconi, mentre al momento attuale ci va un blocco navale. Ha ragione Salvini i confini vano difesi.

[CianBellano]

Se non fossi nato fesso avresti rischiato di essere pericoloso.

[Romeo]

Se non fossi nato fesso avresti rischiato di essere pericoloso.

E vai con gli insulti.......

Sei di quelli per cui è giusto accogliere qualche centinaio di migliaia di persone l'anno?

[CianBellano]

Assolutamente no.
Mi fa pero' specie la disinvoltura con cui ammassi uno sopra l'altro ardite risoluzioni di politica estera, fermezza, pugno di ferro ed olocausti nucleari programmatici. Il tutto con il sincero e genuino intento di sistemare "le cose brutte che leggi sui giornali", possibilmente prima che ti sia rotto i tre quarti di minchia.

Meno ci metti a trovare una facile soluzione ad intricate ed annose questioni internazionali piu' sono felice tu non abbia la minima possibilita' di metterle in pratica.

[Gerda]

In effetti non capisco la disinvoltura di chi semplifica concetti tutt'altro che semplificabili.
Cioè, meglio, la capisco, è che non me ne capacito.
Di chi crede che essere contrari allo sparare ai migranti sui barconi, o affondarli, o farli saltare in aria con qualche mina nel mediterraneo, significhi volerli accogliere a braccia aperte, magari dandogli 30 euro di buoni pasto giornalieri con cui prendersi un cappuccino e cornetto a colazione, un camogli in autogrill a pranzo e una pizza a cena la sera, con alloggi gratuiti in agriturismi e hotel 3 stelle minimo. Magari dandogli poi anche il nostro posto di lavoro e le nostre donne.
Perché è difficile far passare un concetto diverso da quello più semplice possibile, che non richiede tanto sforzo intellettivo. Il minimo indispensabile.
Romeo non rappresenta altro che la maggior parte degli italiani, che dal divano di casa risolverebbero la questione palestinese in un attimo.

Una bella bomba e subito dopo centro commerciale con ampio parcheggio.

E non c'è arma migliore di un bel "mi piace" ad un post filosofico di salvini.

[Blif]

Tornando all'articolo 51, sarà anche vero che c'è,
ma, in caso di sbarco islamico, vedo già i magistrati che aprono il fascicolo di indagini
sulle truppe italiane ree di aver aperto il fuoco senza aver atteso la regolare dichiarazione di guerra.

Che è poi quello che rischiava di succedere alle famose motovedette minacciate coi kalashnikov.

Ti incarico dunque del castigo, Ammiraglio Kuo-Lang. Abbi a mente che la clemenza e' una prerogativa imperiale e per un suddito sarebbe presunzione volersela arrogare. Sii crudele, sii giusto, sii obbediente, sii vittorioso.

Borges: Storia universale dell'infamia.

Crincio, Barabi', ho appena appena finito di leggere proprio questo racconto...

[Scopri]Spoiler

Comunque, nel racconto finisce che sconfiggono i pirati comprandoli.
Tipo quando volevano dare uno stipendio ai contrabbandieri.
Potremmo fare un concorso pubblico riservato a scafisti dell'ottavo livello.

[Drogato_ di_porno]

Egitto e Arabia sostengono Tobruk, Qatar e Turchia Tripoli

Nuove scintille tra Doha e Il Cairo. Dopo la scelta di al-Sisi di bombardare postazioni jihadiste in Libia a seguito della decapitazione di 21 copti egiziani, il Qatar ha richiamato il suo ambasciatore.

La motivazione ufficiale è naturalmente diplomatica: “Per consultazioni“. Ma come sottolineano diversi osservatori, dietro lo strappo si nascondono la competizione e le mire sull’ex regno di Muammar Gheddafi.

GLI SCHIERAMENTI

Il Paese nordafricano, è sempre più terreno di scontro per un braccio di ferro tutto interno al mondo arabo. “In Libia – ha spiegato Cinzia Bianco, analista esperta di Medio Oriente e Mediterraneo per la Nato Defense College Foundation – le due macro-fazioni che si contendono il Paese sono sostenute da un lato da Turchia e Qatar e dall’altro da Egitto ed Emirati Arabi Uniti. I primi sostengono il vecchio parlamento, il Gnc; i secondi Tobruk, la nuova assise riconosciuta dall’Occidente“.

LE MIRE DEL CAIRO

Il Cairo, in particolare, preme da tempo per un intervento militare nel Paese, appellandosi al bisogno di contrastare il terrorismo e al “diritto” egiziano, sancito dall’Onu, “a difendere i propri cittadini all’estero“, presenti in grande numero nell’Est della Libia. Dietro le fibrillazione egiziane, ha spiegato a Formiche.net il generale Carlo Jean, ci sono però innanzitutto “mire territoriali sulla Cirenaica, l’area più orientale del Paese nordafricano. È lì – ricorda l’esperto di geopolitica – che si trova la massa di giacimenti libici petroliferi“. Ma anche ragioni puramente politiche. “Il governo del Cairo tenta di riconquistare la leadership del mondo arabo risalente a Nasser. Fautore del panarabismo laico e nazionalista rispetto al panislamismo propugnato dai Fratelli musulmani“.

LA POSIZIONE DI DOHA

La posizione del Qatar – come ha sottolineato il direttore del dipartimento per gli Affari arabi del ministero degli Esteri, Saad bin Ali al Mohanadi – è invece diametralmente opposta ed è stata esposta alla riunione dei ministri degli Esteri arabi del 15 gennaio scorso: “Non bisogna rafforzare alcuna parte del conflitto ed attendere al formazione di un governo di unità nazionale“.

L’ACCUSA DI TERRORISMO

In questo quadro di contrapposizione e interessi divergenti, a irritare il Qatar, spingendolo a richiamare il suo diplomatico, sono state le parole dell’inviato egiziano alla Lega Araba, Tareq Adel, che criticando Doha per le sue riserve in ordine ai raid aerei egiziani, l’ha accusata di sostenere i terroristi. I qatarini, a loro volta, avevano già espresso, proprio in seno alla Lega araba, perlessità riguardo la decisione unilaterale dell’Egitto di effettuare i raid senza prima consultare gli altri Stati arabi, tra i quali la tensione è alta da tempo.
Il timore che l’emirato sostenga dietro le quinte gli islamisti aveva già avvelenato lo scorso anno le relazioni tra le monarchie petrolifere del Consiglio di cooperazione del Golfo.

LA SCELTA DELL’ONU

Proprio ieri l’Onu, riunita in Consiglio di sicurezza, ha deciso che per il momento la crisi libica verrà affrontata seguendo la linea occidentale, basata su una soluzione politica (qui il comunicato ufficiale diramato al termine dell’incontro), bocciando l’idea di un intervento militare sostenuta dal Cairo.

CHI SOSTIENE L’EGITTO

La situazione, però, rimane caotica, perché a dispetto delle posizioni ufficiali, nei suoi bombardamenti contro l’Isis, l’Egitto non è solo, almeno idealmente, come aveva scritto Formiche.net. Sono molti i Paesi che, per motivi differenti, sostengono dietro le quinte la politica interventista del Cairo, pur invocando il perseguimento di un’azione diplomatica affidata alle Nazioni Unite. Parigi, Londra, Mosca, Tel Aviv, Riyad: sono queste alcune delle capitali che non hanno partecipato ai raid, ma hanno reagito in maniera morbida alla rabbia egiziana, esplosa dopo il massacro dei cristiani copti. In particolare la Francia ha stabilito con l’Egitto un rapporto proficuo, che si è tradotto subito nei 24 caccia Rafale venduti al Cairo; Israele vuol stanare le bande jihadiste annidate nel Sinai; mentre la Russia sostiene economicamente l’Egitto e lo usa come leva per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel Mediterraneo. E a conferma dell’asse tra Russia ed Egitto c’è la notizia diffusa da Tass secondo la quale, proprio da Mosca, potrebbe arrivare un aiuto decisivo per le sorti della crisi libica e per lo spostamento degli equilibri a favore di Tobruk. Il Cremlino sarebbe disponibile a farsi portavoce alle Nazioni Unite di una revoca dell’embargo sulle armi per il governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, perché possa avere maggiori chance di imporsi sia sui terroristi, sia su quello parallelo, insediatosi a Tripoli.

[Romeo]

Assolutamente no.
Mi fa pero' specie la disinvoltura con cui ammassi uno sopra l'altro ardite risoluzioni di politica estera, fermezza, pugno di ferro ed olocausti nucleari programmatici. Il tutto con il sincero e genuino intento di sistemare "le cose brutte che leggi sui giornali", possibilmente prima che ti sia rotto i tre quarti di minchia.

Meno ci metti a trovare una facile soluzione ad intricate ed annose questioni internazionali piu' sono felice tu non abbia la minima possibilita' di metterle in pratica.

In effetti non capisco la disinvoltura di chi semplifica concetti tutt'altro che semplificabili.
Cioè, meglio, la capisco, è che non me ne capacito.
Di chi crede che essere contrari allo sparare ai migranti sui barconi, o affondarli, o farli saltare in aria con qualche mina nel mediterraneo, significhi volerli accogliere a braccia aperte, magari dandogli 30 euro di buoni pasto giornalieri con cui prendersi un cappuccino e cornetto a colazione, un camogli in autogrill a pranzo e una pizza a cena la sera, con alloggi gratuiti in agriturismi e hotel 3 stelle minimo. Magari dandogli poi anche il nostro posto di lavoro e le nostre donne.
Perché è difficile far passare un concetto diverso da quello più semplice possibile, che non richiede tanto sforzo intellettivo. Il minimo indispensabile.
Romeo non rappresenta altro che la maggior parte degli italiani, che dal divano di casa risolverebbero la questione palestinese in un attimo.

Una bella bomba e subito dopo centro commerciale con ampio parcheggio.

E non c'è arma migliore di un bel "mi piace" ad un post filosofico di salvini.

Naturalmente è impossibile leggere tutti i post del passato, dobbiamo vivere non stare ore e ore sul forum.

Il mio discorso si basa sul fatto che questo è ISLAMNAZISMO (o islamfascismo come dice il primo ministro francese Valls).
Sono riusciti a vincere i nazisti del patto tripartito solo con le bombe nucleari (Giappone) e radendo al suolo intere città (tedeschi).

Quindi è lecito, anzi è l'unica soluzione possibile purtroppo, l'uso di armi di distruzione di massa contro gente che rigetta qualunque principio umano e non ha rispetto nemmeno della propria vita (kamikaze)
E anche contro chi li finanzia, come sembra il Qatar.

Certo il mio discorso non è applicabile immediatamente, ma è possibile nel futuro perché se ci invadono tu non lo faresti?

[Romeo]

Gran Bretagna: Russia pericolo per i Paesi Baltici Intanto, la Gran Bretagna denuncia "un pericolo reale ed attuale" che la Russia cerchi di destabilizzare Estonia, Lituania e Lettonia. L'allarme è stato lanciato dal ministro della Difesa britannico Michael Fallon che avverte sul rischio che Mosca utilizzi nei paesi del Baltico "la stessa tattica" aggressiva usata in Ucraina. La preoccupazione di Londra, ha spiegato il ministro, è che la Russia "possa fare pressione sui Paesi Baltici", membri della Nato, per mettere alla prova l'Alleanza Atlantica. Ormai non siamo più in una situazione di "guerra fredda", ha aggiunto Fallon. "Quando ci sono carri armati che attraversano il confine dell'Ucraina, i jet che attraversano la Manica e i sottomarini nel Mar del Nord, la guerra è già abbastanza calda". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 08f51.html

[Barabino]

Non sono bravo a fare la difesa d'ufficio di Putin, ma i ruski cittadini delle repubbliche baltiche non hanno i presupposti per fare i tentativi di secessione come il Donbass: essi vivono nelle grandi citta' mescolati alla maggioranza della popolazione, non sono maggioranza da nessuna parte. E' brutto da dire ma per loro l'ingresso nella UE ha significato soprattutto poter andare piu' facilmente a lavorare in Germania