Critica della Ragion Pubica
Inviato: 30/11/2005, 17:13
Roma - à‰ prevista in questi giorni l'uscita del nuovo libro di Giuliano Compagno: "Critica della Ragion Pubica. Strategie di riscatto del maschio italiano". Sessantaquattro pagine, pubblicato per "I lemming" di "Coniglio Editore", di una lucida e a tratti spietata analisi del mondo e del tempo dei maschi, spesso fragili, disorientati, in affanno e spacciati anche dai dati che emergono dalle inchieste sociologiche e di costume.
Già la premessa della "Critica della ragion pubica" svela un'analisi intelligente, polemica, sarcastica, affatto conformista dove anche l'universo femminile viene affrontato con altrettanta ironia. Universo indifferentemente abitato da giornaliste o da prostitute catodiche, da intellettuali e da veline, e ancor oggi totalmente ispirato, con pochissime eccezioni, da una pessima vocazione materna, tra sensi di colpa e premi o punizioni a seconda dei casi. Ma il libro va ben oltre il dato freudiano e si avventura in una ricerca delle vere ragioni della debolezza del sesso "più forte" trovate non nella mente e nel pensiero ma nel corpo, luogo tipico della pigrizia maschile.
E allora la sola strategia possibile appare quella di "dimenticare il fallo", e con esso la sua questuante verticalità . La povertà del corpo maschile puó essere arricchita magari imitando il coraggio femminile e la sua conquistata identità . Giuliano Compagno propone un nuovo corpo unico, maschile e femminile insieme, senza pretese viriloidi e seducenti aspettative di conquista, contro il ricatto della famiglia e del progetto infinito, contro i valori patetici di questa società votata alla compulsione e alla fuga.

Già la premessa della "Critica della ragion pubica" svela un'analisi intelligente, polemica, sarcastica, affatto conformista dove anche l'universo femminile viene affrontato con altrettanta ironia. Universo indifferentemente abitato da giornaliste o da prostitute catodiche, da intellettuali e da veline, e ancor oggi totalmente ispirato, con pochissime eccezioni, da una pessima vocazione materna, tra sensi di colpa e premi o punizioni a seconda dei casi. Ma il libro va ben oltre il dato freudiano e si avventura in una ricerca delle vere ragioni della debolezza del sesso "più forte" trovate non nella mente e nel pensiero ma nel corpo, luogo tipico della pigrizia maschile.
E allora la sola strategia possibile appare quella di "dimenticare il fallo", e con esso la sua questuante verticalità . La povertà del corpo maschile puó essere arricchita magari imitando il coraggio femminile e la sua conquistata identità . Giuliano Compagno propone un nuovo corpo unico, maschile e femminile insieme, senza pretese viriloidi e seducenti aspettative di conquista, contro il ricatto della famiglia e del progetto infinito, contro i valori patetici di questa società votata alla compulsione e alla fuga.
