(OT) la germania ha il primo cancelliere donna

Scatta il fluido erotico...

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dostum
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#436 Messaggio da dostum »

Kalendario KRUKKA PIG GENNAIO 2016
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#437 Messaggio da dboon »

il 29 gennaio sessione strap-on, ballbusting, trampling, pioggia dorata ecc...
al Bischero toscano

https://www.lastampa.it/2016/01/14/ital ... agina.html
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi

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dostum
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#438 Messaggio da dostum »

dboon ha scritto:il 29 gennaio sessione strap-on, ballbusting, trampling, pioggia dorata ecc...
al Bischero toscano

https://www.lastampa.it/2016/01/14/ital ... agina.html
l'unica cosa che la eccita è infliggere dolore ed umiliare il partner,si farà lucidare gli stivali con la lingua..............................
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#439 Messaggio da dostum »

Verso nuove Conquiste?
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#440 Messaggio da dboon »

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#441 Messaggio da dostum »

dboon ha scritto:Immagine
Babbeo Renzi è il suo toyboy KRUKKA PIG è insaziabile
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#442 Messaggio da Blif »

Non hai mai pensato a un calendario?
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#443 Messaggio da dostum »

Blif ha scritto:Non hai mai pensato a un calendario?
OK MISS FEBBRAIO 2016

è chiaro che per la KRUKKAPORKONA i VINCOLI europei ,le sanzioni etcc.... sono pretesti per infliggere la sofferenza attraverso cui raggiunge l'Orgasmo

“Sadismo” Si configura in tutte le condotte in cui un soggetto ricava eccitazione sessuale e piacere dalla sofferenza non solo fisica ma anche psicologica della vittima. I comportamenti sadici possono includere svariate pratiche di manipolazione della libertà e del confine psicofisico della vittima. Così come non c'è limite alla fantasia non c'è neppure limite nell'immaginare azioni volte a strutturare forme di sofferenza a maggiore livello di complessità: più comuni sono l’imprigionamento, la fustigazione, le percosse, le tortura fisica ma soprattutto psicologica. La persona sadica può giungere anche fino anche all'uccisione della vittima. L'apice del piacere per il sadico tuttavia non deriva tanto dal contemplare la sofferenza quanto dalla certezza dell'innocenza della vittima stessa. Il sadico si erge a giudice in grado di imporre la sua volontà all'altro sotto forma di “pena soggettivamente giusta”. Ben più che le grida di sofferenza della vittima al sadico interessano le sue proteste di innocenza, le implorazioni di perdono (Clavreul 1976), le rimostranze, i tentativi vani nel convincerlo a desistere, a cessare la tortura o a non portare a compimento le paventate azioni violente. Tutto quello a cui la vittima si aggrappa viene strappato e rigettato in un meccanismo che contempla l'empatia solo come minaccia, unica forma di annichilimento dell'eccitazione. In molti sadici si ritrova una forma di distacco emotivo dalla vittima che ha il fine di accrescere il dislivello fra i due; la vittima, rendendosi conto della sua impotenza determina una eccitazione ulteriore da parte del sadico e un rinforzo della sua percezione di controllo

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#444 Messaggio da GeishaBalls »

Blif ha scritto:Non hai mai pensato a un calendario?
Capisco la misericordia e la comprensione delle debolezze altrui, però con giudizio... non li spingiamo ancora più nel baratro della dipendenza

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#445 Messaggio da GeishaBalls »

Ecco, troppo tardi.

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#446 Messaggio da Blif »

Però adesso siamo a posto fino a marzo. :)
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#447 Messaggio da dostum »

Tofe è draki? Tofee è Draki?? TOFEEE EEEE DRAAKIII???????


Merkel finirà in esilio”

In un talkshow sulla tv pubblica tedesca, ma non di persona, perché sono nella democratica Germania sono vietati a AdD, Beatrix von Storch di Alternative für Deutschland ha promesso che Angela Merkel “finirà in esilio, in Cile o in Sudamerica a causa della sua politica sui profughi, alla fine lascerà il Paese per ragioni di sicurezza”.


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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#448 Messaggio da dostum »

KRUKKA CIUKKA

Psicanalista: Merkel sull'orlo di un grave crollo nervoso

Secondo Hans-Joachim Maaz, la Cancellliera soffrirebbe di una perdita di contatto con la realtà


12:17 - Eccessi di narcisismo, gestione irrazionale della crisi migranti, progressiva perdita di contatto con la realtà, senso di onnipotenza e assoluta refrattarietà a ogni critica. Sarebbero questi i sintomi di cui soffrirebbe la Cancelliera Angela Merkel, che renderebbero il suo comportamento ogni giorno più intrattabile. A dirlo uno dei più noti psicoanalisti tedeschi, Hans-joachim Maaz, citato dall'Huffington Post tedesco. Secondo lo psicanalista, insomma, la Merkel (nonostane appaia in pubblico sempre rigida e controllata) starebbe per crollare, sull'orlo di una crisi depressiva.

Psicanalista: Merkel sull'orlo di un grave crollo nervoso
Questa situazione sostiene Maaz non sarebbe pericolosa solo per la Cancelliera. Considerata la sua posizione, potrebbe avere ripercussioni anche sulla Germania.

Lo psicanalista azzarda una prognosi e afferma che questi comportamenti irrazionali preludono a qualcosa di più che a semplici errori politici. Sono delle vere e proprie avvisaglie di una sofferenza psichica da non trascurare. Sostiene Maaz che tra i personaggi famosi non è difficile cadere in depressione. Un cammino che inizia con la solitudine e passa per l'alcool, che potrebbe imboccare anche quella che il Time ha definito donna dell'anno.
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#449 Messaggio da dostum »

KRUKKA PIG L'ORGIA DEL POTERE

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parafilie o perversioni sessuali, sono impulsi sessuali, seguiti da comportamenti e nutriti da fantasie, indispensabili per raggiungere l’eccitazione, che coinvolgono bambini, oggetti inanimati o persone.

Questi comportamenti hanno un carattere di rituale, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Tra le più frequenti abbiamo: Esibizionismo, pedofilia, froutterismo, voyeurismo, sadismo e masochismo sessuale, feticismo e travestitismo.

Il bondage, detto in sigle BDSM è un acronimo composto da: bondage (B), bondage & disciplina (BD), dominazione e sottomissione (D&S), sadismo e masochismo (S&M).

Il bondage (parola inglese che significa schiavitù) è una pratica sessuale, caratterizzata da dominio e sottomissione, da pratiche voyeuristiche\esibizionistiche , spesso improntate a costrizioni fisiche\psichiche , attuabili mediante l’ausilio di rituali, legature, bavagli, fruste e manette, strategie adoperate per amplificare ogni forma di piacere fisico e\o psichico.

Il bondage, oltre alla momentanea fascinazione, può contenere in sé, rischi anche per la salute e l'incolumità dei protagonisti , soprattutto se tale pratica viene improvvisata o praticata con sconosciuti o, peggio ancora facilitata da incontri dell’etere.

Queste sigle comprendono un corteo di pratiche relazionali/erotiche e sessuali, che se avulse da una relazione BDSM, vengono considerate dolorose, sgradevoli sul piano psichico e fisico e spesso capaci di compromettere un legame amoroso.
Nella cultura del bondage, tali pratiche non solo sono lecite, ma sono indispensabili a creare legami forti e duraturi.

Il segreto non è nel sesso, ma nel gioco, nel gioco che precede un incontro, che lo rende atipico, che ha caratteristiche di esclusività, di possesso, di dominio; il piacere genitale segue a ruota.

Facendo un escursus storico, il primo ad occuparsi del sadismo e del masochismo, fu il tedesco Kraft-Ebing che coniò i due termini di sadismo e masochismo avendo riscontrato che queste perversioni erano state ampiamente descritte, in forma romanzata, da de Sade e da Sacher-Masoch, autori che scrissero le loro opere tra la fine del ‘700 e fine del 900 il secondo.

S. Freud si occupò stabilmente dell’argomento e nel 1905 pubblicò “Tre saggi sulla teoria della sessualità” che divenne una sorta di Bibbia per gli studiosi della sessualità e delle suoi percorsi alternativi.
Successivamente le perversioni, dette oggi “parafilie”, diventeranno oggetto di indagine statistiche, grazie agli studi di Kinsey.


Vediamo di addentrarci nelle dinamiche e nelle pieghe psichiche di chi si accosta a queste pratiche.

La tematica principale che regolamenta il gioco sessuale e le relazioni in cui abita la sessualità, è il “potere” ed il “controllo” sull’altro.
Si tratta essenzialmente di una “forma di erotizzazione dell’odio e della sofferenza”, che parte solitamente da lontano, dall’infanzia degli attori protagonisti di questi giochi amorosi.
I ruoli non correlano con l’orientamento sessuale, né con l’identità, ma spesso il dominatore ed il sottomesso, possono essere sia uomini, che donne e possono anche alternarsi nelle pratiche amatorie.

Oggi, in clinica, la percentuale maggiore si ha tra gli uomini dominanti e donne sottomesse, non l’inverso, come se in questo momento storico di disagio psico-sessuale, di fusione e confusione tra i sessi, ci fosse un bisogno maggiore di uomini dominanti, fenotipicamente mascolini e donne geishe accuditive, sottomesse e schiave per amore.

Sia che si tratti di una donna che assume il ruolo di Mistress, che agisce ruoli di dominazione e potere, come per avere il controllo sul maschile, che sia invece l’uomo che funga da dominatore, il denominatore comune è sempre e soltanto il potere e la sofferenza generatrice di piacere sia psichico, che fisico.

I temi centrali sono sempre quelli della potenza e dell’impotenza, della forza e della debolezza, della colpa e dell’innocenza, della purezza e della corruzione, della vittima e del carnefice.
Non esistono vie di mezzo, graduatorie e sfumature emotive del sentire e del volere, i due protagonisti della relazione si fiutano, si cercano, si riconoscono e “soltanto” all’interno di queste dinamiche si concedono il permesso di amare e di essere amati.

Queste esperienze “non ordinarie” di affettività e di sessualità, dal punto di vista delle dinamiche psichiche, non sono mai cosi’ disgiunte; come infatti evidenziavano Stoller e Gabbard 2007, le espressioni di sadismo e masochismo, sono sempre amalgamate e mai completamente pure.

Le dinamiche di potere e di dominio del bondage, danno vita a giochi dolorosi e, le fustigazioni per il corpo, ma soprattutto per la psiche, sono caratterizzate da dinamiche in cui “il sadico o carnefice si fa forte delle proprie debolezze e le vittime si fanno deboli della loro forza”.( Stoller)
I rituali e le ossessioni, che organizzano e nutrono il gioco d’amore, sono sempre molto rigidi, stereotipati e strutturati, con regole e ruoli fissi e prestabiliti.

In questo gioco dell’odio e dell’amore, propedeutico ed indispensabile per accedere alle emozioni ed piacere, nulla deve essere improvvisato, le emozioni e le sensazioni passano dal “filtro del rituale” e della “sperimentazione sicura” di un nuovo sentire, dove dolore e piacere si mescolano insieme in un pericoloso vortice che spesso porta alla dipendenza psicologica e diventa l’ “unico” tramite per accedere alla vita a due.

I ruoli ed i copioni sono assegnati precedentemente, come se ci fosse un contratto tra le due parti; quando uno dei due partners, evade il copione la pena più grande che riceverà è sicuramente la fine del gioco, la perdita dell’altro\a, la sua negazione e la perdita del suo amore.

Quindi nel bondage, nessuna variazione sul tema, se non concordata, nulla deve avvenire per caso o per istinto.
Sono rituali, in cui il gioco mortifero di umiliazione psicologica e di potere subiti, lasciano trasparire la necessità vitale di affermare la propria esistenza , anche se con modalità paradossali.
La distanza emotiva dall’altro, il controllo dell’affettività, la netta distinzione tra gli stati d’animo di un partner e dell’altro( chi domina e chi viene dominato), tutela dalla paura dell’amore.

La paura dell’abbandono, dell’amore e della morte viene esorcizzata proprio attraverso il rituale di sofferenza e quindi i legami che si creano sono indissolubili e spesso durevoli.

Bisogna effettuare un importante distinguo per orientare il lettore:

1 - Nel caso in cui il bondage con le sue dinamiche psico-sessuali, si manifesta soltanto nell’immaginario erotico, quindi investe ogni forma di fantasticheria sessuale, con contenuti perversi che siano sadici o masochistici, non è obbligatorio averne paura, ma magari con aiuti specialistici avere il coraggio di investigarli e conoscerli e perché no adoperarli nella vita di coppia,senza relegarli soltanto alla dimensione autoerotica e solitaria.

2 - Nel caso in cui questo immaginario, transita alla realtà sessuale, quindi si trasforma in “agito sessuale”, la sua attuazione dovrebbe avvenire tra persone adulte, consenzienti e con le stesse necessità sessuali.

3 - Nel caso in cui uno dei due partner abbia una sessualità parafilia e l’altro no, non è utile un adeguamento alle esigenze sessuali del partner, ma ascoltare e seguire le proprie reali inclinazioni emozionali e sessuali.
Eventualmente una consulenza di coppia, sarebbe la strada più consona alla disamina della coppia e della sua sessualità.
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OSCAR VENEZIA
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna

#450 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

dostum ha scritto:KRUKKA PIG L'ORGIA DEL POTERE

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parafilie o perversioni sessuali, sono impulsi sessuali, seguiti da comportamenti e nutriti da fantasie, indispensabili per raggiungere l’eccitazione, che coinvolgono bambini, oggetti inanimati o persone.

Questi comportamenti hanno un carattere di rituale, spesso coatto e compulsivo, indispensabile per il raggiungimento dell’eccitazione e della risposta orgasmica.
Tra le più frequenti abbiamo: Esibizionismo, pedofilia, froutterismo, voyeurismo, sadismo e masochismo sessuale, feticismo e travestitismo.

Il bondage, detto in sigle BDSM è un acronimo composto da: bondage (B), bondage & disciplina (BD), dominazione e sottomissione (D&S), sadismo e masochismo (S&M).

Il bondage (parola inglese che significa schiavitù) è una pratica sessuale, caratterizzata da dominio e sottomissione, da pratiche voyeuristiche\esibizionistiche , spesso improntate a costrizioni fisiche\psichiche , attuabili mediante l’ausilio di rituali, legature, bavagli, fruste e manette, strategie adoperate per amplificare ogni forma di piacere fisico e\o psichico.

Il bondage, oltre alla momentanea fascinazione, può contenere in sé, rischi anche per la salute e l'incolumità dei protagonisti , soprattutto se tale pratica viene improvvisata o praticata con sconosciuti o, peggio ancora facilitata da incontri dell’etere.

Queste sigle comprendono un corteo di pratiche relazionali/erotiche e sessuali, che se avulse da una relazione BDSM, vengono considerate dolorose, sgradevoli sul piano psichico e fisico e spesso capaci di compromettere un legame amoroso.
Nella cultura del bondage, tali pratiche non solo sono lecite, ma sono indispensabili a creare legami forti e duraturi.

Il segreto non è nel sesso, ma nel gioco, nel gioco che precede un incontro, che lo rende atipico, che ha caratteristiche di esclusività, di possesso, di dominio; il piacere genitale segue a ruota.

Facendo un escursus storico, il primo ad occuparsi del sadismo e del masochismo, fu il tedesco Kraft-Ebing che coniò i due termini di sadismo e masochismo avendo riscontrato che queste perversioni erano state ampiamente descritte, in forma romanzata, da de Sade e da Sacher-Masoch, autori che scrissero le loro opere tra la fine del ‘700 e fine del 900 il secondo.

S. Freud si occupò stabilmente dell’argomento e nel 1905 pubblicò “Tre saggi sulla teoria della sessualità” che divenne una sorta di Bibbia per gli studiosi della sessualità e delle suoi percorsi alternativi.
Successivamente le perversioni, dette oggi “parafilie”, diventeranno oggetto di indagine statistiche, grazie agli studi di Kinsey.


Vediamo di addentrarci nelle dinamiche e nelle pieghe psichiche di chi si accosta a queste pratiche.

La tematica principale che regolamenta il gioco sessuale e le relazioni in cui abita la sessualità, è il “potere” ed il “controllo” sull’altro.
Si tratta essenzialmente di una “forma di erotizzazione dell’odio e della sofferenza”, che parte solitamente da lontano, dall’infanzia degli attori protagonisti di questi giochi amorosi.
I ruoli non correlano con l’orientamento sessuale, né con l’identità, ma spesso il dominatore ed il sottomesso, possono essere sia uomini, che donne e possono anche alternarsi nelle pratiche amatorie.

Oggi, in clinica, la percentuale maggiore si ha tra gli uomini dominanti e donne sottomesse, non l’inverso, come se in questo momento storico di disagio psico-sessuale, di fusione e confusione tra i sessi, ci fosse un bisogno maggiore di uomini dominanti, fenotipicamente mascolini e donne geishe accuditive, sottomesse e schiave per amore.

Sia che si tratti di una donna che assume il ruolo di Mistress, che agisce ruoli di dominazione e potere, come per avere il controllo sul maschile, che sia invece l’uomo che funga da dominatore, il denominatore comune è sempre e soltanto il potere e la sofferenza generatrice di piacere sia psichico, che fisico.

I temi centrali sono sempre quelli della potenza e dell’impotenza, della forza e della debolezza, della colpa e dell’innocenza, della purezza e della corruzione, della vittima e del carnefice.
Non esistono vie di mezzo, graduatorie e sfumature emotive del sentire e del volere, i due protagonisti della relazione si fiutano, si cercano, si riconoscono e “soltanto” all’interno di queste dinamiche si concedono il permesso di amare e di essere amati.

Queste esperienze “non ordinarie” di affettività e di sessualità, dal punto di vista delle dinamiche psichiche, non sono mai cosi’ disgiunte; come infatti evidenziavano Stoller e Gabbard 2007, le espressioni di sadismo e masochismo, sono sempre amalgamate e mai completamente pure.

Le dinamiche di potere e di dominio del bondage, danno vita a giochi dolorosi e, le fustigazioni per il corpo, ma soprattutto per la psiche, sono caratterizzate da dinamiche in cui “il sadico o carnefice si fa forte delle proprie debolezze e le vittime si fanno deboli della loro forza”.( Stoller)
I rituali e le ossessioni, che organizzano e nutrono il gioco d’amore, sono sempre molto rigidi, stereotipati e strutturati, con regole e ruoli fissi e prestabiliti.

In questo gioco dell’odio e dell’amore, propedeutico ed indispensabile per accedere alle emozioni ed piacere, nulla deve essere improvvisato, le emozioni e le sensazioni passano dal “filtro del rituale” e della “sperimentazione sicura” di un nuovo sentire, dove dolore e piacere si mescolano insieme in un pericoloso vortice che spesso porta alla dipendenza psicologica e diventa l’ “unico” tramite per accedere alla vita a due.

I ruoli ed i copioni sono assegnati precedentemente, come se ci fosse un contratto tra le due parti; quando uno dei due partners, evade il copione la pena più grande che riceverà è sicuramente la fine del gioco, la perdita dell’altro\a, la sua negazione e la perdita del suo amore.

Quindi nel bondage, nessuna variazione sul tema, se non concordata, nulla deve avvenire per caso o per istinto.
Sono rituali, in cui il gioco mortifero di umiliazione psicologica e di potere subiti, lasciano trasparire la necessità vitale di affermare la propria esistenza , anche se con modalità paradossali.
La distanza emotiva dall’altro, il controllo dell’affettività, la netta distinzione tra gli stati d’animo di un partner e dell’altro( chi domina e chi viene dominato), tutela dalla paura dell’amore.

La paura dell’abbandono, dell’amore e della morte viene esorcizzata proprio attraverso il rituale di sofferenza e quindi i legami che si creano sono indissolubili e spesso durevoli.

Bisogna effettuare un importante distinguo per orientare il lettore:

1 - Nel caso in cui il bondage con le sue dinamiche psico-sessuali, si manifesta soltanto nell’immaginario erotico, quindi investe ogni forma di fantasticheria sessuale, con contenuti perversi che siano sadici o masochistici, non è obbligatorio averne paura, ma magari con aiuti specialistici avere il coraggio di investigarli e conoscerli e perché no adoperarli nella vita di coppia,senza relegarli soltanto alla dimensione autoerotica e solitaria.

2 - Nel caso in cui questo immaginario, transita alla realtà sessuale, quindi si trasforma in “agito sessuale”, la sua attuazione dovrebbe avvenire tra persone adulte, consenzienti e con le stesse necessità sessuali.

3 - Nel caso in cui uno dei due partner abbia una sessualità parafilia e l’altro no, non è utile un adeguamento alle esigenze sessuali del partner, ma ascoltare e seguire le proprie reali inclinazioni emozionali e sessuali.
Eventualmente una consulenza di coppia, sarebbe la strada più consona alla disamina della coppia e della sua sessualità.
Dostum,
Questi ultimi mesi ti sei fatto prendere dal vortice della kulona inkyavabile da dimenticare persino di fare un reportage sul "Poppea" il locale piu' in della scena notturna metropolitana.
Io non ho frequentato negli ultimi anni ma confidavo sul fatto che se ci fosse stato qualcosa di interessante mi avresti aggiornato. Invece quando ne ho sentito parlarne sono caduto dalle nuvole.
Che figure mi fai fare ?
Comunque non ci sono ancora stato. Ho solo rivisto Jennyfer ed e'stato molto toccante.
Lei mi ha detto rimani tutta la sera,io le ho detto no me ne vado non resisto.
Dai rimani diceva lei, me ne sono andato e lei si e'incazzata ed e' andata via camminando veloce e sculettando nervosamente.
Divina.

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