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Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 13/09/2005, 14:37
da bellavista
L'economia riprende nella misura in cui il cittadino sovrano - rifiutandosi di pagare le tasse in modo legittimo, i.e.: in base al suo diritto-dovere cristiano, chiamato epikéia, principio interpretativo (diritto canonico) che non tiene conto di una legge, e che entra in vigore quando il suo adempimento risulti immorale - comincia a pretendere che il morale principio della tassazione, consistente nella giustizia distributiva della ricchezza (in linguaggio biblico "tzedakà ") sia applicato alla moneta in sé (ricchezza nazionale tutta), e non più solo al salario, cioè al reddito proveniente dal sudore della fronte del cittadino.

Ciò è immorale perché, in tal modo, il principio costituzionale della progressività (= meno tasse ai poveri), non è rispettato, ma trasformato in progressività al contrario: dove il povero paga di più. La vigente fiscalità (reddituale) genera povertà in quanto le aziende, per non essere costrette a chiudere, devono scaricare le tasse sul prezzo delle merci. Di conseguenza avviene che nel prezzo di un caffé le tasse sono già inconsciamente pagate. E così è per tutto, vale a dire per ogni altro servizio in cui, accanto al prezzo dei costi, vi sia per es., la dicitura "più iva", o di ogni altra imposta del valore aggiunto. Tale "aggiunta" pesa soprattutto sul povero, che oltre alle sue tasse, deve sostenere anche quelle contenute in tutti i prezzi, maggiorati a causa di questo occulto anatocismo di Stato (anatocismo significa "tassa sulla tassa"). Ciò è iniquo perché rende povero il povero, e rende ricco solo chi lo governa.

Il povero infatti non può scaricare, e scarica solo il suo portafoglio. Da tale anti-logica proviene anche l'iniquo paradosso per cui: più cresce il progresso tecnico, e meno il cittadino può goderne. Oltretutto, se il lavoro lo fanno sempre di più le macchine, il cittadino perde paradossalmente il suo diritto al lavoro, e non lavorando, diventa sempre più povero. Invece, gli istituti multinazionali e le banche centrali, arricchiscono con i soldi prelevati al cittadino attraverso il signoraggio dei mezzi di produzione e di creatività , esteso fino alla creazione tipografica della cartamoneta. E fino a prova contraria, poiché il signoraggio costringe i governi a imporre tasse per pagare interessi sul "debito pubblico", creato con emissione fraudolenta di denaro "prestato" allo Stato, e che lo Stato dovrebbe stampare o emettere da sé, pagare le tasse è immorale perché costringe il cittadino a pagare in realtà il "pizzo" ai "signori" creatori di moneta, vale a dire ad avallare un sistema delinquenziale tanto organizzato quanto massmediaticamente occultato. Il signoraggio è infatti un anacronistico pedaggio sull'uso dei soldi, iniquo in quanto dal 1971 (fine degli accordi di Bretton Woods) le "signorie" che li emettono non offrono più la garanzia "pagabile a vista al portatore", essendo state abolite la convertibilità e le riserve auree.

La cartamoneta attualmente emessa infatti prende valore non quando è ancora nelle mani del tipografo (o di chi la emette) ma solo quando è nelle mani di chi la riceve, e che la accetta come "prestito" presumendo, "ingenuamente", che abbia già valore. Dunque delle due, l'una: se il soggetto di tale ingenuità è lo Stato - e lo Stato non sa - si tratta di uno Stato incosciente e quindi irresponsabile; se invece lo Stato sa, si tratta di iniquità cosciente, e quindi di delinquenza organizzata al massimo livello di "scientificità " giuridica. Prestiti o pedaggi infatti hanno senso solo in riferimento a proprietà . Ecco perché, di fronte a tale immoralità e iniquità , il cittadino sovrano deve valersi del diritto di epikeia, fino a quando il principio della tassazione non sia correttamente applicato. Allora l'economia riprende. In sintesi: l'economia riprende paradossalmente quando non si paga più la paradossale "iva" sul sacrificio (l'"iva" è solo l'esempio di una tassa, ma il discorso è riferito a tutte le altre) ma solo sulla moneta all'atto dell'emissione. Ciò è possibile secondo le "antiche" indicazioni dell'agente tributario Matteo, che si rifà , nel suo vangelo, al profeta Osea (Osea, cap. 6, vers. 6) sul concetto di sacrificio, e che sono le "moderne" indicazioni di Steiner, Gesell, Pound, Douglas, e di altri studiosi di economia, a cui mi associo, sul denaro datato.

Attuandole, i prezzi - grazie alla competitività , che è l'essenza dello scambio delle convenienze, propria al mercato ed all'economia - non possono che diminuire progressivamente. Infatti non è il commerciante il colpevole dell'aumento dei prezzi, ma l'anti-logica applicata all'economia. La giusta logica (logos) dipende però solo dal coraggio della consapevolezza del cittadino, non dalle leggi, perché di leggi ce ne sono anche troppe. Questo è il mio parere. Abbasso il signorsì. Abbasso il signoraggio bancario. Non chiamate nessuno Signore. Uno solo è il vostro Signore. Questo è solo un aspetto della reale rivoluzione cristiana, la cui conoscenza si sta espandendo a macchia d'olio. Per verificarlo, basta digitare, in qualsiasi motore di ricerca internet, la parola "signoraggio". I nipoti dei nostri nipoti troveranno forse loro il coraggio necessario per attuare il cristianesimo reale, che a tutt'oggi di fatto non esiste. Perché il "fate questo in memoria", oggi riguarda l'ostia, e non la distribuzione reale della ricchezza, che tali parole dovrebbero simboleggiare in senso messianico reale.

Altri interessanti articoli qui : http://disinformazione.it/paginasignoraggio.htm

Inviato: 13/09/2005, 16:41
da Husker_Du
Mah....qualche considerazione veloce:

1) Il signoraggio oramai è quasi inesistente: quasi tutte le banche centrali sono indipendenti dai governi e quindi non hanno l'obbligo di emettere moneta (=inflazione=perdita di valore reale=signoraggio per chi emette) per finanziare parte del debito. Inoltre i parametri di Maastricht sono stati messi anche per evitare un'evenienza simile.

2) E' vero che il progresso tecnico influisce negativamente sull'occupazione. Questo fa si che i lavoratori (o meglio ex lavoratori) siano più poveri. Peró è anche vero che i consumatori (lavoratori ed ex-lavoratori) hanno dei vantaggi perchè di solito il progresso tecnico riduce i prezzi...
Inoltre il progresso tecnico tende a sostituire i lavoratori nell'industria dei manufatti, mentre non ha molti effetti nell'industria dei servizi, che adesso è la parte rilevante di ogni economia.

3) Le tasse sui prodotti: è vero che i poveri pagano più tasse quando consumano rispetto ai ricchi (relativamente al proprio reddito), ma questo perchè non è possibile differenziare i prodotti per classi di reddito....è come se prima di pagare la spesa al supermercato dovessimo mostrare la nostra dichiarazione dei redditi e da quello calcolare l'IVA sulla spesa che stiamo facendo....improponibile.

4) Non sono cristiano: questo significa che non posso rifiutarmi di pagare le tasse? :D :D

Inviato: 13/09/2005, 17:05
da bellavista
E' un po' più complicato :)

1) Il signoraggio è il tasso di interesse che si paga sul debito pubblico. L'italia ha un debito pubblico del 110% rispetto al pil. E quindi paga un tasso di interesse sul 110% di tutto il prodotto interno lordo. Altro che quasi scomparso :)

2) Queste sono le frasi populiste che stanno bene negli articoli, non le vado a sostenere.

3) L'iva è una imposta ingiusta perchè colpisce i poveri. Io come libero professionista l'iva non la pago. L'operaio si.

4) No, così impari a non adorare il nostro dio :DDD :DDD

Inviato: 13/09/2005, 17:29
da Husker_Du
bellavista ha scritto:E' un po' più complicato :)

1) Il signoraggio è il tasso di interesse che si paga sul debito pubblico. L'italia ha un debito pubblico del 110% rispetto al pil. E quindi paga un tasso di interesse sul 110% di tutto il prodotto interno lordo. Altro che quasi scomparso :)
Azzzzzz.....io ricordo una definizione completamente diversa: il nome signoraggio derivava dal potere che avevano i Signori (che avevano anche il potere si stampare la moneta) di togliere parte dell'oro che veniva messo in ogni singola moneta pur non cambiandone il valore nominale (il valore reale era diminuito perchè la moneta aveva meno oro di prima...), da qui il legame signoraggio inflazione, visto che l'inflazione erode il potere reale della moneta, più moneta c'è in giro, meno quella moneta (in termini reali di beni che puó acquistare) vale.....

Sei sicuro che il signoraggio sia il tasso d'interesse sul debito?????? :-? :-?

Inviato: 13/09/2005, 17:30
da Husker_Du
bellavista ha scritto: 3) L'iva è una imposta ingiusta perchè colpisce i poveri. Io come libero professionista l'iva non la pago. L'operaio si.
Immagino peró che tu abbia la partita IVA......

Inviato: 13/09/2005, 17:35
da bellavista
Husker_Du ha scritto:
Sei sicuro che il signoraggio sia il tasso d'interesse sul debito?????? :-? :-?
Il signoraggio è il profitto che si ottiene. Siccome la valuta non è proprietà  degli stati ma delle banche. L'interesse su questa valuta (cioè tutto il debito pubblico) viene pagato dagli stati alle banche centrali. Questo è il profitto da signoraggio ed è enorme.

Inviato: 13/09/2005, 18:39
da Husker_Du
bellavista ha scritto:
Husker_Du ha scritto:
Sei sicuro che il signoraggio sia il tasso d'interesse sul debito?????? :-? :-?
Il signoraggio è il profitto che si ottiene. Siccome la valuta non è proprietà  degli stati ma delle banche. L'interesse su questa valuta (cioè tutto il debito pubblico) viene pagato dagli stati alle banche centrali. Questo è il profitto da signoraggio ed è enorme.
Non mi è chiarissima la cosa.... :-?

Riporto la definizione di signoraggio che si trova normalmente sui testi universitari:

Definition: Seignorage is "The amount of real purchasing power that a
government can extract from the public by printing money."

When a government prints money, it is in essence borrowing interest-free since it receives goods in exchange for the money, and must accept the money in return only at some future time.
It gains further if issuing new money reduces (through inflation) the value of old money by reducing the liability that the old money represents.
These gains to a money-issuing government are called "seignorage" revenues.

La definizione è presa da: Cuckierman, 1992, "Central Bank Strategy, Credibility and Independence: Theory and Evidence", MIT press.

Non mi è chiaro perchè il tasso di interesse sul debito pubblico diventa tasso di interesse sulla valuta.....ció che è rilevante non è valore nominale (definito dalla valuta) ma il valore reale (quello che ci acquisti con la moneta)....

Se paghi il 110% come tasso di interesse, elimini il debito in un periodo......

Anyway, potremmo andare avanti per anni su sta roba....

Inviato: 13/09/2005, 20:49
da bellavista
L'errore è iniziale "When a government prints money"

I governi non stampano moneta. La stampano le banche centrali e le banche centrali sono quasi tutte enti privati. :)

Spiegando il signoraggio in due parole: un paese per andare avanti ha bisogno di soldi, questi servono per tutte le transazioni commerciali, da comprare il pane a comprare una casa.

Se lo stato stampasse questi soldi non ci sarebbero problemi. Il problema sta nel fatto che gli stampa la banca centrale.

Esempio semplice: lo stato ha bisogno di 100 banconote per fare tutte le transazioni. Queste banconote le usano i cittadini. Ma non sono di proprietà  ne dello stato ne dei cittadini.

Sono 100 banconote della banca d'italia (ora della BCE) che questa ha "prestato" allo stato. E su questo prestito gli stati pagano un interesse diciamo ora del 2%.

Quindi lo stato italiano paga 2 per quelle cento banconote. Considerando che il debito pubblico (cioè i soldi di uno stato) in italia è pari al 110% del pil. Significa che lo stato italiano paga in interessi ogni anno una quota pari al 2,2% del pil.

Tradotto in numeri: l'italia ha un pil intorno ai 1200 miliardi di dollari.

Il suo debito pubblico è del 110% Quindi vuol dire 1320 mld di dollari.

Significa che paga ogni anno di interessi alla BCE 26.4 miliardi di dollari di interessi.

Questo è il signoraggio che ha la BCE ogni anno dall'italia.

Inviato: 14/09/2005, 3:18
da Squirto
bellavista ha scritto: 3) L'iva è una imposta ingiusta perchè colpisce i poveri. Io come libero professionista l'iva non la pago. L'operaio si.
vero...

stato ladro

Inviato: 28/02/2014, 9:00
da belnudo

Re: Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 01/03/2014, 8:36
da GeishaBalls
Come sono teneri questi topics del passato.

La sottile sensazione di vergogna di bellavista che lo costringeva a cercare appigli teorici per credere di essere nel "giusto" ad evadere le tasse arriva dal 2005. E ancora vuole essere nel giusto, non gli basta sapere che conviene a lui.

Re: Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 01/03/2014, 9:59
da cicciuzzo
carramba che sopresa

ma allora è sempre stato disonesto il nostro bella ! :-)

il teorico della disonestà !

Re: Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 01/03/2014, 10:33
da Capitanvideo
Voi non capite che più tasse si pagano più lo Stato spreca, Bella non sa che le sue teorie economiche così rivoluzionarie sono già state tentate 300 anni fa, per fallire miseramente subito dopo.

Tra parentesi le due cose sono collegate da un denominatore comune.

Re: Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 01/03/2014, 10:45
da Drogato_ di_porno
Capitanvideo ha scritto:Voi non capite che più tasse si pagano più lo Stato spreca,
dipende, nei paesi scandinavi la qualità della vita e dei servizi è altissima

ma lì sono luterani visto che parliamo di Vangelo

Re: Ot-Seguite il vangelo: non pagate le tasse

Inviato: 01/03/2014, 10:49
da cicciuzzo
io sono ateo

di base non mi piace pagare le tasse

ma senza le tasse lo stato implode e io non sono così certo che sia una bella cosa

bellavista fa parte di quella categoria di evasori che vergognandosene un pò anzichè starsene zitti (e io quelli li rispetto) creano teorie a suppoto. mi fa quasi tenerezza