OT-Attenti puttanieri di Superzeta (e forse anche Superzeta)
Inviato: 23/06/2005, 12:26
http://www.chicagopolice.org/ps/list.aspx
Il sindaco: "Chi offende il buon costume dovrà temere
l'arresto e la vergogna pubblica"
Chicago sfida la prostituzione
sul web foto e indirizzi dei clienti
di ARTURO ZAMPAGLIONE
NEW YORK - Quattro giorni fa Javier Diaz, 21 anni, guidava tranquillo lungo la Ravenswood Avenue di Chicago, accarezzandosi i baffi da macho, scrutando le signorine in microgonna e soprattutto senza rendersi conto che di lì a poco sarebbe divenuto "famoso". Diaz, infatti, è stato arrestato quella sera stessa per violazione delle leggi sulla prostituzione e il suo viso è finito su un nuovo sito internet voluto dal sindaco della metropoli del Midwest, Richard Daley, per frenare l'esplosione delle lucciole.
Il sito è una vera e propria gogna informatica. "Chi sfida le leggi sul buon costume non dovrà temere solo l'arresto, ma anche la vergogna pubblica, vista la velocità con cui viaggia il web", spiega Daley, che ha ereditato dal padre (anche lui sindaco) la tessera del partito democratico e una potente macchina elettorale.
Dall'altro ieri basta un clic sul sito della polizia di Chicago chiamato clear path, sentiero trasparente, per vedere il nome, la foto, l'età , l'indirizzo, i capi d'accusa e il luogo d'arresto di Diaz e di un'altra ventina di peccatori, per lo più neri e ispanici. Non è chiaro quanto tempo rimarranno alla gogna: il sergente Robert Cargie si limita a dire che, con l'arresto di altra gente, "ci sarà inevitabilmente una rotazione".
Chicago è la prima grande città americana a tentare la strada di Internet per combattere la prostituzione. Ma in tutti gli States, tranne che nel Nevada, dove il mestiere più vecchio del mondo è codificato dalle leggi, si moltiplicano le soluzioni "creative". Si va dalla sospensione delle patenti di guida alle fotografie sulle televisioni locali; dal sequestro dell'auto alle "trappole" con belle poliziotte travestite da prostitute e adeguatamente addestrate. Gli obiettivi sono chiari: ridurre la domanda di sesso a pagamento, e non solo l'offerta, introducendo deterrenti "sociali" per i potenziali clienti.
Tutte queste iniziative hanno un risvolto pericoloso in termini di diritti civili: basta, infatti, essere arrestati per finire alla gogna, senza aspettare nè il processo nè la condanna. Nel sito internet del sindaco Daley c'è una piccola avvertenza accanto alle foto: "Queste persone - dice la nota - sono da considerarsi innocenti fino al momento della condanna". Ma la Aclu (American Civil Liberties Union), che da tempo conduce una campagna contro queste misure, sostiene che le immagini date in pasto al pubblico sono di per sè una punizione, e quindi in contrasto con il principio di presunzione di innocenza.
Daley alza le spalle: non sembra preoccupato delle implicazioni costituzionali e spiega che i vantaggi per il bene pubblico sono molto maggiori delle obiezioni degli arrestati. "La prostituzione porta al degrado di interi quartieri della città e ha un costo altissimo per le donne coinvolte in questi traffici", predica il sindaco, ricordando che a Chicago ci sono tra le 16mila e le 25mila prostitute. L'anno scorso la polizia ne ha arrestate 3204, mentre i clienti finiti in manette sono stati 950. E la speranza di Daley è di ridurne il numero attraverso la gogna.
Il sindaco: "Chi offende il buon costume dovrà temere
l'arresto e la vergogna pubblica"
Chicago sfida la prostituzione
sul web foto e indirizzi dei clienti
di ARTURO ZAMPAGLIONE
NEW YORK - Quattro giorni fa Javier Diaz, 21 anni, guidava tranquillo lungo la Ravenswood Avenue di Chicago, accarezzandosi i baffi da macho, scrutando le signorine in microgonna e soprattutto senza rendersi conto che di lì a poco sarebbe divenuto "famoso". Diaz, infatti, è stato arrestato quella sera stessa per violazione delle leggi sulla prostituzione e il suo viso è finito su un nuovo sito internet voluto dal sindaco della metropoli del Midwest, Richard Daley, per frenare l'esplosione delle lucciole.
Il sito è una vera e propria gogna informatica. "Chi sfida le leggi sul buon costume non dovrà temere solo l'arresto, ma anche la vergogna pubblica, vista la velocità con cui viaggia il web", spiega Daley, che ha ereditato dal padre (anche lui sindaco) la tessera del partito democratico e una potente macchina elettorale.
Dall'altro ieri basta un clic sul sito della polizia di Chicago chiamato clear path, sentiero trasparente, per vedere il nome, la foto, l'età , l'indirizzo, i capi d'accusa e il luogo d'arresto di Diaz e di un'altra ventina di peccatori, per lo più neri e ispanici. Non è chiaro quanto tempo rimarranno alla gogna: il sergente Robert Cargie si limita a dire che, con l'arresto di altra gente, "ci sarà inevitabilmente una rotazione".
Chicago è la prima grande città americana a tentare la strada di Internet per combattere la prostituzione. Ma in tutti gli States, tranne che nel Nevada, dove il mestiere più vecchio del mondo è codificato dalle leggi, si moltiplicano le soluzioni "creative". Si va dalla sospensione delle patenti di guida alle fotografie sulle televisioni locali; dal sequestro dell'auto alle "trappole" con belle poliziotte travestite da prostitute e adeguatamente addestrate. Gli obiettivi sono chiari: ridurre la domanda di sesso a pagamento, e non solo l'offerta, introducendo deterrenti "sociali" per i potenziali clienti.
Tutte queste iniziative hanno un risvolto pericoloso in termini di diritti civili: basta, infatti, essere arrestati per finire alla gogna, senza aspettare nè il processo nè la condanna. Nel sito internet del sindaco Daley c'è una piccola avvertenza accanto alle foto: "Queste persone - dice la nota - sono da considerarsi innocenti fino al momento della condanna". Ma la Aclu (American Civil Liberties Union), che da tempo conduce una campagna contro queste misure, sostiene che le immagini date in pasto al pubblico sono di per sè una punizione, e quindi in contrasto con il principio di presunzione di innocenza.
Daley alza le spalle: non sembra preoccupato delle implicazioni costituzionali e spiega che i vantaggi per il bene pubblico sono molto maggiori delle obiezioni degli arrestati. "La prostituzione porta al degrado di interi quartieri della città e ha un costo altissimo per le donne coinvolte in questi traffici", predica il sindaco, ricordando che a Chicago ci sono tra le 16mila e le 25mila prostitute. L'anno scorso la polizia ne ha arrestate 3204, mentre i clienti finiti in manette sono stati 950. E la speranza di Daley è di ridurne il numero attraverso la gogna.