Giovanni VIII
Giovanni XIILe ragioni della morte non sono fornite dagli storici contemporanei, ad eccezione degli Annali di Fulda che riportano la versione, non accettata da alcuni degli storici contemporanei[2], che sia stato assassinato dai congiunti di una nobildonna genovese con cui il pontefice aveva rapporti carnali. I parenti avrebbero cercato di ammazzare il papa tramite veneficio, ma, non essendoci riusciti, assoldarono proprio i più stretti collaboratori del pontefice i quali entrarono nottetempo nelle camere papali e lo finirono a martellate sul cranio[3]. Se si accetta per vera la storia dell'omicidio (una sorta di delitto passionale), Giovanni VIII sarebbe stato il primo papa ad essere ucciso non per ragioni di testimonianza alla fede, come accadrà ottantadue anni dopo a Giovanni XII.
Questi sarebbero due papi come Cristo comanda.Come persona si dimostrò totalmente inadeguato alla carica. Non pensò minimamente di abbandonare la vita lussuosa che aveva fatto fino ad allora; seguitò a vivere fra sfrenati piaceri e il palazzo del Laterano divenne una vera e propria casa di piacere; amò circondarsi di belle donne e bei ragazzi conducendo una vita depravata, indegna della carica di pastore della Cristianità.
Oltre a sperperare il bilancio di San Pietro per mantenere i suoi protetti e le sue concubine, Giovanni XII avviò campagne militari di conquista; l'obiettivo era la ricostituzione dello Stato della Chiesa.
Dal rifugio in Corsica, Giovanni preparò il suo ritorno a Roma. Appena Ottone partì per Spoleto (gennaio 964) fu richiamato nella capitale dalla sua fazione. Subito convocò un concilio in febbraio per far dichiarare nullo il processo che lo aveva condannato e per far deporre il nuovo papa. Si vendicò dei suoi avversari facendo tagliare loro il naso e la lingua.
Morì il 14 maggio 964, secondo alcuni per un colpo apoplettico; altri riferiscono invece che fu sorpreso in flagrante adulterio con Stefanetta, moglie dell'oste presso cui alloggiava, e che il marito lo gettò da una finestra o, secondo altri, lo colpì in testa con un martello.