IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Vatileaks 2, Chaoqui a monsignor Balda: “Lo psichiatra dice che ti devi divertire: ti porto a trombare”
"Messaggi a sfondo sessuale. Minacce. Ricatti. Promesse di far incontrare Papa Francesco ai genitori di Matteo Renzi. Francesca Immacolata Chaouqui si muoveva con il passo della padrona all’interno delle mura leonine, stando a quanto emerge dal fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta Vatileaks 2. E da una posizione di superiorità gestiva il rapporto con monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario della Cosea, la Commissione incaricata della riforma delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da Papa Francesco nel luglio 2013 di cui anche la Chaouqui era membro, stando alle intercettazioni pubblicate dal Quotidiano Nazionale – Il Giorno. Le relazioni tra i due, imputati per sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati, sono descritti dalle centinaia di messaggi scambiati tra i due su Whattsapp e finiti nelle carte dell’inchiesta."
Fonte Il fatto quotidiano : http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... e/2254786/
"Messaggi a sfondo sessuale. Minacce. Ricatti. Promesse di far incontrare Papa Francesco ai genitori di Matteo Renzi. Francesca Immacolata Chaouqui si muoveva con il passo della padrona all’interno delle mura leonine, stando a quanto emerge dal fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta Vatileaks 2. E da una posizione di superiorità gestiva il rapporto con monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario della Cosea, la Commissione incaricata della riforma delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da Papa Francesco nel luglio 2013 di cui anche la Chaouqui era membro, stando alle intercettazioni pubblicate dal Quotidiano Nazionale – Il Giorno. Le relazioni tra i due, imputati per sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati, sono descritti dalle centinaia di messaggi scambiati tra i due su Whattsapp e finiti nelle carte dell’inchiesta."
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Mons.Balda e' Paperinik?
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Nessuno ha una risposta al mio interrogativo della pagina precedente?
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Credo che si siano presentati liberamente (secondo un post postato giorni fa da Fittipaldi, ad una prima richiesta di incontro con gli inquirenti mi pare che Nuzzi si sia rifiutato al contrario invece di Fittipaldi che invece era andato). Il tempo passato è poco perchè nello stato estero Vaticano i processi sono pochissimi.Sotto ha scritto:Senza entrare nel merito delle accuse quello che non mi torna è perchè il vaticano (stato straniero) abbia potuto in così poco tempo processare dei cittadini italiani.
Questa del non avere diritto all'avvocato mi giunge nuova: in ogni caso il Vaticano è una monarchia assoluta, uno stato teocratico che per molte cose è fermo a secoli fa.Sotto ha scritto:non hanno nemmeno il diritto di farsi difendere dai loro avvocati e sembra che non ci sia niente di strano
Sentivo che se il giorno della sentenza gli imputati italiani non dovessero recarsi all'udienza, lo stato del Vaticano in caso di condanna potrebbe chiedere l'estradizione e la pratica seguirebbe i tempi della Giustizia italiana e i molteplici gradi di giudizio potenziali.Sotto ha scritto:Ci sono accordi particolari tra stato italiano e Vaticano in merito?
Il Vaticano non ha determinati diritti delle comuni democrazie liberali: ecco che quei due giornalisti sono finiti sotto processo per quei fatti che probabilmente da noi non costituiscono reato. Se verranno condannati e finiranno nelle mani dei gendarmi vaticani dovranno scontare la loro pena e al massimo potranno sperare in una grazia papale (come avvenne nel caso del maggiordomo di Ratzinger).
Lo stato estero "Città del Vaticano" è uno stato a tutti gli effetti, con la sua giurisdizione e la sua indipendenza (e un mucchio di spese che per i Patti Lateranensi sono accollate ai contribuenti italiani).
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Per quanto riguarda l'avvocato si lamentavano del fatto che non potevano farsi difendere dal "loro" avvocato. Credo siano nelle mani di avvocati messi a disposizione dal vaticano.
Prendiamo per vero che siano andati spontaneamente, facciamo finta poi che vengano pure condannati.
In quel caso l'Italia ha dei patti con lo stato vaticano tali da dover estradare i 2 giornalisti in caso di condanna?
Perchè se fosse così sarebbe scandaloso. Non solo per il fatto che in Italia il loro è un "non reato" ma anche per il fatto che li stanno processando come se fossero ancora al tempo dell'inquisizione. Ho come l'impressione che sia il Papa in persona ad aver già preso una decisione in merito. (la famosa dichiarazione che fece nei giorni successivi quando parlava di ladri).
Il caso del maggiordomo è diverso. Li il reato si è consumato in Vaticano. Qui parliamo di giornalisti che hanno soltanto reso pubbliche informazioni che non hanno rubato loro. e vivono in Italia. Mi sorprende che non ci sia stata ancora una protesta formale.
è questo che non capisco.Il Vaticano non ha determinati diritti delle comuni democrazie liberali: ecco che quei due giornalisti sono finiti sotto processo per quei fatti che probabilmente da noi non costituiscono reato.
Prendiamo per vero che siano andati spontaneamente, facciamo finta poi che vengano pure condannati.
In quel caso l'Italia ha dei patti con lo stato vaticano tali da dover estradare i 2 giornalisti in caso di condanna?
Perchè se fosse così sarebbe scandaloso. Non solo per il fatto che in Italia il loro è un "non reato" ma anche per il fatto che li stanno processando come se fossero ancora al tempo dell'inquisizione. Ho come l'impressione che sia il Papa in persona ad aver già preso una decisione in merito. (la famosa dichiarazione che fece nei giorni successivi quando parlava di ladri).
Il caso del maggiordomo è diverso. Li il reato si è consumato in Vaticano. Qui parliamo di giornalisti che hanno soltanto reso pubbliche informazioni che non hanno rubato loro. e vivono in Italia. Mi sorprende che non ci sia stata ancora una protesta formale.
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Comè si è imbruttita!Fred Connelly ha scritto:Sgomitante e spregiudicata la pr eh?
cmq in un altro periodo se la sarebbe passata sicuramente peggio
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
dagli torto, se la cugina è come leiBarabino ha scritto:Mons.Balda e' Paperinik?
"Kindly separated by nature and a wide ocean from the exterminating havoc of one quarter of the globe" (Thomas Jefferson)
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Nuzzi si lamentava che son fermi al 1913Fred Connelly ha scritto:Il Vaticano non ha determinati diritti delle comuni democrazie liberali: ecco che quei due giornalisti sono finiti sotto processo per quei fatti che probabilmente da noi non costituiscono reato.
(AGI) - CdV, 16 nov. - "Ho deciso di non presentarmi. In Vaticano non e' prevista la 'non punibilita'' che deriva dall'esercizio di un diritto come in Italia. Ne' e' riconosciuta la possibilita' di manifestare liberamente il pensiero come sancisce espressamente l'articolo 21 della nostra Costituzione. Per loro quindi chi fa cronaca e' punibile". Sono parole di Gianluigi Nuzzi, il giornalista autore di "Via Crucis" indagato dai giudici vaticani con il collega Emiliano Fittipaldi, autore di "Avarizia", insieme a monsignor Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, accusati invece di aver fornito documenti riservati ai due cronisti. In Vaticano, lamenta Nuzzi, "la divulgazione di notizie segrete non e' per il giornalista una medaglia, come accade per la libera stampa in tutto il mondo democratico, ma e' sempre e comunque un reato. Non solo divulgare documenti ma anche notizie segrete.
Non essendoci, percio', reciprocita' tra il nostro ordinamento e il loro manca quella tutela che le nostre leggi, oltre che la Convenzione europea, garantiscono al giornalista". "Non mi presento - insiste Nuzzi nel post pubblicato di internet - in uno Stato in cui il codice di procedura penale e' piu' o meno fermo al 1913 quindi al tempo del re ed applica il Codice penale Zanardelli, in vigore in Italia fino al 1930. Non mi presento in uno Stato che nemmeno mi contesta il reato per il quale sono indagato, non mi dice come e quando lo avrei commesso, eventualmente con chi, come al contrario, prevede il nostro codice quando la magistratura intende interrogare qualcuno. Non mi presento in uno Stato dove negli ultimi anni il 75% delle persone detenute e' stata tratta in arresto per aver passato delle notizie vere a giornalisti che le hanno divulgate". Secondo Nuzzi, "in definitiva, il Vaticano intende investigare su chi racconta le malefatte e non su chi le commette, se intende portare a processo un giornalista che fa il proprio mestiere e non indaga su cio' che denuncia, su chi cioe' gode di privilegi illegittimi, chi ruba nei magazzini dei negozi del vaticano, chi gonfia gli appalti, chi concede case a canone zero, chi si appropria di somme per le cause dei santi, da parte mia continuero' a fare il mio lavoro di cronista, giornalista e testimone di cio' che non si vuol che sia raccontato". "Se il Vaticano intende delegare e sentirmi per rogatoria davanti all'autorita' giudiziaria italiana, valutero' ovviamente se presentarmi e cosa dire, se mi presentero'". Lo fa sapere al promotore vaticano di giustizia, professor Giampiero Milano, il giornalista Gianluigi Nuzzi, che domani avrebbe dovuto essere interrogato dai magistrati vaticani ma ha deciso di non presentarsi.
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Parroco suicida in Germania per dipendenza da siti porno
L'uomo 59 anni, ha scritto in una lettera i motivi del suo gesto. E ha chiesto che venisse letta durante il suo funerale
BERLINO – Si è ucciso per la vergogna. Per quella sua dipendenza dalla pornografia, irresistibile quanto insopportabile. Specialmente per lui che faceva il parroco. Questa dipendenza è stata la causa del suicidio di un parroco della comunità di Grattersdorf, un paesino in Baviera a pochi chilometri da Passau. Josef S., questo il nome del parroco di 59 anni, era stato trovato morto la settimana scorsa.
Ma solo mercoledì 25 novembre durante i funerali, i 1000 fedeli presenti hanno conosciuto il motivo del suicidio. Era stato lo stesso parroco, in una lettera d’addio, a chiedere che alle sue esequie fosse reso noto il vero motivo del suo gesto. Il parroco ha raccontato nella sua ultima lettera il suo lento scivolare nel mondo della pornografia: le lunghe ore trascorse sui siti internet vietati ai minori, lo scarico sulla memoria del computer di video e foto, l’incapacità di staccarsi da quella che lentamente si era trasformata in una vera e propria dipendenza.
Per il parroco, che si era formato su studi giuridici e teologici, la sua vita si era trasformata in un peccato che contraddiceva il voto di castità. Una contraddizione che l’uomo religioso non è riuscito a sciogliere, se non togliendosi la vita. Come ha riportato il tabloid bavarese “Abendzeitung”, la polizia non ha ravvisato nell’azione del parroco alcun reato, né erano mai state sporte denunce per molestie.
L'uomo 59 anni, ha scritto in una lettera i motivi del suo gesto. E ha chiesto che venisse letta durante il suo funerale
BERLINO – Si è ucciso per la vergogna. Per quella sua dipendenza dalla pornografia, irresistibile quanto insopportabile. Specialmente per lui che faceva il parroco. Questa dipendenza è stata la causa del suicidio di un parroco della comunità di Grattersdorf, un paesino in Baviera a pochi chilometri da Passau. Josef S., questo il nome del parroco di 59 anni, era stato trovato morto la settimana scorsa.
Ma solo mercoledì 25 novembre durante i funerali, i 1000 fedeli presenti hanno conosciuto il motivo del suicidio. Era stato lo stesso parroco, in una lettera d’addio, a chiedere che alle sue esequie fosse reso noto il vero motivo del suo gesto. Il parroco ha raccontato nella sua ultima lettera il suo lento scivolare nel mondo della pornografia: le lunghe ore trascorse sui siti internet vietati ai minori, lo scarico sulla memoria del computer di video e foto, l’incapacità di staccarsi da quella che lentamente si era trasformata in una vera e propria dipendenza.
Per il parroco, che si era formato su studi giuridici e teologici, la sua vita si era trasformata in un peccato che contraddiceva il voto di castità. Una contraddizione che l’uomo religioso non è riuscito a sciogliere, se non togliendosi la vita. Come ha riportato il tabloid bavarese “Abendzeitung”, la polizia non ha ravvisato nell’azione del parroco alcun reato, né erano mai state sporte denunce per molestie.
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Ma se tanto non c'e' l'estrradizione e' solo un can che abbaia non morde
il giornalista non si presenta in carcere e quelli continuano a farsi le seghe tutti contenti...
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3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
Ai tempi di Paolo Gabriele, il maggiordomo di Ratzinger, dissero qualcosa i Radicali:SoTTO di nove ha scritto:Qui parliamo di giornalisti che hanno soltanto reso pubbliche informazioni che non hanno rubato loro. e vivono in Italia. Mi sorprende che non ci sia stata ancora una protesta formale.
http://www.radicali.it/comunicati/20120 ... sa-o-se-ha
Ma scusa Sotto, mezza Italia di potere è corrotta dal Vaticano e dai suoi vari gangli: perchè secondo te dopo che hanno sempre taciuto sui miliardi che ogni anno diamo a Vaticano & c. ora si dovrebbero preoccupare di queste questioni di Diritto? In Italia vige una scarsissima cultura e pratica del Diritto in ambito politico.
Gasparri ad esempio ha già sollevato il suo pollice verso contro questi cittadini italiani ed elargito abbondanti leccate al Vaticano in modo da ribadire a chi di dovere la sua fedeltà verso le istanze pontificie.
Povera patria...
Credo gli abbiano contestato ad esempio il reato di aver formato un sodalizio con coloro che gli hanno passato documenti non diffondibili. L'accusa di aver rubato documenti diceva Nuzzi che sarebbe già caduta.SoTTO di nove ha scritto:Qui parliamo di giornalisti che hanno soltanto reso pubbliche informazioni che non hanno rubato loro. e vivono in Italia.
Chi lo ha detto che i giornalisti eventualmente saranno sempre al riparo dal rischio di concessione dell'estradizione?Barabino ha scritto:Ma se tanto non c'e' l'estrradizione e' solo un can che abbaia non morde
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
A proposito di giornalisti : La Chaoqui avrebbe preso male il loro operato e, poco Cristianamente, omette di porgere l'altra guancia e di perdonare...
Vatileaks 2, Chaoqui minaccia i giornalisti: «Pagherete caro il mio martirio»
«Vaticanisti! Giornalisti! Ricettatori dei bassi fondi in possesso degli atti secretati di un processo cui io da imputata non ho potuto vedere gli atti se non per 20 minuti! Vi sfido: dimostrate prima dei giudici che sono il corvo! Pubblicate le intercettazioni tra me ed Emiliano Fittipaldi dove gli invio un documento. O quelle fra me e Gianluigi Nuzzi dove gli consegno un foglio, una password. Una soltanto. O uno scambio fra me e qualsiasi giornalista italiano o estero».
Lo scrive in un post su Facebook, successivamente rimosso, Francesca Immacolata Chaouqui. «Forza - prosegue - dimostrate al mondo che ho tradito il Papa. Avete 52 ore prima del processo per tirare fuori le prove. Correte da chi vi ha dato il materiale di ieri (per cui mi risarcirete e a caro prezzo se è materiale vero, e per cui ci rimetterete la carriera se è falso o artefatto) e fatevi dare la prova per cui sono a processo. Correte come ladri a ricettare gli atti privati e pubblicate una prova che sono il corvo».
Il resto lo trovate qui, se volete :
http://www.ilmessaggero.it/primo_piano/ ... 88304.html
Vatileaks 2, Chaoqui minaccia i giornalisti: «Pagherete caro il mio martirio»
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Lo scrive in un post su Facebook, successivamente rimosso, Francesca Immacolata Chaouqui. «Forza - prosegue - dimostrate al mondo che ho tradito il Papa. Avete 52 ore prima del processo per tirare fuori le prove. Correte da chi vi ha dato il materiale di ieri (per cui mi risarcirete e a caro prezzo se è materiale vero, e per cui ci rimetterete la carriera se è falso o artefatto) e fatevi dare la prova per cui sono a processo. Correte come ladri a ricettare gli atti privati e pubblicate una prova che sono il corvo».
Il resto lo trovate qui, se volete :
http://www.ilmessaggero.it/primo_piano/ ... 88304.html
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Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
E' bello perchè giustamente i "vaticanisti" non vengono chiamati "giornalisti": questo perchè siccome lo stato "Città del Vaticano" ha più o meno i medesimi diritti dello stato "Repubblica Democratica di Corea" (Corea del Nord) per quanto concerne ciò che possono fare i giornalisti, allora giustamente si usa un nome differente visto che non fanno ciò che comunemente nelle democrazie liberali fanno i giornalisti.
Un esempio delle differenze? Mi risulta che i "vaticanisti" ottengano un'autorizzazione per poter essere accreditati presso il Vaticano (ad esempio per andare in giro col Papa sugli aerei che gli pagano i contribuenti italiani o alle conferenze stampa, scusate ma non so come si chiamino in Latino , di mons. Lombardi) e tale autorizzazione è ovviamente revocabile in 2 minuti: ecco che non sono liberi di dare le notizie e fare le domande ma devono sempre essere graditi alle gerarchie di quel paese estero.
Così in certe trasmissioni televisive, su canali TV nello stato "Repubblica Italiana", si è arrivati al paradosso che per non inimicarsi Vaticano & c. (CEI, ecc.) quando si trattava il tema degli scoop di Nuzzi e Fittipaldi si aveva in collegamento una voce discorde che prendeva le difese del Vaticano: da chi era costituita questa voce discorde invitata per non essere accusati di parlare del Vaticano & c. senza contraddittorio? Semplice: si invitavano, talvolta in collegamento vista piazza San Pietro, non uno ma addirittura DUE vaticanisti (non si sa mai che uno muoia o risulti poco incisivo, garanzie mai concesse ad altri e finalizzate a garantire sempre un'ottima difesa degli interessi e dell'immagine di Vaticano & c. durante la trasmissione). Ovviamente i vaticanisti erano entrambi scatenati, al fine di non perdere il "pass per il Vaticano" ovvero il posto di lavoro: sparavano ad alzo zero su tutti coloro che sono sospettati di essere coinvolti nella fuga di notizie di cui stiamo parlando e nella loro pubblicazione. Ad esempio tutto ciò è successo a Matrix (Canale 5, Luca Telese) mentre ad Otto e mezzo (La7, Lilli Gruber) mi pare si limitassero ad un solo vaticanista. In ogni trasmissione televisiva c'era sempre almeno un vaticanista o comunque una figura estremamente opposta a Nuzzi & c..
Fateci caso.
Il post infuocato della Chaoqui insomma non meraviglia.
Ecco come il Vaticano ha garantita in Italia (ma non solo) un'immagine molto superiore a quella che merita: esercitando la soppressione della libertà di espressione nei confronti dei giornalisti su cui può avere controllo (tantissimi, in particolare la totalità di quelli che hanno accesso a certi importanti eventi di comunicazione a cui se non vai non puoi dare le notizie per primo: i "vaticanisti" insomma) ed influenzando indirettamente molti altri (ad esempio aspiranti vaticanisti o altri che vogliono mantenere buoni rapporti: comportati male e con loro hai CHIUSO).
Cose che è sempre bene ricordare quando si varca la soglia della cabina elettorale.
Un esempio delle differenze? Mi risulta che i "vaticanisti" ottengano un'autorizzazione per poter essere accreditati presso il Vaticano (ad esempio per andare in giro col Papa sugli aerei che gli pagano i contribuenti italiani o alle conferenze stampa, scusate ma non so come si chiamino in Latino , di mons. Lombardi) e tale autorizzazione è ovviamente revocabile in 2 minuti: ecco che non sono liberi di dare le notizie e fare le domande ma devono sempre essere graditi alle gerarchie di quel paese estero.
Così in certe trasmissioni televisive, su canali TV nello stato "Repubblica Italiana", si è arrivati al paradosso che per non inimicarsi Vaticano & c. (CEI, ecc.) quando si trattava il tema degli scoop di Nuzzi e Fittipaldi si aveva in collegamento una voce discorde che prendeva le difese del Vaticano: da chi era costituita questa voce discorde invitata per non essere accusati di parlare del Vaticano & c. senza contraddittorio? Semplice: si invitavano, talvolta in collegamento vista piazza San Pietro, non uno ma addirittura DUE vaticanisti (non si sa mai che uno muoia o risulti poco incisivo, garanzie mai concesse ad altri e finalizzate a garantire sempre un'ottima difesa degli interessi e dell'immagine di Vaticano & c. durante la trasmissione). Ovviamente i vaticanisti erano entrambi scatenati, al fine di non perdere il "pass per il Vaticano" ovvero il posto di lavoro: sparavano ad alzo zero su tutti coloro che sono sospettati di essere coinvolti nella fuga di notizie di cui stiamo parlando e nella loro pubblicazione. Ad esempio tutto ciò è successo a Matrix (Canale 5, Luca Telese) mentre ad Otto e mezzo (La7, Lilli Gruber) mi pare si limitassero ad un solo vaticanista. In ogni trasmissione televisiva c'era sempre almeno un vaticanista o comunque una figura estremamente opposta a Nuzzi & c..
Fateci caso.
Il post infuocato della Chaoqui insomma non meraviglia.
Ecco come il Vaticano ha garantita in Italia (ma non solo) un'immagine molto superiore a quella che merita: esercitando la soppressione della libertà di espressione nei confronti dei giornalisti su cui può avere controllo (tantissimi, in particolare la totalità di quelli che hanno accesso a certi importanti eventi di comunicazione a cui se non vai non puoi dare le notizie per primo: i "vaticanisti" insomma) ed influenzando indirettamente molti altri (ad esempio aspiranti vaticanisti o altri che vogliono mantenere buoni rapporti: comportati male e con loro hai CHIUSO).
Cose che è sempre bene ricordare quando si varca la soglia della cabina elettorale.
Ultima modifica di Fred Connelly il 27/11/2015, 17:07, modificato 4 volte in totale.
Re: IL PAPA, IL FORUM E LA MORALE
OT: dostum, che film è? uno dei tanti giovanna d'arco?dostum ha scritto: cmq in un altro periodo se la sarebbe passata sicuramente peggio