questo invece mi sembra abbastanza convincente (uso il virgolettato)
"Ai tempi di King dicevano: "Don't call me nigger, call me negro".
Poco dopo, anche "negro" fu considerato dispregiativo e fu la volta di
"black", "colo(u)red", poi ancora "dark skinned", "African (American)", ecc.
A complicare le cose oggi, pur rimanendo nigger la parola più offensiva
(specialmente se pronunciata da un bianco), gli afroamericani si
chiamano sovente *tra loro* "nigger", ("nigga" nello slang in uso) senza
intento offensivo.
In Italiano più o meno è lo stesso con il nostro termine negro, con la
differenza che non avendo storicamente una numerosa comunità di colore a
dirci come avremmo dovuto riferici a loro in modo non offensivo, si
seguiva "a distanza" cosa succedeva in America, data anche la vicinanza
tra il termine inglese e quello italiano.
Negro, in Italiano, non aveva *necessariamente* un'accezione
denigratoria ("Nel continente nero, alle falde del Kilimangiaro,
Ci sta un popolo di negri che ha inventato tanti balli
il più famoso è l'Hully-Gully, Hully-Gully, Hully-Gu..."), dipendeva dal
contesto. A volte per negro si intendeva (e sis intende tuttora)
semplicemente schiavo: "questa settimana ho lavorato come un(o schiavo)
negro". Poi con i movimenti americani per i diritti degli afroamericani,
a partire dalla fine degli anni 60, anche in Italia il termine è stato
considerato "politicamente scorretto" qualunque uso ne fosse fatto.
Detto questo, penso che un po' di equilibrio e senso dell'ironia occorra
averlo e difatti, oggi, si comincia risentire, seppur in modo molto
circoscritto (e circospetto), il termine negro usato in modo non
denigratorio/offensivo.
Senza contare che il "negretto" usato da FreeCRIS proprio nulla ha, in
questo contesto, del dispregiativo".
Massimo.
preso da
http://www.nntp.it/arti-fotografia-digi ... zione.html