[O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo
Inviato: 05/02/2005, 11:13
In avvicinamento al 10 Febbraio prossimo come aperitivo vi propongo un articolo .
Buona lettura.
I combattenti dell'Istria reagiscano alla «campagna denigratoria»
«Furono giustiziati 284 fascisti»
POLA - Falsa, denigratoria, fuorviante la fiction "Il cuore nel pozzo": le valutazioni portano la firma dell'Associazione regionale dei combattenti antifascisti che ieri mattina a Pola, in una conferenza stampa (introdotta dal presidente Miho Valić) dilatata a tavola rotonda, si è detta stanca e stufa di quanto "certa stampa italiana" va dicendo sulla Seconda Guerra Mondiale, sul movimento antifascista e la lotta partigiana.
"Da quando in Italia è salito al potere Berlusconi - ha detto Tomo Ravnić - per noi le cose sono cambiate: per certa stampa ogni occasione è buona per dire male di noi. Ci dà fastidio il fatto che incessantemente si dice che i partigiani, cioè i combattenti antifascisti, hanno ucciso gli italiani solo in quanto tali. E' un'atroce bugia che non possiamo tollerare." E ha detto che, nei giorni di settembre, "il popolo istriano dimostrò un'eccezionale comprensione nei confronti dei semplici italiani, offrendo ai soldati italiani sostegno e appoggio, tutelandoli dal militarismo nazista. I nostri combattenti vennero in conflitto con le forze tedesche per difendere i giovani soldati italiani - cadetti di Pola, che i nazisti avevano imprigionato per portarli nei campi di concentramento. Nell'occasione, alcuni nostri combattenti persero la vita per salvare 3.500 giovani allievi della Scuola Crem. L'attuale potere italiano di Berlusconi e i loro parenti dovrebbero essere grati ai nostri combattenti partigiani per questa impresa umana e condannare i produttori di odio la cui propaganda da anni è in collisione con questa verità della quale dovrebbero informare l'opinione pubblica italiana." Sono stati momenti terribili, quelli che hanno portato all'insurrezione che ha risposto alla calata in Istria di 50 mila soldati bene in armi, ("unità elitarie", le ha definite Ravnić) che hanno ucciso 4.930 persone: un olocausto (sempre Ravnić). E' scattata la difesa, "con la condanna a morte di 284 fascisti, dopo interrogatori". Non solo italiani. Anche croati. Fascisti. Ed ha ricordato i 17 mila caduti d'Istria, i 21.500 internati, i 6 mila combattenti caduti: "A loro questo non interessa, non hanno sensibilità alcuna verso i nostri morti. Tutto starebbe a significare che solo i partigiani hanno ucciso."
La guerra è guerra, ha proseguito, e non c'è guerra che non sia disgrazia per tutti quelli che ne vengono coinvolti, ma un conto è l'aggressione preparata, un altro il diritto alla difesa. "Il cuore nel pozzo": fattacci che coinvolgono un orfanotrofio, ma i nostri non hanno ucciso bambini. Siamo amareggiati. E un monito: c'è un elenco di 808 criminali di guerra italiani: 768 dichiarati tali, su 40 gravano sospetti. Sono crimini che non decadono: [b:be058f1b6a]se continuano a trattarci così, non so come reagiremo."[/b:be058f1b6a]
Bacchettate anche al Governo croato che tranquillamente tace: forse per non accidentare la strada verso l'Unione Europea. Sono solo gli Antifascisti a reagire. Ammette Ravnić la possibilità che ci siano state vittime innocenti, ma si è trattato di azioni di singoli in un momento di caos, ma il Movimento, di questo, non può rispondere o assumersene la responsabilità .
Nelle foibe, insomma, sarebbero finiti fascisti, con colpe dimostrate. Ma non era strategia premeditata. Lo hanno confermato studiosi quali Giron e Žic, ha sottolineato nel suo intervento Miljenko BenÄić della presidenza. E non si tratta delle enormi cifre che via via vengono proposte.
Intervento anche del giornalista Armando ÄŒernjul che ha condannato la posizione della stampa e puntato il dito contro libri che trattano la Grande Guerra su questi territori. "Noi non riusciamo a scrivere tanti articoli quanti sono i libri che in materia si danno alle stampe in Italia." Strali contro i colleghi di media italiani che, invitati, non sono intervenuti: "Non passa giorno che alcuni giornali - Il Piccolo, TriesteOggi - non attacchino il movimento partigiano, esagerando il numero degli infoibati. Si vergogni il Governo (croato, n.d.a.) che non reagisce mai. Noi facciamo da pompieri, reagiamo quando qualcuno ci colpisce, ma le cose vanno chiarite una volta per tutte. Le foibe: non sono invenzione nostra; cent'anni fa l'irredentismo italiano ci minacciava con trattamenti simili."
Ancora interventi di Gino Gobo (Comitato Internazionale per la salvaguardia della verità sulla LPL, Capodistria) per condannare l'ingiustizia che con questa propaganda colpisce queste genti. Abbiamo bisogno della pace, ha detto, e la pace si fa con la convivenza e l'amicizia. Responsabilità per i mali causati dalla guerra? Sono attribuibili a quanti la guerra l'hanno provocata. "Abbiamo vissuto anni di gloria, ultimamente - ha detto - questo di adesso è l'ultimo scandalo. Purtroppo, in Italia, oltre alla Destra, dice le stesse cose anche la Sinistra che dovrebbe prendere ben altra posizione" E su Tito: è stato un grande, perché ci sono stati cinquant'anni di pace. L'Italia ha perso la guerra, tutte le guerre, ma con la diplomazia sa vincere la pace."
Da parte di Ferruccio Pastrovicchio l'invito a fare di tutto per smentire le falsità , entrare nelle scuole per dire, raccontare. E una constatazione: in Italia si parla di esodi e foibe quando si va a caccia di elettori. "Noi abbiamo riscattato l'onore del fascismo sui fronti della Lika, del Gorski Kotar, abbiamo portato valori quali la convivenza e la fratellanza. Infine "Non dobbiamo permettere che equivoche tendenze vengano a molestare l'unità della nostra gente."
Ancora, a fine incontro, la proiezione del documentario "Retaggio fascista".
Carla Rotta
http://www.edit.hr/lavoce/050205/politica.htm
Buona lettura.
I combattenti dell'Istria reagiscano alla «campagna denigratoria»
«Furono giustiziati 284 fascisti»
POLA - Falsa, denigratoria, fuorviante la fiction "Il cuore nel pozzo": le valutazioni portano la firma dell'Associazione regionale dei combattenti antifascisti che ieri mattina a Pola, in una conferenza stampa (introdotta dal presidente Miho Valić) dilatata a tavola rotonda, si è detta stanca e stufa di quanto "certa stampa italiana" va dicendo sulla Seconda Guerra Mondiale, sul movimento antifascista e la lotta partigiana.
"Da quando in Italia è salito al potere Berlusconi - ha detto Tomo Ravnić - per noi le cose sono cambiate: per certa stampa ogni occasione è buona per dire male di noi. Ci dà fastidio il fatto che incessantemente si dice che i partigiani, cioè i combattenti antifascisti, hanno ucciso gli italiani solo in quanto tali. E' un'atroce bugia che non possiamo tollerare." E ha detto che, nei giorni di settembre, "il popolo istriano dimostrò un'eccezionale comprensione nei confronti dei semplici italiani, offrendo ai soldati italiani sostegno e appoggio, tutelandoli dal militarismo nazista. I nostri combattenti vennero in conflitto con le forze tedesche per difendere i giovani soldati italiani - cadetti di Pola, che i nazisti avevano imprigionato per portarli nei campi di concentramento. Nell'occasione, alcuni nostri combattenti persero la vita per salvare 3.500 giovani allievi della Scuola Crem. L'attuale potere italiano di Berlusconi e i loro parenti dovrebbero essere grati ai nostri combattenti partigiani per questa impresa umana e condannare i produttori di odio la cui propaganda da anni è in collisione con questa verità della quale dovrebbero informare l'opinione pubblica italiana." Sono stati momenti terribili, quelli che hanno portato all'insurrezione che ha risposto alla calata in Istria di 50 mila soldati bene in armi, ("unità elitarie", le ha definite Ravnić) che hanno ucciso 4.930 persone: un olocausto (sempre Ravnić). E' scattata la difesa, "con la condanna a morte di 284 fascisti, dopo interrogatori". Non solo italiani. Anche croati. Fascisti. Ed ha ricordato i 17 mila caduti d'Istria, i 21.500 internati, i 6 mila combattenti caduti: "A loro questo non interessa, non hanno sensibilità alcuna verso i nostri morti. Tutto starebbe a significare che solo i partigiani hanno ucciso."
La guerra è guerra, ha proseguito, e non c'è guerra che non sia disgrazia per tutti quelli che ne vengono coinvolti, ma un conto è l'aggressione preparata, un altro il diritto alla difesa. "Il cuore nel pozzo": fattacci che coinvolgono un orfanotrofio, ma i nostri non hanno ucciso bambini. Siamo amareggiati. E un monito: c'è un elenco di 808 criminali di guerra italiani: 768 dichiarati tali, su 40 gravano sospetti. Sono crimini che non decadono: [b:be058f1b6a]se continuano a trattarci così, non so come reagiremo."[/b:be058f1b6a]
Bacchettate anche al Governo croato che tranquillamente tace: forse per non accidentare la strada verso l'Unione Europea. Sono solo gli Antifascisti a reagire. Ammette Ravnić la possibilità che ci siano state vittime innocenti, ma si è trattato di azioni di singoli in un momento di caos, ma il Movimento, di questo, non può rispondere o assumersene la responsabilità .
Nelle foibe, insomma, sarebbero finiti fascisti, con colpe dimostrate. Ma non era strategia premeditata. Lo hanno confermato studiosi quali Giron e Žic, ha sottolineato nel suo intervento Miljenko BenÄić della presidenza. E non si tratta delle enormi cifre che via via vengono proposte.
Intervento anche del giornalista Armando ÄŒernjul che ha condannato la posizione della stampa e puntato il dito contro libri che trattano la Grande Guerra su questi territori. "Noi non riusciamo a scrivere tanti articoli quanti sono i libri che in materia si danno alle stampe in Italia." Strali contro i colleghi di media italiani che, invitati, non sono intervenuti: "Non passa giorno che alcuni giornali - Il Piccolo, TriesteOggi - non attacchino il movimento partigiano, esagerando il numero degli infoibati. Si vergogni il Governo (croato, n.d.a.) che non reagisce mai. Noi facciamo da pompieri, reagiamo quando qualcuno ci colpisce, ma le cose vanno chiarite una volta per tutte. Le foibe: non sono invenzione nostra; cent'anni fa l'irredentismo italiano ci minacciava con trattamenti simili."
Ancora interventi di Gino Gobo (Comitato Internazionale per la salvaguardia della verità sulla LPL, Capodistria) per condannare l'ingiustizia che con questa propaganda colpisce queste genti. Abbiamo bisogno della pace, ha detto, e la pace si fa con la convivenza e l'amicizia. Responsabilità per i mali causati dalla guerra? Sono attribuibili a quanti la guerra l'hanno provocata. "Abbiamo vissuto anni di gloria, ultimamente - ha detto - questo di adesso è l'ultimo scandalo. Purtroppo, in Italia, oltre alla Destra, dice le stesse cose anche la Sinistra che dovrebbe prendere ben altra posizione" E su Tito: è stato un grande, perché ci sono stati cinquant'anni di pace. L'Italia ha perso la guerra, tutte le guerre, ma con la diplomazia sa vincere la pace."
Da parte di Ferruccio Pastrovicchio l'invito a fare di tutto per smentire le falsità , entrare nelle scuole per dire, raccontare. E una constatazione: in Italia si parla di esodi e foibe quando si va a caccia di elettori. "Noi abbiamo riscattato l'onore del fascismo sui fronti della Lika, del Gorski Kotar, abbiamo portato valori quali la convivenza e la fratellanza. Infine "Non dobbiamo permettere che equivoche tendenze vengano a molestare l'unità della nostra gente."
Ancora, a fine incontro, la proiezione del documentario "Retaggio fascista".
Carla Rotta
http://www.edit.hr/lavoce/050205/politica.htm