(OT) il topic dei valorosi/e
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Intanto sentiamo la tua voce, sappiamo che sei cosciente e ti muovi, ci sentiamo sollevati.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Ok toto-ragest: che è successo?
Dalle parole che ha scritto, temo che sia successo qualcosa anche con la moglie. Non so cosa, però.
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Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
secondo me è stata la miglior scopata della sua vita.
durante il cowgirl ha avuto un'esperienza mistica, gli è apparsa Sandra Romain.
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Scb mi sa che ci hai preso... secondo me ha mollato la chiromante a figa asciutta, è tornato dalla moglie dove era andata, le ha fatto capire che la desidera (tipo nei film), l'ha portata a casa... e lì è stato tutto dolcissimo...
VolpeGrigia é un uomo che odora di muschio e cuoio, fuma la pipa e arrotola funi nei piccoli moli...
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
ma infatti glielo ho messo nel culo.Drogato_ di_porno ha scritto:Nik, tirchione![]()
parafrasando marcellus wallace
"È la questione di principio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. La questione di principio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate."
e ora vi faccio ridere ma è il primo anal completo della mia vita.. le poche volte che ci aveov provato tutte a dire: troppo grosso etc etc (ma per favore!!!)
ragest io ovvio spero sia tutto a posto e attendo anche io news.

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
nick...io gli avrei dato i 2000. e poi anche la mancia.
mi pare che il suo pensiero non ti lascerà facilmente.
ci vorranno giorni....
mi pare che il suo pensiero non ti lascerà facilmente.
ci vorranno giorni....

"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Zio lo so però.. però è colpa di chi da queste cifre se ora chiedono di più
Un mio amico che ha un resort a samui mi diceva sempre:" io so quanto pago i miei in regola, quindi le ragazze più di 1000 non devono prendere, anche per rispetto dei miei dipendenti e delgi altir thai"
se in italia la gente ragionasse come me, incluso il nostro ex premier, sarebe tutto più "normale"
Comunque si, ci vorranno giorni.. ogni volta che andrò all'insomnia o girero per la walking street, cercherò il suo sguardo e il suo sorriso!
Un mio amico che ha un resort a samui mi diceva sempre:" io so quanto pago i miei in regola, quindi le ragazze più di 1000 non devono prendere, anche per rispetto dei miei dipendenti e delgi altir thai"
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Comunque si, ci vorranno giorni.. ogni volta che andrò all'insomnia o girero per la walking street, cercherò il suo sguardo e il suo sorriso!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
silvione ha finalmente sancito le tariffe ufficiali per l'escorting casalingo.nik978 ha scritto:
se in italia la gente ragionasse come me, incluso il nostro ex premier, sarebe tutto più "normale"
Comunque si, ci vorranno giorni.. ogni volta che andrò all'insomnia o girero per la walking street, cercherò il suo sguardo e il suo sorriso!
solo che i suoi riferimenti erano troppo alti.....

suo sguardo e il suo sorriso..... per compensare eccitamento e soddisfazione. tutto ciò mi pare molto comprensibile.
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
15/10 - 21/10 - 2012
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Altro bug dell'aifon. Il link di Lone viene identificato come numero di telefono. È non posso aprirlo
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Non è un link, Avvocato.scb ha scritto:Altro bug dell'aifon. Il link di Lone viene identificato come numero di telefono. È non posso aprirlo
È un primo teaser...
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Perdona la mia ignoranza... Che minchia è???
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
dopo i giorni a casa per l'influenza ho lavorato ininterrottamente dalle 8.45 ad adesso. poi mi sei venuto in mente e ho aperto il topic. e ho capito che hai trombato alla grande. sono personalmente prgoglioso di te ed anche invidioso. ti rileggerò spero stasera per i particolari di cronacaRagest ha scritto:quello che ho provato in queste ultime ore difficilmente puo' essere raccontabile. appena organizzero' i pensieri, scrivero' quello che e' successo. Ho molto da raccontare.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Stasera, al mio ritorno a casa, darò seguito al messaggio con un follow up e tu capirai...scb ha scritto:Perdona la mia ignoranza... Che minchia è???
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Re: (OT) il topic dei valorosi/e
Le cose sono lunghe e pò complicate. Perdonate il post eccessivo, se potete.
Niente dialettica introspettiva o esistenzialista: sono stato dominato dai fatti, ancora non ho avuto il tempo di vivere tutto.
Alle 20:40 sono a casa sua. Sbarbato, con un bel giaccone di pelle, senza tutore alla spalla: stasera mi sento proprio carino; certo, sapere che Lei ci sta da principio è come segnare a porta vuota da un metro, ma comunque la palla bisogna buttarla dentro. Entro a casa sua, piccola ma arredata con un certo gusto: Lei è qualche cosa di indescrivibile; gonna corta di pelle nera che fascia il suo sedere teso verso l’alto e aiutato dai trampoli su cui sembra camminare come un funambolo sulla corda, calze nere con la riga dietro e abbastanza trasparenti e tacco d’ordinanza che la slanciano tranquillamente intorno a 1e75; un corpetto deliziosamente rivelatore del seno tonico eppure pieno (forse sarà il mio desiderio di Lei, ma sono sicuro di aver intravisto anche i capezzoli dalla maglietta un po’ troppo leggera per i primi freddi locali); rossetto rosa tenue e lucidalabbra; smalto rosso fuoco d’ordinanza zingara a cui ormai non faccio nemmeno caso, perché qui anche la più sciatta ha le unghie perfette. Naturalmente l’occhio appena entro in casa si posa sulle gambe: toniche e slanciate al punto giusto; mia accorgo anche di un tatuaggio sul malleolo sinistro che doveva essermi sfuggito. Poco male: tutto ciò aumenta la mia totale eccitazione.
Mi offre una vodka pietosa e calda; ne bevo un sorso. Chiedo la grazia del bagno; terza lavata di mani e scrivo il post su SZ. Torno in soggiorno e non la trovo: guardo tra i suoi libri e vedo testi di filosofia e poi L’Iliade con testo greco; la apro e la leggo mentalmente. Appare dalla porta e mi chiede se conosco l’opera attribuita ad un certo Omero; gli faccio presente che mia madre è Greca e che quindi per me è come leggere lo scritto dei padri quasi a memoria; non si fida maliziosamente, come a dire che l’ho sparata troppo grossa: allora gli recito a memoria la similitudine delle foglie del libro VI in greco classico e in versi. Mi fa capire che apprezza e mi spiega, che sì i libri sono i suoi, retaggio della sua laurea in Filosofia. Una bella boccata di ossigeno: visto che mia Moglie al massimo si documenta sui flirt degli scemi di Hollywood.
Usciamo con la sua macchina, direzione un ristorante che naturalmente conosce Lei: semideserto ma di infinito maggior gusto del precedente. Niente alcol o veleni per me stasera, sono abbastanza obnubilato dalla sua bellezza: si siede molto vicino a me e comincia a raccontarmi meglio la sua storia triste del matrimonio fatto sull’onda di un figlio che poi non è nato; suo marito a Bucarest ha l’amante; Lei lo sa e ci soffre e ogni tanto si vendica. Squallore umano che si posa sul mio in maniera perfetta. Dieci minuti di racconto; non so quante accavallate di gambe che mi spaccano il cervello (o meglio la poltiglia informe che ne rimane) in due; il suo profumo “j’adore” che ho riconosciuto subito, praticamente ce l’ho già addosso e rende tutto molto più vorticoso. Ordino qualche cosa di proteico, credo carne rossa e insalata: scherza sulla mia fissazione alimentare gli spiego che certi vecchi istinti o abitudini sono difficili a morire. Si mangia pochissimo, perché prima di essere serviti ci baciamo con maggiore intensità della prima volta. Al terzo bacio, alzo il dito in gesto di resa verso il cameriere per chiedere il conto; cerco la carta di credito nella giacca e Lei tra lo spazientito e il risoluto butta sul tavolo una manciata di Lei e mi guarda sorridendo. Non capisco come siamo riusciti a tornare a casa sua: praticamente lungo tutto il percorso non lunghissimo, ci siamo baciati, sfiorati, toccati e desiderati ansimando come due animali. Io volevo questo, niente di più. Farò pure schifo, ma sono stato represso nei sentimenti veri negli ultimi mesi; umiliato nella prestanza fisica fino alla capitolazione; nelle ultime settimane mi sentivo un subumano senza più arte ne parte nella catena evolutiva. Mi voglio riprendere, virilmente, il posto piccolo che mi compete nella vita della Razza.
Scendiamo dalla macchina: è furbamente rientrata in Garage, così nessuno ci può vedere. Una enorme colonna ci sovrasta; Lei davanti a questa io sopra di Lei: la prendo sulla mie braccia e la costringo a mettermi le magnifiche gambe intorno ai miei fianchi: ansimando ci scambiamo tutti i fluidi possibili che possiamo dalle nostre bocche; sento l’orlo delle sue autoreggenti e divento ancora più deciso e a Lei non dispiace. Mi sussurra nell’orecchio “pensa se ci vede qualcuno…”; Io le rispondo:”Magari”, e si eccita ancora di più; la prendo in braccio e la porto in ascensore. Do un cazzotto alla tastiera e per miracolo azzecchiamo il piano; Lei apre le porte di casa ed è buio mi dice di accendere le luci di casa; Io ho solo due mani, maledetta natura umana, e ne vorrei avere per lo meno quattro, penso di aver trovato l’interruttore ma non ho tempo di essere delicato e do un altro cazzotto: si accendono le luci dell’ingresso e si fulminano due lampadine su tre, Ride di gusto e molto divertita. Andiamo in camera da letto e finalmente siamo un Uomo e una Donna. Punto e basta. Dura poco il primo rapporto. Il preservativo è l’unica cosa sbagliata della serata. Torno dalla cucina e la trovo a pancia in giù sul letto con il culo per aria; canta qualche cosa in zingaresco e sembra soddisfatta: cara zingarona mia, se ti senti 1/10 Donna di quanto Io mi sento Uomo, allora vuol dire che è stato proprio bello per tutti e due. Avevo portato quella porcheria della vodka; non serve e mi butto su di Lei. Altre due volte. Inizio ad essere stanco e anche Lei. Vado in bagno e sono una maschera di rossetto e saliva: mi lavo con cura e con un sorriso da ebete. Sono quasi le Due di mattina, e le dico che in genere alle 5e30 sono in cantiere e che forse dovrei tornare a casa: non ci sta a questa cosa e mi dice di dormire insieme: ci addormentiamo mentre le parlo dei più antichi miti della mai terra materna: Teseo, Arianna, Perseo e Lei è competente della materia. Sperimento il riposo del giusto, ma mi alzo felice ed appagato: un ultimo bacio, e poi una doccia veloce e al cantiere con la maschera giusta di chi sa cosa deve fare per mandare avanti il lavoro. Il capocantiere mi incontra e ride: sono sicuro che ha mangiato la foglia ed ha capito tutto.
Ore 9.00: arriva un suo lunghissimo messaggio, il cui riassunto è questo: “mi piaci, ti voglio, dobbiamo rivederci, mi manchi, bla,bla,bla”. Non mi fa alcun effetto.
Ore 10.00: altro messaggio, decisamente più impegnativo: “Penso di sentire qualche cosa di più per te oltre l’attrazione fisica”. A questo è dura non rispondere.
In contemporanea scopriamo 1500 kg di amianto in lastre di copertura del tetto: si devono smaltire.Il cantiere chiude per 72 ore e tutti a casa. Io glielo dico e Lei già pensa alla prossima uscita: Io mi faccio schifo, ma ho la frenesia e l’ansia di un bambino che aspetta il giorno di Natale per avere il suo bel regalo tanto sognato.
Ore 12.00. ci sono solo Io in cantiere, altro messaggio veramente esagerato : “Ti amo”. Nemmeno questo mi spaventa; nemmeno un po’. In una vita piena di menzogne e maschere Prêt-à-porter, cosa vuoi che sia un’altra in più?
Niente dialettica introspettiva o esistenzialista: sono stato dominato dai fatti, ancora non ho avuto il tempo di vivere tutto.
Alle 20:40 sono a casa sua. Sbarbato, con un bel giaccone di pelle, senza tutore alla spalla: stasera mi sento proprio carino; certo, sapere che Lei ci sta da principio è come segnare a porta vuota da un metro, ma comunque la palla bisogna buttarla dentro. Entro a casa sua, piccola ma arredata con un certo gusto: Lei è qualche cosa di indescrivibile; gonna corta di pelle nera che fascia il suo sedere teso verso l’alto e aiutato dai trampoli su cui sembra camminare come un funambolo sulla corda, calze nere con la riga dietro e abbastanza trasparenti e tacco d’ordinanza che la slanciano tranquillamente intorno a 1e75; un corpetto deliziosamente rivelatore del seno tonico eppure pieno (forse sarà il mio desiderio di Lei, ma sono sicuro di aver intravisto anche i capezzoli dalla maglietta un po’ troppo leggera per i primi freddi locali); rossetto rosa tenue e lucidalabbra; smalto rosso fuoco d’ordinanza zingara a cui ormai non faccio nemmeno caso, perché qui anche la più sciatta ha le unghie perfette. Naturalmente l’occhio appena entro in casa si posa sulle gambe: toniche e slanciate al punto giusto; mia accorgo anche di un tatuaggio sul malleolo sinistro che doveva essermi sfuggito. Poco male: tutto ciò aumenta la mia totale eccitazione.
Mi offre una vodka pietosa e calda; ne bevo un sorso. Chiedo la grazia del bagno; terza lavata di mani e scrivo il post su SZ. Torno in soggiorno e non la trovo: guardo tra i suoi libri e vedo testi di filosofia e poi L’Iliade con testo greco; la apro e la leggo mentalmente. Appare dalla porta e mi chiede se conosco l’opera attribuita ad un certo Omero; gli faccio presente che mia madre è Greca e che quindi per me è come leggere lo scritto dei padri quasi a memoria; non si fida maliziosamente, come a dire che l’ho sparata troppo grossa: allora gli recito a memoria la similitudine delle foglie del libro VI in greco classico e in versi. Mi fa capire che apprezza e mi spiega, che sì i libri sono i suoi, retaggio della sua laurea in Filosofia. Una bella boccata di ossigeno: visto che mia Moglie al massimo si documenta sui flirt degli scemi di Hollywood.
Usciamo con la sua macchina, direzione un ristorante che naturalmente conosce Lei: semideserto ma di infinito maggior gusto del precedente. Niente alcol o veleni per me stasera, sono abbastanza obnubilato dalla sua bellezza: si siede molto vicino a me e comincia a raccontarmi meglio la sua storia triste del matrimonio fatto sull’onda di un figlio che poi non è nato; suo marito a Bucarest ha l’amante; Lei lo sa e ci soffre e ogni tanto si vendica. Squallore umano che si posa sul mio in maniera perfetta. Dieci minuti di racconto; non so quante accavallate di gambe che mi spaccano il cervello (o meglio la poltiglia informe che ne rimane) in due; il suo profumo “j’adore” che ho riconosciuto subito, praticamente ce l’ho già addosso e rende tutto molto più vorticoso. Ordino qualche cosa di proteico, credo carne rossa e insalata: scherza sulla mia fissazione alimentare gli spiego che certi vecchi istinti o abitudini sono difficili a morire. Si mangia pochissimo, perché prima di essere serviti ci baciamo con maggiore intensità della prima volta. Al terzo bacio, alzo il dito in gesto di resa verso il cameriere per chiedere il conto; cerco la carta di credito nella giacca e Lei tra lo spazientito e il risoluto butta sul tavolo una manciata di Lei e mi guarda sorridendo. Non capisco come siamo riusciti a tornare a casa sua: praticamente lungo tutto il percorso non lunghissimo, ci siamo baciati, sfiorati, toccati e desiderati ansimando come due animali. Io volevo questo, niente di più. Farò pure schifo, ma sono stato represso nei sentimenti veri negli ultimi mesi; umiliato nella prestanza fisica fino alla capitolazione; nelle ultime settimane mi sentivo un subumano senza più arte ne parte nella catena evolutiva. Mi voglio riprendere, virilmente, il posto piccolo che mi compete nella vita della Razza.
Scendiamo dalla macchina: è furbamente rientrata in Garage, così nessuno ci può vedere. Una enorme colonna ci sovrasta; Lei davanti a questa io sopra di Lei: la prendo sulla mie braccia e la costringo a mettermi le magnifiche gambe intorno ai miei fianchi: ansimando ci scambiamo tutti i fluidi possibili che possiamo dalle nostre bocche; sento l’orlo delle sue autoreggenti e divento ancora più deciso e a Lei non dispiace. Mi sussurra nell’orecchio “pensa se ci vede qualcuno…”; Io le rispondo:”Magari”, e si eccita ancora di più; la prendo in braccio e la porto in ascensore. Do un cazzotto alla tastiera e per miracolo azzecchiamo il piano; Lei apre le porte di casa ed è buio mi dice di accendere le luci di casa; Io ho solo due mani, maledetta natura umana, e ne vorrei avere per lo meno quattro, penso di aver trovato l’interruttore ma non ho tempo di essere delicato e do un altro cazzotto: si accendono le luci dell’ingresso e si fulminano due lampadine su tre, Ride di gusto e molto divertita. Andiamo in camera da letto e finalmente siamo un Uomo e una Donna. Punto e basta. Dura poco il primo rapporto. Il preservativo è l’unica cosa sbagliata della serata. Torno dalla cucina e la trovo a pancia in giù sul letto con il culo per aria; canta qualche cosa in zingaresco e sembra soddisfatta: cara zingarona mia, se ti senti 1/10 Donna di quanto Io mi sento Uomo, allora vuol dire che è stato proprio bello per tutti e due. Avevo portato quella porcheria della vodka; non serve e mi butto su di Lei. Altre due volte. Inizio ad essere stanco e anche Lei. Vado in bagno e sono una maschera di rossetto e saliva: mi lavo con cura e con un sorriso da ebete. Sono quasi le Due di mattina, e le dico che in genere alle 5e30 sono in cantiere e che forse dovrei tornare a casa: non ci sta a questa cosa e mi dice di dormire insieme: ci addormentiamo mentre le parlo dei più antichi miti della mai terra materna: Teseo, Arianna, Perseo e Lei è competente della materia. Sperimento il riposo del giusto, ma mi alzo felice ed appagato: un ultimo bacio, e poi una doccia veloce e al cantiere con la maschera giusta di chi sa cosa deve fare per mandare avanti il lavoro. Il capocantiere mi incontra e ride: sono sicuro che ha mangiato la foglia ed ha capito tutto.
Ore 9.00: arriva un suo lunghissimo messaggio, il cui riassunto è questo: “mi piaci, ti voglio, dobbiamo rivederci, mi manchi, bla,bla,bla”. Non mi fa alcun effetto.
Ore 10.00: altro messaggio, decisamente più impegnativo: “Penso di sentire qualche cosa di più per te oltre l’attrazione fisica”. A questo è dura non rispondere.
In contemporanea scopriamo 1500 kg di amianto in lastre di copertura del tetto: si devono smaltire.Il cantiere chiude per 72 ore e tutti a casa. Io glielo dico e Lei già pensa alla prossima uscita: Io mi faccio schifo, ma ho la frenesia e l’ansia di un bambino che aspetta il giorno di Natale per avere il suo bel regalo tanto sognato.
Ore 12.00. ci sono solo Io in cantiere, altro messaggio veramente esagerato : “Ti amo”. Nemmeno questo mi spaventa; nemmeno un po’. In una vita piena di menzogne e maschere Prêt-à-porter, cosa vuoi che sia un’altra in più?