Tiff quello che si vuole sottolineare è ciò che si afferma per convenzione: tra i tifosi juventini vi è una nutrita percentuale di individui che seguono il calcio per tradizione e non per passione, e che, per opposizione ai coetanei, al momento della scelta hanno voluto identificarsi in una squadra che vince facile.
A riprova del fatto che per costoro la scelta del colore è dettata da uno spirito pugnace e tignoso di natura offensiva, più che da una scelta difensiva o, come sarebbe da augurarsi, un'opzione indipendente, consideriamo che nei luoghi dove obiettivamente giocano squadre di merda, la percentuale di juventini non diminuisce, ma aumenta. Quasi a voler sommergere l'oppresso.
Non dico che lo juventino sia giustamente tacciato di infamia, ma almeno possiamo farci un'idea del perchè. Si è scampato l'abisso, e non prova nemmeno il senso di colpa del sopravvissuto, anzi infierisce.
Per l'interismo una storiella goliardica e inesatta, ma pur stampata a fuoco nelle menti di milioni di tifosi indigeni, non basta. Rientriamo nel campo delle eziogenesi e non oso addentrarmici. Comunque non fanno male a nessuno.
Per il Milan è tutto lì il problema:

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.