[O.T.] 6 Nazioni

[TD]

ho amici che fanno i professori, non so se sono mosche bianche, ma loro si incazzano perchè per loro la scuola dovrebbe lavorare 8 ore al giorno, con didattica la mattina, mensa e attività extra nel pomeriggio, le attività extra non devono essere solo di sport, ma anche di studio, di arte, almeno fino ad una certe età che loro identificano fino alla 3^ liceo, poi quando si cominciano a scegliere le specializzazioni allora le attività extra si possono più circostanziare

io non dico di arrivare al livello delle scuole anglosassoni, per rimanere in ambito rugby in nuova zelanda giocano a rugby nelle scuole poi i più dotati vengono indirizzati in determinati college, infatti solitamente gli AB's escono da college ben precisi, poi ci sono le province ecc. ecc, ma avere delle attività strutturate per far praticare lo sport può essere un modo di scoprire talenti, e anche per insegnare la cultura sportiva, saranno anche immagini da telefilm americano ma avere una squadra di ragazzi che gioca il venerdì sera è un modo di aggregare facendo andare i compagni in palestra a tifare con le famiglie, non sarà solo questo il motivo ma in uno stato come l'america dove girano armati negli stadi non succede quello che capita in italia, ci sarà la polizia che fa rispettare la legge, gli stadi sono di proprietà comunale/franchigia e quindi se fai danni ti denunciano, ma secondo me essere abituati a seguire lo sport fin dalle scuole qualche cosa insegna

[linebacker]

ho amici che fanno i professori, non so se sono mosche bianche, ma loro si incazzano perchè per loro la scuola dovrebbe lavorare 8 ore al giorno, con didattica la mattina, mensa e attività extra nel pomeriggio, le attività extra non devono essere solo di sport, ma anche di studio, di arte, almeno fino ad una certe età che loro identificano fino alla 3^ liceo, poi quando si cominciano a scegliere le specializzazioni allora le attività extra si possono più circostanziare

io non dico di arrivare al livello delle scuole anglosassoni, per rimanere in ambito rugby in nuova zelanda giocano a rugby nelle scuole poi i più dotati vengono indirizzati in determinati college, infatti solitamente gli AB's escono da college ben precisi, poi ci sono le province ecc. ecc, ma avere delle attività strutturate per far praticare lo sport può essere un modo di scoprire talenti, e anche per insegnare la cultura sportiva, saranno anche immagini da telefilm americano ma avere una squadra di ragazzi che gioca il venerdì sera è un modo di aggregare facendo andare i compagni in palestra a tifare con le famiglie, non sarà solo questo il motivo ma in uno stato come l'america dove girano armati negli stadi non succede quello che capita in italia, ci sarà la polizia che fa rispettare la legge, gli stadi sono di proprietà comunale/franchigia e quindi se fai danni ti denunciano, ma secondo me essere abituati a seguire lo sport fin dalle scuole qualche cosa insegna

tutto giusto e condivisibile. Ma le attività del pomeriggio non devono essere degli extra, ma avere dignità a livello scolastico. Non dico di fare come in certi atenei Usa, dove, per avere gli atleti di rilievo, fan loro passare esami in materie di cui neanche sanno l'esistenza. e dovrebbe essere tutto bilanciato, anche i carichi di studio. Se nelle materie principali carichi lo studente di lavoro a casa, dopo 8 ore più pausa pranzo e, magari, il tempo di rientro se abitano a distanza, devono studiare di notte. Il discorso è molto complesso, sicuramente valido, ma da studiare con molta attenzione.

[josey18]

Ho letto gli ultimi post, condivido molto ma non tutto di cosa è stato scritto.
Purtroppo il rugby in Italia è uno sport minore non possiamo competere come organizzazione, ricerca e selezione di giovani come fanno in altri stati. se avete sentito i commenti sulla partita Italia francia più volte è stato rimarcato cosa ho appena detto. bisogna prenderne atto e non farsi strane idee sulla possibilità di entrare nella elite del rugby. mancano troppi requisiti.

un saluto

[TD]

tutto giusto e condivisibile. Ma le attività del pomeriggio non devono essere degli extra, ma avere dignità a livello scolastico. Non dico di fare come in certi atenei Usa, dove, per avere gli atleti di rilievo, fan loro passare esami in materie di cui neanche sanno l'esistenza. e dovrebbe essere tutto bilanciato, anche i carichi di studio. Se nelle materie principali carichi lo studente di lavoro a casa, dopo 8 ore più pausa pranzo e, magari, il tempo di rientro se abitano a distanza, devono studiare di notte. Il discorso è molto complesso, sicuramente valido, ma da studiare con molta attenzione.

si mi sono espresso male io le attività pomeridiane sono parte integrante della scuola, comunque chi è nella scuola e lavora seriamente ha ben chiaro come muoversi e organizzarsi per rendere fattibile un'attività scolastica più ampia, il problema è la burocrazia, sindacati e fannulloni che rendono complicato qualsiasi cambiamento

lo sport in italia vive sui colpi di fortuna di trovare un talento che riesce ad esprimersi

[linebacker]

purtgroppo, è un dato di fatto. Lo abbiam visto in tante discipline. Il volley è stato l'unico che, dopo anni in cui si raccoglieva meno di quanto possibile, a parte un secondo posto europeo grazie al fatto di giocare in casa, ha saputo costruire qualcosa di duraturo. Il resto si è sfasciato dopo un po'. Tra i problemi ci metto anche i dirigenti scolastici. La quantità di persone che non vogliono sentire parlare di innovazioni perché abituate al grigiore generale e nel tranquillizzante grigiore vogliono restare (anche per tornaconto personale) è impressionante. In settori diversi dllo sport, ho avuto in passato molti contatti con il mondo della scuola. Per uno entusiasta e collaborativo, trovavi altri 10 annoiati solo al pensiero di fare qualcosa extra routine.

[linebacker]

Ho letto gli ultimi post, condivido molto ma non tutto di cosa è stato scritto.
Purtroppo il rugby in Italia è uno sport minore non possiamo competere come organizzazione, ricerca e selezione di giovani come fanno in altri stati. se avete sentito i commenti sulla partita Italia francia più volte è stato rimarcato cosa ho appena detto. bisogna prenderne atto e non farsi strane idee sulla possibilità di entrare nella elite del rugby. mancano troppi requisiti.

un saluto

i commenti son sempre o qusi frutto di piaggeria. adesso fa comodo, dopo anni di disgrazie, parlare del fatto che è uno sport minore. Ma cosa è stato fatto per migliorare la situazione? Zero. ricordo quando ebbi la possibilità, nel 1996, di parlare a lungo con il compianto Maurizio Mondelli, allora presidente FIR. mille programmi, mille idee, mille iniziative per arrivare al 6 nazioni e restarci con onore. Tutto rimasto nelle parole. Come nel discorso con il buon TD, il rapporto con le scuole è rimasto a bassissimo livello. le società restano ancorate al proprio orticello, se si parla di cambiamenti, spesso c'è odore di affari sottobanco et similia. Il Rugby è un ottimo specchio della società italiana. Nessuno si fida dell'altro, perché, oltre al campanilismo spinto, c'è sempre la volontà di fregare il socio. Fusioni, collaborazioni, potenziamento dei settori giovanili...raramente vanno in porto. Mettendosi a lavorare seriamente, collaborando, razionalizzando le risorse il rugby, come tutti gli sport, potrebbe tornare ad alto livello. Ma, in un paese dove, come nella mia zona, con una squadra provinciale ai playoffs promozione, la seconda ai playout retrocessione, derby all'ultima giornata, invece di pensare agli obbiettivi più importanti, si pensa solo a rendersi la vita impossibile, con colpi proibiti, espulsioni e squalifiche, energie dei giocatori migliori buttate nel cesso (risultato finale: playoffs promozione ciccati da una e playout retrocessione persi malamente dall'altra) cosa ci si può aspettare? Lo so, parlo da innamorato ferito. Ma di tutte le situazioni sportive incasinate che ho incontrato, quella del rugby è senza dubbio alcuno quella più ingarbugliata, per volontà dei dirigenti delle squadre e della federazione.

[TD]

però lo sai benissimo linebacker che il rugby in italia ha vissuto di una notorietà dovuto all'anticalcio, era bello dire che bello il rugby dove si "picchiano" in campo ma sugli spalti si può andare in tranquillità, che è vero ma vedere solo quel lato del rugby è riduttivo e spesso credo arrivassero ragazzini per giocare a rugby perchè i genitori non li mandavano a calcio, ma non erano dei grandi sportivi molto spesso e magari a giocare a rugby ci stavano pochi anni e così è difficile creare un movimento

[linebacker]

questo ti dà la misura della pochezza con cui viene gestito il movimento e l'immagine promozionale. Tra l'altro, non è neanche vero il discorso del rugby oasi di tranquillità. a parte le peggio porcate che accadono in campo e il discorso degli allenatori che le approvano e le insegnano (prova a pensare a un ragazzino di 13 anni che torna a casa e dice ai genitori "sai, oggi l'allenatore ci ha detto che in mischia chiusa, per avere meno pressione, devo mettere le dita negli occhi al pilone avversario") ma, nelle categorie minori, specie in serie C, ho visto risse da osteria tra i giocatori e il pubblico, oppure il segnaline di una squadra usare il manico di legno della bandierina come sfollagente per tenere lontani dalla recinzione, attaccata al campo, i facinorosi che lanciavano di tutto, compresi sampietrini.
Non è mai cosa intelligente fare promozione "contro" un altro sport. sono del parere che si debba offrire qualcosa che poi si può far avere. Cominciare anche a far sì che il settore giovanile non sia un adempimento alle norme federali, ma qualcosa che si sente e che si sa determinante per il proprio futuro e per quello del movimento. Invece, è tutto il contrario. Le risorse van tutte alla prima squadra. Alle giovanili, neanche le briciole. Niente tecnici qualificati, ma ex giocatori al più volenterosi e basta. ho pessime memorie di una squadra friulana che fece la Under 16 solo per essere in regola con le norme federali. Ragazzini raccattati l'anno stesso e mandati a prendere un sacco di botte e 100 punti di media in giro per il triveneto. Magari tra loro c'era un futuro Troncon, per dire. Ma non credo che nessuno di loro, dopo quell'esperienza, abbia continuato. Un programma serio e un controllo federale, con gente che, invece di prendere stipendi per non presentarsi neanche in federazione, gira random presso le varie società, senza annunciarsi, e poi stila un rapportino su quello che ha trovato.

[linebacker]

dopo la sbornia da SUperbowl, ho deciso di farmi male e guardare Italia-Francia. non ricordavo una nazionale così pessima da molti anni. Trattamento di palla, zero. Sostegno, zero (loro avevano sempre qualcuno che arrivava a rimorchio). L'estremo lento come una talpa che non riusciva mai a rimontare gli avversari. linea difensiva piena di buchi. Credo anche concentrazione bassissima, da vittime sacrificali (palle regalate agli avversari nei modi più assurdi, gente che trotterella dietro al francese lanciato in meta senza fare almeno uno scatto per orgoglio. non lo prendi, ma non fai la figura del fesso). Siamo all'anno zero del rugby italiano, e non è che si veda tanta gente in grado di ribaltare questa tendenza.

[josey18]

condivido molte delle cose dette nelle ultime pagine, ma la realtà è questa ... purtroppo
poi su tutto cosa ruota attorno e sulle categorie inferiori penso che tutto il mondo è paese !!
penso debba passare un grosso messaggio culturale e sportivo che 1) lo sport a tutti i livelli fa bene alla salute
2) non tutti possiamo essere campioni 3) che esistono sport di serie A e di serie B e magari anche di serie C dove conta più il business che tutto il resto. Ci sono nazioni neanche troppo lontane da noi vedi Croazia dove lo sport è uno strumento di crescita e si vedono i risultati in molti campi sia come sport individuali che come sport di squadra.

un saluto

[Salieri D'Amato]

E un la salute è la cosa più importante e non ci sono più le mezze stagioni sportive non vogliamo dirlo? Ma si, diciamolo!

[linebacker]

"troppi cucchiai di legno in bacheca. La F.I.R. Chiede di cambiare posata" (da Lercio.it)

[linebacker]

nonostante il punteggio fortemente punitivo, contro gli inglesi siamo stati meno ridicoli che con la Francia. qualcosa di buono si è visto, in attacco abbiamo avuto qualche guizzo notevole, un minimo di sostegno e anche gli altri incassano. Purtroppo, non sempre si vede. Abbiam subito la loro potenza in mischia, la difesa sulla linea di meta è stata orgogliosa, ma sempre perforata. Purtroppo continuiamo ad aver eun trattamento di palla molto meno sicuro degli avversari, una gestualità più macchinosa, che porta a perdere secondi preziosi ed una certa lentezza nello scherarci, sia in linea d'attacco che in difesa. e questo si paga pesantemente, concedendo buchi che, con l'altetismo odierno, non puoi più colmare. Una volta che il giocatore si è infilato nel buco a tutta velocità, anche se deve fare tre quarti di campo, è praticamente sempre meta. Almeno un po' di orgoglio, comunque, lo si è visto

[tafano]

Un mio amico odia il rugby, e secondo lui non dovrebbe esserci neanche la Nazionale. Io sono più moderato, ma 29 sconfitte di seguito, hanno "depresso" anche me. Cosa si può fare? In effetti non c'è un altro sport in cui siamo così deboli.

[linebacker]

da fare, per l'immediato c'è poco. talenti in grado entro poco tempo di ribaltare la situazione, non ce ne sono. Occorre lavorare con quel che si ha, ma il problema è che il tempo che servirebbe per migliorare questo gruppo è tanto. e andrebbe tolto alle squadre di club, che già si lamentano adesso, figurarsi a trovarsi messe in secondo piano sull'utilizzo del giocatore che è di loro proprietà ed è pagato da loro.
Cose da fare per il futuro ce ne sono tantissime, ne abbiam parlato poco sopra io e TD. Il problema grosso è il gap che si è scavato a tutti i livelli tra noi e gli altri del Six NAtions. Migliorare è possibile, ricucirlo in breve o medio termine, no. I tifosi inglesi nei siti specializzati ci hanno riconosciuto orgoglio e voglia di lottare, dopo la figura da gelatai fatta con la Francia. Ma, purtroppo, non bastano per aumentare il nostro tasso tecnico ed atletico attuale.