Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

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Pim
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9721 Messaggio da Pim »

rufus t. firefly ha scritto:le boiate sono tantissime
compresa quella di far passare la rivalutazione delle quote di bankitalia come soldi che il governo toglie ai cittadini (che hanno fame!!!) e regala alle banche
(ma non mi stupirei che i grillini lo pensino davvero)
certo,

ma ciò non toglie che il discorso bankitalia è una boiata comunque,
di cui nessuno più parla tutti intenti a capire se la boldrini è stuprabile o no

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Drogato_ di_porno
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9722 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Pimpipessa ha scritto:di cui nessuno più parla tutti intenti a capire se la boldrini è stuprabile o no
E chi l'ha cominciata questa cosa dello stupro in macchina?

Sei ai 5 stelle interessava parlare del decreto bankitalia non avrebbero chiesto agli italiani cosa fare in macchina alla Boldrini, non avrebbero twittato su di lei che non corre il rischio di venire stuprata, postato foto di libri bruciati. A che pro spostare l'attenzione? Non lo fanno già i loro nemici?

Ma guarda un po', va là che coincidenza, i primi a non parlare di Bankitalia sono i grillini.

Volete farmi credere che non lo sapessero? Volete farmi credere che Grillo Giuseppe non si aspettasse di spostare l'attenzione? Vogliamo continuare con la balla dei grillini che twittano o postano senza immaginarne le conseguenze?
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Pim
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9723 Messaggio da Pim »

io dellla bodrini stuprabile non parlo, di twitter nemmeno, ma ditemi

drogato, rufus non vi sembra una boiata la questione bankitalia?

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alex1jd1
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9724 Messaggio da alex1jd1 »

Grillo sapeva perfettamente quello che faceva ma forse la situazione gli sta sfuggendo di mano e diventa controproducente. Forse.

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Drogato_ di_porno
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9725 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Pimpipessa ha scritto:drogato, rufus non vi sembra una boiata la questione bankitalia?
Non sono un economista, mi limito a leggere articoli che danno opinioni controverse (qualcuno lo abbiamo postato).

Mi sono un filino più chiare le strategie comunicative. Noto però che nessuno risponde alle mie domande.

Postando sulla Boldrini in macchina, Grillo Giuseppe si aspettava o non si aspettava di spostare l'attenzione dal decreto bankitalia?
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Drogato_ di_porno
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9726 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Adesso la faccio io una domanda: perché quando il decreto su Bankitalia è stato approvato al Senato il 9 gennaio (PRIMA dell'accordo sulla legge elettorale) non c'è stato l'assalto rusticano?

"Casualmente" la scenata da parlamento balcanico si è scatenata DOPO l'accordo sulla legge elettorale...sarà una casualità?
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9727 Messaggio da rufus t »

Pimpipessa ha scritto:io dellla bodrini stuprabile non parlo, di twitter nemmeno, ma ditemi

drogato, rufus non vi sembra una boiata la questione bankitalia?
no
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9728 Messaggio da Rand Al'Thor »

Elabora please
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9729 Messaggio da Il Fede »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Postando sulla Boldrini in macchina, Grillo Giuseppe si aspettava o non si aspettava di spostare l'attenzione dal decreto bankitalia?
Drogato l'ho detto più indietro. Grillo voleva seminare l'odio verso la Boldrini, che è uno dei personaggi meno amati dal M5S. La Boldrini ha messo la tagliola...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9730 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Questo articolo è del novembre 2013. NOVEMBRE 2013.

http://www.viterbonews24.it/news/via-se ... _32959.htm

All'epoca nessuno disse un cazzo perché i sondaggi erano tutti favorevoli all'abolizione dell'IMU. Non si sentirono strepiti ed urla.

Se anche la battaglia su Bankitalia fosse giusta i grillini dimostrano di averla fatta per pure ragioni di propaganda (bilanciare l'offensiva mediatica di Renzi, che di suo era altrettanto idiota).

Mi fa schifo la propaganda di Renzi e Grillo perché se anche è fatta su cose giuste (legge elettorale e bankitalia) il vero obiettivo sono i sondaggi. Si usa una cosa buona per un obiettivo infame (i sondaggi).

Se la politica si riduce ai sondaggi siamo tutti MORRRRRRRRRRTI.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9731 Messaggio da Pim »

io contesto 3 cose
1) la boiata del decreto
2 ) la tagliola messa in atto stralciando 164 interventi
3) la spiegazione della boldrini sul perchè della tagliola che con occhi lucidi afferma: l'ho fatta per gli italiani , altrimenti lunedi avrebbero dovuto pagare la seconda rata dell'imu


per rispondere a drogato può essere certamente che non sia una casualità, detto questo da cittadina prendo quel che c'è di buono quando lo vedo , e in questo caso l'avevo intravisto.,

peccato che a furia di starnazzare e a causa di una comunicazione del cavolo non vengan poi presi in conderazione,
ah io non ho votato M5S e qui non sto facendo propaganda grillina

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CianBellano
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9732 Messaggio da CianBellano »

Il Fede ha scritto:
Gambo192 ha scritto: (NB per grillini: seguire tutto il ragionamento impiega più di 5 secondi)
Guarda che sei te che hai scritto che Grillo avrebbe creato un tweet falso, dicendo una cazzata. Hai scritto questo:
Gambo192 ha scritto:certo che Grillo, arrivare a postare su facebook un falso tweet photoshoppato della Boldrini, sostenendo che l'abbia cancellato...
non ha più cartucce da sparare....
Io ti ho detto che Grillo (anche ammettendo tutta la sua malafede) non avrebbe avuto alcun interesse a fare un tweet fake in cui la Boldrini scrive cose che poi ha detto davvero. A cosa serve? Un "hacker" avrebbe semmai creato un tweet assegnando parole e concetti totalmente inventati. Quindi, ho detto che non ha senso parlare di falsi, poi arrivi tu e mi posti un articolo in cui c'è scritto questo, che dà ragione a me e non a te

Immagine

Immagine

A me poco importa se quel tweet l'ha scritto la Boldrini o il suo staff, o lo staff di Che Tempo Che Fa (che sono lì per difendere la Boldrini, al contrario di Grillo) non ci vedo una gran differenza, soprattutto perché c'è riportato esattamente il suo pensiero e non un'altra cosa. Di fatto, non l'ha scritto Grillo, quindi hai parlato per l'ennesima volta in maniera avventata, così tanto per smuovere la tastiera
Ho letto l'atricolo e da quello che emerge il tweet è stato falsificato, e pubblicato da grillo.
Prova a leggerlo meglio (poi se non vuoi credere alle sue conclusioni sei comunque liberissimo di farlo, a me tuttavia sembra credibile). Quello che precisa l'autore è che quasi certamente la "bufala" è stata passata allo staff di grillo senza responsabilità degli stessi. Poi che in quella trasmissione avesse detto una cosa simile conta fino ad un certo punto, le frasi singole confezionate in modo infelice come quella, hanno una valenza decisamente più dirompente/sputtanante.

Ho fatto questa precisione "fuori tempo massimo" peché ho letto l'articolo e mi ha molto infastidito la costruzione artefatta di questa cazzata. Accusare (indirettamente) di mentire in modo così sfacciato una figura istituzionale è molto antipatico, soprattutto se così alla leggera ed infondatamente.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9733 Messaggio da Pim »

rufus t. firefly ha scritto:
Pimpipessa ha scritto:io dellla bodrini stuprabile non parlo, di twitter nemmeno, ma ditemi

drogato, rufus non vi sembra una boiata la questione bankitalia?
no
peccato essere su SZ perchè mi picerebbe proprio sapere la tua opinione senza polemica davvero

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Il Fede
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9734 Messaggio da Il Fede »

@Ciamby

Il punto è che c'è chi si esalta e specifica che si tratta di un tweet falso verso una carica dello stato, ma quella stessa carica dello stato Domenica quelle cose le ha dette veramente a voce, usando le stesse parole del Tweet. Cioè, falso sì, ma concettualmente non c'è nulla di inventato, e non l'ha creato Grillo. Comunque, capisco cosa vuoi dire, ho condannato un po' più indietro la strumentalizzazione becera.

Io ho trovato questo articolo letto due o tre giorni fa, l'ho trovato interessante. Per chi non ha grandi basi economiche (tipo me) non è facilissimo da capire al volo, ma con un po' d'attenzione non è nemmeno così complicato (come infatti viene specificato). Anche la Meloni (vabbè, però consiglio almeno di sentire cosa dice) l'ha definita una porcata (ho trovato il video, è sotto l'articolo)

Le quote di Bankitalia: la solita porcata

Mercoledì è stato approvato dalla Camera un provvedimento che comporta la rivalutazione del valore patrimoniale delle azioni Banca d’Italia. Il provvedimento, dal contenuto un po’ tecnico, non è però troppo difficile da comprendere nella sostanza. Lo diciamo subito con lo stile diretto che ci ha sempre caratterizzato e attirato tanti amici e tanti “amici”: il provvedimento fatto approvare con urgenza alla Camera è una porcata. Fondamentalmente esso contiene una (legale) truffa contabile a favore dei bilanci di alcune banche del paese e dell'erario, oltre che un sostanziale trasferimento di risorse dai contribuenti alle banche.

Andiamo per ordine. Per ragioni storiche gli azionisti della Banca d'Italia sono alcuni istituti bancari italiani (più, per il 5,66%, INPS e INAIL). Banche centrali fondate da istituti bancari (pubblici come in Italia o privati come ad esempio negli Stati Uniti) sono storia comune a molti paesi sviluppati. Le quote oggi possedute da Intesa, Unicredit, eccetera sono eredità delle quote originarie delle banche fondatrici di Banca d’Italia.

Tuttavia, in Italia come altrove, le banche centrali si sono nel corso della storia emancipate, legalmente e funzionalmente, dagli istituti fondatori. La Banca d'Italia in particolare è un ente di diritto pubblico dal 1936, e tale è rimasta anche dopo la (cosiddetta) privatizzazione delle banche dei primi anni '90. In praticamente tutti i paesi le banche centrali hanno il monopolio della creazione della moneta, il che fornisce loro risorse reali denominate per motivi storici con il termine pittoresco "signoraggio". Francesco Lippi ha spiegato qui, poco tempo fa, come funzioni, quindi non ci dilunghiamo.

Fino ad oggi, il valore nominale delle quote societarie della Banca d’Italia è rimasto arbitrario, non essendo tali quote commerciabili. Per far sì che la maggior parte degli introiti da signoraggio restasse al Tesoro (com'è doveroso, dato che le banche centrali hanno il monopolio della produzione di moneta solo esse producono signoraggio) questo valore nominale è stato mantenuto a soli 156.000 euro ed è stato posto un limite ai dividendi pagabili ai "soci" fondatori (non più di 4% delle riserve). La politica di distribuzione dei dividendi è sempre stata, giustamente, molto prudenziale; e quindi alle banche, come dividendi, andavano pochi spiccioli. La lista degli azionisti e l'ammontare esatto delle quote si trova qui. Anche il controllo della governance della Banca d’Italia è di fatto e sostanzialmente lasciato a Tesoro e Parlamento: i “soci”, anche se partecipano formalmente a definire i soggetti che controllano e vigilano sulla gestione amministrativa della banca, non hanno voce in capitolo nella definizione delle funzioni istituzionali della Banca.

Insomma, i “soci” fondatori di Banca d’Italia ad oggi non sono che un residuo storico: non hanno controllo della banca, non possono commerciare le proprie quote e da esse ricevono dividendi minimi ed indipendenti dagli introiti da signoraggio, che vanno invece (giustamente) al Tesoro. I soci hanno invece il privilegio di nominare qualche amico a sedere in qualche poltrona (il consiglio superiore, il collegio dei sindaci) per svolgere compiti di consulenza e controllo certamente importanti oltre che remunerative. Lo fanno, facciamolo notare visto che ci siamo, con procedure poco trasparenti e completamente estranee al processo democratico che dovrebbe invece caratterizzare una funzione pubblica di tale importanza. Se di riforma si voleva parlare, forse si poteva cominciare da lì.

Ed invece, a seguito del provvedimento oggi approvato alla Camera, altre cose cambieranno. E cambieranno in peggio.

1. Innanzitutto il valore delle quote azionarie passa a 7,5 miliardi di euro. Questa ricapitalizzazione avviene a fronte delle riserve statutarie della Banca che sono abbondanti. Al 31/12/2012 il patrimonio netto (capitale+riserve) della Banca d'Italia ammontava a circa 23 miliardi di euro. Da un punto di vista sostanziale questo patrimonio è pubblico e appartiene al Tesoro, perché è stato accumulato grazie al potere di monopolio fornito dalla legge all'emissore di moneta, non attraverso l'attività e gli investimenti dei soci, come avverrebbe per una qualsiasi azienda privata. Il valore delle quote è arbitrario, come dicevamo, e quindi la ricapitalizzazione è nella sostanza un trasferimento dal Tesoro alle banche che detengono le quote. Questo trasferimento non ha alcuna contropartita diretta per il Tesoro ed è per le banche puramente contabile, cioé può essere contabilizzato a bilancio ma non comporta in sé trasferimento di attività né di liquidi.

Ma secondo la BCE, "in conseguenza all’operazione di ricapitalizzazione autorizzata dal decreto legge, le quote devono essere registrate nei conti patrimoniali degli azionisti nel comparto delle attività finanziarie detenute per la negoziazione al valore precedente l’operazione". Le plusvalenze sulle quote andranno quindi a concorrere pienamente al common equity tier 1, indicatore utilizzato ai fini del calcolo degli indici di patrimonializzazione secondo la normativa di vigilanza bancaria. Il trasferimento quindi, anche se solo contabile, ha il vantaggio di far apparire le banche maggiormente capitalizzate ai fini degli stress test previsti in occasione dell’Unione Bancaria in sede BCE.

2. Le quote sono rese trasferibili, si dice, al fine di permettere ai soci di rispettare un limite massimo del 3% per la quota di partecipazione. Essendo trasferibili il loro valore non è più arbitrario ma determinato dal mercato. Semplificando, il valore delle quote di Banca d'Italia sarebbe il valore scontato dei dividendi previsti futuri (è una approssimazione, ma serve per fornire almeno un'ordine di grandezza per valutare quanto valga il trasferimento). Se la Banca d'Italia non pagasse dividendi il valore di mercato delle quote sarebbe nullo e l'operazione sarebbe unicamente contabile come si diceva sopra; un'operazione comunque molto conveniente per le banche interessate. Se invece la Banca d'Italia iniziasse a pagare dividendi tutti gli anni sul nuovo capitale, il tasso a cui scontare tali dividendi dovrebbe essere un tasso privo della componente di rischio, perché è ragionevole che tale sia un investimento nell'istituto di emissione, diciamo 1-2%. Quindi se la Banca pagasse l'1-2% in dividendi il suo valore di mercato sarebbe approssimativamente quello determinato arbitrariamente dal legislatore, 7,5 miliardi. In questo caso l'operazione comporterebbe un trasferimento sostanziale, non solo contabile, di 7,5 miliardi alle banche, tramite una serie di dividendi futuri che non sono, in alcun senso, dovuti. Anzi, son regalati perché vengono dal signoraggio e Intesa o Unicredit con il signoraggio non c'entrano proprio! Se i dividendi fosseri maggiori, in aspettativa le quote della banca potrebbero avere sul mercato un valore addirittura maggiore.

Per agevolare tale processo di ricomposizione dell'azionariato, la Banca d'Italia ha facoltà di riacquistare temporaneamente le quote. In questo caso la Banca d’Italia (il Tesoro in ultima istanza) trasferirebbe sostanzialmente, non solo contabilimente, liquidità alle banche oggi proprietarie in cambio di quote azionarie. In altre parole, il Governo/Tesoro prima rivaluta contabilmente le quote delle banche in Banca d'italia e poi se le ricompra al nuovo elevatissimo prezzo perché altrimenti la Banca d'Italia perderebbe indipendenza (che non è vero perché i soci contano poco o nulla, come abbiamo visto). Chiaro? Limpido, Recoaro! Si noti che il trasferimento sostanziale dal Governo/Tesoro non necessita dell'atto di ricomprare le quote, che potrebbe avvenire come no, ma sta invece nei dividendi che la banca pagherà in futuro, da cui il valore delle quote in effetti dipende. La trasferibilità delle quote rende il il trasferimento liquido per le banche, che possono vendere le quote invece che aspettare il flusso annuale di dividendi, ma l'ammontare del trasferimento dipende dai dividendi. Come dicevamo, con dividendi dell'1-2%, il trasferimento sarebbe di 7,5 miliardi. Più alti i dividendi, più alto il trasferimento.

3. Le quote riceveranno una remunerazione massima pari al 6% del loro (nuovo) valore nominale, portando il valore dei dividendi distribuiti ad un massimo di 450 milioni di euro (contro i 70 milioni di utile attribuiti nel 2012). Il 6% è un dividendo folle, per un investimento senza rischio. 70 milioni sarebbero circa l'1%, molto più appropriato. Si noti però che se 70 milioni l'anno di dividendi sono un "regalo" alle banche (che hanno investito un capitale minimo un secolo e passa fa e che, soprattutto, non contribuiscono affatto a generare i rendimenti che vengono dal signoraggio), questo provvedimento comporta un regalo aggiuntivo, a parte la questione della liquidità, solo nella misura in cui i dividendi effettivi aumentino in futuro rispetto a quelli che erano previsti prima che fosse approvato il provvedimento. È difficile dirsi se questo sia il caso, visto che sia precedentemente che ora la legge fissa solo un tetto massimo ai rendimenti. In altre parole: i dividendi futuri saranno lasciati alla discrezione del governatore e del direttorio, ossia sarà una decisione politica da prendere ogni anno. Sussidiamo banche private con i proventi del signoraggio o no? Non sappiamo chi si sia inventato questa cosa ma ci chiediamo se davvero Ignazio Visco possa condividere un'idea del genere. Come è possibile accettare che un governatore debba essere posto, dalla legge, nella situazione di chiedersi, ogni anno, se deve o meno sussidiare banche private usando i proventi del signoraggio? Una porcata del genere farebbe bestemmiare qualsiasi economista degno di tale titolo. Perché Visco non dice nulla?

4. La ricapitalizzazione sarà tassata come plusvalenza e genererà quindi introiti fiscali per il governo. In questo modo l’operazione si configura come una trasferimento contabile indiretto dalla Banca d’Italia al Tesoro - in altre parole, una parte del patrimonio della Banca, che appartiene al Tesoro ma è fuori bilancio, verrà contabilizzato tra le entrate fiscali. Si parla di 1-1,5 miliardi di euro. Lo stesso per la tassazione sugli aumentati dividendi che le banche socie percepiranno a seguito della ricapitalizzazione delle quote. Un'operazione certamente dal sapore piuttosto sgradevole: un paese che mette le mani nel patrimonio della banca centrale per risolvere problemi fiscali è un paese arrivato a raschiare il fondo del barile.

Come abbiamo detto la ricapitalizzazione è arbitraria. Ma vale la pena notare quanto grande sia. Per dare un'idea, se un capitale iniziale di 156mila euro del 1936 avesse avuto un rendimento del 6% per 78 anni, e se non fossero stati distribuiti dividendi (che invece son stati distribuiti), oggi varrebbe 14,7 milioni, cioé circa un cinquecentesimo della valutazione imposta dalla riforma. Quindi, o la rivalutazione è eccessiva, o la banca ha avuto un rendimento molto più alto. Vale la seconda: il rendimento è certamente molto più alto; non per l'acume strategico dei soci, ma perché la banca svolge un ruolo pubblico insostituibile ed in regime di monopolio concesso dallo stato, ed è dunque giusto che i rendimenti da essa conseguiti rimangano alla collettività come è stato per quasi 80 anni. Qui invece si prevede di distribuire ai soci attuali e futuri l'1% (se si rimane alle cifre attuali), o addirittura fino al 6% calcolati su un capitale enormemente più alto rispetto a quello effettivamente investito.

Da un altro punto di vista, un'azienda che distribuisce 70 milioni l'anno (o più) di utili senza rischio per l'investitore corrispondono certo ad un capitale di circa 7,5 miliardi. Ma perché si dovrebbe continuare a distribuire 70 milioni l'anno a chi non ha mai investito nell'azienda, salvo qualche bruscolino 80 anni fa?

Il provvedimento prende almeno tre piccioni con una fava: le banche si ricapitalizzano semplicemente con un tratto di penna; riceveranno trasferimenti monetari, almeno potenzialmente, tramite maggiori dividendi oltretutto immediatamente liquidabili; per un anno il governo riceve in cambio un introito tramite la tassazione delle plusvalenze. Il relatore per la maggioranza, on Marco Causi (PD) non prova nessuna vergogna ad ammettere che l'operazione serve a coprire i mancati introiti dell'abolizione dell'IMU.

Spiace che il Movimento 5 Stelle abbia avuto il monopolio o quasi dell'ostruzionismo parlamentare. Purtroppo chi spesso straparla tende a non essere preso sul serio; e chi protesta su tutto ogni tanto ne azzecca una, e questa è una di quelle volte. I "compagni" del PD che difendono a spada tratta il provvedimento sui social networks farebbero meglio a riflettere prima di parlare. O forse no, forse hanno riflettuto e si son detti: anche la "nostra" banca ci guadagna ed a Siena saranno contenti. Vero, Matteo Renzi?


http://noisefromamerika.org/articolo/qu ... ta-porcata

La Meloni dice la sua:

Ultima modifica di Il Fede il 04/02/2014, 16:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#9735 Messaggio da rufus t »

elaboro e mi spiego: molte banche ed assicurazioni (ma anche inps ed inail) sono proprietarie di bankitalia, che certo non vale € 156.000, ossia la somma per la quale, fino a ieri, era iscritto il 100% del valore delle quote
diversi anni fa, in previsione della rivalutazione, era stata fatta una stima intorno ad € 7Mld (ricordate che BIt produce utili, che però non vengono distribuiti ma accantonati)
la rivalutazione, che è uno strumento bilancistico ordinario (anzi, in alcuni casi obbligatorio), vuol semplicemente dire che, dove in bilancio avevi scritto (fra le immobilizzazioni e partecipazioni) 100, oggi puoi scrivere 100.000 (o più, basta fare il calcolo del ratio)
Sulla differenza fra 100.000 e 100, le banche pagano le tasse (mi sembra oltre € 1Mld)
con questo miliardo, viene in parte coperto il buco dell'abrogazione dell'Imu sulle prime case (e i grillini dovrebbero decidersi se l'abrogazione dell'Imu sia una cosa buona o cattiva, perché ancora non si è capito come la pensino, sempre ammesso che la pensino in qualche modo)
per converso, tutte le banche, grazie al nuovo valore delle quote in bilancio, si trovano con un capitale maggiore, il che serve per affrontare con maggiore tranquillità gli stress test (anzi servirà l'anno prossimo, perché quelli di quest'anno si baseranno sul bilancio 2013, non influenzato dalla rivalutazione). faccio presente che se una banca non supera lo stress test o ricapitalizza (con i soldi dei soci) o fallisce. E mi sembra ovvio che dal fallimento di una qualsiasi banca chiunque abbia solo da perdere
in realtà, la legge introduce la possibilità per i possessori di quote di vendere la parte eccedente il 3%, ma solo a soggetti di diritto italiano e aventi sede legale e attività amministrativa in Italia, peraltro con una sorta di prelazione della stessa BIt.
questo è senz'altro un bell'aiuto alle banche (precisamente a Intesa, a Unicredit, a Cassa di Risparmio di Bologna e a Carige, oltre che ad Assicurazioni Generali e all'inps, gli unici soggetti che superano il 3% - Mps, di cui si è pure parlato per sottintendere i vantaggi che il Pd ne ricaverebbe, ha se non sbaglio il 2,5%)
Aiuto che però le banche da un lato hanno pagato con le tasse e dall'altro in parte dovuto, poiché, ripeto, sono loro le proprietarie di BIt
quello che io ci vedo, però, è solo un artificio contabile: prendo dalle banche un po' (un bel po') di soldi oggi, soldi che le banche potranno riavere domani, ovviamente con congrui interessi
insomma, si è grattato ancora una volta il fondo del barile, ma niente di scandaloso e niente di porcino

(tengo a precisare che questo che ho scritto l'ho ricavato, perdendo un quarto d'ora, dalla lettura del testo normativo e dei dati che si trovano sul sito della BIt. mi sapete indicare qualcun altro che ha fatto lo stesso?)
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