gi.kappa. ha scritto:
Però per il resto sempre poche parole se non ero io a condurre la conversazione, mai una domanda sui cazzi miei, mai un accenno di iniziativa, mai mezzo messaggio anche per chiedere una coglionata.
Pensa che per me è la conferma che era interessata.
Tutte le altre, che ti piacevano e invece sembra che cercassero solo amicizia, ti hanno sempre parlato dei loro cazzi, degli ex e delle amorose pene, confidandosi con l'"amico".
Se lei chiedeva i tuoi cazzi, poi tu avresti fatto altrettanto, ma lei, essendo fidanzata, non aveva interesse a divulgare questi cazzi, era la sua vita che voleva separare dal vostro rapporto. Da quello che percepisco dai tuoi racconti c'era (o almeno sembra da quello che scrivi) un interesse fisico, un'attrazione chimica, animale, probabilmente potrebbe aver voluto una semplice avventura, e quello è un atteggiamento piuttosto comune e consono allo scopo. E' pure lo stesso identico atteggiamento che terrei io nelle stesse condizioni.
Il problema è che tu (sempre inconsciamente sia chiaro) credo non cerchi l'avventura, la scopata fine a se stessa, ma la fidanzata, la compagna, l'amica speciale o come vuoi chiamarla. Con la quale dopo ovviamente fare sesso. E questo ti porta ad aver paura di un rifiuto, ad avere troppo rispetto per eventuali suoi legami, a farti tutta una serie di scrupoli inutili e dannosi allo scopo, in pratica ad andare quasi sempre in bianco.
L'istinto del "cacciatore" single (che vorresti essere o comunque fare) invece porta a ricercare sempre l'avventura, il sesso, in qualunque forma si possa presentare; dopodichè si prende in considerazione l'eventuale tipo di legame che li possa unire. Non decide a priori che quella con cui ci prova sarà la fidanzata o l'amante o una semplice avventura (tranne che per motivi evidenti), ma è semplicemente proteso nella conquista ... per il resto vedrà dopo come si mettono o si evolvono le cose.
E' chiaro che il secondo sarà sempre avvantaggiato rispetto a te, almeno nel numero delle conquiste e fino ad una certa età. Poi. in futuro, subentreranno altri fattori, come l'affidabilità, la serietà , ecc .... ma quella è un'altra storia, che al momento non deve interessarti.
Come Pan, anche io da ragazzino avevo molte titubanze a provarci spudoratamente, anche se la passione per la figa era forte in me. Essendo sostanzialmente un timido, la paura del rifiuto c'era, l'insicurezza davanti alle strafighe pure, ma piano piano le ho combattute e acquisito sempre più sicurezza e un certo stile personale, che con il tempo hanno portato qualche risultato.
Ricordo ancora gli ammonimenti del nonno paterno a me 13/14enne che al mare giocavo a ping ping con una ragazzina lì conosciuta; "Toccagli il culo!" Al che io: "Ma che dici, nonno .. daì" - "Che hai paura di prendere uno schiaffo? Ricordati sempre, meglio sfacciato che coglione!". Non gli toccai il culo, non ci provai e naturalmente non ci feci niente, e così successe anche con altre che sembravano interessate. Ma progressivamente superai le titubanze, diventai più determinato e intraprendente, non sono mai diventato così sfacciato come avrebbe voluto il nonno, ma diciamo che ho raggiunto un buon compromesso.

Per quanto possano essere utili le altrui esperienze, è solo per dirti che (quasi) nessuno nasce "imparato", tutti abbiamo fatto un percorso, chi più chi meno veloce, alcuni non sono neppure partiti, altri sono arrivati lontano. Tu sei già in età avanzata, probabilmente hai un'indole "tranquilla", ma sei ancora in tempo per una maturazione sull'approccio, certo che ci devi mettere impegno e voglia, come dice maniglia. I 2 di picche si devono prendere e metabolizzare, senza aver poi dei rimpianti.
L'essenziale è avere
fame, senza di quella diventa tutto molto più difficile, ma se non si ha fame, non si ha neppure il gusto della caccia.
E anche stasera lo zio Sal ha raccontato l'inutile favoletta della notte. E rimedierò un ulteriore vaffà da Trez!
