tiffany rayne ha scritto:
Comunque calma e gesso che se diventiamo presuntuosi arriviamo quinti, trovo che il livello tecnico-tattico delle avversarie della Juventus (Roma, Napoli, Inter e Fiorentina) si sia molto alzato rispetto alla scorsa stagione. Per questo starei attento a non fare troppi voli pindarici e a dire che abbiamo uno squadrone, ci sarà da soffrire per vincere il terzo scudetto di fila. In questo Conte ha ragione, non dice sempre cazzate nelle interviste del pre e del dopo partita come asserisce, con qualche ragione, il Capitano.
non c'è ombra di dubbio che il livello di qualità delle squadre si sia alzato.
l'avevo già scritto.
conosco poco la roma perché vedo solo le azioni salienti (peraltro tutte molto belle e di movimento).
ma i risultati parlano per lei.
il napoli che ho visto è una gran bella squadra e benitez un ottimo allenatore.
l'inter è cresciuta molto, anche se personalmente non mi piace come gioca, ma ha indubbiamente giovani di gran qualità.
la fiorentina gioca in maniera molto più pratica e massiccia rispetto allo scorso anno (dove forse esteticamente era più bella). ma ha un Sig. Rossi che, finalmente e per merito (e lo dico con grande rispetto e simpatia), sta ottenendo il successo e la visibilità che si merita. Auguro davvero un gran campionato e una bella coppa del mondo. è un giocatore di qualità, velocità, tecnica e concretezza. e gioca in una squadra giusta e ben impostata come la fiorentina.
sulla juve non faccio voli pindarici.
constato che sta giocando bene in ogni reparto finalmente.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Non eravamo diventati dei brocchi finiti e spompati venti giorni fa, non siamo diventati dei fenomeni ammazzacampionato oggi.
Non ho visto la partita domenica sera ma da quanto ho letto, ventun centimetri a parte, è stata una bella partita... un'ottima juve e un buon napoli... tifosi a parte, di entrambi i colori.
Non gasiamoci troppo, non sentiamoci appagati e cerchiamo di giocare sempre così, la roma viene da un momento no anche a causa di qualche infortunio di troppo, soprattutto in attacco, ma la vera roma credo sia quella vista fino a dieci giorni fa. Pure il napoli lotterà fino all'ultimo. Sembra una lotta a tre per il momento, con fiorentina e inter che tendono a perdere qualche punto di toppo con le cosiddette squadrette.
Probabilmente sarà un bel campionato fino alla fine.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"
io a parte il Napoli non vedo nessuno, la Roma faticherà ad arrivare in zona Champions secondo me
credo e spero che alla fine la juve vincerà lo scudetto senza faticare troppo, mi fa più paura l' inter sinceramente
Ti taglio la capa che è, ‘na minaccia?”
di Rocco Calenda News nov. 12
«Ti taglio la capa che è, ‘na minaccia?». Già. Ti spaventi quando qualcuno ti aggredisce sbraitando che ti mozza la testa se scendi in campo contro la Salernitana?
«Solo se sei un ragazzo. Un professionista vero non si farebbe condizionare. Però capirebbe il messaggio» E qual è – quale doveva essere – il messaggio? «Rispettate la nocerinità. È una questione di maglia, dunque d’onore». L’onore. La maglia. La nocerinità. Il senso di appartenenza a una comunità in cui il pallone e la politica camminano da sempre fianco a fianco. Meno di cinquantamila persone, seimila e cinquecento delle quali in possesso della tessera del tifoso (e dunque identificati o identificabili in ogni stadio nostrano). La percentuale più alta del Paese. Il calcio è consenso. Una colla che lega ogni cosa. Un matrimonio antico. Nella buona e nella cattiva sorte.
Italia, ventunesimo secolo, lunedì, prima periferia di Nocera. Vento. Pioggia. Casoni scrostati che si arrampicano sui cavalcavia. Cani che abbaiano in lontananza. Seduto a un tavolino del Caffè Pucciarelli, Pino Alfano, consigliere comunale con la delega allo Sport («di fatto sono l’assessore da un sacco di anni»), un passato da indipendente con simpatie per il Pd e ora vicino al sindaco di destra Manlio Torquato, si stringe nel giubbotto di pelle marrone. Ha le spalle larghe di chi si dedica alle arti marziali – «mi difendo ancora» – i modi spicci dei poliziotti di frontiera messicani. E’ un ultrà. Forse il più noto. Uno dei fondatori del gruppo «Estranei alla massa», nato nel 1992, amici del Toro e del Bologna. «Ero giovane. Avevo la testa calda e facevo a cazzotti.
Viso a viso. Senza coltelli. A mani nude. Le ho prese e le ho date. Ma adesso no. Mai avuto un Daspo – il provvedimento che impedisce l’accesso agli stadi per fatti violenti – e non voglio cominciare ora». Non vuole. Ma anche lui domenica mattina era lì. Al residence Mercato San Severino, ritiro e alloggio dei giocatori della Nocerina. Mancavano tre ore al derby con la Salernitana quando è arrivato con altri centocinquanta ultrà.
Eccitati. Gridavano: «Onorateci», con l’orgoglio retorico di chi è convinto che ogni cosa presto sarà inondata di splendore. E tutto sarà chiaro. O brucerà. Quando i giocatori sono usciti in strada quelli, gli ultrà, hanno cominciato a diventare aggressivi. Li hanno schiacciati sul pullman. «Onorateci, onorateci, onorateci». Un incubo. Ma che cosa volevano dire? Volevano dire che per ragioni di ordine pubblico ai tifosi della Nocerina era stato impedito l’accesso allo stadio di Salerno. Un derby atteso 27 anni. Una rivalità, quasi tribale. E i tifosi costretti a restare fuori. Un insulto. Intollerabile. «Se noi non possiamo venire, voi non dovete giocare». I calciatori sono sbiancati. Molti di loro hanno appena vent’anni. Qualcuno anche meno. Tremavano. I filmati della polizia mostrano le minacce con chiarezza. Uomini con spalle da scaricatore di porto e la testa rasata che alzano le mani. Le mettono al collo di questi atleti-bambini da mille euro al mese che sotto l’onda d’urto sembrano cadetti rammolliti a bordo di un sottomarino. Una cosa più grande di loro. «Se mettete piede in campo siete morti. Lo Stato ci offende impedendoci di essere presenti e voi dovete stare dalla nostra parte. Ci dicevano cose così», racconta un atleta-bambino arrivato dal Nord. «Sono qui in prestito. Non voglio guai. Se il mio nome esce sono rovinato. Me la sono fatta sotto. Picchiavano i pugni sul pullman. C’erano esplosioni.
Fumogeni. Troppo per me». Troppo per chiunque, anche se nei verbali della polizia nessuno ha raccontato delle minacce di morte. Arrivato negli spogliatoi il ragazzo del Nord si è messo d’accordo con i compagni. «La impediamo noi la gara». Tre sostituzioni in cinquanta secondi. Poi cinque infortuni simulati. Fine partita. Fine di ogni cosa. Eppure Pino Alfano nega che ci siano state pressioni. «Abbiamo solo detto: non c’è festa senza musica. E noi tifosi siamo la musica». Tutto qui? «Tutto qui. Se qualcuno è andato oltre io non lo so». Lui no. Ma il questore di Salerno, Antonio De Iesu sì. «Una parte della tifoseria è malata. E’ gente che esorcizza la mediocrità del proprio essere con comportamenti di questo tipo», dice annunciando 20 Daspo.
In questo intreccio insano il sindaco di Nocera si schiera dalla parte degli ultrà e della squadra. «La loro è stata una forma non cruenta di disobbedienza civile», dichiara senza vergogna. Lasciando capire che la città si sente discriminata. Proprio come raccontano nei bar. «A Salerno hanno ospitato i tifosi del Napoli. E persino del Verona. Rivalità pericolose. Perché noi no?». Sindaco, tifosi, giocatori, società, bar. Tutti assieme in questo conflitto surreale. E come se non bastasse nei discorsi della città che aspetta il derby con la Paganese (quello più sentito) torna in ballo la politica. Il sindaco Pd di Salerno, De Luca, che amerebbe fare dispetti al patron della Nocerina, Giovanni Citarella, costruttore edile vicino a Edmondo Cirielli, bandiera locale del Pdl. Favole? Di sicuro lo specchio di un mondo che ha lasciato una parte di sé nella preistoria.
Davanti alla sede della Nocerina il direttore sportivo Pavarese, racconta che oggi la squadra tornerà in campo. A porte chiuse. Come le bocche. «Ma una cosa la voglio dire: è facile parlare quando non si è parte in causa. Io l’ho visto lo choc negli occhi dei ragazzi. Voi no». Fa un freddo cane. E’ tutto sbagliato. I modi, il senso, la misura, mentre tra un lembo della notte e l’altro rimbalza l’epigrafe angosciante del consigliere-ultrà Pino Alfano. «Ti taglio la capa che è, ‘na minaccia?».
edwin76 ha scritto:io a parte il Napoli non vedo nessuno, la Roma faticherà ad arrivare in zona Champions secondo me
credo e spero che alla fine la juve vincerà lo scudetto senza faticare troppo, mi fa più paura l' inter sinceramente
La roma non ha le coppe ed in questo momento ha parecchie assenze importanti.
Non dico che reggerà il ritmo delle prime dieci giornate ma sicuramente se la giocherà fino alla fine.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"
Siamo in autunno, come da tradizione cadono le foglie e gli allenatori di calcio. Esonerati Delio Rossi e notizia di poco fa anche Sannino, sono già 4 le panchine saltate in A.
sinceramente non capisco perché il Milan continui ad andare avanti con Allegri, quando ormai si sa benissimo che hanno deciso di farlo fuori, è una mancanza di rispetto soprattutto verso l' allenatore, che senso ha andare avanti ancora qualche settimana o qualche mese così sinceramente non lo capisco
edwin76 ha scritto:sinceramente non capisco perché il Milan continui ad andare avanti con Allegri, quando ormai si sa benissimo che hanno deciso di farlo fuori, è una mancanza di rispetto soprattutto verso l' allenatore, che senso ha andare avanti ancora qualche settimana o qualche mese così sinceramente non lo capisco
sinceramente al milan non si capisce più nemmeno chi comanda.
edwin76 ha scritto:sinceramente non capisco perché il Milan continui ad andare avanti con Allegri, quando ormai si sa benissimo che hanno deciso di farlo fuori, è una mancanza di rispetto soprattutto verso l' allenatore, che senso ha andare avanti ancora qualche settimana o qualche mese così sinceramente non lo capisco
forse aspettano le sue dimissioni, per non pagarlo fino a scadenza di contratto, e Allegri col cazzo che darà le dimissioni
edwin76 ha scritto:sinceramente non capisco perché il Milan continui ad andare avanti con Allegri, quando ormai si sa benissimo che hanno deciso di farlo fuori, è una mancanza di rispetto soprattutto verso l' allenatore, che senso ha andare avanti ancora qualche settimana o qualche mese così sinceramente non lo capisco
Allegri è una mancanza di rispetto nei confronti della categoria allenatori.
Si sarebbe dovuto dimettere dopo la sconfitta con il Parma (non considerando gli anni passati)
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO? "Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes Membro dell'ala intelligente del forum dal 07/02/22
Antonchik ha scritto:Magari i portieri la pensano così, ma ti invito a riflettere sul fatto che prima nessuno calciava con questa tecnica. Il massimo era lo stravagante tiro con le tre dita esterne, dei funambolici brasiliani.
Anche se Mario Corso riusciva a farla abbassare, hai ragionissima quando dici che i palloni moderni hanno più possibilità di scaricare la spinta e scendere improvvisamente. Nonostante ciò, credo ancora che i fattori determinanti siano il piede e il punto del pallone colpito, insieme alla coordinazione del movimento (se noti la gamba viene tenuta un pò arcuata e molle).
Anto veramente interessante questa discussione sulle punizioni e sono serio!
Però ho visto due punizioni di tipi in bianconero battute contro squadre azzurre. Allora ne propongo una a giro, ma che giro, di uno in maglia azzurra contro una squadra bianconera.
Trovo che armarsi del Diego, del campione de calcio, in una discussione sul come si calcia un pallone sia quantomeno scorretto portare ad esempio l'unicità di quel colpo. Un gesto, un intuizione di rara bellezza. Mai visto niente del genere nè prima nè dopo quel Napoli - Juventus. La terza "cosa" dei fuoriclasse assoluti come Maradona, Garrincha, Pelè... ( cit. F.Rossi )
Concordo con quanto scritto da Anton.
Credo che all'evoluzione dei materiali, abbiano fatto seguito cambiamenti nel modo in cui i giocatori si preparano ad approcciare e a calciare la palla da un parte, e di quell'unico uomo che dall'altra si prepara a respingerla/bloccarla.
A quanto pare nel tempo, i portieri non sono stati in grado di adeguarsi con la stessa naturalezza degli attaccanti.
Io mi chiedo se abbiate mai calciato un pallone... è ovvio che abbiano cambiato il modo di calciare, quando hanno capito che i supertele colpiti in una certa maniera pigliano traiettorie che in 20 metri si alzano, si abbassano e si rialzano di nuovo... ripeto sfido a ripetere queste punizioni con i palloni "vecchi"
P.S. per i portieri voglio vedere te con una palla che ti arriva dritta a 100 km/h e a 2 metri da te si sposta di mezzo metro
P.P.S. Quella di Diego non è paragonabile alle punizioni di oggi, era una "semplice" foglia morta
Ma non vi preoccupate che Pirlo rimane un grandissimo specialista
"Ma s'io avessi previsto tutto questo... dati causa e pretesto,forse farei lo stesso"
CianBellano ha scritto:
Comunque la propensione del tifoso viola nel coltivare e fomentare rancori verso i propri nemici (sempre più numerosi ed unilaterali, se possibile), trovo sia esecrabile e peculiare.
è una cosa che si portano dietro dall'alto medioevo
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
CianBellano ha scritto:
Comunque la propensione del tifoso viola nel coltivare e fomentare rancori verso i propri nemici (sempre più numerosi ed unilaterali, se possibile), trovo sia esecrabile e peculiare.
è una cosa che si portano dietro dall'alto medioevo
Allora è vero quello che dice un mio amico:" Sò antichi"
"Ma s'io avessi previsto tutto questo... dati causa e pretesto,forse farei lo stesso"
Ma è tutto normale, d'altronde sono solo 30 anni che la storia si ripete ...
Cesari dovrebbe preoccuparsi del fuorigioco dubbio fischiato al Chievo contro il Milan. Perché lo vedo sempre un po' mollacchio sul Milan.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)