
Gradevole commediola sulle peripezie degli immigrati irregolari in Francia, dove (a giudicare dal film)
la gestione del problema sembra essere una specie di burletta: i protagonisti si barcamenano danzerecci
fra assistenti sociali, polizia, lavori in nero, documenti veri e falsi, arresti, rilasci, fughe sui tetti e nei canali.
Charlotte Gainsbourg, dopo Nymphomaniac, torna a interpretare una depressa arrovellata dal potere.
Il filo conduttore sono i molteplici e reciproci vantaggi del turismo sessuale a chilometri zero
per le donne occidentali, purché dichiaratamente democratiche, eque e solidali,
e per gli immigrati, purché ridanciani, fisicati e in partenza per rifarsi una vita altrove.
Divertente, ma da non vedere in periodo elettorale, se non si vuol rischiare di votare Salvini.