Ma di questa Nicole...
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Re: Ma di questa Nicole...
al San Raffaele Nicole iniziò, al San Raffaele Nicole tornerà.....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: Ma di questa Nicole...
Rimanendo in tema olgettine ecc.....Divorzio tra Milan channel e la Polanco
Contratto saltato ma lei non commenta
La sexy-valletta coinvolta nel Rubygate non avrà più la parte nel palinsesto di Milan Channel per la quale avrebbe dovuto ricevere un compenso pari a 2.500 a puntata per la lettura dei messaggi dei telespettatori Fine delle trasmissioni. A Marysthell Garcia Polanco, alla fine, sono saltati i programmi. La sexy-valletta coinvolta nel Rubygate non avrà più la parte nel palinsesto di Milan Channel per la quale avrebbe dovuto ricevere un compenso pari a 2.500 a puntata per la lettura dei messaggi dei telespettatori. Il contratto, annunciato a metà settembre dalla stessa Polanco in diretta tv nel corso della trasmissione Iceberg (Telelombardia), è saltato a causa delle polemiche che hanno investito la tv ufficiale della squadra rossonera della famiglia Berlusconi.
Milan Channel, infatti, versa da tempo in stato di crisi. Ma mentre teneva fino a 35 tecnici in cassa integrazione a stipendio ridotto del 35% poteva improvvisamente permettersi di retribuire alla “papi-girl” 10mila euro a settimana per nove mesi per un ruolo di comparsa. La Polanco, raggiunta al telefono, preferisce non commentare la notizia sostenendo che “i giornalisti dicono solo bugie sul mio conto”. Ma prorio il suo silenzio in queste settimane ha rinsaldato i dubbi su questa vicenda troncata solo dopo diversi articoli che ipotizzavano un’intercessione diretta da parte del premier Berlusconi, come accaduto in passato per il ruolo in Colorado café (stando alle intercettazioni di Bari). Del resto la stessa ballerina dominicana aveva fatto sapere di aver incontrato di persona Berlusconi ad Arcore alla vigilia dei provini e la società non aveva mai smentito ufficialmente le indiscrezioni. Da qui, il dubbio che il risparmio ottenuto sulle paghe dei tecnici con il concorso dell’Inps venisse “girato” in modo disinvolto alla Polanco.
Ma a mettere un punto fermo alla vicenda è stata la società nel corso di un incontro chiesto a gran voce dalla Uilcom, il sindacato che ha mediato con Regione Lombardia per far ottenere a Milan Channel l’erogazione del contributo straordinario per i lavoratori. Dopo alcuni giorni il rappresentante del sindacato Bruno Bifronte ha incontrato il consigliere delegato della società Elena Guastoni. “La signora mi ha raccontato che Milan Channel si è limitata a fare un provino alla Polanco come tanti se ne fanno, ma ha escluso categoricamente che la presentatrice possa prendere parte alle trasmissioni”, racconta Bifronte mentre nessun segnale è arrivato dalla proprietà riconducibile a Riccardo Silva, titolare di Media Parteners International, società basata in Olanda che in portafoglio ha la gestione dei siti ufficiali di diverse squadre di calcio, Milan compreso.
Intanto i conti di Milan Channel non sembrano in ripresa e questo fa apparire poco credibile la versione che accreditava la Polanco come nuovo volto del canale rossonero all’interno di una più ampia strategia di rilancio. Gli abbonamenti in partenza erano 50mila circa, poi 15mila di meno e oggi sarebbero circa 32mila. Inoltre il contratto con Sky per la trasmissione del canale sarebbe così gravoso da assorbire il 30% dei ricavi e vanificare anche i tentativi di promozione del canale. “Recentemente era stata fatta una campagna a 4 euro anziché 8 per una settimana con prezzo bloccato per i nuovi abbonati ma evidentemente non ha dato l’esito sperato”. Quanto ai lavoratori in cassa ormai sono ridotti a 21 perché uno dopo l’altro hanno abbandonato le speranze e chi ha potuto ha trovato lavoro altrove. Questo “alleggerimento” significa che anche le ore di cassa si sono ridotte da 35 a 16 ore in meno al mese. “La società ci ha fatto sapere che siamo ormai alla soglia minima per garantire la produzione, non dovrebbero esserci ulteriori esuberi. L’intenzione è di andare avanti almeno fino a giugno 2012 che è la scadenza naturale dei contratti. La cassa scade a dicembre e ci stiamo adoperando per ottenere una proroga”.
Nervo scoperto, invece, quello dei giornalisti. Cinque in tutto, rinnovati settimana scorsa a tre mesi. Una prospettiva minima la loro, ma sicuramente maggiore rispetto all’ultimo rinnovo che non ha superato i 30 giorni. Resta il fatto che la Polanco – ultima arrivata e strapagata – doveva firmare per nove mesi. Per lei, un orizzonte temporale che gli altri lavoratori di Milan Channel si sognano.
POVERINA dovrà ritornare a fare markette
Contratto saltato ma lei non commenta
La sexy-valletta coinvolta nel Rubygate non avrà più la parte nel palinsesto di Milan Channel per la quale avrebbe dovuto ricevere un compenso pari a 2.500 a puntata per la lettura dei messaggi dei telespettatori Fine delle trasmissioni. A Marysthell Garcia Polanco, alla fine, sono saltati i programmi. La sexy-valletta coinvolta nel Rubygate non avrà più la parte nel palinsesto di Milan Channel per la quale avrebbe dovuto ricevere un compenso pari a 2.500 a puntata per la lettura dei messaggi dei telespettatori. Il contratto, annunciato a metà settembre dalla stessa Polanco in diretta tv nel corso della trasmissione Iceberg (Telelombardia), è saltato a causa delle polemiche che hanno investito la tv ufficiale della squadra rossonera della famiglia Berlusconi.
Milan Channel, infatti, versa da tempo in stato di crisi. Ma mentre teneva fino a 35 tecnici in cassa integrazione a stipendio ridotto del 35% poteva improvvisamente permettersi di retribuire alla “papi-girl” 10mila euro a settimana per nove mesi per un ruolo di comparsa. La Polanco, raggiunta al telefono, preferisce non commentare la notizia sostenendo che “i giornalisti dicono solo bugie sul mio conto”. Ma prorio il suo silenzio in queste settimane ha rinsaldato i dubbi su questa vicenda troncata solo dopo diversi articoli che ipotizzavano un’intercessione diretta da parte del premier Berlusconi, come accaduto in passato per il ruolo in Colorado café (stando alle intercettazioni di Bari). Del resto la stessa ballerina dominicana aveva fatto sapere di aver incontrato di persona Berlusconi ad Arcore alla vigilia dei provini e la società non aveva mai smentito ufficialmente le indiscrezioni. Da qui, il dubbio che il risparmio ottenuto sulle paghe dei tecnici con il concorso dell’Inps venisse “girato” in modo disinvolto alla Polanco.
Ma a mettere un punto fermo alla vicenda è stata la società nel corso di un incontro chiesto a gran voce dalla Uilcom, il sindacato che ha mediato con Regione Lombardia per far ottenere a Milan Channel l’erogazione del contributo straordinario per i lavoratori. Dopo alcuni giorni il rappresentante del sindacato Bruno Bifronte ha incontrato il consigliere delegato della società Elena Guastoni. “La signora mi ha raccontato che Milan Channel si è limitata a fare un provino alla Polanco come tanti se ne fanno, ma ha escluso categoricamente che la presentatrice possa prendere parte alle trasmissioni”, racconta Bifronte mentre nessun segnale è arrivato dalla proprietà riconducibile a Riccardo Silva, titolare di Media Parteners International, società basata in Olanda che in portafoglio ha la gestione dei siti ufficiali di diverse squadre di calcio, Milan compreso.
Intanto i conti di Milan Channel non sembrano in ripresa e questo fa apparire poco credibile la versione che accreditava la Polanco come nuovo volto del canale rossonero all’interno di una più ampia strategia di rilancio. Gli abbonamenti in partenza erano 50mila circa, poi 15mila di meno e oggi sarebbero circa 32mila. Inoltre il contratto con Sky per la trasmissione del canale sarebbe così gravoso da assorbire il 30% dei ricavi e vanificare anche i tentativi di promozione del canale. “Recentemente era stata fatta una campagna a 4 euro anziché 8 per una settimana con prezzo bloccato per i nuovi abbonati ma evidentemente non ha dato l’esito sperato”. Quanto ai lavoratori in cassa ormai sono ridotti a 21 perché uno dopo l’altro hanno abbandonato le speranze e chi ha potuto ha trovato lavoro altrove. Questo “alleggerimento” significa che anche le ore di cassa si sono ridotte da 35 a 16 ore in meno al mese. “La società ci ha fatto sapere che siamo ormai alla soglia minima per garantire la produzione, non dovrebbero esserci ulteriori esuberi. L’intenzione è di andare avanti almeno fino a giugno 2012 che è la scadenza naturale dei contratti. La cassa scade a dicembre e ci stiamo adoperando per ottenere una proroga”.
Nervo scoperto, invece, quello dei giornalisti. Cinque in tutto, rinnovati settimana scorsa a tre mesi. Una prospettiva minima la loro, ma sicuramente maggiore rispetto all’ultimo rinnovo che non ha superato i 30 giorni. Resta il fatto che la Polanco – ultima arrivata e strapagata – doveva firmare per nove mesi. Per lei, un orizzonte temporale che gli altri lavoratori di Milan Channel si sognano.
POVERINA dovrà ritornare a fare markette
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Re: Ma di questa Nicole...
Secondo me non ha voluto darla a Mauro Suma
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: Ma di questa Nicole...
uhauhaahuahua puo' darsi.....va che faccia che ha Mauro SumaDrogato_ di_porno ha scritto:Secondo me non ha voluto darla a Mauro Suma

Re: Ma di questa Nicole...
Parla Imane: “Vi svelo il ‘sistema Minetti’ e i ricatti del bunga bunga”
arà la teste più pericolosa del processo che si aprirà il 21 novembre a carico di Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede, accusati di essere i fornitori delle ragazze del bunga-bunga. È Imane Fadil, ha 27 anni, è nata a Fez, in Marocco, ma è cresciuta a Torino e da qualche anno vive a Milano. Fa la modella. Ha frequentato le feste di Arcore. Ha visto con i suoi occhi che cosa succedeva durante e dopo le “cene eleganti”. In agosto ha deciso di rompere il fronte e raccontare la sua verità ai magistrati di Milano. “Voglio spiegare al Fatto il perché, poi starò in silenzio fino alla fine del processo”.
Un caffè con il padrone tv
Sbotta: “Non ce la faccio più a passare per quella che si è venduta ad Arcore. Non m’interessano i soldi, m’interessa la mia dignità. Ho partecipato a qualche serata a casa del presidente, ma io non ho mai fatto niente di sconveniente. Finita in questa storia, per sei mesi mi sono chiusa in casa. Nessuno mi dà più lavoro. Allora ho deciso di parlare, di raccontare quello che ho visto, perché non voglio far vincere quelli che denigrano le donne, che convincono le ragazze che si fa strada non per meritocrazia, ma per mignottocrazia. Io non riuscirei a mostrare la mia carne, a vendermi per fare carriera. Non credo che le soddisfazioni nella vita si ottengano in questo modo. Credo che le personalità forti non abbiano bisogno di fare certe cose per centrare i loro obiettivi. Non se ne può più!”.
Imane, t-shirt bianca firmata, jeans stretti al ginocchio, lipgloss rosa, scarpe da ginnastica, vuole spiegare innanzitutto come è arrivata ad Arcore. “Facevo la modella, nel 2007 avevo partecipato a La grande notte, con Gene Gnocchi e Afef, su Rai2. Poi per tre anni sono uscita dal giro perché mi ero fidanzata e mi interessava di più il lato sentimentale della vita. Nella vita però tutto inizia e tutto finisce, così dopo tre anni sono tornata a dedicarmi al lavoro. Comincio a girare un videoclip con Nina Senicar e un deejay di nome Dj Ben. Questi, credo su spinta di Lele Mora, mi chiede se volevo prendere un caffè ad Arcore. Ho accettato: perché non andare a prendere un caffè da un signore che è padrone di tre tv?”. Ad Arcore, Imane arriva per la prima volta nel febbraio 2010. “C’erano già altre ragazze. Ci accoglie il signor Silvio. Dopo la cena, Nicole Minetti e Barbara Faggioli si cambiano d’abito e si vestono da suore, con una tunica nera e una croce rossa sul velo. Ballano e a un certo punto si tolgono il vestito da suora, restano in lingerie e cominciano a dimenarsi attorno al palo della lap dance. C’era anche Lisandra Lopez, che non indossava le mutandine e quando si chinava lasciava vedere chiaramente il sedere nudo e anche, diciamo, la parte intima femminile”.
“I soldi? Parlerò in aula”
Tra il febbraio e il settembre 2010, Imane torna almeno altre quattro volte ad Arcore e una a villa Campari, a Lesa. Riceve una busta con 2 mila euro a febbraio, con 5 mila a settembre. “Ma di questo parlerò solo al processo”. Continua: “Ho partecipato anche a cene normali, ma altre volte invece ho visto situazioni che non mi piacevano affatto. Balletti volgari, ragazze nude. Non tutte le ragazze si comportavano in un modo che offende la dignità delle donne, ma alcune sì. È gente che non sa che cosa siano i principi. Sono arrivate ai loro obiettivi con una sfacciataggine assurda e soprattutto prendendo in giro tutta Italia. Questo mi ha fatto decidere: io a questo gioco non ci sto”.
“Nicole Minetti? Lei era quella che organizzava le serate, lo sapevamo tutte. La signora faceva l’amministratrice… Ma io stavo alla larga da certa gente. Infatti nelle intercettazioni non c’è alcuna mia telefonata con lei o con altre ragazze. Lo dicevo anche al direttore Fede: non voglio fare comunella con persone che non mi danno nulla, anzi che come donna mi fanno sentire male. Però io non guardavo le altre, io guardavo me stessa. Mi era stata fatta una proposta, di lavorare per Milan channel, e io guardavo la mia strada”.
“Dopo la prima volta, è sempre Emilio Fede a contattarmi e a portarmi alle feste con la sua auto. Lele Mora no, per quel che mi riguarda c’entra ben poco. Mi conosceva perché avevo lavorato per lui, ma credo che la prima volta, quando mi fece chiedere se volevo andare a prendere un caffè ad Arcore, si riferisse veramente a un caffè. È Emilio il protagonista principale di questa mia disavventura”.
Imane ha querelato il direttore per il suo intervento al Tg4 del 3 ottobre: “Incontro una ragazza in un ristorante di Milano, una ragazza che avevo incontrato, non portata da me, a una cena ad Arcore. Mi dice: ‘Sono senza soldi, devo aiutare la mia famiglia’. Io le rispondo: non posso aiutarti. Tra l’altro essendo tu da me chiamata nell’elenco dei testimoni a mia difesa io non posso pagare un testimone, sarebbe corruzione. Risposta di questa ragazza, Amin, Iamin, come diavolo si chiama: ‘Va bene. Allora siccome c’è un settimanale, un giornale che mi danno 50 mila euro perché io possa raccontare, raccontare, raccontare, farò così’”. Conclude Fede: “La procura dovrebbe prendere provvedimenti. Non dico che bisogna interrogarla o indagarla, bisognerebbe arrestarla una che fa questo, cioè che in cambio di soldi racconta delle falsità pericolose”.
Imane prosegue diritta la sua storia: “Ruby non l’ho mai incontrata. Me ne ha parlato però Barbara Faggioli. Mi ha detto, sapendo che sono marocchina: c’è un’altra marocchina che potrebbe crearci problemi, perché probabilmente ha video, foto, registrazioni delle serate. Ho visto invece più volte Katarina, la ragazza montenegrina che si dice fidanzata di Silvio. Mi è sembrata, diciamo così, sofferente. Quando, per attirare l’attenzione durante la festa del 4 settembre a Lesa, si è buttata dalle scale, mi ha fatto pena, tenerezza. Ma io poi non le davo retta. A una serata, Fede ha raccontato, davanti a me, a Giorgio Puricelli, il fisioterapista del Milan, che la sorella maggiore di Katarina teneva sotto torchio Berlusconi. E Fede, quando siamo andati via, in macchina mi ha ripetuto questa cosa. Era preoccupato. Non so. Io non ho chiesto niente, sono una persona che si fa i fatti suoi”.
“Il pericolo telefonini”
I ricatti possibili: erano una delle preoccupazioni delle ragazze. Anche Iman si allarma, la sera del 5 settembre: “Un ballerino cubano arrivato con Marysthell Garcia Polanco era seduto sul divano, ma armeggiava con il telefonino. Lo teneva in verticale. Secondo me stava facendo foto o video. Anche Barbara Faggioli si accorge e lancia l’allarme”. E “il signor Silvio?”. Imane lo giustifica. “Io non ce l’ho con lui. È un uomo. E un uomo di alto potere. Secondo me si è fatto trascinare da queste persone che credeva gli volessero bene. Io ce l’ho con i parassiti che gli stanno attorno. Certo, a volte si assopiva e le ragazze dovevano fare ancora di più per attirare la sua attenzione. Secondo me ha un appannamento mentale”.





arà la teste più pericolosa del processo che si aprirà il 21 novembre a carico di Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede, accusati di essere i fornitori delle ragazze del bunga-bunga. È Imane Fadil, ha 27 anni, è nata a Fez, in Marocco, ma è cresciuta a Torino e da qualche anno vive a Milano. Fa la modella. Ha frequentato le feste di Arcore. Ha visto con i suoi occhi che cosa succedeva durante e dopo le “cene eleganti”. In agosto ha deciso di rompere il fronte e raccontare la sua verità ai magistrati di Milano. “Voglio spiegare al Fatto il perché, poi starò in silenzio fino alla fine del processo”.
Un caffè con il padrone tv
Sbotta: “Non ce la faccio più a passare per quella che si è venduta ad Arcore. Non m’interessano i soldi, m’interessa la mia dignità. Ho partecipato a qualche serata a casa del presidente, ma io non ho mai fatto niente di sconveniente. Finita in questa storia, per sei mesi mi sono chiusa in casa. Nessuno mi dà più lavoro. Allora ho deciso di parlare, di raccontare quello che ho visto, perché non voglio far vincere quelli che denigrano le donne, che convincono le ragazze che si fa strada non per meritocrazia, ma per mignottocrazia. Io non riuscirei a mostrare la mia carne, a vendermi per fare carriera. Non credo che le soddisfazioni nella vita si ottengano in questo modo. Credo che le personalità forti non abbiano bisogno di fare certe cose per centrare i loro obiettivi. Non se ne può più!”.
Imane, t-shirt bianca firmata, jeans stretti al ginocchio, lipgloss rosa, scarpe da ginnastica, vuole spiegare innanzitutto come è arrivata ad Arcore. “Facevo la modella, nel 2007 avevo partecipato a La grande notte, con Gene Gnocchi e Afef, su Rai2. Poi per tre anni sono uscita dal giro perché mi ero fidanzata e mi interessava di più il lato sentimentale della vita. Nella vita però tutto inizia e tutto finisce, così dopo tre anni sono tornata a dedicarmi al lavoro. Comincio a girare un videoclip con Nina Senicar e un deejay di nome Dj Ben. Questi, credo su spinta di Lele Mora, mi chiede se volevo prendere un caffè ad Arcore. Ho accettato: perché non andare a prendere un caffè da un signore che è padrone di tre tv?”. Ad Arcore, Imane arriva per la prima volta nel febbraio 2010. “C’erano già altre ragazze. Ci accoglie il signor Silvio. Dopo la cena, Nicole Minetti e Barbara Faggioli si cambiano d’abito e si vestono da suore, con una tunica nera e una croce rossa sul velo. Ballano e a un certo punto si tolgono il vestito da suora, restano in lingerie e cominciano a dimenarsi attorno al palo della lap dance. C’era anche Lisandra Lopez, che non indossava le mutandine e quando si chinava lasciava vedere chiaramente il sedere nudo e anche, diciamo, la parte intima femminile”.
“I soldi? Parlerò in aula”
Tra il febbraio e il settembre 2010, Imane torna almeno altre quattro volte ad Arcore e una a villa Campari, a Lesa. Riceve una busta con 2 mila euro a febbraio, con 5 mila a settembre. “Ma di questo parlerò solo al processo”. Continua: “Ho partecipato anche a cene normali, ma altre volte invece ho visto situazioni che non mi piacevano affatto. Balletti volgari, ragazze nude. Non tutte le ragazze si comportavano in un modo che offende la dignità delle donne, ma alcune sì. È gente che non sa che cosa siano i principi. Sono arrivate ai loro obiettivi con una sfacciataggine assurda e soprattutto prendendo in giro tutta Italia. Questo mi ha fatto decidere: io a questo gioco non ci sto”.
“Nicole Minetti? Lei era quella che organizzava le serate, lo sapevamo tutte. La signora faceva l’amministratrice… Ma io stavo alla larga da certa gente. Infatti nelle intercettazioni non c’è alcuna mia telefonata con lei o con altre ragazze. Lo dicevo anche al direttore Fede: non voglio fare comunella con persone che non mi danno nulla, anzi che come donna mi fanno sentire male. Però io non guardavo le altre, io guardavo me stessa. Mi era stata fatta una proposta, di lavorare per Milan channel, e io guardavo la mia strada”.
“Dopo la prima volta, è sempre Emilio Fede a contattarmi e a portarmi alle feste con la sua auto. Lele Mora no, per quel che mi riguarda c’entra ben poco. Mi conosceva perché avevo lavorato per lui, ma credo che la prima volta, quando mi fece chiedere se volevo andare a prendere un caffè ad Arcore, si riferisse veramente a un caffè. È Emilio il protagonista principale di questa mia disavventura”.
Imane ha querelato il direttore per il suo intervento al Tg4 del 3 ottobre: “Incontro una ragazza in un ristorante di Milano, una ragazza che avevo incontrato, non portata da me, a una cena ad Arcore. Mi dice: ‘Sono senza soldi, devo aiutare la mia famiglia’. Io le rispondo: non posso aiutarti. Tra l’altro essendo tu da me chiamata nell’elenco dei testimoni a mia difesa io non posso pagare un testimone, sarebbe corruzione. Risposta di questa ragazza, Amin, Iamin, come diavolo si chiama: ‘Va bene. Allora siccome c’è un settimanale, un giornale che mi danno 50 mila euro perché io possa raccontare, raccontare, raccontare, farò così’”. Conclude Fede: “La procura dovrebbe prendere provvedimenti. Non dico che bisogna interrogarla o indagarla, bisognerebbe arrestarla una che fa questo, cioè che in cambio di soldi racconta delle falsità pericolose”.
Imane prosegue diritta la sua storia: “Ruby non l’ho mai incontrata. Me ne ha parlato però Barbara Faggioli. Mi ha detto, sapendo che sono marocchina: c’è un’altra marocchina che potrebbe crearci problemi, perché probabilmente ha video, foto, registrazioni delle serate. Ho visto invece più volte Katarina, la ragazza montenegrina che si dice fidanzata di Silvio. Mi è sembrata, diciamo così, sofferente. Quando, per attirare l’attenzione durante la festa del 4 settembre a Lesa, si è buttata dalle scale, mi ha fatto pena, tenerezza. Ma io poi non le davo retta. A una serata, Fede ha raccontato, davanti a me, a Giorgio Puricelli, il fisioterapista del Milan, che la sorella maggiore di Katarina teneva sotto torchio Berlusconi. E Fede, quando siamo andati via, in macchina mi ha ripetuto questa cosa. Era preoccupato. Non so. Io non ho chiesto niente, sono una persona che si fa i fatti suoi”.
“Il pericolo telefonini”
I ricatti possibili: erano una delle preoccupazioni delle ragazze. Anche Iman si allarma, la sera del 5 settembre: “Un ballerino cubano arrivato con Marysthell Garcia Polanco era seduto sul divano, ma armeggiava con il telefonino. Lo teneva in verticale. Secondo me stava facendo foto o video. Anche Barbara Faggioli si accorge e lancia l’allarme”. E “il signor Silvio?”. Imane lo giustifica. “Io non ce l’ho con lui. È un uomo. E un uomo di alto potere. Secondo me si è fatto trascinare da queste persone che credeva gli volessero bene. Io ce l’ho con i parassiti che gli stanno attorno. Certo, a volte si assopiva e le ragazze dovevano fare ancora di più per attirare la sua attenzione. Secondo me ha un appannamento mentale”.





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Re: Ma di questa Nicole...
classica faccia da coglione-con una identità sessuale ambigua del 21esimo secolo...
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Re: Ma di questa Nicole...
Guendalina Canessa ha festeggiato alla grande i suoi 30 anni in un locale milanese: girandola di invitati, soprattutto ex del Grande Fratello come lei.
Tra i partecipanti anche Nicole Minetti, nella foto sopra in compagnia di un ospite, in abito scuro e crocifisso di diamanti sul decolleté.
http://guardala.tv/nicole-minetti-al-30 ... a-canessa/
Tra i partecipanti anche Nicole Minetti, nella foto sopra in compagnia di un ospite, in abito scuro e crocifisso di diamanti sul decolleté.
http://guardala.tv/nicole-minetti-al-30 ... a-canessa/
Re: Ma di questa Nicole...
baroccosiffredi ha scritto:
Ottima Nicole, un po' viso di plastica.......il tipo affianco faccia da gay
Re: Ma di questa Nicole...
più probabile che torni al "Nuovo San Raffaele".cicciuzzo ha scritto:al San Raffaele Nicole iniziò, al San Raffaele Nicole tornerà.....
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: Ma di questa Nicole...
la T-Shirt piu' divertente
e' quella con la scritta ORAL B
senza discussione

e' quella con la scritta ORAL B
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: Ma di questa Nicole...
Se avessi la certezza di finire sul sontuoso petto di Nicole mi farei crocifiggere volentieri.
ps.: chi è l'orrendo individuo scimmiato lampadato? l'alba del pianeta delle scimmie fa proseliti?
ps.: chi è l'orrendo individuo scimmiato lampadato? l'alba del pianeta delle scimmie fa proseliti?

"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: Ma di questa Nicole...
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
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Re: Ma di questa Nicole...

Nicole Minetti al liceo (?)
Re: Ma di questa Nicole...
già il viso prometteva bene ...facial sugli occhialibaroccosiffredi ha scritto:
Nicole Minetti al liceo (?)
