Attacco a NY
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come già detto sono antitalebano e proprio per ció che ha detto sara. (l'H volutamente tolta)
solo per la precisione non mi risulta, ma attendo smentite (che spero non arrivino, anche se non cambierebbe di una virgola la mia opinione generale) che in afghanistan si pratichi l'infibulazione...
riguardo i finanziamenti a Bin Laden...è tutto vero...del resto gli americani non si sono forse alleati con i sovietici (e allora c'era Stalin mica Gorbaciov) per sconfiggere i tedeschi? un po di realpolitik non guasta.
machiavelli non ha insegnato nulla? forse a noi, ma agli americani si. e uno degli autori piu letti. (sulle interpretazioni poi è un'altro discorso...)
a proposito di finanziamenti...lo sapete che l'agenzia ONU contro l adroga diretta dal buon Pino Arlacchi (amico di D'Alema) consegna decine e decine di milioni di dollari ai Talebani in cambio di qualche scenografico e inconcludente faló di oppio per le strade (a vantaggio dele telecamere) mentre il regime di Kabul vede nel commercio di questo prodotto il più importante capitolo di bilancio statale?
solo per la precisione non mi risulta, ma attendo smentite (che spero non arrivino, anche se non cambierebbe di una virgola la mia opinione generale) che in afghanistan si pratichi l'infibulazione...
riguardo i finanziamenti a Bin Laden...è tutto vero...del resto gli americani non si sono forse alleati con i sovietici (e allora c'era Stalin mica Gorbaciov) per sconfiggere i tedeschi? un po di realpolitik non guasta.
machiavelli non ha insegnato nulla? forse a noi, ma agli americani si. e uno degli autori piu letti. (sulle interpretazioni poi è un'altro discorso...)
a proposito di finanziamenti...lo sapete che l'agenzia ONU contro l adroga diretta dal buon Pino Arlacchi (amico di D'Alema) consegna decine e decine di milioni di dollari ai Talebani in cambio di qualche scenografico e inconcludente faló di oppio per le strade (a vantaggio dele telecamere) mentre il regime di Kabul vede nel commercio di questo prodotto il più importante capitolo di bilancio statale?
- Frisco_Kid
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Ti avverto che hai scritto nel forum dimenticandoti di accendere il cervelloIn data 2001-09-15 16:11, sarah scrive:
La cosa che mi fa più arrabbiare è vedere che i post di voi fasulli paladini della sinistra sembrano scritti direttamente da un vescovo romano sotto dettatura del nostro amico Papa. Ha ragione la Bonino, in Italia il Vaticano detta legge indisturbato grazie ad una sinistra senza spina dorsale.
Sarah...Sarah..... io non mi permetto di dire che non hai acceso il cervello......ma mi posso permettere di dire che non riesco a seguire i tuoi ragionamenti??? Che cosa c'entra il Papa con tutto questo??? Quello non c'entra niente con niente è il leader di una religione e come tale si comporta...il problema sono le religioni e le loro guerre sante, il leader del Dio denaro è Bush, altra religione, ma stiamo divagando. D'alema ha la spina dorsale???? Sicuramente non sei medico, perchè hai strani concetti di anatomia, oltre a non avere la spina dorsale non ha nemmeno organi genitali!! Comunque grazie, mi tengo i Bertonittoni, gli Agnoletto e i Casarini. Se ci sei mi dici qualsiasi cosa veramente di sinistra varata dal governo del tuo amato??? Vorrei ricordardi che c'era lui quando abbiamo cominciato la Grande Campagna Serba!!!!!!
Veltroni???? Suo degno compare che senza dubbio ha meno genitali e meno spina dorsale di lui, il che è tutto dire!!
Veltroni???? Suo degno compare che senza dubbio ha meno genitali e meno spina dorsale di lui, il che è tutto dire!!
x cortesia qua nessuno e' falso paladino di niente....quelle che avete detto sono un mucchio di stronzate.....ma qui e' inutile parlare di politica se andiamo avanti solo con i luoghi comuni o con i "ho sentito dire"quindi votate chi cazzo vi pare e non rompete i coglioni a chi ne sa piu' di voi...grazie a dio non ho messo soldi in borsa sapete non mi andava di finanziare quello stramerdoso del berluska.....voi li avete messi in borsa?e li avete persi ahahaha berluska ringrazia alla faccia vostra 

Delle mie conoscenze anatomo-patologighe rendo conto ai neurologi con cui mi specializzeró e non a voi.
Per il resto non replico più perchè prevedevo ogni vostra reazione, non mi illudo di farvi ragionare e torno volentieri agli argomenti del forum.
Suggerirei umilmente al moderatore di cancellare questo argomento ormai sedimentato e inutile.
Per il resto non replico più perchè prevedevo ogni vostra reazione, non mi illudo di farvi ragionare e torno volentieri agli argomenti del forum.
Suggerirei umilmente al moderatore di cancellare questo argomento ormai sedimentato e inutile.
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Lungo ma importante
Fabrizio
14 settembre 2001 - Fino ad adesso i miei pensieri sull'attacco al World Trade Center sono stati strettamente limitati al lutto. Sento che se ci prendiamo il tempo per onorare i morti, i nostri antenati ci guideranno e agiremo nel rispetto delle generazioni a venire. Le cose che ho scritto hanno espresso finora soltanto sentimenti di tristezza, paura, isolamento, confusione, e l'idea di condividere queste emozioni con i miei amici e la mia famiglia. Oggi è il primo giorno in cui provo l'urgenza di scrivere qualcosa che riguarda le mie speranze per il futuro. Molti hanno detto che questo attacco terroristico su New York spalanca la porta a un nuovo modo di essere coinvolti in una guerra. Nel senso che la guerra vecchio stile avveniva principalmente nazione contro nazione e e invece nel senso moderno gruppi isolati attaccano indiscriminatamente obbiettivi civili.
Sono d'accordo sul fatto che il concetto di guerra sia stato ridefinito, ma questo è avvenuto soltanto per gli americani, che non hanno sentito l'impatto storico di attacchi indiscriminati simili a questo. Mentre ascolto le conversazioni che si sentono in giro per il mio quartiere di Hunter's Point a San Francisco (un quartiere storicamente afro-americano) sono stupefatto da come la vita vada avanti normalmente. La gente del mio quartiere è abituata alla violenza indiscriminata, per mano della polizia, delle gang, dei malati di mente, dei tossici, degli abusi domestici e della gente disperata che non vede altro modo per gestire le situazioni in cui vive.
Le persone che vivono in molte zone del mondo in via di sviluppo hanno assistito a decenni di violenza contro i civili per mano degli Stati Uniti e con la loro complicità . L'Europa Occidentale (Irlanda del Nord, Inghilterra, Francia, Italia) ha avuto la sua parte, anche troppo, di bombardamenti indiscriminati del genere e per loro questa è diventata una parte spaventosa della vita di tutti i giorni. Adesso che questo fenomeno violento ha toccato le coste della media borghesia anglo-americana, i cosiddetti esperti stanno sollevando un can can per dire che dovremmo ridefinire il concetto di guerra ritenendo responsabili interi paesi per le azioni di piccoli gruppi che potrebbero operare all'interno dei loro confini . In passato abbiamo cercato di smantellare eserciti e governi che si opponevano al nostro modo di fare le cose. Ora i leader chiedono a gran voce uno "sradicamento delle menti" per mezzo di una "forza di sopraffazione irresistibile" (cito William Hague)
Sono d'accordo sul fatto che il concetto di guerra andrebbe ridefinito. In alcuni dei suoi ultimi scritti il generale MacArthur ha affermato che per via dell'escalation tecnologica, continuare a combattere le guerre come abbiamo sempre fatto ci avrebbe portato su un sentiero di distruzione (la parola esatta che ha usato è Armageddon).
Non mi è mai sembrato che una maggiore violenza aiuti a far cambiare idea a coloro che l'hanno scelta. Casomai, la violenza non fa che radicare maggiormente la loro convinzione in questo mezzo. Perciò qui si sta parlando in realtà di sradicare menti in senso fisico, invece che di aiutare altri ad evolversi. Gli Stati Uniti negli ultimi trent'anni hanno effettuato più bombardamenti di qualsiasi altra nazione. Viaggiando per il pianeta si scopre che siamo nel migliore dei casi i più temuti, nel peggiore dei casi i più odiati. Eppure i media si rifutano di mostrarci le immagini a livello della strada dei nostri bombardamenti in Somalia, Irak, Kosovo, Vietnam, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Philadelphia, e così via. Vediamo soltanto immagini di Oklahoma City, e adesso del World Trade Center, immagini utili a risvegliare i sentimenti grazie ai quali la macchina da guerra americana resta ben finanziata, e i portafogli dei fabbricanti di armi ben foderati.
Nel frattempo gli strumenti della manipolazione utilizzati per fabbricare consenso sono serviti a produrre un brutto effetto collaterale: razzismo, odio e violenza, in questo paese e in giro per il mondo. E questo dove porta? Da dove cominciamo per sradicare le menti violente nel mondo? Vogliamo forse bacchettare in testa gli altri con un bastone militare lasciando nel frattempo una scia di cadaveri casuali (definiti magari "danno collaterale") pensando di poter uccidere chiunque scelga la violenza come mezzo per attuare progetti diversi da quelli degli Stati Uniti. Storicamente l'approccio è stato questo. L'America dovrebbe forse usare l'attacco al World Trade Center per ridefinire il concetto di guerra come sterminio su vasta scala della feccia Musulmana? E se fosse così, in questo processo chi sarebbe a essere considerato sacrificabile? Gli studenti che manifestano contro la globalizzazione, coloro che si mettono in mezzo battendosi per i diritti civili, i sindacati, gli africani, i latini o gli asiatici? Ridefinire la guerra non potrebbe voler dire invece cercare soluzioni alternative al militarismo? Invece di ingoiarci una gigantesca aspirina militare per il dolore che il mondo sta provando, non potremmo invece tentare di individuarne la causa e curarla con metodi omeopatici? Cominciando dai nostri stessi cuori. Meditando non sulla violenza degli altri ma imparando a capire cos'è che nutre il nostro odio, la nostra paura, la nostra tristezza, la nostra rabbia, la nostra violenza. Attraverso questa comprensione sviluppare un approccio attento e paziente al tentativo di creare pace nel mondo. Combattere l'ingiustizia economica, lo sfruttamento, la distruzione del'ambiente, asicurandoci che gli interessi degli esseri umani e della natura non forniscano lo scenario a interessi capitalisti di corte vedute. C'è un motivo per cui il mondo è passato dalla guerra fra governi delle nazioni alla guerra con piccole fazioni e gruppi isolati: è perché le nazioni sono amministrate da coloro che detengono il potere politico e militare. E' nel loro interesse di andare d'accordo fra loro. La gente e la terra che essi sfruttano, la gente che sta all'estremità più bassa di questa scala, spesso si sente inascoltata e mal rappresentata, mentre sopporta incredibili sofferenze. E' questa la gente che vedete alle manifestazioni di protesta e negli incontri rivoluzionari. La maggior parte trova mezzi pacifici per ottenere i propri scopi, ma fra loro ci sono quelli che perdono la pazienza e cercano soltanto la vendetta contro chi ha esercitato un controllo violento sulla loro vita. Speriamo che il governo degli Stati Uniti non sia fra questi. E' una grande occasione.
Pace e stay human, michael franti.
Fabrizio
14 settembre 2001 - Fino ad adesso i miei pensieri sull'attacco al World Trade Center sono stati strettamente limitati al lutto. Sento che se ci prendiamo il tempo per onorare i morti, i nostri antenati ci guideranno e agiremo nel rispetto delle generazioni a venire. Le cose che ho scritto hanno espresso finora soltanto sentimenti di tristezza, paura, isolamento, confusione, e l'idea di condividere queste emozioni con i miei amici e la mia famiglia. Oggi è il primo giorno in cui provo l'urgenza di scrivere qualcosa che riguarda le mie speranze per il futuro. Molti hanno detto che questo attacco terroristico su New York spalanca la porta a un nuovo modo di essere coinvolti in una guerra. Nel senso che la guerra vecchio stile avveniva principalmente nazione contro nazione e e invece nel senso moderno gruppi isolati attaccano indiscriminatamente obbiettivi civili.
Sono d'accordo sul fatto che il concetto di guerra sia stato ridefinito, ma questo è avvenuto soltanto per gli americani, che non hanno sentito l'impatto storico di attacchi indiscriminati simili a questo. Mentre ascolto le conversazioni che si sentono in giro per il mio quartiere di Hunter's Point a San Francisco (un quartiere storicamente afro-americano) sono stupefatto da come la vita vada avanti normalmente. La gente del mio quartiere è abituata alla violenza indiscriminata, per mano della polizia, delle gang, dei malati di mente, dei tossici, degli abusi domestici e della gente disperata che non vede altro modo per gestire le situazioni in cui vive.
Le persone che vivono in molte zone del mondo in via di sviluppo hanno assistito a decenni di violenza contro i civili per mano degli Stati Uniti e con la loro complicità . L'Europa Occidentale (Irlanda del Nord, Inghilterra, Francia, Italia) ha avuto la sua parte, anche troppo, di bombardamenti indiscriminati del genere e per loro questa è diventata una parte spaventosa della vita di tutti i giorni. Adesso che questo fenomeno violento ha toccato le coste della media borghesia anglo-americana, i cosiddetti esperti stanno sollevando un can can per dire che dovremmo ridefinire il concetto di guerra ritenendo responsabili interi paesi per le azioni di piccoli gruppi che potrebbero operare all'interno dei loro confini . In passato abbiamo cercato di smantellare eserciti e governi che si opponevano al nostro modo di fare le cose. Ora i leader chiedono a gran voce uno "sradicamento delle menti" per mezzo di una "forza di sopraffazione irresistibile" (cito William Hague)
Sono d'accordo sul fatto che il concetto di guerra andrebbe ridefinito. In alcuni dei suoi ultimi scritti il generale MacArthur ha affermato che per via dell'escalation tecnologica, continuare a combattere le guerre come abbiamo sempre fatto ci avrebbe portato su un sentiero di distruzione (la parola esatta che ha usato è Armageddon).
Non mi è mai sembrato che una maggiore violenza aiuti a far cambiare idea a coloro che l'hanno scelta. Casomai, la violenza non fa che radicare maggiormente la loro convinzione in questo mezzo. Perciò qui si sta parlando in realtà di sradicare menti in senso fisico, invece che di aiutare altri ad evolversi. Gli Stati Uniti negli ultimi trent'anni hanno effettuato più bombardamenti di qualsiasi altra nazione. Viaggiando per il pianeta si scopre che siamo nel migliore dei casi i più temuti, nel peggiore dei casi i più odiati. Eppure i media si rifutano di mostrarci le immagini a livello della strada dei nostri bombardamenti in Somalia, Irak, Kosovo, Vietnam, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Philadelphia, e così via. Vediamo soltanto immagini di Oklahoma City, e adesso del World Trade Center, immagini utili a risvegliare i sentimenti grazie ai quali la macchina da guerra americana resta ben finanziata, e i portafogli dei fabbricanti di armi ben foderati.
Nel frattempo gli strumenti della manipolazione utilizzati per fabbricare consenso sono serviti a produrre un brutto effetto collaterale: razzismo, odio e violenza, in questo paese e in giro per il mondo. E questo dove porta? Da dove cominciamo per sradicare le menti violente nel mondo? Vogliamo forse bacchettare in testa gli altri con un bastone militare lasciando nel frattempo una scia di cadaveri casuali (definiti magari "danno collaterale") pensando di poter uccidere chiunque scelga la violenza come mezzo per attuare progetti diversi da quelli degli Stati Uniti. Storicamente l'approccio è stato questo. L'America dovrebbe forse usare l'attacco al World Trade Center per ridefinire il concetto di guerra come sterminio su vasta scala della feccia Musulmana? E se fosse così, in questo processo chi sarebbe a essere considerato sacrificabile? Gli studenti che manifestano contro la globalizzazione, coloro che si mettono in mezzo battendosi per i diritti civili, i sindacati, gli africani, i latini o gli asiatici? Ridefinire la guerra non potrebbe voler dire invece cercare soluzioni alternative al militarismo? Invece di ingoiarci una gigantesca aspirina militare per il dolore che il mondo sta provando, non potremmo invece tentare di individuarne la causa e curarla con metodi omeopatici? Cominciando dai nostri stessi cuori. Meditando non sulla violenza degli altri ma imparando a capire cos'è che nutre il nostro odio, la nostra paura, la nostra tristezza, la nostra rabbia, la nostra violenza. Attraverso questa comprensione sviluppare un approccio attento e paziente al tentativo di creare pace nel mondo. Combattere l'ingiustizia economica, lo sfruttamento, la distruzione del'ambiente, asicurandoci che gli interessi degli esseri umani e della natura non forniscano lo scenario a interessi capitalisti di corte vedute. C'è un motivo per cui il mondo è passato dalla guerra fra governi delle nazioni alla guerra con piccole fazioni e gruppi isolati: è perché le nazioni sono amministrate da coloro che detengono il potere politico e militare. E' nel loro interesse di andare d'accordo fra loro. La gente e la terra che essi sfruttano, la gente che sta all'estremità più bassa di questa scala, spesso si sente inascoltata e mal rappresentata, mentre sopporta incredibili sofferenze. E' questa la gente che vedete alle manifestazioni di protesta e negli incontri rivoluzionari. La maggior parte trova mezzi pacifici per ottenere i propri scopi, ma fra loro ci sono quelli che perdono la pazienza e cercano soltanto la vendetta contro chi ha esercitato un controllo violento sulla loro vita. Speriamo che il governo degli Stati Uniti non sia fra questi. E' una grande occasione.
Pace e stay human, michael franti.
per dirla in due parole....
cos'è un terrorista?
uno che ha una bomba ma non ha l'aviazione...
_________________
please come indirizzo e-mail usate SOLO
maxxx@hypermaxxx.com
Just like fucking in general, it is like being paid to go to Disneyland.
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: maxxx il 2001-09-19 01:20 ]</font>
cos'è un terrorista?
uno che ha una bomba ma non ha l'aviazione...
_________________
please come indirizzo e-mail usate SOLO
maxxx@hypermaxxx.com
Just like fucking in general, it is like being paid to go to Disneyland.
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: maxxx il 2001-09-19 01:20 ]</font>
quote
..
C'è un motivo per cui il mondo è passato dalla guerra fra governi delle nazioni alla guerra con piccole fazioni e gruppi isolati: è perchè le nazioni sono amministrate da coloro che detengono il potere politico e militare.......
--------------------------
non è proprio cosi dappertutto:in italia non comanda lo stato..
pero ' in generale il discorso che hai messo nel topic è buono e lodevole..
anche il porno ha un cuore che batte.....
..
C'è un motivo per cui il mondo è passato dalla guerra fra governi delle nazioni alla guerra con piccole fazioni e gruppi isolati: è perchè le nazioni sono amministrate da coloro che detengono il potere politico e militare.......
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non è proprio cosi dappertutto:in italia non comanda lo stato..
pero ' in generale il discorso che hai messo nel topic è buono e lodevole..
anche il porno ha un cuore che batte.....
questa frase caro/a vinegar "anche il porno ha un cuore che batte" mi sa di presa x il culo.....su quello che hai detto che cioe'in Italia non comanda lo stato e' il classico luogo comune di chi crede di capire tutto e invece non capisce un beato pene di politica... anche nei forumisti c'e' un cuore che batte.......
-
- Primi impulsi
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- Iscritto il: 13/05/2001, 2:00
- Località: Torino
Come richiestomi dal grande Zanoni, provvedo ad immettere questo mio piccolo pensiero sul forum (pensiero originariamente indirizzato al capo redatur).
Non che ritenga il forum una sciocchezza, tutt'altro, solo che un argomento come questo merita attenzione e dolore che forse la presente sede non consente. Comunque....
Quella attuale è una situazione che fa paura. Non tanto per l'ipotetica
ecatombe che potrebbe scaturire da menti malate (mi riferisco a entrambi i
lati del conflitto, naturalmente), quanto al fatto che realizzo che l'uomo
(essere vivente dotato di intelligenza) utilizza il suo dono più grande per
distruggere, finendo inevitabilmente per suicidarsi.
Non ho paura di morire.
Il sentimento medio borghese del terrore per futuri (inevitabili) attentati
contro di noi non mi appartiene.
Ho sentito gente che si lamentava perchè a New York ci era andata in viaggio
di nozze e quello che è successo le ha rovinate !!!!
Ho paura di questo egoismo.
Ho paura di tutti coloro i quali pensano esclusivamente ai cazzi propri,
senza mai alzare la testa (e con essa gli occhi).
Ho paura degli americani, fino a ieri massacratori di intere etnie, senza
che alcun "occidentale" si sia mai scandalizzato, ed oggi inevitabili
vittime delle loro stesse carneficine.
Ho paura dei giudei, popolo privo di terra, eppure padrone del mondo e dei
destini.
Ho infine paura che la specie a cui appartengo possa cancellare tutte le
altre, ben più meritevoli di stare al mondo.
Fede.
Non che ritenga il forum una sciocchezza, tutt'altro, solo che un argomento come questo merita attenzione e dolore che forse la presente sede non consente. Comunque....
Quella attuale è una situazione che fa paura. Non tanto per l'ipotetica
ecatombe che potrebbe scaturire da menti malate (mi riferisco a entrambi i
lati del conflitto, naturalmente), quanto al fatto che realizzo che l'uomo
(essere vivente dotato di intelligenza) utilizza il suo dono più grande per
distruggere, finendo inevitabilmente per suicidarsi.
Non ho paura di morire.
Il sentimento medio borghese del terrore per futuri (inevitabili) attentati
contro di noi non mi appartiene.
Ho sentito gente che si lamentava perchè a New York ci era andata in viaggio
di nozze e quello che è successo le ha rovinate !!!!
Ho paura di questo egoismo.
Ho paura di tutti coloro i quali pensano esclusivamente ai cazzi propri,
senza mai alzare la testa (e con essa gli occhi).
Ho paura degli americani, fino a ieri massacratori di intere etnie, senza
che alcun "occidentale" si sia mai scandalizzato, ed oggi inevitabili
vittime delle loro stesse carneficine.
Ho paura dei giudei, popolo privo di terra, eppure padrone del mondo e dei
destini.
Ho infine paura che la specie a cui appartengo possa cancellare tutte le
altre, ben più meritevoli di stare al mondo.
Fede.
SCUSATE MA HO LETTO QUALCHE TOPIC SULLA POLITICA E A MIO PARERE QUI SI DA TROPPE VOLTE DEL TESTA DI CAZZO A UNO CHE LA PENSA DIVERSAMENTE.
X FABRIZIO , SECONDO ME QUESTO TOPIC NON HA RAGIONE DI ESISTERE, SI ALZA TROPPO LA VOCE A SPROPOSITO CREDENDO DI SAPERE TUTTO DI TUTTO........POI FAI COME VUOI.
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: ShaqAttack il 2001-09-20 20:42 ]</font>
X FABRIZIO , SECONDO ME QUESTO TOPIC NON HA RAGIONE DI ESISTERE, SI ALZA TROPPO LA VOCE A SPROPOSITO CREDENDO DI SAPERE TUTTO DI TUTTO........POI FAI COME VUOI.
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: ShaqAttack il 2001-09-20 20:42 ]</font>
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