[O.T.] EUTANASIA!!!

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balkan wolf
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#91 Messaggio da balkan wolf »

Perchè si aprirebbero le strade dell'abisso. Da qui infatti molto breve è il passo verso quella eutanasia "eugenetica" o economica, di hitleriana memoria, che prevede l'eliminazione degli handicappati allo scopo di migliorare la razza o la soppressione degli invalidi e dei vecchi per alleggerire la società  da bocche inutili e costose.

cristo santo ioz meno retorica no???

le porte dell'abisso?? e chi lo stabilisce che la vita sia un bene e la morte un male??? puoi dimostrarlo??? lo sai che la maggioranza dei terrestri ( circa 2-3 miliardi di asiatici ) non la pensa proprio così?? chi cazzo siete per ergervi a custodi della morale del mondo???

più terra terra...

ma magari si facesse un pó di sana pulizia di malriusciti e inutili... ma non succederà  mai e lo sai il perchè??? perchè la buona e giusta democrazia e l'ottimo occidente cristiano sono SOLO E SOLTANTO consumismo e sfruttamento becero dei forti sui deboli ( che io senza ipocrisia paleserei e regolamenterei su basi "estetiche" )... non si lascia in vita un handicappato o un vecchio per rispetto della vita ma perchè consumano ( idem i malati e i loro parenti disperati ) only business...

quindi tranquillo puoi lasciarmi il diritto di ammazzarmi se ne ho voglia senza paura di eugenetica ... non è conveniente :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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ioz
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#92 Messaggio da ioz »

balkan...quali argomenti porti?
consumismo?
bene vediamo il contributo che l'intelligentone di turno, il Balkan porta alla discussione.

1- eutanasia non voluta perchè siamo nel consumismo.
2- eutanasia si perchè la maggioranza dei terrestri pensa che la morte sia un bene e la vita un male.

dai balkan....questi argomenti vanno bene per un fumetto dark. coraggio...leggi qualcosa in più delle istruzioni dell'aspirina...


chi ha parlato di eugenetica? io? non credo. o comunque non mi interessa. eventualmente quello è un passo ulteriore che si puó commentare solo se riaccade.
rimango terra terra per dirti che qualsiasi società  civile si fonda sul riconoscimento della vita come valore imprescindibile.
tutto qui.
retorica? e chissenefrega.
p.s. puoi tranquillamente decidere di suicidarti. magari se lo fai, evita di farlo in un condominio abitato. non è più suicidio, è strage.
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?

Groucho Marx

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ioz
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#93 Messaggio da ioz »

PhilippeMexes5 ha scritto:
ioz ha scritto: la nostra società  ormai è impazzita. si porta la pistola alla tempia credendo di difendere la libertà .
Caro zio,

ognuno è padrone della propria vita e la gestisce come meglio crede.

E se qualcuno cerca di porre fine alle proprie sofferenze e a quelle di chi gli vuol bene,non lo fa certo per ergersi a paladino della libertà ...
vorrei farti presente che nel caso in questione, come in quello precedente di Luca Coscioni, il dolore e le sofferenze non sono più private.
hanno scelto di chiedere una morte pubblica.
cioè che attraverso la loro decisione finale, se riconosciuta dallo stato, passi un nuovo ordinamento nella costituzione italiana.
pertanto, se ne puó parlare pubblicamente, senza offendere e soprattutto sapendo che, a parte la dimensione pubblica che loro stessi han deciso di dare all'argomento, soffrono in prima persona e ció che dicono lo vivono.

pertanto la parte finale del tuo discorso non la trovo vera, poichè proprio questa dimensione pubblica, che liberamente ha scelto di dare, lo fa ergere a paladino della libertà .
tutto qui. :wink:
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?

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StranoTipo
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#94 Messaggio da StranoTipo »

in linea teorica sarei anche favorevole

ma l'eutanasia è nei fatti un'idea impraticabile

il quesito infatti è: CHI decide di voler morire è nel pieno delle sue facoltà ? come si fa a saperlo? e se soffre di depressione e dopo 1 settimana e un pó di Litio cambia idea e vuole vivere?

non a caso il suicidio e il tentato suicidio non sono punibili (ci mancherebbe), ma se le fuffe pseudofilosofiche a favore dell'eutanasia fossero autentiche nei casi di tentato suicidio i medici non dovrebbero avere il dovere di soccorrere gli aspiranti suicidi, invece ció avviene

ripeto: max rispetto per chi soffre ma l'eutanasia tocca margini dove la certezza non esiste.

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PhilippeMexes5
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#95 Messaggio da PhilippeMexes5 »

ioz ha scritto:
PhilippeMexes5 ha scritto:
ioz ha scritto: la nostra società  ormai è impazzita. si porta la pistola alla tempia credendo di difendere la libertà .
Caro zio,

ognuno è padrone della propria vita e la gestisce come meglio crede.

E se qualcuno cerca di porre fine alle proprie sofferenze e a quelle di chi gli vuol bene,non lo fa certo per ergersi a paladino della libertà ...
vorrei farti presente che nel caso in questione, come in quello precedente di Luca Coscioni, il dolore e le sofferenze non sono più private.
hanno scelto di chiedere una morte pubblica.
cioè che attraverso la loro decisione finale, se riconosciuta dallo stato, passi un nuovo ordinamento nella costituzione italiana.
pertanto, se ne puó parlare pubblicamente, senza offendere e soprattutto sapendo che, a parte la dimensione pubblica che loro stessi han deciso di dare all'argomento, soffrono in prima persona e ció che dicono lo vivono.

pertanto la parte finale del tuo discorso non la trovo vera, poichè proprio questa dimensione pubblica, che liberamente ha scelto di dare, lo fa ergere a paladino della libertà .
tutto qui. :wink:
Io ovviamente non facevo riferimento al caso specifico di Coscioni....
Stavo facendo un discorso generale. :wink:

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Squirto
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#96 Messaggio da Squirto »

ioz ha scritto:
PhilippeMexes5 ha scritto:
ioz ha scritto: la nostra società  ormai è impazzita. si porta la pistola alla tempia credendo di difendere la libertà .
Caro zio,

ognuno è padrone della propria vita e la gestisce come meglio crede.

E se qualcuno cerca di porre fine alle proprie sofferenze e a quelle di chi gli vuol bene,non lo fa certo per ergersi a paladino della libertà ...
vorrei farti presente che nel caso in questione, come in quello precedente di Luca Coscioni, il dolore e le sofferenze non sono più private.
hanno scelto di chiedere una morte pubblica.
cioè che attraverso la loro decisione finale, se riconosciuta dallo stato, passi un nuovo ordinamento nella costituzione italiana.
pertanto, se ne puó parlare pubblicamente, senza offendere e soprattutto sapendo che, a parte la dimensione pubblica che loro stessi han deciso di dare all'argomento, soffrono in prima persona e ció che dicono lo vivono.

pertanto la parte finale del tuo discorso non la trovo vera, poichè proprio questa dimensione pubblica, che liberamente ha scelto di dare, lo fa ergere a paladino della libertà .
tutto qui. :wink:
"nel caso in questione", come dici tu, ovvero di Welby, la 'pubblicità ' è solo nella richiesta fatta al mondo politico, ed è dovuta al fatto che in questo paese non si tutela il volere dell'individuo, ma una costruzione arbitraria di "dignità " della vita.

ad esempio, il divorzio è legge pubblica, ma semplicemente perchè le leggi sono dello Stato. il problema - come sempre - è che rendendo legale il divorzio, io posso divorziare, e CHI NON VUOLE NON LO FA.

se parliamo allora del "caso in questione", e dunque di chi DA VIVO chiede espressamente "fatemi morire", non trovo nessun motivo, nessuna argomentazione valida per dirgli di no.

se la vita è la mia, e io voglio morire perchè considero la mia esistenza ormai finita, perchè in questo paese non posso morire? perchè non si tiene conto della VOLONTA'?

se la mia vita è dignitosa o meno lo decido io, non altri per me.

e che vivo "con altri e in relazione ad altri" in questo caso non c'entra niente. che facciamo, annulliamo la volontà  individuale? è superfluo dire che i parenti e gli amici di Welby saranno ben contenti se lui riesce a ottenere la pace che chiede.

invece, si continua a soffrire e a soffrire.

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nico
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#97 Messaggio da nico »

Squirto ha scritto: se la mia vita è dignitosa o meno lo decido io, non altri per me.

In linea di massima sono d'accordo con ció che dici. C'è peró una domanda alla quale non ho mai saputo rispondere e per questo ho quotato quel passaggio.

Esistono situazioni, la depressione su tutte, nelle quali l'individuo non è obiettivamente in grado di valutare la propria situazione. Quali possono essere i parametri (e non so nemmeno se sia corretto questo termine) che possono stabilire quando sia giusto che qualcuno decida per altri?
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Squirto
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#98 Messaggio da Squirto »

nico ha scritto:
Squirto ha scritto: se la mia vita è dignitosa o meno lo decido io, non altri per me.

In linea di massima sono d'accordo con ció che dici. C'è peró una domanda alla quale non ho mai saputo rispondere e per questo ho quotato quel passaggio.

Esistono situazioni, la depressione su tutte, nelle quali l'individuo non è obiettivamente in grado di valutare la propria situazione. Quali possono essere i parametri (e non so nemmeno se sia corretto questo termine) che possono stabilire quando sia giusto che qualcuno decida per altri?

vero, problema difficile. si possono peró pensare strumenti legislativi che impediscano a persone affette da depressione di scegliere questa via. per 'depressione' ovviamente credo si intenda uno stato dal quale si puó uscire, (spesso immotivato). d'altronde, essere favorevoli all'eutanasia non vuol mica dire "muoiano tutti, in tutti i casi". tutt'altro.

nel caso di Welby e di chi è affetto da malattie degenerative in stadio avanzato, mi pare che nessuno possa parlare di 'depressione'. (non volere più vivere perchè impossibilitati a mangiare, respirare, muoversi, etc. non ha niente a che fare con uno stato depressivo... di là  c'è solo sofferenza e dolore, nessun ritorno a stati 'pre-depressione')
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facciuomo
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#99 Messaggio da facciuomo »

Sono un estremista dell'Eutanasia.

Favorevole per tutti quelli che decidono di passare a miglior vita ( malati terminali e no ).
La probabilità  che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità 

nico
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#100 Messaggio da nico »

Squirto ha scritto:
nico ha scritto:
Squirto ha scritto: se la mia vita è dignitosa o meno lo decido io, non altri per me.

In linea di massima sono d'accordo con ció che dici. C'è peró una domanda alla quale non ho mai saputo rispondere e per questo ho quotato quel passaggio.

Esistono situazioni, la depressione su tutte, nelle quali l'individuo non è obiettivamente in grado di valutare la propria situazione. Quali possono essere i parametri (e non so nemmeno se sia corretto questo termine) che possono stabilire quando sia giusto che qualcuno decida per altri?

vero, problema difficile. si possono peró pensare strumenti legislativi che impediscano a persone affette da depressione di scegliere questa via. per 'depressione' ovviamente credo si intenda uno stato dal quale si puó uscire, (spesso immotivato). d'altronde, essere favorevoli all'eutanasia non vuol mica dire "muoiano tutti, in tutti i casi". tutt'altro.

nel caso di Welby e di chi è affetto da malattie degenerative in stadio avanzato, mi pare che nessuno possa parlare di 'depressione'. (non volere più vivere perchè impossibilitati a mangiare, respirare, muoversi, etc. non ha niente a che fare con uno stato depressivo... di là  c'è solo sofferenza e dolore, nessun ritorno a stati 'pre-depressione')

Ma infatti nei casi come quello di Welby sono d'accordo. Trovo peró che sia una materia delicatissima (oltre che per questioni etiche) anche perchè "tecnicamente" credo sia pressochè impossibile stabilire dei limiti. Nel caso in cui gli impedimenti a vivere una vita "normale" siano pesanti, ma non invalidanti al 100%, ed il soggetto chiedesse l'eutanasia, come ci si dovrebbe comportare?

Per quanto riguarda gli stati depressevi sappiamo che hanno cause diverse (psicologiche, patologiche o miste) e conosco persone che ne sono uscite brillantemente ed altre per le quali ci puó essere speranza, ma che vivono situazioni drammatiche da anni ed anni ed invocano la morte come una liberazione. Francamente non riesco ad immaginare quali possano essere gli strumenti legislativi che possano tutelare in modo efficace i diritti di tutti. Con questo intendo dire che mentre un soggetto potrebbe legittimamente chiedere l'eutanasia, forse altrettanto legittimamente i familiari potrebbero opporsi.
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nik978
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#101 Messaggio da nik978 »

il rasoio ha il suo filo prorpio nella definizione delle condizioni cliniche.

in olanda e' successo che alcune persone che alla fine eran solo depresse hanno avuto l'autorizzazione..
io per motivi personali ho visto come la possibilita' di "staccare" col mondo sia uno strumento MOLTO potente. che quindi deve essere regolamentato chiaramente...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#102 Messaggio da supermario66 »

Favorevole da una vita.

Evidente che i "benpensanti" non vogliono creare dei precedenti,x la serie se diamo l'ok a uno..azz..chissa che cazzo succede poi.

Paolotti,stan bene loro,stan bene tutti.
:roll:

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Squirto
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#103 Messaggio da Squirto »

nico ha scritto:
Squirto ha scritto:
nico ha scritto:
Squirto ha scritto: se la mia vita è dignitosa o meno lo decido io, non altri per me.

In linea di massima sono d'accordo con ció che dici. C'è peró una domanda alla quale non ho mai saputo rispondere e per questo ho quotato quel passaggio.

Esistono situazioni, la depressione su tutte, nelle quali l'individuo non è obiettivamente in grado di valutare la propria situazione. Quali possono essere i parametri (e non so nemmeno se sia corretto questo termine) che possono stabilire quando sia giusto che qualcuno decida per altri?

vero, problema difficile. si possono peró pensare strumenti legislativi che impediscano a persone affette da depressione di scegliere questa via. per 'depressione' ovviamente credo si intenda uno stato dal quale si puó uscire, (spesso immotivato). d'altronde, essere favorevoli all'eutanasia non vuol mica dire "muoiano tutti, in tutti i casi". tutt'altro.

nel caso di Welby e di chi è affetto da malattie degenerative in stadio avanzato, mi pare che nessuno possa parlare di 'depressione'. (non volere più vivere perchè impossibilitati a mangiare, respirare, muoversi, etc. non ha niente a che fare con uno stato depressivo... di là  c'è solo sofferenza e dolore, nessun ritorno a stati 'pre-depressione')

Ma infatti nei casi come quello di Welby sono d'accordo. Trovo peró che sia una materia delicatissima (oltre che per questioni etiche) anche perchè "tecnicamente" credo sia pressochè impossibile stabilire dei limiti. Nel caso in cui gli impedimenti a vivere una vita "normale" siano pesanti, ma non invalidanti al 100%, ed il soggetto chiedesse l'eutanasia, come ci si dovrebbe comportare?

Per quanto riguarda gli stati depressevi sappiamo che hanno cause diverse (psicologiche, patologiche o miste) e conosco persone che ne sono uscite brillantemente ed altre per le quali ci puó essere speranza, ma che vivono situazioni drammatiche da anni ed anni ed invocano la morte come una liberazione. Francamente non riesco ad immaginare quali possano essere gli strumenti legislativi che possano tutelare in modo efficace i diritti di tutti. Con questo intendo dire che mentre un soggetto potrebbe legittimamente chiedere l'eutanasia, forse altrettanto legittimamente i familiari potrebbero opporsi.
già  regolamentare i casi come quello di Welby, sul quale ti dici d'accordo, sarebbe qualcosa. no?

per il resto, come in tutte le materie così delicate e difficili, gli ostacoli per la scrittura di una buona legge sono tantissimi, anche se non credo che questo debba fermare la volontà  di discutere del problema e di consentire l'eutanasia almeno nei casi come quello di Welby (i parenti non dovrebbero avere voce in capitolo in tal caso... adulti sani di mente che chiedono di poter morire devono poter essere ascoltati come individui autonomi).
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#104 Messaggio da nico »

Nel caso di Welby confermo che sono d'accordo; quello che mi sono sempre chiesto è quale sia il "limite" per regolamentare anche i casi estremi. E proprio perchè non sarei in grado di stabilirlo, prima di poter dire senza riserve "sono d'accordo" dovrei leggere un testo di legge che fatico (sicuramente per un limite mio) ad immaginare.
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Squirto
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#105 Messaggio da Squirto »

nico ha scritto:Nel caso di Welby confermo che sono d'accordo; quello che mi sono sempre chiesto è quale sia il "limite" per regolamentare anche i casi estremi. E proprio perchè non sarei in grado di stabilirlo, prima di poter dire senza riserve "sono d'accordo" dovrei leggere un testo di legge che fatico (sicuramente per un limite mio) ad immaginare.
prima di immaginare (esercizio senz'altro utile), potresti leggere i testi delle leggi di quei paesi in cui l'eutanasia è legale. probabilmente troverai che su alcune cose non sei d'accordo, e che su altre lo sei.
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