anche dal lavoro, e pure dipendente. ma anche io, come Nik, sono dipendente per modo di dire, dal momento che orari non ne ho. mi è capitato di lavorare ad esempio anche 14 ore di seguito, e non sto parlando di quando sono in trasferta che lì mi è capitato di essere fuori casa anche 16 ore di fila !baroccosiffredi ha scritto:Scusate se mi intrometto, solo una curiosità, ma tutti questi scritti, tra l'altro quasi tutti molto interessanti nonchè spesso lunghissimi, da dove li avete scritti, spero non dal lavoro, specie se dipendente.
(o.t.)Il lavoro è un diritto?
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
dal lavoro. Sono dirigente e non ho minimi (ne massimi di orario). Se non raggiungo i risultati e mi cacciano ci rimango molto male ma darò la colpa allo Stato.baroccosiffredi ha scritto:Scusate se mi intrometto, solo una curiosità, ma tutti questi scritti, tra l'altro quasi tutti molto interessanti nonchè spesso lunghissimi, da dove li avete scritti, spero non dal lavoro, specie se dipendente.
Di sicuro non mi ferisco un braccio per farmi risolvere i problemi dagli altri
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
grazie Nik
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Infatti le categorie da te summenzionate ai salariati produttivi non devono "offrire" esattamente nulla.CanellaBruneri ha scritto:Quoto il ragionamento di Berlino, ma , all'atto pratico, noi (e faccio un riferimento generazionale) stiamo abdicando ai nostri doveri di classe dirigente, poichè, paradossalmente siamo sempre più lontani e dedicati al "particulare". Ingegneri, avvocati, architetti, medici, imprenditori, economisti, viviamo nella più totale afasia e non dialoghiamo più. Se ci va bene, scriviamo fatture e basta.
In questo senso non abbiamo il diritto di porci in posizione dialettica con il minatore o con l'operaio Alcoa: non abbiamo nulla da offrire, come sarebbe nostro dovere
I salariati produttori di sovraprofitto sociale dovrebbero essere una categoria auronoma come scelte, come forza contrattuale, come posizione economica.
Invece li si tira dentro nell'insopportabile retorica della "solidarietà" o dell' "alleanza tra classi".
Categorie ben definite, invece, e antagonismo. Cosi' si é assicurato anche il progresso tecnologico.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
La tua visione, che in termini teorici approvo e sottoscrivo, soffre del vizio originario di ogni teoria sociale: è teoria, pertanto è utopia.Helmut ha scritto:Infatti le categorie da te summenzionate ai salariati produttivi non devono "offrire" esattamente nulla.CanellaBruneri ha scritto:Quoto il ragionamento di Berlino, ma , all'atto pratico, noi (e faccio un riferimento generazionale) stiamo abdicando ai nostri doveri di classe dirigente, poichè, paradossalmente siamo sempre più lontani e dedicati al "particulare". Ingegneri, avvocati, architetti, medici, imprenditori, economisti, viviamo nella più totale afasia e non dialoghiamo più. Se ci va bene, scriviamo fatture e basta.
In questo senso non abbiamo il diritto di porci in posizione dialettica con il minatore o con l'operaio Alcoa: non abbiamo nulla da offrire, come sarebbe nostro dovere
I salariati produttori di sovraprofitto sociale dovrebbero essere una categoria auronoma come scelte, come forza contrattuale, come posizione economica.
Invece li si tira dentro nell'insopportabile retorica della "solidarietà" o dell' "alleanza tra classi".
Categorie ben definite, invece, e antagonismo. Cosi' si é assicurato anche il progresso tecnologico.
Peraltro tu stesso, saggiamente, scrivi dovrebbero.
Sta di fatto che, incontestabilmente, il potenziale contrattuale della categoria produttiva, è imbrigliato e limitato da una lunghissima serie di fattori.
Ultimo dei quali il discorso cinese che si affrontava poc'anzi. La classe salariata e produttiva trova oggi svilito e depauperato il proprio potenziale contrattuale dall'esistenza di un universo parallelo -quello cinese- formato da una classe produttiva ben più competitiva, non fosse altro che per l'innegabile economicità (imposta? si, ma quello è il mondo cinese) delle proprie richieste.
In ultimo, e generalizzando oltremodo il discorso, saltando diversi passaggi logici, credo non vi siano altre soluzioni che la guerra.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
GeishaBalls ha scritto:"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
quoto te per quotare quanto scritto da Nik, che condivido anche io in toto....
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
esatto i diritti come dicevo solo legati all'accesso al lavoro, alla formazione, agli "ammortizzatori sociali", etc etc ma il lavoro in se NON è un diritto....GeishaBalls ha scritto:"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
e tu ben sai che questi diritti, sia per il datore di lavoro che per il dipendente, sono spesso mancanti o mal applicati.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
donegal ha scritto:Scusate l'Off Topic.nik978 ha scritto: -diritto al riconoscimento dei risultati: MERITROCRAZIA!! in italia la meritocrazia ha sempre qualcosa di fascista per una grossa fetta di popolazione.
"I fascisti hanno ormai distrutto il merito con nepotismi e corruzioni"
Non l'ho detto io. Lo scrisse il Cav. Benito Mussolini in una lettera a Claretta Petacci del 1944 : l'ho sentita (la frase, non Claretta) qualche sera fa, in un interessante documentario storico sugli ultimi anni di Mussolini e il suo carteggio con l'amante.
minchia....oltre che anticlericalista pure neofascista.....e torinista....


(a Mussolini - non a donegal - ricordo: Galeazzo Ciano. fra i meriti l'essenziale: essere il marito di Edda mussolini e aver svoltato prima della fine. e soprattutto per la seconda cosa la storiografia gli riconosce un ruolo di fine tessitore diplomatico per il quale l'italia non sarebbe entrata in guerra e stretto l'alleanza suicida e omicida con germania e giappone).

"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
c'è una sorta di diritto al lavoro. quella per cui senza lavoro non esisti. come uomo e come individuo. e soprattutto come espressione reale e concreta di ciò che sei. io più che diritto lo chiamerei "compito".nik978 ha scritto:esatto i diritti come dicevo solo legati all'accesso al lavoro, alla formazione, agli "ammortizzatori sociali", etc etc ma il lavoro in se NON è un diritto....GeishaBalls ha scritto:"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
e tu ben sai che questi diritti, sia per il datore di lavoro che per il dipendente, sono spesso mancanti o mal applicati.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Scusandomi anticipatamente per lo svacco, Ciano è figura storica e umana che necessita molti, moltissimi approfondimenti. Letture semplicistiche sono impossibili su quel personaggio.zio ha scritto:donegal ha scritto:Scusate l'Off Topic.nik978 ha scritto: -diritto al riconoscimento dei risultati: MERITROCRAZIA!! in italia la meritocrazia ha sempre qualcosa di fascista per una grossa fetta di popolazione.
"I fascisti hanno ormai distrutto il merito con nepotismi e corruzioni"
Non l'ho detto io. Lo scrisse il Cav. Benito Mussolini in una lettera a Claretta Petacci del 1944 : l'ho sentita (la frase, non Claretta) qualche sera fa, in un interessante documentario storico sugli ultimi anni di Mussolini e il suo carteggio con l'amante.
minchia....oltre che anticlericalista pure neofascista.....e torinista....![]()
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(a Mussolini - non a donegal - ricordo: Galeazzo Ciano. fra i meriti l'essenziale: essere il marito di Edda mussolini e aver svoltato prima della fine. e soprattutto per la seconda cosa la storiografia gli riconosce un ruolo di fine tessitore diplomatico per il quale l'italia non sarebbe entrata in guerra e stretto l'alleanza suicida e omicida con germania e giappone).
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Furore 1.3.2017
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
scb ha scritto:
Scusandomi anticipatamente per lo svacco, Ciano è figura storica e umana che necessita molti, moltissimi approfondimenti. Letture semplicistiche sono impossibili su quel personaggio.
vabbè....figura di spicco del regime. sposo della figlia del dittatore.
x il resto leggete ScB.


"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Questo è molto antropologico. E mi piace.zio ha scritto:c'è una sorta di diritto al lavoro. quella per cui senza lavoro non esisti. come uomo e come individuo. e soprattutto come espressione reale e concreta di ciò che sei. io più che diritto lo chiamerei "compito".nik978 ha scritto:esatto i diritti come dicevo solo legati all'accesso al lavoro, alla formazione, agli "ammortizzatori sociali", etc etc ma il lavoro in se NON è un diritto....GeishaBalls ha scritto:"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
e tu ben sai che questi diritti, sia per il datore di lavoro che per il dipendente, sono spesso mancanti o mal applicati.
é un "diritto" antorpologico nel senso che tutti dobbiamo avere la possibilità di esprimerci nel lavoro. Ma il lavoro in se dobbiamo trovarcelo e tenercelo, e la società deve fare il possibile per metterci nelle condizioni di farlo, ma non "darci" il lavoro...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
zio ha scritto:scb ha scritto:
Scusandomi anticipatamente per lo svacco, Ciano è figura storica e umana che necessita molti, moltissimi approfondimenti. Letture semplicistiche sono impossibili su quel personaggio.
vabbè....figura di spicco del regime. sposo della figlia del dittatore.
x il resto leggete ScB.![]()

Diciamo che mi ha sempre affascinato, ho letto sia i suoi diari che la splendida biografia di giordano bruno guerri
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Cicciuzzo 1.6.2016
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Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
assolutamente si.nik978 ha scritto:Questo è molto antropologico. E mi piace.zio ha scritto:c'è una sorta di diritto al lavoro. quella per cui senza lavoro non esisti. come uomo e come individuo. e soprattutto come espressione reale e concreta di ciò che sei. io più che diritto lo chiamerei "compito".nik978 ha scritto:esatto i diritti come dicevo solo legati all'accesso al lavoro, alla formazione, agli "ammortizzatori sociali", etc etc ma il lavoro in se NON è un diritto....GeishaBalls ha scritto:"il lavoro è un dovere. Non è per un cazzo un diritto e una società per la quale il lavoro è un diritto è una società destinata a disgregarsi da sola"
grazie Nik
E che lo Stato dia a tutti pari opportunità al lavoro, partendo da dare accesso alla formazione e tutte le altre cose delle pari opportunità. E anche tasse di successione alte
e tu ben sai che questi diritti, sia per il datore di lavoro che per il dipendente, sono spesso mancanti o mal applicati.
é un "diritto" antorpologico nel senso che tutti dobbiamo avere la possibilità di esprimerci nel lavoro. Ma il lavoro in se dobbiamo trovarcelo e tenercelo, e la società deve fare il possibile per metterci nelle condizioni di farlo, ma non "darci" il lavoro...
occorre farsi il culo per cercare un lavoro, per tenerlo, per promuoverlo.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
1-da sempre, direi dall'inizio del dualismo capitale-lavoroscb ha scritto: 1-il potenziale contrattuale della categoria produttiva, è imbrigliato e limitato da una lunghissima serie di fattori.
2-Ultimo dei quali il discorso cinese che si affrontava poc'anzi. La classe salariata e produttiva trova oggi svilito e depauperato il proprio potenziale contrattuale dall'esistenza di un universo parallelo -quello cinese- formato da una classe produttiva ben più competitiva, non fosse altro che per l'innegabile economicità (imposta? si, ma quello è il mondo cinese) delle proprie richieste.
3- credo non vi siano altre soluzioni che la guerra.
2-la Cina (e tutti i Paesi emergenti) vivono una stagione di competitività sociale a tutti i livelli. Si conosce poco, ma scontri sociali tra salariati e classe imprenditoriale sono all'ordine del giorno. Per le rivendicazioni di sempre: più diritti, ferie, welfare, sicurezza, più salario.
3-ma anche no.

(e il meccanicistico sarei io...mi viene come da ridere...!!!



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