No, ti capisco. Sono le cagate che si fanno quando si è innocenti. E' capitato a tutte le brave persone, almeno una volta.zio ha scritto:scb ha scritto:Bè Zio, che dire.
Sei stato valoroso ma minchione.
Anche a me capitò una cosa simile
mah. ho sempre pensato di essere stato un inguaribile romantico.
cioè a conti fatti solo un minchione.
Anno 2001. C'era una tipa appena arrivata nel mio giro che mi faceva impazzire. La guardai e mi piacque all'istante. Vincendo la mia timidezza, mi feci avanti in maniera spavalda, la corteggiai, la invitai a cena fuori. Finalmente accettò. La riaccompagnai a casa, nella fredda notte pugliese, le dissi, piano, chiaro, pulito:
Tu mi piaci tantissimo, sei una persona stupenda.
Lei mi servì, molto educatamente, un bel due di picche, con le solite cagate che era uscita da poco da una storia, ma che io le piacevo e voleva restassimo amici.
Io la guardo, e le faccio: Amici? Ti prego, lasciamo perdere, io non voglio essere tuo amico, tu mi piaci come donna.
Tempo una settimana: conosco la ragazza che poi diventerà mia moglie.
Appena inizio a frequentarla, la prima tipa inizia a proporsi. Evidentemente, aveva bisogno che io le sbavassi dietro, ed il fatto che io l'avessi accantonata la faceva incazzare.
Insomma, all'epoca con mia moglie era solo amicizia, ma lei probabilmente aveva subodorato potesse nascere qualcosa, e si buttò alla carica.
Niente. Per me lei era morta e sepolta.
Una sera mi fece, con sguardo provocante: ma sei scomparso, non ti fai sentire più, quando andiamo a bere una cosa?
Io, con un sorriso ironico, le dissi che si era fatto tardi, e lei capì.
Insomma, all'epoca mi sentii un valoroso. Ora me la sarei trombata almeno una volta. Però poi forse non mi sarei messo insieme a mia moglie, e allora forse fui davvero un valoroso. Comunque un valorosissimo minchione.