[O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

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repeat
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#91 Messaggio da repeat »

Giulio Tremonti ha scritto:
repeat ha scritto:
Giulio Tremonti ha scritto:Santoro non è l'unico citato da B. Tempo addietro, facendo la vittima, aveva citato anche Cornacchione!

E non credo che Mentana, Lerner, Gruber, Telese, Fazio e Saviano pesino meno di Santoro.
Giulio, sei una persona troppo intelligente per non cogliere il cuore del problema.
Credo - anzi, spero! - tu abbia avuto modo di ascoltare le intercettazioni telefoniche della signora Bergamini (dirigente RAI in quota Forza Italia) che da giorni, nell'assordante silenzio generale (non ne ha parlato nessun telegiornale.. tranne un po' La7 e Tg3), sta pubblicando il sito di Repubblica.
Ecco, se vuoi capire cos'è il conflitto d'interesse o se ti interessa davvero intendere a cosa sia ridotta OGGI la RAI e, attraverso essa, la libertà di informazione non devi far altro che ascoltarle... e poi vomitare.

Tu davvero pensi che un professionista come Michele Santoro... un fuoriclasse del video che ti assicura 5-6-7 milioni di ascolto fidelizzato... in un sistema veramente libero e concorrenziale rischierebbe di rimanere a spasso?

La RAI (di Berlusconi) non lo vuole... e pur di non mandarlo in video gli liquida una buonuscita milionaria.
Mediaset (di Berlusconi) ovviamente si guarda bene dal prenderselo.
La7, prima lo corteggia disperatamente, è ad un passo dal raggiungere un accordo... e, IMPROVVISAMENTE, scopre che Santoro vuole avere la possibilità di cambiare la scaletta del programma anche 5 minuti prima della messa in onda. Essendo quello di Santoro un programma legato all'informazione e alle notizia, questa sua richiesta mi sembra ovvia. Se succede un attentato in piazza del Duomo alle 20:45... non è che lui, dalle 21 in poi, può far finta di nulla e parlare solo di disoccupati o di legge finanziaria. C'è l'attualità che impone la necessità di stravolgere l'argomento della serata...
Dunque, una scusa. Penosa. Che nasconde ben altre penose e indicibili situazioni.

Di fatto, Santoro - campione d'ascolti della stagione appena trascorsa - è a spasso... non per volontà dei telespettatori, che continuerebbero a seguirlo ovunque, ma per scelta politica dell'unico vero padrone dell'informazione nazionale: quel Silvio Berlusconi che, direttamente o indirettamente, controlla la totalità dei canali televisivi.

Come ho già scritto qualche pagina indietro, il vero, unico, tremendo e insormontabile problema di Santoro non è l'essere fazioso... perché tutti, chi più chi meno, lo sono. Il suo grande problema è avere successo, e cioè fare ascolti (tanti, tantissimi ascolti) e fare opionione.

Nei palinsesti RAI della prossima stagione mancheranno il programma di maggior ascolto di RAI2 (Annozero = Santoro) e quello di maggior ascolto di RAI3 (Vieni via con me = Saviano). Guarda caso, Santoro & Saviano: proprio i più invisi al Cavaliere.

Il mio concetto di "libertà" consiste nell'includere, non nell'escludere; nell'aggiungere, non nel sottrarre.
Oggi questa libertà non esiste. Non esiste in RAI e non esiste in Mediaset. Speravo esistesse a La7... ma, evidentemente, l'entusiasmo e le speranze devono fare i conti, anche in quel caso, con la necessità. Si può essere "rivoluzionari" e terzopolisti solo fino ad un certo punto... oltre, per adesso, non è concesso andare.
8)
Non devi convincermi che l'informazione in tv sia pesantemente condizionata, ne sono pienamente convinto. L'affaire Bergamini è una delle tante conferme.
Sto dicendo che, nella specifica situazione, mi pare assurdo che si paventi di distruggere un'azienda da quarantamila dipendenti per la minaccia che rappresenterebbe il contratto a un giornalista di una decina di puntate a stagione, se non ricordo male, su una rete che fa il tre e mezzo percento degli ascolti.

Naturalmente, dimostrazioni non se ne possono dare quando si parla di intenzioni, ma il senso delle proporzioni mi fa ritenere la cosa alquanto ridicola, unitamente alla congiura del silenzio della stampa italiana, per cui la spiegazione più semplice che mi viene è che sia la forzatura di un giornale che interpreta i fatti per sostenere una tesi politica.

Mentana, che si è speso concretamente per far arrivare Santoro a La7, offrendo anche la "tutela" del suo Tg, dice che il motivo della rottura è la pretesa di condizioni assurde. Tra queste c'era anche la possibilità di modificare il contenuto della trasmissione cinque minuti prima dell'inizio che, di fatto, toglie qualsiasi diritto all'editore di conoscere quel che andrà in onda, chè di eventi come un attentato al Duomo alle 20.45 non è che ce ne siano così spesso, ed eventualmente nessuna persona di buonsenso avrebbe niente da ridire in un cambio di programma, in quel caso.
Santoro dice che non è vero. Avendo più stima in Mentana, credo a lui.

Su Annozero.
La trasmissione di Santoro non mi piace perchè non fa informazione politica, imho. Formalmente sì, perchè in scaletta ci sono argomenti di attualità politica ma in trasmissione, come ho già detto, non si approfondisce e non si viene mai a capo di nulla perchè chi parla viene continuamente interrotto, se non dal conduttore, dall'avversario politico col quale si fa a gara a chi urla di più. Il pubblico rumoreggia, ride, disapprova, applaude come in un'arena, spesso ammiccato dal conduttore.

Senza contare l'uso di mezzi retorici come la derisione dell'interlocutore, il collegamento con la 'ggente' contrapposta al ministro, l’argumentum ad misericordiam (l'intervista patetica all'operaio senza lavoro, nel tinello di casa), etc. Questo trucchi retorici, che non hanno nessun carattere informativo, hanno il solo scopo di predisporre il telespettatore all'avversione nei confronti del bersaglio di turno.

In questa affabulazione Santoro è maestro e capisco che chi lo guarda passivamente venga affascinato al punto di considerarlo ottimo giornalismo. A me, che riconosco immediatamente questi mezzucci, annoia a morte, e trasmissioni fatte su modello del Processo del Lunedì le ritengo giornalisticamente scadenti.
Bene, è una opinione. La tua, e la rispetto.
Nessuno ti obbliga a guardare quella trasmissione. A me il Progesso di Biscardi non piaceva e non lo guardavo. In tv ci sono tante cose che non mi piacciono e che non vedo (Grande Fratello, Uomini e Donne, Amici, Paperissima, Scherzi a Parte, I Raccomandati, Affari Tuoi, Beautiful, Tammarreide... e potrei continuare per ore), non per questo pretendo che qualcuno le chiuda.
E' una questione di libertà. E di tolleranza. E, aggiungo, di rispetto della professionalità e dei meriti conquistati sul campo.

In RAI ci sono Vespa, Minzolini, Ferrara, Paragone, Sgarbi e tanti altri ancora le cui "idee" politiche e la cui faziosità nessuno si permette di giudicare o di contestare. Con i soldi del canone (e, quindi, anche con i miei) paghiamo i loro lauti stipendi e gli garantiamo anche la doverosa copertura legale.
Perché non può starci anche Santoro?
E per quale cavolo di motivo si è voluto regalare Saviano e "Vieni via con Me" a La7?

Ripeto: in linea di principio possiam parlar di tutto, poi, però, dobbiamo fare i conti con i fatti e con la realtà.
Se il principio è: via i faziosi.
Bene, ci sto!
Allora, via tutti.
E quindi: via Minzolini, via Vespa, via Paragone, Ferrara, Sgarbi e tutti i leccaculo di Berlusconi presenti in RAI.

Se, invece, il principio è il merito... e quindi la professionalità dei conduttori e il successo delle trasmissioni (la RAI è sì un servizio pubblico, ma il 50% del suo budget dipende dalla raccolta pubblicitaria... quindi, dal successo o dall'insuccesso delle trasmissioni che produce)... bisogna partire, nella costruzione dei palinsesti, dalle trasmissioni che funzionano... e non da quelle che fanno flop.

La verità, giulio, la conosci bene. La RAI non è un'azienda libera. Non lo è mai stata, e non lo è a maggior ragione adesso. E', di fatto, la penosa ruota di scorta di Mediaset. Il Cavaliere, direttamente e indirettamente, gestisce due grandi aziende: la sua (Mediaset) e la RAI.
In questa "concorrenza" surreale... in questo monopolio di fatto, cioè... è chiaro quale dei due competitor debba soccombere.
E' chiaro a me.
E' chiaro anche a te.
E' chiarissimo a tutti.

Il resto è solo fuffa. La sostanza, purtroppo, è questa. Un danno procurato alla RAI costituisce, automaticamente, un vantaggio regalato a Mediaset. Sul piano economico. Sul piano politico, invece, l'evidenza della censura ai danni di Santoro e Saviano, è lì, sotto gli occhi di tutti. Così come è sotto gli occhi di tutti l'indecenza di un presidente del consiglio, proprietario di Mediaset, che pretende pure di fare i palinsensti del concorrente RAI.
Prenderne atto, cercando di vedere se c'è una possibile via d'uscita da questa situazione liberticida e imbarazzante, aiuterebbe tutti, "destrorsi" e "sinistrorsi".

Comunque, a margine di questo post, nove volte su dieci ho avuto modo di apprezzare i toni dei tuoi interventi. E qualche volta, sono riuscito persino a condividerne la sostanza, pur partendo da posizioni molto diverse o opposte. Dunque, come vedi, non è impossibile capirsi ed ascoltarsi. Basta disporsi a farlo.
:wink:
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#92 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La lettera della Dandini al Corriere:
LA LETTERA DELLA CONDUTTRICE, "PARLA CON ME" A RISCHIO

Dandini: nessuno sa dirmi se ce la farò. Se la Rai vuol disfarsi della nostra collaborazione sarebbe corretto farcelo sapere. Né contratti, né contatti.

di Serena Dandini

Jaafate o Gnaafate? Ovvero Tornate in onda la prossima stagione o no? Questa è la domanda che si sentono porre svariati conduttori e giornalisti Rai in questo periodo. L'inquietante interrogativo viene declinato in vari dialetti e in tutte le latitudini dell'italico stivale. È avvenuto anche la scorsa stagione e quella precedente e quella prima ancora e anche prima e prima...



A Roma e provincia il quesito a volte si sintetizza in un più confidenziale: «Ve la fanno fa'?» (sottinteso la trasmissione). Frase che nasconde un chiaro riferimento a forze superiori che ormai tutti danno per scontate, poteri che alitano sulle decisioni delle alte sfere televisive, inutile ricordare che questo sarebbe impensabile nell'austera «Bbc» o nel libero mercato dei media americani o in qualunque altro network del mondo conosciuto, ma noi ormai ci siamo abituati a tutto, non ci spaventa neanche che una importante dirigente del marketing Rai spifferi in anteprima la programmazione alla concorrenza per farla vincere meglio e oscurare le trasmissioni scomode o sgradite al manovratore. Roba da far drizzare i capelli ad un calvo. Ah dimenticavo, la signora in questione era una ex-dipendente del presidente del Consiglio, ora deputata del Pdl! «Embè che c'e»? Risuonava saggiamente il ritornello della celebre canzone «Una zebra a pois».
Questa bizzarra e oscura situazione della tv pubblica italiana si è trasformata in una lotteria nazionale, ci si chiede se permetteranno alla Gabanelli di fare il lavoro per cui tutti l'apprezzano; se Santoro potrà tornare a fare Annozero a costo zero. Saviano ormai è fuori, questo è sicuro, ma Fazio è ancora a «bagno maria» e forse resterà, della serie... «Vieni via con me di qua o di la?!». La Rai si è trasformata in un Bingo, ci si affida alla fortuna, al caso, qualcuno cerca di interpretare i fondi di caffè o le previsioni astrologiche studiando gli ascendenti e le case astrali dei vari conduttori, purtroppo non c'è più nessuno che sia in grado di leggere il futuro dalle interiora degli uccelli come facevano una volta gli aruspici.

Ma la realtà, al di là di ogni salutare ironia, è ben diversa. Dietro all'immagine dei volti noti in palio si nascondono collaudati gruppi di lavoro, programmi di successo che hanno dato lustro e introiti pubblicitari ad un'azienda che oggi sembra navigare a casaccio, senza una guida manageriale se non quella eterna della politica. Dobbiamo rimpiangere la lottizzazione precisa e puntigliosa che assegnava fettine di visibilità con un perfetto calcolo proporzionale? Mi auguro proprio di no. Lasciateci sognare, assieme al pubblico che paga il canone, una Rai totalmente liberata dalla politica, che rappresenti tutti i gusti e le preferenze possibili, senza piegare autori e programmi ai voleri del reuccio dell'ultima tornata elettorale. Ma purtroppo tira una brutta aria, anche la gloriosa La7, fino a ieri avamposto di ogni libertà, sembrerebbe colpita dallo stesso implacabile virus che debilita ogni autonomia.

Certo in tv nessuno è intoccabile e tutti sono sostituibili, ma sempre se si lotta ad armi pari, lealmente, usando come criteri la meritocrazia e il libero mercato. Ma che fiducia si può avere in un sistema minato alle radici, che prende ordini dalle sue misteriose logge P2, P3, P4, ormai più inquietanti di quelle dipinte dal talento di Corrado Guzzanti nel suo personaggio del massone che oggi va in onda, non a caso, su Sky, anche se è uno dei più grandi attori che la Rai ha allevato...

«Sì, ho capito, Guzzanti sta a Sky e pure la Ventura ma tu jaa fai o gnaafai quest'anno?». Mi piacerebbe rispondere a questa semplice domanda, ma sinceramente non so cosa dire. Per quel che mi riguarda non ho contratti, né contatti. Non ho ricevuto telefonate simboliche o sostanziali da nessun presidente o direttore generale (parlo degli ultimi in carica, visto che ne ho conosciuti un numero spropositato da quando sono al servizio in Rai.) Neanche un sms, che oggi non si nega a nessuno. In compenso il mio faccione è stato inserito negli spot che l'azienda offre agli inserzionisti per stimolare gli investimenti pubblicitari, ossigeno agognato da ogni tv. A questa festa patronale organizzata per «lo spot che verrà» non sono stata neanche invitata... No, mi correggo, il mio direttore di rete ci ha invitato tutti ma, farsi imbucare da un mezzo imbucato, si può fare solo da adolescenti. Visti i risultati dell'ultima stagione, RaiTre ci ha riconfermato con gioia nel suo palinsesto che pare però non sia lo stesso palinsesto della direzione generale. Colpo di scena nell'azienda pubblica: c'è il palinsesto civetta e quello che va in onda davvero! Anche il direttore di RaiDue pare che non sia stato avvertito quando gli hanno fatto sparire sotto al naso i conduttori del programma della domenica. Sto dicendo «pare», «sembra», «si dice», perché notizie certe non arrivano mai dalle alte sfere. Anzi, lì vige il silenzio più totale, animato solo dai soliti gossip.

Un programma tv è una fucina di persone, un gruppo affiatato di professionisti, autori, redattori che avrebbero diritto di conoscere il proprio destino. A me dispiace lasciare l'azienda dove siamo cresciuti e dove abbiamo avuto, in passato, la possibilità di sperimentare nuovi linguaggi e far crescere tanti talenti. Con un po' di Rai Pride penso che nel mio piccolo ho contribuito alla costruzione di programmi che sono entrati nel cuore del pubblico italiano. Se l'azienda vuole disfarsi della nostra collaborazione sarebbe se non altro corretto farcelo sapere, perché tenere il nostro programma e quello di altri validi collaboratori nel limbo dell'incertezza fino all'ultimo? L'anno scorso abbiamo firmato la mattina stessa della nostra prima puntata. Non è un po' troppo?

Verrebbe da pensar male come le famose e onnipresenti voci di corridoio suggeriscono a più riprese, «stanno cercando un cavillo legale per bloccarvi definitivamente», «aspettano un lasciapassare dall'alto» o «ho sentito che vi tolgono i martedì, no i mercoledì, no il lunedì...». Ma il lunedì non siamo mai andati in onda!... «Ah, è vero, quello l'hanno tolto a Fazio... comunque la Gabanelli la mandano allo sbaraglio senza copertura legale e poi si vede...».


Sarebbero solo i soliti innocui gossip ma purtroppo nel nostro Paese vengono puntualmente confermati dalla pubblicazione di intercettazioni telefoniche che fanno accapponare la pelle o almeno la faranno accapponare ancora per poco, fino a che passerà la legge che ne limiterà l'utilizzazione... «Embè che c'e...? Una zebra pois... a pois...».

Serena Dandini
05 luglio 2011 10:48
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#93 Messaggio da kisho »

che faziosa la dandini. la vogliamo fuori dalla tivvù che paghiamo con le nostre tasse.
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Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.

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Tasman
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#94 Messaggio da Tasman »

Giulio Tremonti ha scritto:Su Annozero.
La trasmissione di Santoro non mi piace perchè non fa informazione politica, imho. Formalmente sì, perchè in scaletta ci sono argomenti di attualità politica ma in trasmissione, come ho già detto, non si approfondisce e non si viene mai a capo di nulla perchè chi parla viene continuamente interrotto, se non dal conduttore, dall'avversario politico col quale si fa a gara a chi urla di più. Il pubblico rumoreggia, ride, disapprova, applaude come in un'arena, spesso ammiccato dal conduttore.

Senza contare l'uso di mezzi retorici come la derisione dell'interlocutore, il collegamento con la 'ggente' contrapposta al ministro, l’argumentum ad misericordiam (l'intervista patetica all'operaio senza lavoro, nel tinello di casa), etc. Questo trucchi retorici, che non hanno nessun carattere informativo, hanno il solo scopo di predisporre il telespettatore all'avversione nei confronti del bersaglio di turno.

In questa affabulazione Santoro è maestro e capisco che chi lo guarda passivamente venga affascinato al punto di considerarlo ottimo giornalismo. A me, che riconosco immediatamente questi mezzucci, annoia a morte, e trasmissioni fatte su modello del Processo del Lunedì le ritengo giornalisticamente scadenti.
Ricapitolando:

Ovvio che quando parla un Castelli un Belpietro,un Scillipoti.. quel pupazzo di Giorgio Clelio Stracquadanio.. ditemi voi come si fà a stare in silenzio ad ascoltare una sagoma così per più di 2 minuti,è impossibile cazzo! Il peso specifico delle cazzate che certi elementi sostengono è immenso,inaccettabile.



Il discorso è che qui proprio nessuno guarda Santoro passivamente,anzi..dirò di più,meno male che almeno lui dava spazio agli ultimi,operai,studenti,precari,insomma GGGente vera,normale che,suo malgrado è costretta a fare una vera vita di merda! e nessuno li fà parlare in TV, chissà come mai,chissà.. è chiaro?
Ma sì..
Dovremmo tornare alla vecchia tribuna politica:
Due coglioni così. Il politico di turno che spara le sue cazzate senza contradittorio,per mezzora. Che bello. Quella sì che era informazione "corretta".
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.

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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#95 Messaggio da Tasman »



ci si divertiva molto...
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.

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CianBellano
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#96 Messaggio da CianBellano »

Giulio Tremonti ha scritto:Su Annozero.
La trasmissione di Santoro non mi piace perchè non fa informazione politica, imho. Formalmente sì, perchè in scaletta ci sono argomenti di attualità politica ma in trasmissione, come ho già detto, non si approfondisce e non si viene mai a capo di nulla perchè chi parla viene continuamente interrotto, se non dal conduttore, dall'avversario politico col quale si fa a gara a chi urla di più. Il pubblico rumoreggia, ride, disapprova, applaude come in un'arena, spesso ammiccato dal conduttore.

Senza contare l'uso di mezzi retorici come la derisione dell'interlocutore, il collegamento con la 'ggente' contrapposta al ministro, l’argumentum ad misericordiam (l'intervista patetica all'operaio senza lavoro, nel tinello di casa), etc. Questo trucchi retorici, che non hanno nessun carattere informativo, hanno il solo scopo di predisporre il telespettatore all'avversione nei confronti del bersaglio di turno.

In questa affabulazione Santoro è maestro e capisco che chi lo guarda passivamente venga affascinato al punto di considerarlo ottimo giornalismo. A me, che riconosco immediatamente questi mezzucci, annoia a morte, e trasmissioni fatte su modello del Processo del Lunedì le ritengo giornalisticamente scadenti.
Quoto giulio, d'accordissimo.
Mi domando come tu abbia potuto risparmiare quella chiavica di vauro.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)

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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#97 Messaggio da repeat »

Tg1, tacchi a spillo contro i fatti

“Sulla due giorni del movimento a Siena non abbiamo visto andare in onda neanche un servizio che informasse sull’evento, in compenso però nella edizione di domenica 10 luglio delle ore 13,30 abbiamo assistito alla corsa delle donne sui tacchi a spillo…”
Chi ha scritto questa lettera?
Un gruppo di giornaliste del Tg1 che hanno voluto prendere le distanze dall’ennesima “irresponsabilità editoriale” della loro testata, un tempo lontano chiamata anche “l’ammiraglia del servizio pubblico” e che, oggi, al massimo, si potrebbe chiamare una fregata, nel senso letterale del termine.
Questa denuncia, sacrosanta, ci fa comprendere, meglio di qualsiasi altro lungo discorso, quale considerazione abbiano questi signori per la società civile, per la pubblica opinione.

La corsa sui tacchi a spillo è considerata più meritevole di attenzione della assemblea promossa a Siena dalle donne del movimento “Se non ora quando?“, del resto questa scelta corrisponde perfettamente alla sensibilità politica, etica e professionale di chi ha fatto finta di credere che un anziano signore, nonchè presidente del consiglio, avesse davvero telefonato in questura per chiedere la liberazione della nipote del presidente egiziano. In questi giorni, da più parti, anche in modo legittimo, viene rivolto un solenne appello “al senso di responsabilità”, ad unirsi per fermare la crisi economica e sociale.
Ottimo proposito, ma sarebbe il caso che, prima di ogni altra cosa, il grande irresponsabile rivolgesse un appello ai suoi fedelissimi affinchè, almeno in queste ore, si astenessero da censure e bavagli, rinunciassero alle norme e persino alle notizie “ad personam e ad aziendam”. Comunque non saranno i tacchi a spillo a salvarlo, nè in pubblico, nè in privato.

Grazie, infine, a tutte le donne che hanno animato l’assemblea di Siena e alle giornaliste del Tg1 che hanno voluto denunciare le omissioni e le faziosità della loro testata. Ci sembra giusto ricordare i loro nomi: Maria Luisa Busi, Alessandra Mancuso, Tiziana Ferrario, Maria Grazia Mazzola, Elisa Ansaldo, Simona Sala, Giovanna Rossiello, Donatella Scarnati, Cinzia Fiorato, Emanuela Talani, Lucia Duraccio, Karina Laterza, Felicia Pistilli.
I vertici della Rai non le ringrazieranno, non lo farà neanche la signora Lei, alla quale pure si sono rivolte: se ne facciano una ragione, le ringrazieranno invece tutti coloro che ancora hanno nel cuore l’articolo 21 della Costituzione.

Presto, molto presto, dei loro censori si perderà anche il ricordo. Resterà invece traccia della loro civile protesta.

Beppe Giulietti

(Il Fatto Quotidiano)
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#98 Messaggio da repeat »

E intanto...

Rai, al cda il calo di ascolti del Tg1
Garimberti: preoccupante, qualcosa faremo


ROMA - «Il calo degli ascolti del Tg1 è un problema molto serio»: lo ha detto il presidente della Rai, Paolo Garimberti, in commissione di Vigilanza. Garimberti, citando l'ultima occasione in cui il Tg5 ha superato il Tg1, la scorsa settimana, ha detto che a preoccuparlo non è tanto il fatto che il Tg1 abbia avuto il 20,6 rispetto al 20.9 del Tg5. «Quello che mi preoccupa è il 20.6 - ha detto - vuol dire che lo spettatore sente che l'informazione non è completa e adeguata a quella della rete ammiraglia». Oltre ad affermare che nel prossimo Cda, in programma giovedì, «faremo una riflessione sugli ascolti e sulla qualità dell'informazione del Tg1», il presidente Rai ha detto che «è un problema che riguarda anche Rai1. Ma bisogna fare qualcosa per far sì che il Tg1 torni ad essere il Tg1».

---------------------------------

Be', licenziare Minzolini potrebbe essere d'un certo aiuto per far si che "il Tg1 torni ad essere il Tg1"...

Ci pensi sù, il buon Ponzio Garimberti Pilato.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

tiffany rayne
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#99 Messaggio da tiffany rayne »

Ma dai Repeat vuoi paragonare Minzolini a Santoro? Santoro è fazioso e anche se faceva grandi ascolti bisognava farlo fuori. Minzolini mica è fazioso fa solo il suo mestiere, se verrà licenziato dalla RAI quelli del PDL diranno che è la dimostrazione che in questo paese manca la libertà di pensiero, non contano solo gli ascolti.

Non ci credi? leggi qua.

«La sinistra vorrebbe mettere il bavaglio a Minzolini - contrattacca il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato e componente della Commissione parlamentare di Vigilanza, Francesco Casoli - Ogni qual volta il direttore del Tg1 esercita il suo diritto di commentare i fatti delle politica viene accusato ingiustamente dai soliti censori di fare propaganda».

http://multimedia.lastampa.it/multimedi ... stp/57073/

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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#100 Messaggio da repeat »

tiffany rayne ha scritto:Ma dai Repeat vuoi paragonare Minzolini a Santoro? Santoro è fazioso e anche se faceva grandi ascolti bisognava farlo fuori. Minzolini mica è fazioso fa solo il suo mestiere, se verrà licenziato dalla RAI quelli del PDL diranno che è la dimostrazione che in questo paese manca la libertà di pensiero, non contano solo gli ascolti.

Non ci credi? leggi qua.

«La sinistra vorrebbe mettere il bavaglio a Minzolini - contrattacca il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato e componente della Commissione parlamentare di Vigilanza, Francesco Casoli - Ogni qual volta il direttore del Tg1 esercita il suo diritto di commentare i fatti delle politica viene accusato ingiustamente dai soliti censori di fare propaganda».

http://multimedia.lastampa.it/multimedi ... stp/57073/
Quelli non contano mai... quando danno torto. :wink:

Toh, leggiti questa esilarante e spettacolare intervista de "il Giornale" al consigliere RAI di maggioranza Antonio Verro.

"La Rai strapaga Fazio per poi prestarlo a La7"
di Paolo Bracalini

Il consigliere di centrodestra di viale Mazzini Antonio Verro: "Troppi due milioni per vederlo su una rete rivale, spero che non diventi un precedente"

Roma - Consigliere Verro, finalmente vi siete liberati di Santoro. :)
«No, pardon. È stata una separazione volontaria e consensuale».

«Una grave perdita per il servizio pubblico», dicono i suoi colleghi di minoranza.
«Santoro è un gran professionista, però è l’emblema della faziosità. I programmi che fa, a mio avviso, non sono servizio pubblico. Travaglio non è servizio pubblico, Vauro tantomeno».

E la Gabanelli?
«Report è una trasmissione di successo, ma va avanti a teoremi precostituiti. Le inchieste andrebbero fatte in altro modo». (Ha ragione! Bisogna prima chiedere il permesso a Berlusconi e alla maggioranza di governo! :lol: )

Ma allora quali sono i programmi di servizio pubblico?
«Sul versante informativo dico Bruno Vespa :lol: :lol: :lol: e anche Floris, con qualche riserva sulla selezione degli ospiti di Ballarò. Poi Piero Angela, Alle falde del Kilimangiaro, Voyager :lol: :lol: :lol: , questi sono prodotti da servizio pubblico».

I Tg Rai?
«Criticano il Tg1 ma io trovo che il Tg3 sia fazioso in modo molto più subdolo. Minzolini ci mette la faccia come editorialista. Il Tg3 invece è molto schierato ma meno dichiarato nelle sue intenzioni».

Dove la vede la faziosità del Tg3?
«Nei servizi, nella scelta delle notizie. Di questo però purtroppo non si parla. Vede, noi del centrodestra siamo troppo signori... troppo buonisti ecco!».
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma scusi, non siete i padroni della Rai anche grazie alla vostra famosa struttura Delta?
«Questa struttura Delta esiste solo sulle pagine di Repubblica. Da 5 anni a questa parte non è cambiato niente. Guardi Santoro, è andato via perché lui ha deciso di andare via. Punto e fine».
:lol: :lol: :lol:
Fazio invece ve lo tenete, e gli date 2 milioni all’anno per andare a fare un programma su La7. Bell’affare.
«Come lei sa io mi sono astenuto perché per quanto io ammiri Fazio, che è una risorsa Rai, non condivido affatto questo tipo di contratto. Spero che non faccia da precedente».

Ma perché avete accettato che un vostro big faccia un programma su una rete concorrente?
«Fazio è stato tenuto in naftalina e quindi lui e Saviano si sono mossi per trovare alternative. Poi, quando la direzione generale ha ripreso le trattative, Fazio ha posto quella condizione per restare. Ma la Rai non si può presentare col cappello in mano».

Garimberti dice che Santoro può tornare come collaboratore....
«Santoro deve rispettare le regole. C’è un ordine del giorno votato un anno fa dal Cda che dice che i dipendenti Rai che usufruiscono dell’incentivo all’esodo non possono avere rapporti di collaborazione con l’azienda a meno che il Cda non approvi una deroga». 8)

Deve passare da voi.
«Naturalmente, sono le regole».


(ADESSO ARRIVA IL MEGLIO)

Ma fosse per lei cosa cambierebbe in Rai?
«Punterei più sui giovani volti, sperimenterei di più, fare una tv di qualità».

Troppo prudenti i vostri direttori di rete?
«Forse sì, ci vorrebbe un po’ più di coraggio».

Le danno carta bianca per portare un big di un’altra tv in Rai: chi prende?
«La De Filippi».
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Ma non ha detto «tv di qualità»?
(IL GIORNALISTA, PIETOSAMENTE, CERCA DI SALVARLO IN CORNER...)
«Eh sì, ma al 50% siamo anche una tv commerciale...».
.......................................................

Ah, dunque al 50% sono anche una tv commerciale...
... ed è per questo motivo, immagino, che hanno fatto fuori dai palinsesti i due programmi che dal punto di vista "commerciale" fruttavano di più alla RAI: Annozero e Vieni via con Me.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.

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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#101 Messaggio da scb »

repeat ha scritto: Toh, leggiti questa esilarante e spettacolare intervista de "il Giornale" al consigliere RAI di maggioranza Antonio Verro.
Immagine

Questo è il personaggio, che vorrebbe più qualità in Rai, chiamando la Defilippi...
Mala tempora...
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#102 Messaggio da tiffany rayne »

Imbarazzante come certi personaggi non abbiano il senso del ridicolo.

Antonio Verro sei un mito. :lol:

Grandissima questa maggioranza, ha messo uomini di grande levatura nei posti chiave del nostro fortunato paese. Meno male che Silvio c'è.

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scb
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#103 Messaggio da scb »

Immagine

Secondo me è carlo pellegatti sotto mentite spoglie.

Ps per chi non fosse appassionato di pallone, pellegatti è un cronista milanista che definire fazioso è un eufemismo...
pure quando il milan gioca a merda, lui dice che va tutto bene
perfettamente in linea con tutto il resto
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#104 Messaggio da The Dark Knight »

che tristezza Pellegatti 2 la vendetta...

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Helmut
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Re: [O.T.] TeleVisioni - Media & Regime

#105 Messaggio da Helmut »

Giulio Tremonti ha scritto:In questa affabulazione Santoro è maestro e capisco che chi lo guarda passivamente venga affascinato al punto di considerarlo ottimo giornalismo. A me, che riconosco immediatamente questi mezzucci, annoia a morte, e trasmissioni fatte su modello del Processo del Lunedì le ritengo giornalisticamente scadenti.
Pienamente d'accordo con te, Giulio.

Ma se le trasmissioni santoresche fossero di taglio giornalistico serio, con dati, numeri, approfondimenti come piacciono a noi, non farebbero, come ora, piu' del 20% di ascolti, forse arriverebbero al 7-8%.

Alla platea televisiva generale piace la rissa, ai santoriani militanti questo tipo di conduzione, che porta notevoli introiti pubblicitari alla TV di stato.

E permette a Santoro l'orrida (nonché esilarante) sceneggiata dell'ultima trasmissione stagione 2010-2011. :DDD
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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