nik978 ha scritto:ELENCO DELLE STRANEZZE:
nick, credo che il punto fondamentale sia l'abuso e la malafede degli agenti. non analizziamolo in chiave "omicidio pasolini" perchè si tratta di una cosa diversa.
quesi poliziotti passavano di li perchè erano di pattuglia, ed è il loro compito girare per le strade, chiamati o meno dalla tizia spaventata dal quel ragazzo
credo, ma è una pura ipotesi , che la cosa sia andata in questo modo.
girando vedono questo ragazzo da solo. come fanno di solito con individui che sostano in posti isolati di notte, gli danno un'occhiata per accertarsic he non sia uno spacciatore o altro. gli controllano i documenti, lo vedono alterato ( non è necessario che fosse fatto, basta che gli fosse arrivato il down dopo una pastiglia o una bevuta) gli rompono un pó i coglioni e magari gli fanno anche la perquisa per vedere se ne ha qualcosa addosso. lui magari si incazza, si divincola , alza la voce e spintona.loro la scambiano per un tentativo di aggressione o fuga e partono le manganellate, lo stendono e si accorgono di averlo ammazzato ( in 4 conciarlo male a manganellatee calci è un'attimo).a quel punto inscenano una colluttazione più ampia di quella effettivamente avvenuta, aspettano un pó ( qualche ora , sperando di far sballare eventuali esami ) e poi portano il corpo all'ospedale facendo finbta che fosse ancora vivo. da li tutta la sceneggiata dei rapportio dei reperti in cui lo spirito corporativo ceramente ha un ruolo forte.
con questo cosa voglio dire?
gli agenti hanno commesso errori ed è giusto che paghino
la polizia li ha coperti e bisogna far capire che sono cose che non si fanno, che questa bitudine di corprirsi a vicenda è sbagliata
ma per favore non assegnamo a questa storia i contorni del complotto o dell'omicidio di stato.
dubito che "volessero" ucciderlo. se avessero voluto, se lo sarebbero caricato in macchina, l'avrebbero portato in un luogo isolato ( ferrara è piccolina, arrivare in un posto non abitato è un'attimo) , gli avrebbero sparato e stop.
non diamo un giudizio "morale" o etico all'intera faccenda.
un qualsiasi gruppo reagisce compatto alla minaccia di un singolo, ed un qualsiasi individuo nella merda tenta di pararsi il culo con tutti i mezzi a disposizione.è brutto da dire, ma tutti sappiamo che è così.
ora veniamo alla questione "processo"
la storia è avvenuta il 25 settembre 2005. quindi l'omicidio ed i tentativi di depistaggio sono soggetti a indulto.
siccome gli agenti probabilmente non volevano uccidere quel ragazzo quando hanno iniziato il pestaggio, si tratta di omicidio preterintenzionale aggravato e concorso nello stesso. siccome non è possibile stabilire chi di preciso abbia ucciso il ragazzo, tutti prenderanno concorso in omicidio preterintenzionale.
diciamo 12 anni a testa.
che diventano 9 per effetto dell'indulto
che possono calare ancora in caso si dimostri che il ragazzo ha reagito o era sotto l'effetto di sostanze
e possono calare ancora perchè possono patteggiare.
diciamo che ad occhio e croce tra 8-10 anni ad andar bene si beccano 6-7 anni di carcere. che sconteranno agli arresti domiciliari o non sconteranno affatto essendo incensurati ed otterrano la sospensione della pena.
e questa è l'impotesi migliore
quella peggiore è che vengano assolti pe rinsufficienza di prove ( un testimone dimentica, la camerunense sparice o finisce in carcere o rimpatriata, le prove spariscono dagli archivi) o che vengano condannati per eccesso di legittima difesa . il che significa sospensione del lavoro ed un buffetto sulla guancia per dire "non si fa" e via.
aspettarsi una punizione esemplare o qualcosa di simile credo sia utopistico.