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La Guerra è il respiro del Male sul mondo".

senza troppi giri di parole e in ogni sua manifestazione, ad ogni latitudine e longitudine del globo.
Ad ogni modo, dato che (credo) non posso ancora aprire una discussione dedicata, sfrutto questo thread che tratta tematiche simili - guerra-uccisioni-ingiustizie- il tema guerra è molto vasto e va anche oltre la semplice guerriglia fra forze armate.
Esplorando esplorando,
vogliamo allora parlare della situazione reale in
Cina?
Naturalmente quella che i mass-media occultano.
In Cina esistono i campi di concentramento odiernamente.
Si chiamano "Laogai" e vi sono detenute milioni di persone, in condizioni pessime e costrette ai lavori forzati.
Un sistema di concentramento voluto da
Mao.
Ampiamente usato sia per i dissidenti, sia per i criminali comuni, gli scopi dei Laogai sono essenzialmente
due: utilizzare i prigionieri come manodopera a basso costo e "riabilitare i criminali" attraverso il duro lavoro e la rieducazione politica obbligatoria.
Il vasto sistema di lavori forzati cinese si chiama "Laogai", che significa "riforma (rieducazione attraverso il lavoro)".
Il numero dei Laogai e dei prigionieri è un segreto di stato.
Secondo il Gruppo di Lavoro dele Nazioni Unite sul Lavoro Forzato e la Detenzione Arbitraria, pubblicato nel 1997 dopo un viaggio in Cina, ci sono 230.000 persone in 280 campi di rieducazione attraverso il lavoro.
La Laogai Research Foundation ha però individuato almeno 1000 campi in Cina e stima il numero dei detenuti fra i 4 e i 6 milioni di persone:
dalla creazione del sistema dei Laogai
fra i 40 e i 50 milioni di persone vi sono state imprigionate, tanto che in Cina praticamente ogni cittadino è imparentato o conosce qualcuno che è finito lì.
Nei Laogai vengono commesse la maggior parte delle gravi violazioni dei diritti umani della Cina.
Un numero sconosciuto di persone in dissenso con il governo sono state ridotte al silenzio nei Laogai.
Definiti "elementi controrivoluzionari", questi prigionieri di coscienza vengono oggi arrestati con accuse quali "sovvertimento dell'ordine statle", "furto di segreti di stato", "hooliganismo" o "protesta senza permesso".
Questo ha reso più difficile individuarli da parte delle organizzazioni internazionali che monitorano la situazione dei diritti umani, ma non ha cambiato lo schema di repressione attuato con l'imprigionamento nei Laogai.
Anche se la legge (?) cinese vieta la tortura per estrarre confessioni, questa pratica è ampiamente diffusa nei Laogai, dove è stato documentato l'uso di bastoni in grado di somministrare scariche elettriche, percosse con manganelli o pugni, uso di manette e catene alle caviglie in modo da causare intenso dolore, sospensione per le braccia, privazione di cibo o sonno o isolamento per periodi prolungati.
Inoltre in Cina è in vigore un sistema legale per cui chiunque può essere detenuto fino a tre anni in un campo di rieducazione senza che sia necessario un processo.
Tutti i prigionieri dei Laogai sono sottoposti a lavoro forzato, le cui condizioni e tipo cambiano da campo a campo.
Alla Laogai Research Foundation sono noti molti resoconti di prigionieri
costretti a lavorare fino a 16-18 ore al giorno per raggiungere le famigerate "quote". Se le queote non vengono raggiunte, al prigioniero viene diminuito il cibo. Spesso i prigionieri sono costretti a lavorare in condizioni malsane o pericolose, comprese le miniere di sostanze tossiche.
A volte le condizioni di lavoro sono meno pesanti e il trattamento più umano. In ogni caso i prigionieri non vengono mai pagati per il loro lavoro o per qualsiasi profitto derivato dal loro lavoro.
Il Laogai è parte integrante dell'economia cinese.
La manodopera gratuita e coatta permette di abbassare i prezzi dei prodotti e conquistare i mercati mondiali. Ma è possibile boicottare questo sistema? Difficile... quasi impossibile.
Per sfruttare meglio i lavoratori forzati, le autorità studiano continuamente nuovi mezzi per aumentare la produttività dei lavoratori forzati.
Il lavoro forzato è visto soltanto come un mezzo ulteriore per aumentare i profitti.
I milioni di persone rinchiusi nei Laogai sono il più grande numero di persone sottoposte al lavoro forzato oggi nel mondo.
Si stimano appunto in 4,5 milioni i cinesi attualmente rinchiusi e in circa 50 milioni i cinesi uccisi fin'ora.
A confronto, Hitler con i suoi Lager e la Russia con i suoi Gulag sembrano dei novizi criminali.