e ci lavori bene...cytherea ha scritto:Diciamo che ci sto lavorando sopra...Nova ha scritto:Mi si è stretto il cuore a leggerti, spero che ora tu stia bene.

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e ci lavori bene...cytherea ha scritto:Diciamo che ci sto lavorando sopra...Nova ha scritto:Mi si è stretto il cuore a leggerti, spero che ora tu stia bene.
no spritosona, la mia maestra dell'asilo voleva sempre venire in bagno con me e mi teneva il pistolino quando facevo pipi'Nova ha scritto:Il padre di una tua amica ti metteva le mani nelle mutande dicendoti che gli sembri Lolita?estdipendente ha scritto:brutte storie entrambe ma quella che mi incuriosisce di piu' e' la seconda (ho esperienze di casi simili).
Se uno si sente in colpa e pensa di avere qualche responsabilità (cosa assolutamente assurda e da evitare assolutamente di pensare!) non lo dirà a nessuno perchè teme di essere attaccata. Solo con alcune persone "evolute" è possibile parlare di queste cose, purtroppo sono rare.estdipendente ha scritto:non hai pensato a parlarne con qualcuno?
Mia mamma quando mi cambiava il pannolone mi guardava con un'espressione inquietanteNova ha scritto:Il padre di una tua amica ti metteva le mani nelle mutande dicendoti che gli sembri Lolita?estdipendente ha scritto:brutte storie entrambe ma quella che mi incuriosisce di piu' e' la seconda (ho esperienze di casi simili).
credo che centra molto anche la vergogna. In fondo si tratta di essere violentati e raccontando le cose così intime è come se ci si lasciasse violentare un'altra volta. Anche se lo si dice a una persona di fiducia.Insomma, immagina di dover dire a tua madre, magari a sedici anni, che un uomo ti ha messo il pene in mano o il dito nel sedere (contro la tua volontà , è chiaro)? T'immagini??SuSEr ha scritto:Se uno si sente in colpa e pensa di avere qualche responsabilità (cosa assolutamente assurda e da evitare assolutamente di pensare!) non lo dirà a nessuno perchè teme di essere attaccata. Solo con alcune persone "evolute" è possibile parlare di queste cose, purtroppo sono rare.estdipendente ha scritto:non hai pensato a parlarne con qualcuno?
Il tipo faceva leva sulla mia fragilità emotiva.estdipendente ha scritto:X Cyt: grazie per aver risposto alle mie domande ficcanaso. brutte storie entrambe ma quella che mi incuriosisce di piu' e' la seconda (ho esperienze di casi simili). Cosa e' scattato nella tua testa perche' la cosa andasse avanti per mesi?non hai pensato a parlarne con qualcuno?si limitava a toccarti o pretendeva da te partecipazione piu' attiva?
Grazie se ancora una volta trovi il tempo e la volonta' di rispondere alle mie domande.
Sì... quel resoconto convincerebbe chiunque dell'utilità di tacere! E poi potrei anche immaginare come si sarebbero difese quelle persone...donegal ha scritto:Ricordo il reportage/documentario da cui venne poi estratto il libro "Processo per stupro", lo trasmisero intergralmente solo pochi anni fa, una notte che trascorsi insonne su RaiTre.
Una cosa rivoltante.
La storia del processo che vide coinvolti una ragazza violentata da un gruppo di disgustosi quarantenni alla fine degli anni'70, che la immobilizzarono e abusarono di lei.
L'avvocato della difesa sosteneva che se la ragazza non voleva sottostare, avrebbe dovuto mordicchiare il pene dello stupratore ed egli avrebbe desistito... quindi, se non lo fece era da intendersi come accondiscendente.
A seguire una ode poetica (in pieno tribunale) sul fatto che il cunnilingus, anche se con persona minacciata con un coltello, è non una manifestazione di violenza ma una insolita forma di grande amore e sottomissione da parte dell'uomo verso colei che si riteneva vittima.
E tanti altri particolari allucinanti.
Le prove dello stupro erano inequivocabili, infatti i bastardi vennero condannati.
Ma a pene modestissime e solo dopo una nuova umiliazione insopportabile della vittima, questa volta nella aule di giustizia (per non parlare di quella che dovette subire al momento della denuncia nella caserma dei carabinieri)
Garantista fino a un certo punto, il giudice puó tenere in carcere una persona accusata, nel caso di reati gravi anche per diversi mesi. Comunque sia io che cyt, abbiamo detto che per chi conduce le indaggini il lavoro è molto difficile, quindi quasi sempre è necessario "torturare" la vittima. Purtroppo. Questo spiega la rarità delle denuncie.manuel_b77 ha scritto:Vi ricordo che l'Italia è una paese garantista, per cui una persona denunciata è innocente fino a prova contraria. Questo garantisce ognuno di noi in caso di falsa denuncia.
questo paese è garantista solo per certe persone... per gli altri il garantismo non esiste affatto.Nova ha scritto:Garantista fino a un certo punto, il giudice puó tenere in carcere una persona accusata, nel caso di reati gravi anche per diversi mesi.manuel_b77 ha scritto:Vi ricordo che l'Italia è una paese garantista, per cui una persona denunciata è innocente fino a prova contraria. Questo garantisce ognuno di noi in caso di falsa denuncia.