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#91 Messaggio da SuSEr »

Berlino ha scritto:Precisazione forse inutile... questo thread ospita alcuni miei frammenti di racconti di viaggio..
Ok, scrivi mai di Genova? :)

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#92 Messaggio da SuSEr »

nik978 ha scritto:
SuSEr ha scritto:Berl perchè di Genova non scrivi mai nulla?
io ce l'ho pronta da 15 gg..ma no ho mai tempo di buttarla giù......
(anhce se non posso competere..lo so.. :wink: )
Quando troverai il tempo la leggeró volentieri :)

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Berlino
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#93 Messaggio da Berlino »

SuSEr ha scritto:
Berlino ha scritto:Precisazione forse inutile... questo thread ospita alcuni miei frammenti di racconti di viaggio..
Ok, scrivi mai di Genova? :)
Si... te lo posto in altra sezione... anche se non vorrei che qualcuno mi avesse scambiato per uno scrittore... sono un semplice forumista a cui piace leggere scrivere e far di conto... una bella differenza 8)
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#94 Messaggio da SuSEr »

Berlino ha scritto: anche se non vorrei che qualcuno mi avesse scambiato per uno scrittore...
Non c'è pericolo!

Scherzo, ma con tutta questa modestia te la tiri addosso, e Nik se non fà  il bravo sarà  il prossimo - stimola il tuo lato oscuro :lol:

Ragazzi, mi piace viaggiare con voi.

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#95 Messaggio da pierpierotwo »

SuSEr ha scritto:Ragazzi, mi piace viaggiare con voi.
Zitto e rema! :DDD
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[color=red] un buongiorno a voi..e un buongiorno a me..[/color]

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#96 Messaggio da cytherea »

Berlino ha scritto:
SuSEr ha scritto:
Berlino ha scritto:Precisazione forse inutile... questo thread ospita alcuni miei frammenti di racconti di viaggio..
Ok, scrivi mai di Genova? :)
Si... te lo posto in altra sezione... anche se non vorrei che qualcuno mi avesse scambiato per uno scrittore... sono un semplice forumista a cui piace leggere scrivere e far di conto... una bella differenza 8)
Insomma, sei come Pinocchio! :awww:

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#97 Messaggio da Berlino »

cytherea ha scritto:
Berlino ha scritto:
SuSEr ha scritto:
Berlino ha scritto:Precisazione forse inutile... questo thread ospita alcuni miei frammenti di racconti di viaggio..
Ok, scrivi mai di Genova? :)
Si... te lo posto in altra sezione... anche se non vorrei che qualcuno mi avesse scambiato per uno scrittore... sono un semplice forumista a cui piace leggere scrivere e far di conto... una bella differenza 8)
Insomma, sei come Pinocchio! :awww:
speravo che qualcuno cogliesse la dotta citazione ;)
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#98 Messaggio da cytherea »

Berlino ha scritto:
cytherea ha scritto:
Berlino ha scritto:
SuSEr ha scritto: Ok, scrivi mai di Genova? :)
Si... te lo posto in altra sezione... anche se non vorrei che qualcuno mi avesse scambiato per uno scrittore... sono un semplice forumista a cui piace leggere scrivere e far di conto... una bella differenza 8)
Insomma, sei come Pinocchio! :awww:
speravo che qualcuno cogliesse la dotta citazione ;)
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#99 Messaggio da nik978 »

Immagine

anche stasera arriveró e mi siederó sullo sgabello (NON QUELLO ROSSO E NON QUELLO DI PLASTICA DURA)

oramai già  dopo manco 2 mesi avevo capito un po tutta l'impostazione.figuriamoci ora

prendete una "musa" che ha capacità  assolute di manovrare gli uomini come vuole, che tiene testa (visto che miei occhi ) a 3 francesi marci ubriachi e maneschi, che a 34 anni per la terribile legge cinese non scritta (una delle tante) è costretta a vivere nel suo bar (a quell'età  non puoi fare 1 cazzo...).

mettetela(apputno) a gestire un bar (un buco...30 metir quadri forse??) con sua sorella (stessa capacità  di tenere testa a tutti am DECISAMENTE molto meno doetata di fluido magnetico...

e datele in mano 8a rotazione) varie ragazze dispsote a lavorare gratis x un mese...

cose ne esce?
esce il G.G, PUB..l'unico locale "mistico" che abbia mai frequentato

dove il tempo non conta..la nazionalità ..l'età  e soprattuto il denaro che hai in tasca non hanno valore alcuno....

classico locale dove ti siedi e ti rovini di alcool sperando che la tipa di turno ci stia...

dove attacchi rissa col vicino

dove pensando ai tuoi matrimoni falliti
alla tua famiglia
a te stesso ti fai schifo ..e di parecchio...

dove cerchi coi tantissimi soldi che guadagni di sentirti vivo..quando invece sei solo cibo x altri...

dove non entri se hai meno di 40 anni...

dove non entri se hai una ragazza fissa

dove non entri se il giorno dopo ti aseptta 1 giornata di lavoro....

io invece ci entrai...una sera...uno tra i più giovani clienti della storia (8 anni) del locale...

forse la priam sera le ragazze pensavano che sarei stato massacrato da quel posto...che sarei scappato...che non sarei più tornato...

io proprio xkè conoscevo la fama di quel posto mi ero posto l'obbiettivo di uscirne in piedi

di spendere il meno possibile

e di scopare il più possibile (aggratis..ovvio)...

sbattendomi il meno possibile...

e senza diventarne schiavo...

era la fine dei miei 98 gg in cina..ancora una sera e poi sarei partito x shanghai...

mi sedetti...e ordinai la solita tzingao da 33cl...

e pensai...

guardai le miserie umane che mi circondavano...e iniziai a pensare che forse x assurdo avevo guadagnato non il loro rispetto (cosa che in 2 o 3 mesi non puoi guadagnare), ma la loro invidia si...
o meglio, visto che probabilmente la sindrome di dio mi avrebbe distrutto e ridotto come loro, per loro ero più un "simbolo" del loro passato....e forse all'invidia subentrava un dispaicere nel pensare che anche io sarei diventato così...

in eterna fuga dalla realtà ...padrone del mio mondo perfetto...ma forse non così padrone al di fuori...

non parleró qui delle donne..delle serate finite in rissa..delle risse che io evitati (non so acnora come...devo avere una capacità  ipnotica..è sicuro),

vi risparmieró deliri mistici su come la peggior sanguisuga del locale (una mantide bastarda...soldi soldi soldi, anche rubati in casa facendola sventolare sotto il tuo naso) mi mise 4 metri di lingua in bocca (con stupore anche delle colleghe visto che io non pagavo MAI da bere a lei) e si rovinó di bere fino x convincemri a trasportarla incoscente a casa mia x (ovviamente) abusarne come meglio credevo...

e visto che sto cazzo di delirio l'ho iniziato vi dico che la lasciai morta su uno sgabello (con le ragazze che sgranavano gli occhi e mi facevano gesti ELOQUENTI x famri capire che TUTTE LE PORTE erano aperte x me quella sera....) x andare a famri 4 passi nei viali...mangiare un piatto di riso saltato (alle 3 del mattino) e andare a casa a farmi uan sega (troppo facile andare nei 3 bordelli sotto casa mia aperti 24h/24..troppo facile.....)

guardando una foto di lily sul muro mi resi conto di come una donna con cui avevo una intesa sessuale suprema (senza fare NULLA DI STRANO). con un fisico stratosferico si fosse veramente inamorata di me...
e io x "Noia" avevo lasciato perdere alla sua prima uscita "da donna" (ciccia troppo abituata a tener egli uomini in pugno...con me non lo puoi fare...;)..rapporto 50 e 50...)
e mi sentii un po così...ne avrei trovata un altra così??
mah...non credo.....in fondo era stato tutto così assurdo...tutte le ragazze li dentor sono "concepite" x farti spendere...ma io non so perchè ottenevo l'impossibile (rispetto al cliente tipo) spendendo iil minimo del minimo..(ndavo li a bere..cristo santo......se voelvo spendere andavo a troie...)

e mi chiesi...cosa non avevo fatto in cina X ORGOGLIO?
cosa avevo fatto x me stesso?
cosa NON avevo fatto x superare tutte le umiliazioni subite in gioventù?
sempre il più sfigato..il più emarginato...e or ainvece..il dio della città ..IL PADRONE della città ...

i ragazzini che mi evitavano..i grandi vecchi che mi tneevano su un piedistallo (e più di uno si commosse alla mia partenza..vedere un 50enne con alle spalle una vita che è 1 libro commovuersi di fronte a me.....non so se potró scordarlo...)
il "lupo solitario" della città  che ti cerca sempre..e ti parla..si sfoga..piange...e ti saluta dicendó "insciallà " (come si scrive?)

niente
non avevo fatto un cazzo
tutto era stato finalizzato alla conclusione della mia analisi decennale..superare i miei limiti da solo..ponendomi sfide particolari..da solo.
dove trovare riscontro..x poter dire a tutti:" BASTARDI...MOH VI MANGIO IN TESTA..VOI NON SARESTE DURATI UN CAZZO..E SOPRATTUTTO NON AVRESTE OTTENUTO LA METà  DELLA MIA CONSIDERAZIONE.."

ero un fottuto orgolioso di merda...che riusciva e riesce tutt'ora a fare credere tutto il contrario (è orgolgio pure questo) ma alla fine gode come un matto nel vedere come gli altri "perdono" certe sfide.....
che siano una serata coi colleghi cinesi

una serata in un locale mangiasoldi

una serata dove le tipe che giocano a dadi vengono e ti offrono loro da bere x giocare con loro (e non solo x giocare....:))

una serata coi 3 soci della società  a palrare di romani, storia, arte...poi dopo 6 km a piedi col capo supremo che ti studia e squadra (palrando di nucleare, industria..cina...)..poi in un bordello x un doppio shot con due ragazze...e poi a bere e a ballare...e a recuperare un altra tipa x due lingue....

eduto sullo sgabello mi resi conto di come il mio piano dopo 10 anni era perfettamente riuscito...avevo raggiunto la cima..l'obbiettivo...non avevo più zone d'mbra..ero quello che volevo e che avevo sempre sognato di essere....non avevo più paura di nulla (nei limiti ovvio)..ero una persona NORMALE..

potevo (e questo alla fine era l'unico obbiettivo) camminare e guardare la vita in faccia..senz apaura.....

avevo la coscienz adi quel che facevo
bere..fumare..andare a troie...lo facevo perchè volevo e mi sentivo di farlo..non per esorcizzare o non pensare a qualcosa...

varcata quella porta di legno avevo un mondo "facile"...ma sapevo che al ritorno non sarebbe stato più tutto come prima...avevo passato la cima...tante curve mi aspettavano..ma la strada era in discesa (ci si puó far molto male in discesa...lo so....)

mi guardai allo specchio...cazzo..L'UNICO FOTTUTO OCCIDENTALE CHE ERA INGRASSATO IN CINA....una ragazza che studiava medicina mi aveva detto che sarei stato un caso da studiare..


pure in questo ero stato uno "diverso".....


alla fine magari scoprivo che ero il solito:mi creo le sfide difficili x bullarmi se le vinco..ma sui problemi "semolici" mi perdo....

no no..
non è così......

"tina mi fai un jack doppio senza ghiaccio"?

dai fegato..ancora 1 sera....
dopo sarà  il tempo delle lacrime..ti lasceró in pace.anche tu sei stato straordinario qui....come lo stomaco.(pazzesco..ma vomitato tranne 1 volta) e pure a scopare ho toccato vette di pornoattore assolute...(grazie addominali...anche se a volte urlavo dal dolore, e non scherzo, non mi avete mai mollato....;))


mamma, avevi ragione tu: la vita è lunga..spesso drammi e tragedie da piccolo verranno spazzate via da esperienze e soddisfazioni da adulto..avrai il tuo momento...

ecco....il momento....è arrivato..io sono MIO. e non devo dimostrare più un cazzo a nessuno...tantomeno a me stesso....


NON ROMPETE I COGLIONI X L'ITALIANO
scritto tutto di botto..senza rileggere o quasi..
e adesso fatemi andare a pisciare che la birra fa effetto.

(la porta a sinistra)
LO SO LO SO HELEN..la chiudo la porta dle bagno quando esco...fucking god sono il costumer manager del tuo locale...sapró come funziona??? :P

e vi è andata bene che avete smesso di fare lo show con la ragazza nuda ealtre minchiate sennó i vari clienti oltre a dirmi che io sono il padrone di sto posto (????????) pensa pure che faccio il pappa e mi ritrovo la mafia cinese in camera....


G.G. Pub

143 Cai Hong North Road, Jiang Dong District
江东区彩虹北路143å
Ultima modifica di nik978 il 27/05/2006, 21:54, modificato 1 volta in totale.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#100 Messaggio da nik978 »

Later in the night, you can always head for GG's in front of East Seaport (Dong Gan in chinese). You can find there from 2 to 6 girls. They have sometimes a very good and friendly attitude, and sometimes they don't, for no apparent reason (ci credo..se non consumi..pirletta!!). MOST OF THEM WILL FOLLOW YOU IF YOU CHAT WITH THEM A LITTLE, AND THEY MAy ASK YOU FOR MONET OR NOT(no no..mia mai mai...e che cazzo..:D). iT ALL DEPENDS HOW MUCH THEY DO FANCY YOU, OR HOW CLOSE IS THEIR RENT TO PAY!
HELEN (eccola qua...) IS USUALLY CONSIDERED AS A GOOD PICK, BUT SHE IS OFTEN MOODY.




quanto è piccolo il mondo.


esco..(sono triste...:(......mi amnca la passeggiata di 4 km del dopo cena a prendere il caffe..)
oppure in autobus dove tutti mi guardavano un po così...


sigh
sob

piango.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#101 Messaggio da nik978 »

stupidamente non ho postato questa parte del mio libro nell'unica discussione adatta...
e' comunque giunto il momento di ricominciare a scrivere........




La mia mano percorreva veloce il bordo del pacchetto color rosso intenso di Dahongying da 25 yuan.
Come sempre mi divertivo a tenerlo in mano un po' prima di aprirlo; ci giocavo, lo rigiravo, lo soppesavo. E spesso lo osservavo...altro che le sigarette che si trovavano in Italia: tra le 30 o 40 marche diverse in vendita qui, avevo avuto occasione di scoprire bellissime grafiche: paesaggi, panda, bambù, aquile (come nel caso delle Dahongying).
Poi prendevo la linguetta e tiravo x levare la copertura in plastica, aprivo il coperchio e levavo la stagnola argento. E come sempre facevo passare un istante tenendo in bocca la sigaretta un po prima di accenderla, in quel mentre mi guardavo intorno per vedere se riuscivo a cogliere lo sguardo divertito tipico del Cinese che osserva un occidentale fumare sigarette Ningbonesi. Poi la accendevo con uno degli innumerevoli accendini regalati da colleghi, ristoranti, bar (e che regolarmente perdevo, rompevo, finivo..). Cosa dire del gusto: sigarette ben più "cariche" delle varie Marlboro e soci che oltre ad un gusto ottimo, non lasciavano nessun senso di asprezza in gola.
La sigaretta dopo il caffè è un rito che avevo scoperto ben lontano dall'Italia, in un posto dove un caffè come si deve (ma nemmeno tanto) lo si trova a 12 RMB (o Yuan, fate voi), in centro città a Ningbo, cittadina industriale a 200 km a sud di Shanghai, nella provincia dello Zeihjang, Cina orientale.
(a dire il vero in Italia mi concedevo al fumo raramente, solo nei weekend e la sera tardi, tutto rigorosamente offerto, mai pagato un pacchetto, ma in Cina molte cose della mia vita avevo iniziato a funzionare diversamente).
Erano le 14 del 1 Agosto 2005, un pomeriggio non troppo caldo, non troppo umido (a spanne, vista la mancanza di termometri per le strade, 34 gradi e un 80% di umidità ...), non troppo sereno e non troppo nuvoloso (i miei occhi azzurri necessitavano comunque degli occhiali da sole per non provare un fastidio, la classica cappa nuvolosa marroncina di Ningbo è non poco fastidiosa per degli occhi come i miei, geneticamente non esistenti nella razza Han e nelle 53 minoranze presenti in Cina).
Ero seduto ad un tavolino dello Starbucks coffee a lato di Tianyi Square, rigorosamente all'aperto (odioso rinchiudersi dentro in quella terribile struttura moderna gelida, sia per temperatura che per sensazioni, ed isolarsi dal mondo), sotto il grande porticato altro 15 metri, ad osservare la moltitudine che da 97 giorni mi passava davanti non appena mettevo il naso fuori dal mio appartamento al 5° piano del complesso di appartamenti Goodsun, in Bahizang Lu, numero 966, torre A. Di norma questi caffè erano un classico del venerdì e sabato sera, verso le 19 o le 21, e della domenica pomeriggio: una occasione di enorme relax per me, un insieme di sensazioni indescrivibili, impossibili da provare in un qualunque bar in Italia...
Non c'era volta, soprattutto dopo i primi 30 gg qui, che non ricevessi un saluto da qualche occidentale e pure da qualche cinese che andava a lavorare nei locali e nei pub poco distanti (dove io andavo pressoché ogni sera), o qualche perfetto sconosciuto che metteva alla prova il suo "inglese" con un "hello" pronunciato alla perfezione..
Non c'era volta che non incrociassi lo sguardo di qualche ragazza che si scambiava risatine con le amiche, commentando quello strano individuo alto 1 e 90, sui 30 anni (che però ne dimostrava molti meno, almeno a sentire che età uscivano fuori quando cercavano di indovinarla), curato, col capello corto castano, gli occhi azzurro verdi, e le sue camicie a maniche corte in perfetto stile cinese. Ma anche nei rari casi in cui non notassi nulla del genere, erano momenti in cui mi sentivo veramente soddisfatto e in pace con me stesso.
Ma quel giorno era diverso...il mio sguardo non cercava più niente, non vedeva più persone, ma solo ombre...spesso si alzava da terra e cercava il cielo, le punte dei grattacieli, il fiume, i piloni e i tirnati del ponte sospeso...non riuscivo a concentrarmi su nulla, fosse il caffè da girare, la sigaretta, la sedia..entro 16 ore sarei atterrato a Malpensa, solo questo pensiero girava vorticosamente nella mia mente, quasi come una ossessione, e mi aveva progressivamente annullato tutte le emozioni che avevo provato negli ultimi 10 gg.
Bevute, risate, donne, lavoro..tutto svaniva, anche la cosa che poteva darmi la soddisfazione più grande (l'essermi portato a letto una donna la sera prima, senza il minimo sforzo, dovendo scegliere tra due "candidate" che si erano proposte), non riusciva a scuotermi. Nemmeno i saluti calorosi e i complimenti decisamente notevoli ricevuti dai vari occidentali "concittadini", tutti sulla falsa riga: "non credevo ci fosse un ragazzo così giovane e già così pieno di interessi, capace di comprendere così tante cose, così genuino e buono; in corsa per un posto di lavoro così importante..." mi scuotevano (e per una persona dall'orgoglio smisurato come me, sempre alla ricerca del consenso assoluto, era decisamente strano che certi discorsi mi lasciassero poco più che indifferente:in Cina per me ogni complimento di questo tipo valeva più di una donna).
Stavo aspettando proprio la ragazza della sera precedente, una neolaureata in lettere di 24 anni, giornalista, incontrata per caso tre settimane prima nel solito bar (tre settimane per portarsi a letto o far qualcosa con una cinese erano tempi terribilmente lunghi rispetto al mio standard...probabilmente la mia cecità nel capire l'interesse femminile nei miei confronti stava riemergendo per poi manifestarsi nuovamente in Italia). Mi aveva preso un regalino per salutarmi e me lo voleva dare. Sinceramente questo gesto mi aveva un po scosso dal torpore pre-partenza, e mi ero presentato all'appuntamento pieno di soddisfazione. Ma l'attesa, seduto al tavolino del caffè, aveva spento in fretta tutte le belle sensazioni. Addirittura il sesso, che io prendo molto seriamente, un po come una missione, la sera prima era stato qualcosa di accessorio, complice una delusione enorme per la poca passionalità della ragazza, che invece era partita col piede giusto, per certi versi creandomi delle aspettative eccessive. Addirittura dopo un po di preliminari (tutti da parte mia), non curandomi della mia soddisfazione personale (cosa che invece fino a qualche tempo prima ritenevo fondamentale per una degna conclusione di un rapporto), mi ero addormentato.
Tutto scorreva veloce: l'arrivo di Skylla (la ragazza di cui sopra) saluti, baci abbracci, il regalo (che avevo previsto)...e mi ritrovavo da solo, in piedi, nella piazza così grande, a dovermi incamminare verso un taxi per non tardare all'appuntamento con l'auto che mi avrebbe portato a Shanghai. Per fortuna la strada era vicina al lato della piazza dove si trovava il caffè, con pochi passi sarei entrato su una Volkswagen Jetta, o una Santana, o più raramente su una Hyundai Sonica, col suo clima, i suoi nmila chilometri, i suoi tassisti così uguali e allo stesso tempo così diversi.....un distacco veloce ed indolore; ma purtroppo quei metri mi pesarono molto di più delle camminate di 4 chilometri che spesso mi concedevo la sera o la mattina molto presto per tornare a casa, a volte anche con 40 gradi e un umido quasi insopportabile.
Alla mia destra la lunga vasca con gli zampilli (spenti per motivi di risparmio energetico da fine giugno) tra i due porticati che giunge fino al centro della piazza...a sinistra, a circa 20 metri, la via dei negozietti con alle spalle il quartiere dei tarocchi....più distante il parco, l'incrocio a Y dei due fiumi, il ponte sospeso, il quartiere tedesco di Lao Waitan, la vecchia chiesa del vecchio porto fluviale.
Camminando lentamente osservavo il grattacielo dai vetri color oro del centro commerciale (Ningbo Departement Store N°2), e alla sua destra la stradina con i venditori di mangiare cotto alla brace coi loro carrettini-barbecue, venditori di braccialetti e portacellulari da cintura (tutto in quella atmosfera di contrasto ordine/disordine stupenda che mi riempiva il cuore ogni volta...). Mi accorsi che lentamente stavo sfiorando con le dita il muretto in marmo nero del sottopasso riservato alle bici e stavo salutando sottovoce la città ..e mi accorsi, senza stupore, di avere gli occhi gonfi di lacrime.
E ripensai al temporale della sera prima...Skylla mi aveva detto: "vedi, tu te ne vai..e la città piange"..adesso era il mio turno.
Affrettai il passo e mi infilai nel primo dei molti taxi in fila lungo la strada di fronte all'ingresso del supermarket (gesto "europeo" quello di andare a prendere il primo taxi della fila, logicamente quello fermo da più tempo, sottovalutando che lì un taxi non sta senza cliente per più di 5 minuti..un cinese non si fa tutti questi problemi), per la quinta volta in 97 giorni (e credo in 150-200 taxi) mi trovai una tassista donna. Spesso le licenze portano foto diverse dai guidatori e non è così raro che le mogli guidino a volte i taxi dei mariti (o viceversa). Mostrai come sempre il biglietto da visita del mio residence (non mi ero applicato molto nello studio del Cinese, dovendo raggiungere un ottimo livello di Inglese, e quindi non sapevo dire il mio indirizzo), e mi abbandonai sul sedile anteriore.In Cina è prassi sedersi sul sedile anteriore del taxi, nonostante le sbarre che spesso dividono i posti anteriori da quelli posteriori farebbero pensare che sia obbligatorio sedersi dietro. Troppo scomode, nonostante quel loro luccichio e le forme vagamente lavorate ricordino quei taxi indiani che si vedono in tv; troppo difficoltoso passare i soldi e gli eventuali biglietti da visita con gli indirizzi. Diverso il caso di alcuni taxi dove un guscio di plexiglass avvolge completamente solo il sedile del guidatore: praticamente impossibile passare soldi o biglietti da visita dai sedili posteriori, l'unica possibilità sedersi davanti. Tutti gli occidentali si siedono rigorosamente dietro su qualunque taxi (lo facevo anche io i primi tempi), ma poi mi resi conto di come tutti i passeggeri cinesi si sedessero davanti (la quantità di taxi in giro per le città cinesi è impressionante, è prassi vederne a centinaia al giorno). Iniziai quindi anche io a sedermi accanto al guidatore (spesso facendo a pugni con l'aria condizionata tenuta a livelli polari), conscio che sarei potuto essere invitato a spostarmi: cosa mai successa in 97 giorni e 150-200 viaggi in taxi. Questa fu una delle mie prime scelte "cinesizzanti", scelte che mi hanno portato a diventare, mio malgrado e non soltanto nella comunità dei non cinesi, uno degli occidentali più conosciuti e "interessanti" della città .
Ritornando alla donna tassista: girato a sinistra nella strada che dopo il ponte in ferro dei primi del ‘900 made in Germany (i cinesi dicono che lo ha fatto la Siemens) diventa Bahizang lu, mi osservò e mi disse: "sei Italiano?" (in cinese ovviamente)..la cosa mi stupì molto: spesso l'insieme di varia umanità che avevo incontrato aveva cercato di indovinare da dove provenissi (è un classico giochetto che tutti gli occidentali devono subire): molti tassisti, prostitute, cameriere, il parrucchiere e commessi/e vari, ma nessuno aveva indovinato alla prima. La classica opzione era Americano, seguita da Inglese o Tedesco..questa tassista fu la prima che indovinò al primo tentativo.Un segno del destino?l'Italia era davvero così vicina da riuscire a essere letta nei miei occhi?
Forse si...visto che in un niente mi trovai sul volo AZ7095 Shanghai - Milano..e dopo poco nel mio letto della mia camera a Genova. A ripensare alle mie sensazioni e aspettative di quel 16 Aprile sull'autostrada Shanghai - Ningbo, a bordo della Buick Regal 3.0 V6 automatica del mio capo cinese.
La mia storia inizia da lì......


I DON'T KNOW WHAT I AM DOING HERE


E alla fine ce l'avevo fatta...avevo promesso a me stesso, un mio classico difetto, di rilassarmi solo dopo aver posato il culo a Shanghai (parole testuali)..e ora potevo farlo.Nulla a che vedere con la paura di volare (che non ho) o altre fobie. Semplicemente questa partenza era stata rimandata troppo spesso e alla fine questo sentimento di "diffidenza" un po balordo mi era sorto spontaneo.
Solo sull'aereo mi ero reso conto del piccolo capolavoro professionale che avevo portato a termine nell'arco di tutti quei mesi: dimostrando un sincero interesse per questo viaggio, avendo visto come fosse necessaria la presenza di un referente in Cina e resomi conto che l'unico coi requisiti adatti ero io (ne famiglia, ne mogli, giovane e intraprendente), avevo cercato, senza mai cadere nella ruffianeria, di farmi conoscere da M.V e da M.G. (quest'ultimo un "ristrutturatore" aziendale che ironia della sorte alla mia età aveva fatto scelte simili) come persona più che come "professionista".
Stessa cosa con R.W.F., il capo cinese che era venuto in Italia già due volte.
Nicola Collina non sarà mai un buon tecnico, ma è l'uomo giusto al momento giusto..quello che se c'è non si vede, ma se non c'è le cose vanno a scatafascio.(me lo ripetevo spesso durante il giorno, non perché ci credessi, ma perché mi serviva una bella iniezione di fiducia..per la prima volta nella vita avevo la possibilità di dimostrare qualcosa essendo abbastanza sicuro di non fallire)
E per esorcizzare pensavo ridendo: Dove mancano le conoscenze ci potrò mettere un po di fantasia e simpatia.
Non so se per mie reali capacità o per pazzia dei miei superiori (o veramente grazie alla fantasia ed alla simpatia)...ma mi ritrovai con un biglietto per Shanghai in mano, arrivo il 16 aprile e partenza il 16 giugno.
A 26 anni, senza laurea ed esperienza..un disegnatore meccanico che prova a fare il progettista x 2 anni e poi vola in Cina come "occhio" vigile del capo..che tutto deve capire..che deve creare "la grande famiglia" (parole dell'ing. M.V. in persona). Gestire qualità , produzione, comprendere i vari ruoli, le persone, creare feeling e instaurare un rapporto di fiducia reciproca. Un lavoro che sul dizionario non si trova, e infatti alla classica domanda dell'occidentale appena conosciuto: "what are you doing here in China?" io con un enorme imbarazzo (ma una buona dose di ironia) rispondevo: "GOOD QUESTION!I don't know what i'm doing here. Let me explain you..it's a long story".
Un lavoro decisamente titanico, ma forse l'unico che avrei saputo fare al meglio.Un lavoro per il quale non avevo sufficiente capacità ed esperienza, ma che, senza forse, nessuno in ditta sarebbe stato capace di fare. Questa era la cosa di cui ero sicuro al 100%.
Il mio primo viaggio intercontinentale trascorse decisamente tranquillo e per certi verso mi annoiò a morte: avevo alle spalle più di 10 voli, tutti per motivi "vacanzieri", tra l'Italia e i paesi anglosassoni. Le emozioni del volo si esauriscono presto: già dopo il secondo sei assuefatto. E quando stai 10 ore a 10mila metri in classe economica e sei alto 1 e 90 e a terra ti aspetta una esperienza emozionante, non pensi ad altro che arrivare.
E infatti arrivai...la prima impressione fu il mar color terra nei pressi di Shanghai e la foschia densa che fino a 3000-4000 metri offuscava la vista. Viste da lassù le navi sembravano posate su una coltre di sabbia, un po come quei cartoni animati giapponesi post-olocausto nucleare. Cercai dall'alto di carpire qualche differenza con l'Europa, ma vidi la solita periferia urbana della grande città , così uguale se non per i colori più grigi (ma forse era a causa della foschia....).
Atterrai alle ore 16..Un grande aeroporto quello di Shanghai, come quello di Monaco di Baviera, Heatrow a Londra..mi venne a prendere R.V.F. accompagnato da una collega (per fortuna non sapevo che sarei stato accolto accompagnato, sennò mi sarei creato aspettative sull'aspetto della ragazza che sarebbero andate pesantemente deluse). Convenevoli e presentazioni di rito, e poi via verso Ningbo.
Essendomi portato dietro il guardaroba completo (e avendo pagato per questo 400 euro in più di sovrappeso in valigia), seduto sul sedile posteriore non stavo comodissimo:ero stato costretto ad incastrare il bagaglio a mano nello spazio tra il sedile posteriore e l'anteriore, e dovevo tenere le gambe larghe.Ma come spesso accade nei momenti in cui la nostra attenzione è indirizzata verso altre cose, non sentivo il disagio, ma mi godevo il mio primo viaggio su strada in Cina a bordo di un mezzo su ruote.
Assolutamente non immaginando che dose di emozioni mi sarei dovuto sorbire prima della cena.


GIUNGLA D'ASFALTO


Tutti gli uomini ragionano per schemi riguardo a cose che non conoscono. Cercano di carpire qualche informazione da quello che vedono e leggono, e, volenti o nolenti, lavorano di immaginazione. E spesso cadono nel pregiudizio, soprattutto nei confronti di culture distanti e per motivi vari viste come "ostili".
Non vedevo nulla di ostile nella comunità cinese in Italia, anzi, apprezzavo molto quella loro dedizione al lavoro e semplicità che forse era prerogativa dei nostri genitori. Ma mi aspettavo di trovare una sorta di "mondo a parte", totalmente diverso dal nostro.
Io avevo immaginato la Cina come un paese caotico, trafficato (nelle sue zone densamente abitate), il tutto inserito in un contesto di "disordine" diffuso. Un po come quelle immagini di New Dheli, Bangkok, Mogadiscio che si vedono in tv. Con auto scassate e motorini ovunque, palazzi un po fatiscenti, animali, folla che si muove senza un ordine...
Il primo contatto con la Cina fu un autostrada nuovissima, a 4 corsie. Poi un ponte sospeso alto e modernissimo, con un traffico fluente di auto nuovissime (il 90% più giovane di 5 anni) e qualche camion.
Un paesaggio tale da far invecchiare in un istante tutte le tangenziali torinesi e milanesi, e tutte le autostrade che sfidano arditamente la natura di quella regione così scomoda che è la Liguria.
Qualcosa nelle mie aspettative era andato storto...
Iniziai a notare parecchie cose strane (dopo aver giochicchiato inutilmente con gli schermi a cristalli liquidi inseriti nei poggiatesta anteriori della Buick del capo): la marcia in autostrada avveniva tendenzialmente per file parallele. Ma non solo quando la sede stradale a 4 corsie poteva giustificarlo, ma anche quando le corsie diventavano 3....2.....
I camion erano tutti a motrice e rimorchio singolo, moltissimi con cassone scoperto protetto da un telo di nylon colorato a righe blu rosse e bianche (uguale per tutti). Le motrici erano tutte di colore verde o blu, tutte con delle scritte sulle portiere (a me incomprensibili ovviamente).
E tutti o quasi proseguivano su una corsia predefinita, senza distinzione tra corsia di sorpasso o meno.. Spesso questi mezzi erano molto lenti (50 all'ora ma anche meno), ed era ovvio superarli a destra.
Dopo 100 km mi resi conto di come fosse ben diverso viaggiare in auto in Cina.
- Il limite di velocità di 110 km/h era rispettato da tutti in maniera maniacale.
- Si può viaggiare indifferentemente su qualunque corsia, basta attaccarsi al clacson quando si supera
- Le frecce si usano sempre, però il mettere la freccia implica uno spostamento istantaneo e chi sopraggiunge deve adattarsi
- I cantieri non sono segnalati di notte, quando ci si trova di fronte una barriera bisogna inchiodare e sperare che i camion dietro si fermino..
Io nonostante sia sempre stato un piede pesante, e abbia sfidato em stesso e altri in varie situazioni su 2 e 4 ruote, negli anni avevo sviluppato una sorta di fobia da passeggero: anche con persone di cui mi fidavo ciecamente, spesso provavo paura durante i viaggi in auto.
Senza vergogna devo confessare che provai momenti di puro terrore durante quei 300 km scarsi sulla Shanghai-Hangzhou-Ningbo; uno su tutti: verso le 18 (quando già il sole era già calato, a causa del fuso orario unico per tutta la Cina, cosa a cui non mi sarei mai abituato) ci trovammo di fronte ad un cantiere assolutamente non segnalato!
La macchina frenò senza troppi problemi, solo che dietro stavano arrivando due camion (nei 150km precedenti mi ero reso conto di come lo stato di funzionalità medio dei camion cinesi non fosse propriamente TUV tested..sarebbero riusciti a fermarsi?).
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#102 Messaggio da nik978 »

http://www.youtube.com/watch?v=WVKPVj0Z2dY


ma qualcuno mi legge?
ecco dove inizia il mio racconto.....
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#103 Messaggio da nik978 »

Il lettore ragionando, visto che sono qui a scrivere, capirà che riuscirono a fermarsi.
Il viaggio prevedeva una sosta in un autogrill, una versione grande e moderna di un classico autogrill "a ponte" (come quello di Dorno sulla A7, o quello sulla A11).
Sarebbe stata la prima volta che avrei messo piede sul suolo cinese (negli aereoporti mi ritengo ancora in una zona franca).
Ero prontissimo a cogliere ogni differenza col mondo che avevo frequentato nei 26 anni precedenti...saltai giù dall'auto in un istante e mi guardai intorno.
Il parcheggio non era eccessivamente pieno, c'era un flusso di auto in ingresso molto moderato. Degli uomini in divisa (poliziotti? Sorveglianza? Inseriventi?) ne regolavano il movimento (cosa inutile, viso che era impossibile sbagliare strada...ma dovevo ancora capire molte cose della Cina.
Vicino a me un Pullman turistico giaceva rotto, con molti pezzi smontati attorno, un uomo sotto il motore e I passeggeri in paziente attesa attorno.
Mi avviai verso la costruzione principale, passando davanti ad un chioschetto che vendeva bibite un sacco di frutta e verdura freschi. Seguii il flusso di persone, notevole, verso il bagno.
I bagni sono sempre stati luoghi particolari che ho sempre visitato con piacere durante le mie esperienze fuori dall'italia... gli uomini in bagno fondamentalmente sviluppano una sorta di solidarietà . Quattro chiacchere nei bagni inglesi, irlandesi, tedeschi, ceki, bene o male le ho scambiate con tutti. Memorabile quella sera a Camden Town a londra, in un bagno ultramoderno dove ci si accalcava contro una parete di acciaio inox lucente su cui scorreva un profumatissimo gel color verde..il tutto per pisciare. Mi trovai in mezzo a 4 o 5 ragazzi di colore tutti il doppio di me. Spalla a spalla..Io notai subito la comicità della cosa, e mi misi a ridere..Loro anche..5 uomini che pisciano tutti attaccati uno all'altro. Pensavo non mi sarebbe più successo......
In questo caso trovai un normalissimo bagno: gabinetti classici chiusi da una porta, e gabinetti "da maschio" per fare la pipì.
In fondo nonostante fossi l'unico occidentale, nessuno mi notò più di tanto, ebbi l'impressione che quello a fianco mi guardasse il pisello...ma spiegargli che da mollo non è indicativo fare dei confrotni sulle misure, mi veniva difficile. Mi lavai le mani e ripartii alla volta di Ningbo.
Scese la sera (alle 18...molto presto per essere metà Aprile..il famoso fuso orario unico iniziava a farsi sentire). Macinammo kilometric e arrivammo al casello.
"Toll gate"...Quindi a pagamento? Non me lo aspettavo. RWF tirò fuori più di un biglietto da 100. Mi resi conto che le autostrade costavano come in Italia.
La città mi accolse con discrezione: strade poco frequentate, qualche camion, qualche bici, una illuminazione stradale non eccezzionale.
Andammo in un ristorante.
Mi resi conto che non avevo mai usato le bacchette per mangiare, lo sapevo, non mi ero esercitato. Avrei imparato sul momento.
Dopo molteplici tentativi la cameriera mi portò una forchetta. Non mi sentii nemmeno troppo una merda...il girono dopo sapevo che avrei imparato, ero già diverso da prima...volere è potere...e sarebbe stato così per tutte le settimane successive.


LO ZOO


E dopo cena eccomi allo Zoo...
Quello che sarebbe stato il mio piccolo castello nelle settimane successive.
Il complesso del GOODSUN BUSINESS APARTAMENT.
Due palazzi di 15 piani affacciati su un viale alberato e su una strada laterale. Identici, di un colore marroncino verdolino agghiacciante, con parcheggio sotterraneo, appartamenti con aria condizionata, servizio portineria, lavanderia, pulizia alloggi ecc ecc..
Perché zoo? Iniziai a chiamarlo così settimane più tardi. Lo spiegherò più tardi.
Notai subito una sorta di soddisfazione compiaciuta di RWF e della sua accompagnatrice, avevano voluto fare bella figura e sembrava proprio ci fossero riusciti.
Appartamento con bagno, sala-cucina al piano terra.
Al piano superiore 2 camere da letto, 1 altro bagno e la sala armadi.
3 condizionatori (uno per stanza e il terzo nella sala)
un grande lampadario appeso al centro della sala
parquet
mobili, letti matrimoniali
bagni con box doccia grandissimi....
Eravamo stanchi..ci saremo lasciati da parte la scelta delle camere, e poi saremo andati a letto.
La scelta era un po bizzara..
- camera da letto con la finestra, la tv e scrivania, senza bagno (sottointeso che si sarebbe usato quello al piano inferiore)
- camera da letto SENZA FINESTRA, con 2 porte (una per il bagno e una per la stanza armadi) e solo con un mobile per i vestiti?
Io scelsi subito quella col bagno"privato". Pensavo addirittura che qualche donna avrebbe passato la notte da me? Forse...ma la mia mente si era costruita la scusa di non voler fare le scale di notte per andare in bagno.
Andai a letto (un bellissimo e comodissimo matrimoniale Ikea..)
Ero in Cina............da quel momento iniziava l'avventura.
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Berlino
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#104 Messaggio da Berlino »

Ho appena cambiato YMCA. Sono rimasto due settimane al Vanderbilt nell'east side. Ma ho sbgliato a non prenotare fino a Natale. Pensavo che mi avrebbero tenuto la mia stanzetta senza TV e con il bagno in comune in fondo al corridoio. Invece hanno tutto prenotato. E sono inflessibili. Ho pensato di muovermi sopra alla 150esima nel washington heights. Mi ci ha mandato Capozzi da una coppia di suoi amici musicisti. Non sono sicuro che ho voglia di stare così lontano da midtown.

Questo è vicino a Central Park. L'edificio ha qualcosa di gotico, spettrale e suggestivo. Non rimpiango il Vanderbilt. Anzi.

Mi piace svegliarmi presto. Fare colazione con uova salsicce e patate al forno. Camminare fino alla Library. Prendere un libro. Leggere. Browsare su internet. Scrivere qualche mail. Il mio diario di viaggio. Poi esplorare New York. Da solo. E' il mio quarto soggiorno nella grande mela. Il più lungo . Sul bus dal JFK per Manhattan ho intrattenuto due signore del midwest per la prima volta a New York. Non c'erano mai state. Le ho preparate alla vista dello skyline di Manhattan. Erano eccitate come ragazzine.

Comincia a arrivare il freddo. Scrivo a Luca. Vediamoci in Messico. Mi risponde andiamo a Zipolite. Gli scrivo Ok facciamo bagni, sole, ci prendiamo qualche sbornia, ci facciamo qualche ragazza. Mi risponde Ok. Non credevo avrebbe avuto coraggio e soldi. Vado a prenotare il volo American Airlines per Città  del Messico. Ci vedremo lì tra meno di una settimana.

E' il mio ultimo giorno a New York. Ho il presentimento che non torneró mai più. Mi prende questo senso d'angoscia che mi soffoca. Ho voglia di chiamare Laura. Dirle che qui tutto mi ricorda lei. E' passato quasi un anno. Eravamo insieme alla barcolana di Trieste e tutto è andato in merda. Cristo quanto l'ho amata.

Prendo il telefono. Faccio il suo numero a Milano. Risponde la sua segreteria telefonica con la sua bellissima voce e la sua incantevole erre. Non è in casa. Le lascio un messaggio.
- Laura... Sono io. Sono a New York. Domani parto. Volevo salutarti... Sto bene... Magari ti chiamo quando torno... ah... ti ho preso un libro. Ti piacerà ... un bacio.

Faccio un sacco di tutta la roba invernale che mi porto dietro da quasi un anno. Non mi servira più. Ogni kilo inutile va eliminato. Compio il rito di buttarlo in un cestino al limite del parco. Se mi serviranno cose le compreró sul posto.

Domani si vola. Negli ultimi mesi ho girato una volta e mezzo il mondo dopo avere lasciato la mia comoda casa la mia bella macchina lavoro amici moglie routine e comodità  di viziato. Ho percorso il mondo con aerei, treni, navi, bus, taxi, biciclette, risho'. Consumato sneakers e infradito di gomma. Sofferto caldo soffocante e freddo polare. Imparato a rimanere accovacciato sui talloni alla maniera d'asia. A mangiare con le bacchette senza rimpiangere le forchette. A dormire senza tenda antizanzare e senza Lariam. Fumare oppio. Conoscere la gente del posto e altri viaggiatori. Sorridere sorridere sorridere sempre. Passare interminabili ore da solo a pensare a cosa fare dove andare cosa mangiare a dove dormire a come pagare il conto. A come sopravvivere. Ho imparato a non essere schizzinoso a mangiare qualunque cosa e cagare in qualunque cesso del mondo. A farmi donne e seghe in rapporto una a centomila credo. Lasciando una traccia di merda e seme... l'essenza di me che cintura il mondo. Questo è stato il mio viaggio. La mia sfida alla vita. La mia sfida alla morte.

New York - 26 Dicembre 1997
On My Round The World

"We shall stick up to the end, but we are getting weaker, of course, and the end cannot be far. It seems a pity but I do not think I can write more."
-- Robert Falcon Scott

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#105 Messaggio da jhonnybuccia »

cazzo la memoria è una cosa che va abolita: i ricordi di com'eri, dove e quando, di cos'hai fatto, del perchè.
la memoria non ti fa vivere. niente ricordi.
incerto al 76%.

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