




Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Ma qual'è il nesso tra le due cose? Cioè questa le hanno chiesto dei 24 mila euro trovati e lei ha risposto che la cameriera si è licenziata?
La Cirinnà è molto arrabbiata con la cameriera, che era "strapagata", e alla quale, guarda un po’, la stessa Cirinnà, come lei stessa ha spiegato nell’intervista, "verso anche in contributi Inps". Bravissima Monica, paga addirittura i contributi, e se ne vanta con i giornalisti. Chissà, forse non la maltratta neppure e insomma da buona progressista non la comanda con lo stile di 'Mamy' di Via col vento. Insomma una vera paladina dei diritti.
Sottointeso :SoTTO di nove ha scritto: ↑27/08/2021, 14:51Io non ho capito il motivo per cui oltre a dire che la strapagava ha dovuto aggiungere "anche in regola con i contributi".
Infatti da un articolo di giornale:La Cirinnà è molto arrabbiata con la cameriera, che era "strapagata", e alla quale, guarda un po’, la stessa Cirinnà, come lei stessa ha spiegato nell’intervista, "verso anche in contributi Inps". Bravissima Monica, paga addirittura i contributi, e se ne vanta con i giornalisti. Chissà, forse non la maltratta neppure e insomma da buona progressista non la comanda con lo stile di 'Mamy' di Via col vento. Insomma una vera paladina dei diritti.
Sono totalmente e completamente d'accordo, sembra una commedia di Steno fuori tempo massimo, purtroppo è solo lo specchio di un paese impantanato , senza slanci né idee, si va avanti con i personaggi della commedia all' italiana e con una velata nostalgia per i brevi momenti in cui sembravamo esserci lasciati il passato alle spalle. Invece il passato non passa e ci avvolge strettamente nelle sue spire lasciandoci senza forzeDrogato_ di_porno ha scritto: ↑27/08/2021, 14:18La cuccia di Cirinnà a Capalbio diventa un cliché che supera la realtà
La storia dei 24 mila euro ritrovati nella cuccia del cane sembra un episodio dei “Nuovi mostri” di Dino Risi. Ma per la senatrice chi fa ironia sui social lo fa con “l’intento di indebolire la battaglia per il ddl Zan”
Ci sarà un motivo se il neorealismo è finito presto, mentre la commedia all’italiana ha tenuto banco per decenni. Il motivo è che la seconda è più realistica del primo. E dato che ora industria e autori sono più impegnati a imitare Netflix, la commedia all’italiana non è più cinema: è cronaca. L’esempio migliore è la vicenda che vede protagonista la senatrice Monica Cirinnà, che sembra una sceneggiatura di Age & Scarpelli, un episodio dei “Nuovi mostri” di Dino Risi, un soggetto messo in scena da Monicelli. La storia è questa: la politica ambientalista-animalista-femminista-pro Lgbt ha una villa a Capalbio, luogo da tempo immemore identificato come il simbolo della villeggiatura della vecchia sinistra radical chic, dove insieme al marito, Esterino Montino, politico ed ex sindacalista dei braccianti, possiede una tenuta da 100 ettari a coltivazione biologica: “CapalBio Fattoria”. Durante i lavori di ripristino di un capanno un operaio trova, nascosti nella cuccia del cane, 24 mila euro in banconote da 500 euro in mazzette legate con elastici. Tutto viene prontamente consegnato ai carabinieri dalla coppia che ipotizza che il malloppo sia stato occultato, a loro insaputa, da malviventi che non hanno ripreso la refurtiva. La tegola del tesoro rinvenuto nella cuccia cade in un periodo nero: “Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane – dice al Corriere la Cirinnà in un’intervista che resterà nella storia, almeno la sua –. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: ‘Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane’”. Come colonna sonora sarebbero perfette “Cinque giorni che ti ho perso” di Michele Zarrillo e “Teorema” di Marco Ferradini – “Prendi una cameriera, trattala male” – sulla collaboratrice “strapagata” che, ingrata, se ne fugge dall’Eden progressista lasciando la padrona di casa nell’inferno dei mestieri domestici. Se un produttore ricevesse una sceneggiatura del genere risponderebbe che non è credibile: è troppo! Come se non bastasse, prima di scusarsi “per le parole errate usate in questo momento difficile”, la Cirinnà ha rilanciato il movente politico dietro alle inevitabili ironie della rete sul cane e sulla cameriera: si tratta di “omofobi mascherati” che l’attaccano con “l’intento di indebolire la battaglia per il ddl Zan”. E’ il cliché che supera la realtà.