[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
La BCE annuncia ufficilamente la fine del terzo QE.
Il fatto che siamo al terzo è un segnale che indica come ormai siano dipendenti dalla droga monetaria.
Nei prossimi mesi, anzi direi settimane, vedremo come si comporteranno i mercati.
Da tenere d'occhio anche il referendum sull'oro in Svizzera che avverrà a fine Novembre.
Il fatto che siamo al terzo è un segnale che indica come ormai siano dipendenti dalla droga monetaria.
Nei prossimi mesi, anzi direi settimane, vedremo come si comporteranno i mercati.
Da tenere d'occhio anche il referendum sull'oro in Svizzera che avverrà a fine Novembre.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Crisi economica
oggi borse in gran spolvero, tutte sopra tra il 2 ed il 3 %
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Re: [O.T.] Crisi economica
E l'oro crolla.cicciuzzo ha scritto:oggi borse in gran spolvero, tutte sopra tra il 2 ed il 3 %
Ma se i mercati dimostreranno di non farcela senza Canon monetaria e vincesse il SI in Svizzera, potrebbe esserci un boost non da poco.
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Re: [O.T.] Crisi economica
è in ogni caso soprprendente questo rally borsisticoCapitanvideo ha scritto:E l'oro crolla.cicciuzzo ha scritto:oggi borse in gran spolvero, tutte sopra tra il 2 ed il 3 %
Ma se i mercati dimostreranno di non farcela senza Canon monetaria e vincesse il SI in Svizzera, potrebbe esserci un boost non da poco.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Si, ma ha anche rotto il cazzo. Prima o poi scoppierà, come sempre.cicciuzzo ha scritto: è in ogni caso soprprendente questo rally borsistico
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Re: [O.T.] Crisi economica
spero che scoppi qualche minuto dopo che ho venduto quelle 4 azioni che posseggoCapitanvideo ha scritto:Si, ma ha anche rotto il cazzo. Prima o poi scoppierà, come sempre.cicciuzzo ha scritto: è in ogni caso soprprendente questo rally borsistico
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Re: [O.T.] Crisi economica
Chiaro ed indiscutibile.
"Il difetto delle soluzioni radicali è che, concentrandosi sui rimedi ai mali, tendono a dimenticare le cause che le hanno prodotte. Soluzioni radicali avrebbero dovuto essere le nostre svalutazioni, del 1964, del 1976, del 1992. L’attacco alla lira del 1992 consentì al primo governo Amato di prendere decisioni altrimenti impensabili, pensioni, banche, partecipazioni statali: una svolta impressionante, tagliò rami madornali, ma non modificò la pianta".
"Quando Carlo Azeglio Ciampi e Romano Prodi impegnarono il loro peso politico per riuscire a entrare nell’euro con i primi, e ci chiesero l’eurotassa, la descrissero come un prestito, che sarebbe stato rimborsato con i soli minori tassi di interesse sul debito. Come dire un pasto gratis: altro che riforme strutturali! D’altra parte è naturale che le riforme fatte sotto il vincolo estero tocchino le parti più esterne ed esposte dell’economia e non arrivino a modificarne le strutture profonde (e protette).
Nella seconda metà degli anni 90, le grandi privatizzazioni ridussero lo stock del debito, ma non intaccarono i flussi: nel 2000 il nostro debito stava a 1.592 miliardi, all’inizio della crisi nel 2008 a 1.705, a luglio di quest’anno a 2.168. Ma noi continuiamo a dire (come ancora pochi giorni fa l’economista Lucrezia Reichlin, discutendosi all’Istituto Bruno Leoni di spending review) che, con il 45,5 per cento (2013) sul pil, la nostra spesa pubblica primaria non è molto diversa dal 42,5 per cento della Germania (e già tre punti non sono pochi). Invece la spesa pubblica è un bene di lusso, spende di più chi più guadagna: e quindi, se rapportata al pil pro capite, la nostra spesa pubblica primaria dovrebbe essere più vicina al 35 per cento che al 45. Nella sanità i tedeschi spendono 3 decimi di punto di pil meno di noi (7 per cento contro 7,3 per cento nel 2012), e non è che gli ospedali tedeschi siano fatiscenti. Guardiamo all’introduzione dei costi standard come al rimedio per rimettere in riga le amministrazioni spendaccione: ma una ricerca condotta da Tito Boeri per la Fondazione Rodolfo Debenedetti rileva che, considerando anche il costo della casa, gli stipendi nel mezzogiorno, a parità di potere di acquisto sono di più del 30 per cento superiori a quelli del nord: con il che i costi standard invece che strumento di efficienza diventano autorizzazione allo spreco “bollinato”.
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/12256 ... -crisi.htm
I problemi sono italiani e le soluzioni anche. Solo che bisogna toccare temi che bruciano ivi incluso quello che gli stipendi al sud non possono essere uguali a quelli del nord.
"Il difetto delle soluzioni radicali è che, concentrandosi sui rimedi ai mali, tendono a dimenticare le cause che le hanno prodotte. Soluzioni radicali avrebbero dovuto essere le nostre svalutazioni, del 1964, del 1976, del 1992. L’attacco alla lira del 1992 consentì al primo governo Amato di prendere decisioni altrimenti impensabili, pensioni, banche, partecipazioni statali: una svolta impressionante, tagliò rami madornali, ma non modificò la pianta".
"Quando Carlo Azeglio Ciampi e Romano Prodi impegnarono il loro peso politico per riuscire a entrare nell’euro con i primi, e ci chiesero l’eurotassa, la descrissero come un prestito, che sarebbe stato rimborsato con i soli minori tassi di interesse sul debito. Come dire un pasto gratis: altro che riforme strutturali! D’altra parte è naturale che le riforme fatte sotto il vincolo estero tocchino le parti più esterne ed esposte dell’economia e non arrivino a modificarne le strutture profonde (e protette).
Nella seconda metà degli anni 90, le grandi privatizzazioni ridussero lo stock del debito, ma non intaccarono i flussi: nel 2000 il nostro debito stava a 1.592 miliardi, all’inizio della crisi nel 2008 a 1.705, a luglio di quest’anno a 2.168. Ma noi continuiamo a dire (come ancora pochi giorni fa l’economista Lucrezia Reichlin, discutendosi all’Istituto Bruno Leoni di spending review) che, con il 45,5 per cento (2013) sul pil, la nostra spesa pubblica primaria non è molto diversa dal 42,5 per cento della Germania (e già tre punti non sono pochi). Invece la spesa pubblica è un bene di lusso, spende di più chi più guadagna: e quindi, se rapportata al pil pro capite, la nostra spesa pubblica primaria dovrebbe essere più vicina al 35 per cento che al 45. Nella sanità i tedeschi spendono 3 decimi di punto di pil meno di noi (7 per cento contro 7,3 per cento nel 2012), e non è che gli ospedali tedeschi siano fatiscenti. Guardiamo all’introduzione dei costi standard come al rimedio per rimettere in riga le amministrazioni spendaccione: ma una ricerca condotta da Tito Boeri per la Fondazione Rodolfo Debenedetti rileva che, considerando anche il costo della casa, gli stipendi nel mezzogiorno, a parità di potere di acquisto sono di più del 30 per cento superiori a quelli del nord: con il che i costi standard invece che strumento di efficienza diventano autorizzazione allo spreco “bollinato”.
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/12256 ... -crisi.htm
I problemi sono italiani e le soluzioni anche. Solo che bisogna toccare temi che bruciano ivi incluso quello che gli stipendi al sud non possono essere uguali a quelli del nord.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: [O.T.] Crisi economica
anche oggi borse europee euforiche
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Re: [O.T.] Crisi economica
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
Facile tenere bassi i tassi quando col QE la BOJ compra 1/5 del debito
http://www.infomercatiesteri.it/rischi_ ... i_esteri_1
http://www.rischiocalcolato.it/2014/09/ ... paese.html
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"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Crisi economica
KRUKKA PIG REGNAT ovvero evadere le tasse in grande stile è bello!
Negli ultimi giorni la stampa europea incalza sullo scandalo “Luxleaks”, ovvero la bufera che ha colpito l’ex premier del Lussemburgo Jean Claude Juncker – attualmente Presidente della Commissione europea – accusato di aver favorito, negli anni che è stato premier del Granducato, controverse intese fiscali con imprese internazionali.
Tanti malumori nei corridoi di Bruxelles, attacchi dalla stampa internazionale (in particolar modo dalla stampa anglosassone, in primis Bloomberg e Financial Times) ma tutto sommato reazioni contenute. I maligni insinuano che trattandosi di un “adepto” della Cancelliera tedesca Angela Merkel, appartenente alla famiglia di maggioranza dei popolari, i grandi leader tacciono. Infatti se da una parte il capo dei Popolari Manfred Weber si è limitato a dire “sosteniamo completamente l’inchiesta della Commissione”, il gruppo dei socialisti invece ha fatto un “passettino” oltre e ha chiesto a Juncker di riferire in Parlamento europeo.
Ma le dimissioni vere e proprie sono state chieste solo dai piccoli gruppi di minoranza all’Europarlamento di destra e di sinistra. Ma se tutto questo fosse successo all’Italia e a un italiano quali sarebbero state le reazioni dei leader europei? Altro che riferire in Parlamento, negli articoli della stampa internazionale sarebbe uscita la mafia, il Padrino, la coppola, la storia del brigantaggio, la camorra, insomma tutti i mali del Paese – mormora più di un addetto ai lavori – ma trattandosi di un uomo gradito alla Cancelliera, i bene informati dicono che i leader europei aspetteranno che passi la bufera, nulla cambierà e Juncker continuerà a eseguire, da Presidente della commissione, gli “ordini” tedeschi.
Alla luce di quanto successo gli addetti ai lavori, anche quelli che con tanto entusiasmo hanno lavorato tanti anni per l’Unione europea, ritengono che l’Europa stia diventando un mostro concepito per soddisfare la Germania. E c’è chi si spinge oltre fino a chiamarlo il quarto tentativo di conquista dell’Europa. Juncker dopo la storia dell’evasione fiscale è sempre più debole, ma fa comodo alla Merkel che lo tiene in pugno ora più di prima.

Negli ultimi giorni la stampa europea incalza sullo scandalo “Luxleaks”, ovvero la bufera che ha colpito l’ex premier del Lussemburgo Jean Claude Juncker – attualmente Presidente della Commissione europea – accusato di aver favorito, negli anni che è stato premier del Granducato, controverse intese fiscali con imprese internazionali.
Tanti malumori nei corridoi di Bruxelles, attacchi dalla stampa internazionale (in particolar modo dalla stampa anglosassone, in primis Bloomberg e Financial Times) ma tutto sommato reazioni contenute. I maligni insinuano che trattandosi di un “adepto” della Cancelliera tedesca Angela Merkel, appartenente alla famiglia di maggioranza dei popolari, i grandi leader tacciono. Infatti se da una parte il capo dei Popolari Manfred Weber si è limitato a dire “sosteniamo completamente l’inchiesta della Commissione”, il gruppo dei socialisti invece ha fatto un “passettino” oltre e ha chiesto a Juncker di riferire in Parlamento europeo.
Ma le dimissioni vere e proprie sono state chieste solo dai piccoli gruppi di minoranza all’Europarlamento di destra e di sinistra. Ma se tutto questo fosse successo all’Italia e a un italiano quali sarebbero state le reazioni dei leader europei? Altro che riferire in Parlamento, negli articoli della stampa internazionale sarebbe uscita la mafia, il Padrino, la coppola, la storia del brigantaggio, la camorra, insomma tutti i mali del Paese – mormora più di un addetto ai lavori – ma trattandosi di un uomo gradito alla Cancelliera, i bene informati dicono che i leader europei aspetteranno che passi la bufera, nulla cambierà e Juncker continuerà a eseguire, da Presidente della commissione, gli “ordini” tedeschi.
Alla luce di quanto successo gli addetti ai lavori, anche quelli che con tanto entusiasmo hanno lavorato tanti anni per l’Unione europea, ritengono che l’Europa stia diventando un mostro concepito per soddisfare la Germania. E c’è chi si spinge oltre fino a chiamarlo il quarto tentativo di conquista dell’Europa. Juncker dopo la storia dell’evasione fiscale è sempre più debole, ma fa comodo alla Merkel che lo tiene in pugno ora più di prima.

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] Crisi economica
IMHO è caricato a coriandoli è una truffa come tutta la sua vita


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Re: [O.T.] Crisi economica
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 68188.html
Bruxelles stronca l'Italia: debito in tilt e conti in rosso
Filtrano indiscrezioni sulla lettera che a fine mese la Commissione Ue invierà a Roma. Fiscal compact non rispettato sulla riduzione del passivo, accelerare le privatizzazioni
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Re: [O.T.] Crisi economica
Io non ci credo... Renzi chiarirà senz'altro come stanno realmente le cose. Noi in realtà siamo la prima potenza economica del mondo, e questa è la solita congiura ordita da banchieri tedeschi, gufi italiani e giudici comunisti...



manigliasferica ha scritto:http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 68188.html
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