[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[Barabino]

In effetti potrebbe succedere... ovviamente io non so se c'e' o non c'e' malvagita' in me (tocca agli altri giudicarlo), ma sicuramente c'e' la paura che gli altri possano essere malvagi contro di me...

l'ideologia da' una giustificazione morale alla realta' sottostante, che nel mio caso e' il sentimento, tipico della borghesia, di paura di venire schiacciati tra le grosse organizzazioni (le grosse aziende, lo stato) e i singoli individui che migliorano la loro condizione e diventano concorrenti.

tornando alla teoria e spiegandomi passo passo,

zio aveva detto "le ideologie ... vengono alimentate dallo spirito di conservazione rispetto all'evoluzione del pensiero"

e volendo trovare un esempio di questo principio, avevo pensato a Peron:

quando lo avevo studiato mi ero stupito che non si fosse alleato, sia pure tatticamente, coi comunisti, dato che il nemico comune era evidente...

e la soluzione era che Peron lo si poteva anche vedere come un'ideologia che accoglieva alcune istanze di sinistra, ma conservatore rispetto al comunismo sovietico (che in quegli anni '50 raccoglieva enormi successi: vittoria nella seconda guerra mondiale, sputnik ecc.)

[OSCAR VENEZIA]

nella stessa linea, anche io alla fine sono riuscito a capire perche' Peron fosse anticomunista -- inizialmente da loro ricambiato, poi da loro amato dopo la dittatura

L'anticomunismo di Peron non era basato unicamente su principi economici: tutti gli anticomunisti nel periodo della guerra fredda cercavano un minimo comun denominatore e, oltre ai suddetti motivi economici, la base comune sembrava essere la visione della vita che , per gli anticomunisti aveva anche una dimensione "sacra" e trascendente in opposizione al materialismo marxista.

[zio]

Mmmm.... Giuro che non mi faccio più di brodo e anolini e limiteró i miei interventi alla amata juve e alla passera (si puó dire? Così posso ancora dire qualche puttanata in politica vista l'omonimia colla moglie del ministro...)

[donegal]

Barabus, grazie per la spiegazione.
Quanto alla malvagità, ti assicuro che il mio non era un intervento da persona che si crede incapace di farla sua, anzi...

[Barabino]

lo so, lo so...

[LucMerenda]

Non bisogna confondere liberale (politica, diritti civili) e liberista (economia).

L'aggettivo liberale è stato orrendamente trasformato in sostantivo e stra-abusato ad cazzum. A cominciare dai paesi anglossassoni.

Vero, esistono diverse accezioni ma essere liberali incorpora una certa dose dli liberismo, altrimenti non ha senso.

secondo me, la distinzione tra i due concetti è prettamente italiana: un vecchio e ormai desueto retaggio crociano. Altrove, hanno giustamente capito che la libertà del mercato è legata a doppio filo con quella politica. Ora, pur essendo parecchio arretrati sul primo concetto (liberalismo), è un dato di fatto che "siamo una democrazia" (come cantava Carboni). La cosa sulla quale sono pessimista è l'evoluzione del nostro capitalismo (che, piaccia o non piaccia, è legato alle sorti di quello che si chiama liberismo).
Quindi, per dire la mia sull'argomento del topic, sono decisamente scettico sul futuro di una sinistra aperta al mercato. I progressisti, per loro natura, cercano di prendere ancora voti tra operai: ripetendo slogan ormai buoni solo per sindacalisti che non si sono accorti del reaganismo. Naturalmente, sindacalismi e progressismo così inteso, non fanno altro che danneggiare gli investimenti delle aziende e quindi il destino stesso di chi non ha a disposizione un capitale e deve fare l'operaio.

[Scorpio]

nella stessa linea, anche io alla fine sono riuscito a capire perche' Peron fosse anticomunista -- inizialmente da loro ricambiato, poi da loro amato dopo la dittatura

Barabba, così come ci sono mille modi per essere di destra (conservatore, ultraliberista, populista, moderato, fascista, ecc...) perchè tu devi sempre pensare che chiunque sia più a sinistra di Casini debba per forza essere comunista?

Secondo me non lo fai per comodità linguistica o provocazione, tu sei ancora convinto che prima o poi scenderà la guardia rossa da Livorno a portarti via le mucche dalla stalla e il corredo della nonna, come ti hanno sempre detto i genitori.

Quanto al Peronismo, confesso che faccio fatica a capire cosa hai scritto, sembra che fossi sovrapensiero e hai cagato sulla tastiera cosa avevi in testa in quel momento, senza alcuna spiegazione o connessione al discorso che si stava facendo (intendiamoci : può darsi che sia io a non aver capito la naturalezza con cui hai replicato alle considerazioni di Zio)... di certo, tra un Peronista e un simpatizzante dei massacratori delle caserme argentine (dove ci sono finiti anche tantissimi sostenitori del populista e gente che non centrava un cazzo con la politica) io non ho il minimo dubbio su colui a cui sputerei in faccia.

Purtroppo ho il sospetto che il pacioso e tranquillo forumista Barabiono, con quella persona di merda sarebbe pure capace di berci un caffè e dargli una pacca sulla spalla, in nome della paura bolscevica. A testimonianza del fatto che si può essere crudeli e feroci anche senza sporcare di sangue le proprie mani.

Concittadino!
Un post da incorniciare.
La sintesi delle paure degli ominicchi!

[dostum]

nella stessa linea, anche io alla fine sono riuscito a capire perche' Peron fosse anticomunista -- inizialmente da loro ricambiato, poi da loro amato dopo la dittatura

L'anticomunismo di Peron non era basato unicamente su principi economici: tutti gli anticomunisti nel periodo della guerra fredda cercavano un minimo comun denominatore e, oltre ai suddetti motivi economici, la base comune sembrava essere la visione della vita che , per gli anticomunisti aveva anche una dimensione "sacra" e trascendente in opposizione al materialismo marxista.

IMHO il tentativo di individuare una dottrina peronista è destinato al fallimento.Più utile sarebbe capire il motivo dei continui successi elettorali (almeno quando li han fatti votare)

[cicciuzzo]

soddisfatti ?

No.

a me sembra così semplice, a meno che non si voglia capire

[OSCAR VENEZIA]

nella stessa linea, anche io alla fine sono riuscito a capire perche' Peron fosse anticomunista -- inizialmente da loro ricambiato, poi da loro amato dopo la dittatura

L'anticomunismo di Peron non era basato unicamente su principi economici: tutti gli anticomunisti nel periodo della guerra fredda cercavano un minimo comun denominatore e, oltre ai suddetti motivi economici, la base comune sembrava essere la visione della vita che , per gli anticomunisti aveva anche una dimensione "sacra" e trascendente in opposizione al materialismo marxista.

IMHO il tentativo di individuare una dottrina peronista è destinato al fallimento.Più utile sarebbe capire il motivo dei continui successi elettorali (almeno quando li han fatti votare)

Il peronismo non so se era un ideologia ma aveva dei punti fermi ben precisi:

uno è il superamento dei conflitti sociali in nome della collaborazione fra le classi sociali dell'altro ho già detto è il rifiuto del materialismo.
Le dittature argentine sembravano del tutto prive di elaborazione dottrinaria, ma appartenevano comunque ad una rete anticomunista che gli americani volevano tenere insieme facendo leva, tra l'altro, sul rifiuto del materialimo.

[dostum]

Cmq IMHO una delle spiegazioni per il perdurante consenso popolare ai peronisti è il fatto che gli avversari (Militari,Chiesa,Industriali) non avevano il minimo contatto con le esigenze della popolazione permettendo quindi al Nostro di atteggiarsi con facilità a difensore delle masse.Se a questo si aggiunge che i suoi antagonisti invece di svolgere
il loro mestiere di oppositori tentavano esclusivamente la via dell'intrigo di palazzo o del golpe è comprensibile che partiti di ispirazione peronista siano tuttora al governo.

[Capitanvideo]

Aldo Capitini, Norberto Bobbio e tanti altri non sarebbero d'accordo con te. Ma neanche, credo, L'Einaudi che scriveva la Lezioni di politica sociale.

Einaudi riteneva i socialisti "distinti" e non "distanti" dai liberali.

Scriveva cose tipo queste, ad esempio riguardo all'abolizione della scuola pubblica:

E’ il monopolio, anche in campo culturale, che avversa. “Quello monopolistico consente i mutamenti solo quando sono consacrati da un’autorità pubblica; laddove il metodo di libertà riconosce sin dal principio di poter versare nell’errore ed auspica che altri tenti di dimostrare l’errore e di scoprire la via buona della verità. – e cosi concludeva – Questa è tutta la differenza fra il totalitarismo e la libertà. Il totalitarismo vive con il monopolio; la libertà vive perché vuole la discussione fra la libertà e l’errore; sa che, solo attraverso all’ errore, si giunge, per tentativi sempre ripresi e mai conchiusi, alla verità.”

Scusassero l'OT ma citare Einaudi è sempre un piacere.

[boss]

Guardate, io mi acconteterei che la nostra sinistra ci facesse ritornare a prima della legge che vieta il porno in tv oltre una certa ora, sarebbe una sciochhezza ma apprezzata da tutti noi!!!

[Drogato_ di_porno]

purtroppo quella legge fu varata dal governo Prodi

[boss]

lo so, quindi ritengo che sia più semplice allora, basta volerlo (e capire che sartebbe un bel volano per l'economia del settore)