[O.T.] Libri consigliati?

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
pan
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 19116
Iscritto il: 22/01/2005, 3:12
Località: Terronia settentrionale

#886 Messaggio da pan »

Antonchik ha scritto:
pan ha scritto:

Certo, anche benissimo: una dose di narcisismo è indispensabile alla strutturazione della personalità .

Immagina quanto bene farebbe un punturone di questo elisir alla sezione lamentosi del nostro forum di cui disegnammo l'organigramma. In quel bel culo piumato...
E se il problema invece fosse proprio una combo letale accidia-narcisismodisecondotipo? :P


Affidamento definitivo a WARDOG.

Avatar utente
dada
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3479
Iscritto il: 13/10/2003, 22:37

#887 Messaggio da dada »

pan ha scritto:
Mavco Pizellonio ha scritto:
[DISCLAIMER: QUESTA PAPPARDELLA E' LUNGA E LO SO DA ME, MA NON SIETE TENUTI A LEGGERLA. SUSER HA FATTO LA CAZZATA DI PORMI UNA DOMANDA E LUI, E SOLO LUI, E' OBBLIGATO A LEGGERLA. ALLA FINE DELLA PAPPARDELLA VERRA' SPONSORIZZATO UN LIBBBRO, QUINDI SIAMO ANCHE IT. CERTO CHE SE AVETE AVUTO IL CORAGGIO DI SEGUIRE IL TOPIC SULL'ISLAM E SU QUANTO DOBBIAMO PIANGERE PER NON PIANGERE PIU' UN'OCCHIATA POTRESTE ANCHE DARLA.]

Premesso che ovviamente non sono uno psicocazzo e parlo solo per esperienza e deduzione personale.

E' banale ma vero, deriva dal rapporto con i genitori ecc...

Ma il conflitto non è uno e il risultato non è scontato. Quello che ho descritto è solo un tipo di risultato possibile, derivato da un tipo di rapporto, da un tipo di conflitto.

Non sono sicuro che ''capirlo'' possa portare a risolverlo per arrivare quindi a ''raggiungere i propri obiettivi''.

Esempio di conflitto diametralmente opposto a quello pizelloniano (spero la cosa non infastidisca l'interessato):
MiniMe ha scritto:Non mi va giù.
Questo senso di fallimento che ho intorno non va via.
La testa è rivolta ai casini che ho a casa, a mia mamma che ha solo un cuore grosso come una casa, ma l'incapacità  di trasformare l'amore di mamma in iniziativa.
Mio padre è un bastardo di merda, traditore, incapace di prendersi cura dei propri figli e della propria ex famiglia a favore di non si sa bene cosa.
E' abbastanza evidente come da una situazione come questa sia potuto venir fuori un Minime fortemente pragmatico, ''maturo'' secondo il comune senso del termine (e c'è da immaginare che lo sia stato già  da giovanissimo), con un fortissimo senso del dovere e con una spiccata insofferenza verso quanti intorno a lui si lasciano andare, non concretizzano, non mostrano di avere cura per se stessi e per chi sta loro intorno. Sono i bamini abituati a prendersi cura dei propri genitori. Non si perdonano mai niente e in genere non sanno stare fermi, men che meno per vedere se e quanto sono deboli, perchè non lo accetterebbero. In nessun caso, comunque, troveremo in Minime quella ''doppiezza'' che a te interessa. Non ci sono vettori orientati in senso opposto qui, il vettore Minime è orientato in una direzione precisa e il nostro piccolo amico impegherà  quindi al meglio le sue energie, e di sicuro riuscirà  (a meno che l'anima foggiana non prenda il sopravvento) ( :) ).


Torniamo alla doppiezza che a te interessa, e ai suoi perchè. Perchè?

La prima risposta è: BOH!

La seconda risposta è tentata di ricollegarsi al concetto di narcisismo e a tutte le simpatiche cosine che sono state dette e classificate a riguardo. In rozzissima sintesi, il narcisista è un individuo che ricerca il potere, il successo. E' stato ferito, umiliato ad un certo punto o in un periodo continuato della sua esistenza ed ha silenziosamente giurato che non permetterà  più che questo accada. La prima cosa che viene sacrificata sull'altare dell'invulnerabilità  sono - ci viene spiegato - i sentimenti. Il narcisista non capisce questa cosa strana e irrazionale, non la vede e non sa apprezzarla. Ma ha bisogno, fra le altre cose, di essere amato, come tutti. Allora intende questo bisogno nell'unico modo che gli è consentito, attraverso misure, confronti, vittorie, cose ''misurabili'' insomma (in questo senso parlare di desiderio d'amore è forse una mia imprecisione, il narcisista non lo capisce. Vuole essere rispettato, temuto, invidiato, ma vabè). Si capisce allora perchè i suoi meccanismi di difesa creano un'immagine di sè grandiosa e inattaccabile (o forse non si capisce perchè ho saltato qualche passaggio logico, ma pazienza, fatelo voi). La cosa bella del narcisista doc è che riesce facilmente, in quanto la sconfitta - che vista l'importanza della competizione dovrebbe costituire l'incubo più grande, il crollo più totale - viene semplicemente negata. L'mportante è avere il controllo, o l'illusione del controllo. Negati i sentimenti, negato il fallimento, negata la realtà . E vince, perchè non vedere i propri limiti fino a un certo punto vuol dire non averne (poi sono cazzi del paese che lo elegge presidente del consiglio, ci dice la scienza).

Esiste peró una categoria più sfigata di narcisismo, ed è quello che almeno nella classificazione di Alexander Lowen viene definita ''personalità  borderline''. Identica la pappardella sull'umiliazione (quello che i signori col camice bianco che mi hanno dato questa bella camicia robusta chiamano ''ferita narcisistica''), identica la ricerca del potere e identica la necessità  di essere ''amati'' attraverso cose ''misurabili'': devo essere potente, così mi rispetteranno; devo essere intelligente, così mi apprezzeranno; devo essere brillante, così vorranno stare con me e così via mentalmente pippando. MA - e qui viene il bello - il borderline oscilla fra il sentirsi il migliore del mondo e l'essere niente. Non ha i meccanismi di difesa del buon narcisista. Desidera e insegue il successo e la grandezza ma queste illusioni crollano repentinamente, lasciando il nostro eroe rantolante come un gattino annaffiato tuttù-tattattà . E tuttavia si vede bene come tutto questo ha senso all'interno di una mentalità  che concepisce il rapporto con gli altri in termini di misure.

Ma non abbiamo detto che il fallimento, per i nostri soldatini, equivale all'impotenza tanto temuta, alla solitudine più totale, alla paura più paurosa (sono un po' a corto di aggettivi)?

E' per questo che il nostro principino si fa artefice del proprio stesso fallimento. Egli potrebbe riuscire in quel che vuole, ma in quel condizionale è racchiusa anche la possibilità  di una sconfitta. E siccooome - ripetiamolo - vincere e perdere sono cose così importanti, egli non si azzarda a rischiare, preferisce perdere a metà : fallire si, ma non subire l'impotenza di chi è vittima di una forza esterna. Fallire, ma mantanere il controllo, in un modo o nell'altro. ''Sono uno stupido, se avessi fatto così e cosà , sarei riuscito nel mio intento'' si dice. Ma il soggetto, ed è questo l'importante, è sempre ''io''. E rimarrà  sempre l'illusione che la prossima volta, volendo, potrà .

Ed ecco il momento curturale:

Immagine

Alexander Lowen, Il Narcisismo - L'identità  rinnegata, Feltrinelli.
Non solo ho seguito i topic su islam e pianti vari, ma vi ho pure partecipato attivamente, mentre tu, pelìde Piz, come nella querelle su horror e porno sacrilego - non devo rispondere seriamente, non devo rispondere seriamente...- e sempre i soliti soldatini a scazzarsi con i paladini della Civiltà  Superiore.

I due tipi narcisistici descritti da Lowen sono stati in pista per tutto il Novecento e ancora scorrazzano nel terzo millennio. Facendo una media della letteratura psicoanalitica, riferirei il primo tipo al narcisismo grandioso
(Otto Kernberg) e il secondo al narcisismo negativo (Andrè Green).

Sul primo tipo l'accordo è facile: trattasi della fotografia di Silvio Berlusconi.

Sul secondo Lowen è ancora decisamente troppo ottimista.

Il narcisista negativo è molto più consapevole delle proprie dinamiche e per questo adotta una copertura che spesso lo cela completamente. Assomiglia all'atteggiamento - mi noto di più se mi metto vicino alla finesta (o meglio nell'angolo) e non dico una parola?- di morettiana memoria. Finchè qualcuna lo avvicina incuriosita dalla differenza rispetto alla torma di sboroni presenti in sala. E qui parte la sua tattica invariabile: dare a intendere l'esistenza di un tesoro inespresso dentro di lui, dapprima sommessamente, poi sempre più chiaramente, fino allo scattare della scena madre appena la tipa dimostra effettivo interesse per lui. C'è il genio incompreso che solo lei ha saputo intuire, scoprire, vedere e che solo lei potrà  portare in vita. Parte la relazione tutta centrata su questa dimensione, con la vittima indorata ( magari pure una bella topa con ottime frequentazioni) che si illude di portare il tesoro verso la luce per mezzo del suo amore. Ma il narcisista non puó, di default, instaurare e reggere relazioni autentiche e questa somma frustrazione lo induce a esigere sempre di più per sentirsi sempre più amato, ovvero confermato nella propria identità  negata. - Credevo che tu mi amassi veramente e invece
hai fatto tutto questo solo per dimostrare a te stessa che eri in grado di poter godere del tesoro che hai saputo portare alla luce. Me illuso e stupido che te l'ho rivelato!
- diventa il motivo ricorrente di questa fase che prelude a quella distruttiva (narcisismo distruttivo propriamente detto) che passa attraverso il concetto -tu non mi meriti, non sei degna di me- per sfociare sempre nella violenza psichica e spesso anche in quella fisica.

In pratica questo sa di non valere un cazzo, mentre il primo lo ignora.
Naturalmente, in virtù del principio della coazione a ripetere, ricomincerà  la stessa solfa all'occasione successiva.

Ho fatto questo esempio perchè questo secondo tipo è oggetto di molte investigazioni psicologiche nell'ambito delle ricerche sulla violenza di genere, argomento di grande e drammaticissima attualità  e nondimeno spiega anche il funzionamento del soggetto.

Ovviamente quanto esposto, non trattandosi di una scienza popperiana, come dicevo a Buccia, non inficia e nemmeno collide minimamente con quanto da te sostenuto e proposto a proposito di Mann, di SuSer e di te stesso.


Ma, come sai, mi piace sempre tornare alle origini, nella convinzione che gli antichi fossero -proprio cronologicamente- più vicini alle radici delle cose.

Narciso si ritrova con Eco rincoglionita dalla hybris della Dea, l'ama perdutamente e quella gli ripete il verso. Non puó più parlarle, non puó più relazionarsi con la donna che ama.


Possiamo immaginare ferita più grande? Nemmeno la morte.


Ma nonostante questo continua a vivere. E come ci testimoniano le numerose versioni del mito, di cui non sto a enumerare i finali, possiamo concludere che continua a vivere NON SAPPIAMO COME.


Basta così, lasciamo perdere Freud e tutto il resto. Ovidio e gli altri ci bastano.


Potrà  vivere male, potrà  perdere la vita, potrà  vivere bene (miniMe).


Certo, anche benissimo: una dose di narcisismo è indispensabile alla strutturazione della personalità .

Immagina quanto bene farebbe un punturone di questo elisir alla sezione lamentosi del nostro forum di cui disegnammo l'organigramma. In quel bel culo piumato...

Bene! Adesso posso tornarmene nei topic Islam-Lacrime non senza una punta d'orgoglio narcis...... :wink:
Un bravo al mai giustamente apprezzato pan mi sembra doveroso. Mi suscita sempre un oh di meraviglia constatare simile lucidità  e abnegazione in orari infrequentabili.

:)

Avatar utente
Lonewolf
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 18759
Iscritto il: 06/11/2007, 16:25
Località: Nido dell'Aquila
Contatta:

#888 Messaggio da Lonewolf »

Io ho appena cominciato a leggere Educazione Siberiana di Nicolai Lilin. Fin dalle prime pagine mi sta prendendo parecchio.
Per chi non sapesse nulla di questo libro appena uscito,parla delle usanze,i codici,le 'leggi' che regolano le 'famiglie' criminali siberiane (Urca) che controllano vari traffici nella Transnistria.
Scritto da chi ha vissuto in prima persona questa vita...ti spiega tutto,dalle usanze,alle armi,al gergo...fino al significato dei tatuaggi tra gli affiliati.
Pure la copertina è molto bella...
Immagine

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22663
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

#889 Messaggio da dostum »

Fammorì dal ride.
(piccola annotazione sulla nazionalità  del protagonista: Pigmeo è l'epiteto
con cui 5 anni orsono G.W.Bush apostrofava Kim Jong Il)
Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
Barabino
Bannato
Bannato
Messaggi: 17014
Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
Contatta:

#890 Messaggio da Barabino »

pan ha scritto: Il narcisista negativo è molto più consapevole delle proprie dinamiche e per questo adotta una copertura che spesso lo cela completamente. Assomiglia all'atteggiamento - mi noto di più se mi metto vicino alla finesta (o meglio nell'angolo) e non dico una parola?- di morettiana memoria. Finchè qualcuna lo avvicina incuriosita dalla differenza rispetto alla torma di sboroni presenti in sala. E qui parte la sua tattica invariabile: dare a intendere l'esistenza di un tesoro inespresso dentro di lui, dapprima sommessamente, poi sempre più chiaramente, fino allo scattare della scena madre appena la tipa dimostra effettivo interesse per lui. C'è il genio incompreso che solo lei ha saputo intuire, scoprire, vedere e che solo lei potrà  portare in vita. Parte la relazione tutta centrata su questa dimensione, con la vittima indorata ( magari pure una bella topa con ottime frequentazioni) che si illude di portare il tesoro verso la luce per mezzo del suo amore. Ma il narcisista non puó, di default, instaurare e reggere relazioni autentiche e questa somma frustrazione lo induce a esigere sempre di più per sentirsi sempre più amato, ovvero confermato nella propria identità  negata. - Credevo che tu mi amassi veramente e invece hai fatto tutto questo solo per dimostrare a te stessa che eri in grado di poter godere del tesoro che hai saputo portare alla luce. Me illuso e stupido che te l'ho rivelato!- diventa il motivo ricorrente di questa fase che prelude a quella distruttiva (narcisismo distruttivo propriamente detto) che passa attraverso il concetto -tu non mi meriti, non sei degna di me- per sfociare sempre nella violenza psichica e spesso anche in quella fisica.



Immagina quanto bene farebbe un punturone di questo elisir alla sezione lamentosi del nostro forum di cui disegnammo l'organigramma. In quel bel culo piumato...
Se posso parlare (essendo in questo caso io oggetto di studio e non soggetto :) ), mi riconosco nella parte in verde (ci provo ma al 50% cosi' non fallisco interamente) ma non in quella in blu... soprattutto frasi come ''tu non mi meriti'' non mi passano mai per la testa... sempre solo il contrario... :oops: ''io non ti merito''

Avatar utente
dada
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3479
Iscritto il: 13/10/2003, 22:37

#891 Messaggio da dada »

Immagine

Avatar utente
SuSEr
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7231
Iscritto il: 25/02/2003, 22:46
Località: Monza

#892 Messaggio da SuSEr »

Mavco Pizellonio ha scritto: Non amo Augias e in generale sconsiglio qualsiasi ''cosa'' sia stata scritta da un giornalista,
Come non quotarti sui giornalisti! E pure su Augias: lessi un giallo scritto da lui ma non mi piacque.

Avatar utente
Lord Zork
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10288
Iscritto il: 23/07/2001, 2:00
Località: MB
Contatta:

#893 Messaggio da Lord Zork »

Qualche giorno fa,
alla Feltrinelli
ho incontrato SuSer
mentre stava acquistando
un libro consigliato da me...

:o :o :o

devo stare più attento a quel che scrivo...

Avatar utente
SuSEr
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7231
Iscritto il: 25/02/2003, 22:46
Località: Monza

#894 Messaggio da SuSEr »

Lonewolf ha scritto:Io ho appena cominciato a leggere Educazione Siberiana di Nicolai Lilin. Fin dalle prime pagine mi sta prendendo parecchio.
Per chi non sapesse nulla di questo libro appena uscito,parla delle usanze,i codici,le 'leggi' che regolano le 'famiglie' criminali siberiane (Urca) che controllano vari traffici nella Transnistria.
Scritto da chi ha vissuto in prima persona questa vita...ti spiega tutto,dalle usanze,alle armi,al gergo...fino al significato dei tatuaggi tra gli affiliati.
Pure la copertina è molto bella...
Immagine
Mi è piaciuto anche se come al solito, specie tra i criminali, si tende ad auto-assolversi da ogni responsabilità .
E' comunque bello vedere il parallelismo tra i due tipi di società  criminale e legale ma l'ottica è un po' distorta: in teoria quella legale, dello stato di diritto, dovrebbe garantire maggiore equità . Che per la 'giustizia' ci voglia Don Vito Corleone o il mafioso di turno è un'idea abbastanza ridicola :)

Mi ha stupito la capacità  di apprendimento della lingua, questo tizio è qui da qualche anno e scrive molto meglio del 70% della popolazione italiana. E' da notare che non faceva parte dell'elite culturale del suo paese ma era un debosciato... impressive!
Qualche errore di sintassi ed ortografia c'è ma ció non toglie nulla al mio stupori di cui sopra.

PS Anche le forumiste (Lilith e la ex Nova) di provenienza est hanno capacità  linguistiche incredibili pur non essendo l'italiano una lingua particolarmente semplice. Cazzo molto ma molto meglio di tanti altri itaGliani! Complimenti davvero!

Avatar utente
SuSEr
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7231
Iscritto il: 25/02/2003, 22:46
Località: Monza

#895 Messaggio da SuSEr »

Lord Zork ha scritto:Qualche giorno fa,
alla Feltrinelli
ho incontrato SuSer
mentre stava acquistando
un libro consigliato da me...


;)
SuSEr ha scritto:'L'arte come mestiere' di Bruno Munari.
Godibilissimo testo sul design, sulla sua classificazione (visual, graphic, industrial e sperimentale), sulle idee a cui esso si ispira e sulle idee che esso ispira.
Ottimo per tutti i curiosi scritto da un grande curioso.
Questo testo è stimolante, propulsivo, esplosivo e folgorante.

L'acquisto di questo testo mi è stato ispirato da un grande forumista monzese e, il caso, me lo ha fatto incontrare proprio in libreria.
C'è qualcosa di magico?

Avatar utente
SuSEr
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7231
Iscritto il: 25/02/2003, 22:46
Località: Monza

#896 Messaggio da SuSEr »

Forse è passato inosservato a causa di qualche reality o menata politica, ma è stato assegnato il Nobel per la letteratura 2009:

http://vastano.blogautore.espresso.repu ... a-berlino/

Qualcuno conosce Herta Mà¼ller?

Avatar utente
Pim
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 29993
Iscritto il: 06/06/2005, 22:08

#897 Messaggio da Pim »

vorrei un vostro giudizio su questo

La fine è il mio inizio


di Terzani

Avatar utente
norrin2007
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4266
Iscritto il: 11/09/2008, 12:17
Località: terronia

#898 Messaggio da norrin2007 »

non ne avevo bisogno, ma l'ho trovato molto intelligente, interessante e ben scritto.
suggerito a qualche scettico tormentato dal dubbio...

Immagine
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber

Avatar utente
jhonnybuccia
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 6603
Iscritto il: 28/07/2007, 18:37

#899 Messaggio da jhonnybuccia »

questo me lo leggo soltanto per capire come ci si puó far pubblicare argomentando cazzate.
incerto al 76%.

Avatar utente
SuSEr
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7231
Iscritto il: 25/02/2003, 22:46
Località: Monza

#900 Messaggio da SuSEr »

Cacchio lo volevo scrivere io, ero già  a buon punto!
Vabbè cambio il titolo in 'Perchè non possiamo non credere in Tatanka' tanto è uguale.

X Pimpi non so peró oggi ho letto l'articolo su Repubblica sul film tratto dal libro che stanno girando Ganz e Germani. Mi ha incuriosito ma al momento ho troppi arretrati :)

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”