"Comè buona lei!"
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Bundesbank: «Italia e Francia bambini problematici»
Jens Weidmann, n.1 della Banca federale tedesca: «Sono in ritardo con le riforme».
Dopo 'i compiti a casa' e la metafora degli scolaretti indisciplinati che spesso aleggia sulla reputazione dell'Italia, ci è stata affibiata un'altra etichetta tutt'altro che lusinghiera.
Il presidente della Bundesbank - la Banca federale tedesca - Jens Weidmann ha lanciato l'ultima frecciata al veleno: «Francia e Italia, in ritardo sulle riforme, diventano sempre di più i 'bambini problematici' dell'Eurozona».
SONO 'SORGENKINDER'. Lo ha detto nella serata del 13 ottobre a Bielefeld. Weidmann ha parlato di 'Sorgenkinder', espressione più volte utilizzata a proposito di questi due Paesi nel dibattito tedesco.
KATAINEN PREPARA GLI ESAMI. Al di là di premature bocciature, le valutazioni di Bruxelles sulle leggi di stabilità sono quasi pronte.
Con quali criteri? Lo ha spiegato il commissario agli Affari economici Jyrki Katainen: «Una volta che avremo i dati che ci danno gli Stati guarderemo il debito e il deficit e compariamo gli impegni con quello che hanno fatto, è un esercizio puramente aritmetico».
RIFORME NELL'ANALISI DEI BILANCI. Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha invece spiegato: «Non siamo stati in grado di stimolare le riforme abbastanza, quindi se riuscissimo a unire riforme e investimenti potremmo aumentarne l'efficacia, e prenderle in considerazione nell'analisi dei bilanci».
L'Europa è pronta a considerare «solo le riforme approvate dal parlamento e non solo promesse».
IL FRANCESE SAPIN CHIEDE FLESSIBILITÀ. Il ministro francese dell'Economia, Michel Sapin, ha chiesto «di usare la flessibilità in funzione della situazione economica attuale. Non è una esigenza solo francese, ma anche italiana, e di altri. C'è la necessità di adattare il consolidamento alla situazione economica».
