[O.T.] Crisi economica

[zio]

è la prima volta che mi chiedono di azzerare una concessione edilizia e cercare di recuperare i soldini degli oneri.
spero che almeno una parte servano per pagarmi...

[GaiusBaltar]

Dubai in grave crisi, tremano le Borse
Dubai World, la holding finanziaria dello stato del Golfo, ha chiesto una moratoria di sei mesi nei pagamenti
MILANO - La grave crisi finanziaria del Dubai fa tremare le Borse che oggi sono prive del riferimento di Wall Street, chiusa per il giorno del ringraziamento. Milano alla fine cede oltre il 3% con il Ftse Mib che arretra del 3,60% e il Ftse All Share del 3,51%. Male in particolare il settore bancario (l'indice europeo del settore perde il 4,5%). Mercoledì infatti Dubai World, la holding finanziaria dello stato del Golfo, appesantita da 59 miliardi di dollari di debiti, ha fatto la richiesta di una moratoria di sei mesi nei pagamenti. Male come Milano anche le altre piazze europee con Londra, Parigi e Francoforte che alla fine hanno ceduto oltre il 3%. Alla fine l'indice Dj stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente, ha perso il 3,27%, che equivale a 152 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.

ISTITUTI INDEBITATI - Secondo l'agenzia Bloomberg, gli istituti con crediti maggiori nei confronti di Dubai World sono Royal Bank of Scotland, che a Londra ha ceduto il 7,61%, Barclays (-7,07% sempre sul listino inglese), Hsbc (-4,57%) e Lloyds (-4,17%) e Credit Suisse (-4,32%) Nel frattempo Standard & Poor's ha messo sotto osservazione con implicazioni negative il rating di lungo periodo delle banche locali Emirates Bank International, National Bank of Dubai, Mashreqbank e Dubai Islamic Bank, vista la loro esposizione su Dubai World. Il governo dell'Emirato arabo ha comunicato che Dubai World e la controllata Nakheel intendono chiedere a tutti ai finanziatori una moratoria e di estendere le scadenze almeno fino al 30 maggio 2010. La holding statale sta cercando di rinegoziare un «bond islamico» da 3,52 miliardi di dollari emesso da Nakheel, l'operatore immobiliare famoso per aver realizzato le isole a forma di palma, in scadenza il 14 dicembre prossimo.

IL COMUNICATO - Successivamente un comunicato da Dubai cercava di rasserenare gli investitori stranieri. Una «azione decisiva» sui debiti di Dubai World sarà assunta dalle autorità dell'emirato arabo, comprendendo «i timori dei mercati e dei creditori in particolare» affermava lo sceicco Ahmed bin Saeed al-Maktoum, presidente del Consiglio supremo dell'economia.




Hai voglia a costruire le isole a forma di palma e di globo terracqueo se poi non hai chi te le compra! Son finiti i soldi e pure per gli arabi, loro si rialzeranno perchè pompano fuori petrolio e gas, hanno qualcosa da vendere per rimpiguare le casse, ma in Europa ed Usa, anche a causa della delocalizzazione della produzione industriale virtualmente non c'è più un cazzo. In tempi di crisi si torna al baratto allo scambio di cose ''vere'', loro hanno le risorse naturali, noi che abbiamo?

[Parakarro]

e tra qualche anno molte provincie e comuni italiani si troveranno nella medesima situazione...

[Helmut]

hanno qualcosa da vendere per rimpiguare le casse, ma in Europa ed Usa, anche a causa della delocalizzazione della produzione industriale virtualmente non c'è più un cazzo

Ma va'...

...commercio mondiale Usa 22%, Unione Europea 26% (dati 2007)...come fai a scrivere che non c'e' piu' un cazzo...???
L'industria manifatturiera e' ancora nelle salde mani dell'Occidente e non bastera' certo questa normale crisi a buttarla giu'...

[WARDOG]

In Zardegna la situazione sta raggiungendo il punto critico.

Non vedo nessuna via d'uscita che non sia quella di continuare il mio progetto personale.

Perlomeno ci sara' da divertirsi un sacco, anche se avro' circa 48-50 anni..

[Helmut]

In Zardegna la situazione sta raggiungendo il punto critico.

Non vedo nessuna via d'uscita...

Allevamento, agricoltura tecnologica, servizi, turismo:

6.000.000 di capi ovini, 30.000 ha. di vigneti, secondo produttore mondiale di sughero dopo il Portogallo, 600 km. di costa...

[WARDOG]

Amigo, il Zardo mica vo' fa' il pastore o l'agricoltore..vuole il posto fisso da 6h40..

[andrew]

In Zardegna la situazione sta raggiungendo il punto critico.

Non vedo nessuna via d'uscita...

Allevamento, agricoltura tecnologica, servizi, turismo:

6.000.000 di capi ovini, 30.000 ha. di vigneti, secondo produttore mondiale di sughero dopo il Portogallo, 600 km. di costa...

Se nessuno paga servirebbero a poco persino migliaia di tonnellate d'oro

[Helmut]

Amigo, il Zardo mica vo' fa' il pastore o l'agricoltore..vuole il posto fisso da 6h40..

Mi dispiace per il Zardo...ma i tempi cambiano...e in fretta...!!!

[GaiusBaltar]

hanno qualcosa da vendere per rimpiguare le casse, ma in Europa ed Usa, anche a causa della delocalizzazione della produzione industriale virtualmente non c'è più un cazzo

Ma va'...

...commercio mondiale Usa 22%, Unione Europea 26% (dati 2007)...come fai a scrivere che non c'e' piu' un cazzo...???
L'industria manifatturiera e' ancora nelle salde mani dell'Occidente e non bastera' certo questa normale crisi a buttarla giu'...

Dico che a livello materiale, fabbriche, materie prime in casa nostra, occidente euro americano non abbiamo più niente, delocalizzando la produzione si diventa soggetti ai mal di pancia di chi ti ospita le fabbriche e ti vende le materie prime, che solitamente, guarda caso, non sono generalmente nazioni tanto democratiche e che seguono protocolli diplomatici in maniera ferrea. Tanto che la Great Britain sta sviluppando un piano, ora affossato causa crisi, per evitare la dipendenza energetica da nazioni ''poco affidabili'' tanto per usare un termine politicamente corretto.

[Parakarro]

sono piu' o meno d'accordo con helmut

anche per quanto riguarda la sardegna... le potenzialità sono enormi...ovvioche non possa essere concorrenziale con l'industria... ma non preoccupatevi...tra poco vi apriranno delle belle centrali termonucleari e tutto si sistemerà

[Helmut]

Dico che a livello materiale, fabbriche, materie prime in casa nostra, occidente euro americano non abbiamo più niente, delocalizzando la produzione si diventa soggetti ai mal di pancia di chi ti ospita le fabbriche e ti vende le materie prime, che solitamente, guarda caso, non sono generalmente nazioni tanto democratiche e che seguono protocolli diplomatici in maniera ferrea

Non è vero, non è vero...

...automobili, aerospaziale, chimica, farmaceutica, alimentare, componenstica, elettromeccanica, petrolchimica, vetro...sono tutte attività ancora prettamente euroamericane...non puoi scrivere "non abbiamo più niente"...!!!

In quanto alle materie prime, di legno, ferro, carbone l'Euroamerica è ancora piena, ma non conviene sfruttarle, meglio comprare da Paesi a più basso costo di manodopera.

In quanto al petrolio, già negli anni '70 gli arabi hanno tentato di buttarcelo in culo quadruplicando il prezzo, poi si dovuti sedere sul bugliolo perchè le economie occidentali in crisi non riuscivano a fornirgli le tecnologie per l'estrazione e i beni di consumo da comprare con i sovraprofitti delle vendite.
E dopo pochi anni hanno dovuto venire a Canossa.

[Parakarro]

le materie prime non sono un grosso problema... avere le risorse non implica direttamente ricchezza per il paese detentore...altrimenti l'Africa sarebbe il continente piu' ricco ed invece è il piu' povero...

Sul produttivo ho qualche timore anche io..i cinesi hanno cominciato ad acquisire (da qualche anno) intere aziende europamericane per farsi proprie le strutture gestionali,dirigenziali e tecnologiche nelle quali avevano un distacco troppo grande da colmare...

ma non dispero

[Kronos]

e tra qualche anno molte provincie e comuni italiani si troveranno nella medesima situazione...

2014 in zona veneto da quello che son riuscito a capire

[Kronos]

loro hanno le risorse naturali, noi che abbiamo?

le zoccole. ma non le calzature.