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Scatta il fluido erotico...

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SuSEr
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#871 Messaggio da SuSEr »

X Piz

Ci puó stare quello che dici: non mi impegno al 100% perchè così se fallisco ho una scusa valida per non sentirmi un totale fallito, patologia terribile ma meno fallimentare della sindrome del ''è colpa di qualcosa esterno a me'' (dell'arbitro, degli extracomunitari, dei giudici, della GGente che mi vuole male, della macchinazione sionista...).
C'è effettivamente una onnipotenza patologica che peró almeno ti spinge a cercare delle soluzioni invece di inutili capri espiatori. E ti insegna il senso dell'umorismo, un'uscita elegante dai propri fallimenti :)
Secondo me è una patologia augurabile, molto formativa, a meno che il rapporto paura del fallimento - onnipotenza sia talmente forte da paralizzarti, nel qual caso è veramente dura riprendere la retta via :(

Credo che la 'soluzione' sia giocarsela il più possibile, impegnarsi per quanto si riesce e confrontarsi il più possibile col mondo reale. In ogni caso evitare di rimanere bloccati in quel mondo immaginario di onnipotenza-impotenza. Insomma educarsi alla realtà . Quello che ci suggerisce il signor Mann, da cui sei giustamente partito, è la soluzione.

Peró non credo che sia la ragione totale per tutto il nostro dualismo. Almeno non come lo intendevo io. Credo che sia qualcosa di connaturato alla nostra ridondanza cerebrale, alla nostra stessa capacità  di ragionamento, di costruire e scegliere tra varie soluzioni.. magari abbiamo un emisfero cerebrale di troppo :)

Non mi piace ricondurre una persona alle singole categorie, io mi sento un mix di tutte quelle citate e di altre. Ho l'impressione che queste categorie siano scritte come gli oroscopi, in modo da fartici riconoscere :) Poi non mi piace ricondurre il fondamento caratteriale ai rapporti familiari (in tal caso, ad esempio, i fratelli gemelli sarebbero identici!). E non mi piacciono tante altre cose ma questo non vuol dire che non siano vere :)

PS Ti passo un ritalin? :)

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pan
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#872 Messaggio da pan »

SuSEr ha scritto:
pan ha scritto:Qualcuno sa dirmi qualcosa de L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami?
A parte che non parla di un pornostar.
Io ti dico che Haruki Murakami è un genio, spero che basti :)
Per dare un'idea a chi non l'ha mai letto direi che per le atmosfere surreali che riesce a costruire è il Kafka giapponese, peró le sue atmosfere sono molto meno angoscianti.

E' bello prendersi una pausa dalla quotidianità  ed estraniarsi nei mondi che costruisce.

Se non hai mai letto niente di lui magari inizia dai racconti con 'l'elefante scomparso e altri racconti' per farti un'idea del genere.

Di lui ho letto anche 'Dance, dance, dance' e 'La ragazza dello Sputnik'.
L'uccello ce l'ho sul tavolino pronto all'uso... non si parla di cazzi. Te lo consiglio sulla fiducia :)

http://www.randomhouse.com/features/mur ... te.php?id=

X Pisellonio: grazie mille per la tua risposta, la leggeró con attenzione non appena il Ritalin farà  effetto :)
Ora che all'invito di un'amica si somma il tuo non ho più scelta. Grazie!

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pan
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#873 Messaggio da pan »

jhonnybuccia ha scritto:pan mi riferivo al voler ricondurre sempre l'eziologia delle psicopatie alla sfera sessuale.

in questo criticavo il riduzionismo sessuale come approccio 'asfittico'.
Anch'io, ma da Freud a Lowen, passando per Reich (non dimentichiamoci mai di Reich) l'orizzonte si è allargato. Poi c'è un altro fatto: il linguaggio psicoanalitico è un linguaggio simbolico per eccellenza (si potrebbe mai credere nella reale esistenza dell'Edipo o del Narciso ?). Sono allusioni a dinamiche supposte tendenti ad interpretare una realtà  data. Di qui il suo limite scientifico, ma anche la potente suggestione che si insinua persino in Pizellonio.

Come vedi, non sono affatto in disaccordo con te, ma da qui a gettare tutto quel filone, che tanti frutti - anche clinici - ha dato e continua a dare, nella discarica della storia, ce ne passa.

Leggere un forumista tra i più presenti in SZ che nega l'etiologia sessuale della psicopatologia, comunque mi riempie il cuore di speranze. :-D
Ultima modifica di pan il 26/11/2009, 2:05, modificato 1 volta in totale.

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bellavista
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#874 Messaggio da bellavista »

Mi è capitato tra le mani fight club in una libreria e l'ho preso.... forse le aspettative erano troppo alte considerando le varie volte che ho visto il film... ma mi ha deluso.
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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pan
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#875 Messaggio da pan »

Mavco Pizellonio ha scritto:
[DISCLAIMER: QUESTA PAPPARDELLA E' LUNGA E LO SO DA ME, MA NON SIETE TENUTI A LEGGERLA. SUSER HA FATTO LA CAZZATA DI PORMI UNA DOMANDA E LUI, E SOLO LUI, E' OBBLIGATO A LEGGERLA. ALLA FINE DELLA PAPPARDELLA VERRA' SPONSORIZZATO UN LIBBBRO, QUINDI SIAMO ANCHE IT. CERTO CHE SE AVETE AVUTO IL CORAGGIO DI SEGUIRE IL TOPIC SULL'ISLAM E SU QUANTO DOBBIAMO PIANGERE PER NON PIANGERE PIU' UN'OCCHIATA POTRESTE ANCHE DARLA.]

Premesso che ovviamente non sono uno psicocazzo e parlo solo per esperienza e deduzione personale.

E' banale ma vero, deriva dal rapporto con i genitori ecc...

Ma il conflitto non è uno e il risultato non è scontato. Quello che ho descritto è solo un tipo di risultato possibile, derivato da un tipo di rapporto, da un tipo di conflitto.

Non sono sicuro che ''capirlo'' possa portare a risolverlo per arrivare quindi a ''raggiungere i propri obiettivi''.

Esempio di conflitto diametralmente opposto a quello pizelloniano (spero la cosa non infastidisca l'interessato):
MiniMe ha scritto:Non mi va giù.
Questo senso di fallimento che ho intorno non va via.
La testa è rivolta ai casini che ho a casa, a mia mamma che ha solo un cuore grosso come una casa, ma l'incapacità  di trasformare l'amore di mamma in iniziativa.
Mio padre è un bastardo di merda, traditore, incapace di prendersi cura dei propri figli e della propria ex famiglia a favore di non si sa bene cosa.
E' abbastanza evidente come da una situazione come questa sia potuto venir fuori un Minime fortemente pragmatico, ''maturo'' secondo il comune senso del termine (e c'è da immaginare che lo sia stato già  da giovanissimo), con un fortissimo senso del dovere e con una spiccata insofferenza verso quanti intorno a lui si lasciano andare, non concretizzano, non mostrano di avere cura per se stessi e per chi sta loro intorno. Sono i bamini abituati a prendersi cura dei propri genitori. Non si perdonano mai niente e in genere non sanno stare fermi, men che meno per vedere se e quanto sono deboli, perchè non lo accetterebbero. In nessun caso, comunque, troveremo in Minime quella ''doppiezza'' che a te interessa. Non ci sono vettori orientati in senso opposto qui, il vettore Minime è orientato in una direzione precisa e il nostro piccolo amico impegherà  quindi al meglio le sue energie, e di sicuro riuscirà  (a meno che l'anima foggiana non prenda il sopravvento) ( :) ).


Torniamo alla doppiezza che a te interessa, e ai suoi perchè. Perchè?

La prima risposta è: BOH!

La seconda risposta è tentata di ricollegarsi al concetto di narcisismo e a tutte le simpatiche cosine che sono state dette e classificate a riguardo. In rozzissima sintesi, il narcisista è un individuo che ricerca il potere, il successo. E' stato ferito, umiliato ad un certo punto o in un periodo continuato della sua esistenza ed ha silenziosamente giurato che non permetterà  più che questo accada. La prima cosa che viene sacrificata sull'altare dell'invulnerabilità  sono - ci viene spiegato - i sentimenti. Il narcisista non capisce questa cosa strana e irrazionale, non la vede e non sa apprezzarla. Ma ha bisogno, fra le altre cose, di essere amato, come tutti. Allora intende questo bisogno nell'unico modo che gli è consentito, attraverso misure, confronti, vittorie, cose ''misurabili'' insomma (in questo senso parlare di desiderio d'amore è forse una mia imprecisione, il narcisista non lo capisce. Vuole essere rispettato, temuto, invidiato, ma vabè). Si capisce allora perchè i suoi meccanismi di difesa creano un'immagine di sè grandiosa e inattaccabile (o forse non si capisce perchè ho saltato qualche passaggio logico, ma pazienza, fatelo voi). La cosa bella del narcisista doc è che riesce facilmente, in quanto la sconfitta - che vista l'importanza della competizione dovrebbe costituire l'incubo più grande, il crollo più totale - viene semplicemente negata. L'mportante è avere il controllo, o l'illusione del controllo. Negati i sentimenti, negato il fallimento, negata la realtà . E vince, perchè non vedere i propri limiti fino a un certo punto vuol dire non averne (poi sono cazzi del paese che lo elegge presidente del consiglio, ci dice la scienza).

Esiste peró una categoria più sfigata di narcisismo, ed è quello che almeno nella classificazione di Alexander Lowen viene definita ''personalità  borderline''. Identica la pappardella sull'umiliazione (quello che i signori col camice bianco che mi hanno dato questa bella camicia robusta chiamano ''ferita narcisistica''), identica la ricerca del potere e identica la necessità  di essere ''amati'' attraverso cose ''misurabili'': devo essere potente, così mi rispetteranno; devo essere intelligente, così mi apprezzeranno; devo essere brillante, così vorranno stare con me e così via mentalmente pippando. MA - e qui viene il bello - il borderline oscilla fra il sentirsi il migliore del mondo e l'essere niente. Non ha i meccanismi di difesa del buon narcisista. Desidera e insegue il successo e la grandezza ma queste illusioni crollano repentinamente, lasciando il nostro eroe rantolante come un gattino annaffiato tuttù-tattattà . E tuttavia si vede bene come tutto questo ha senso all'interno di una mentalità  che concepisce il rapporto con gli altri in termini di misure.

Ma non abbiamo detto che il fallimento, per i nostri soldatini, equivale all'impotenza tanto temuta, alla solitudine più totale, alla paura più paurosa (sono un po' a corto di aggettivi)?

E' per questo che il nostro principino si fa artefice del proprio stesso fallimento. Egli potrebbe riuscire in quel che vuole, ma in quel condizionale è racchiusa anche la possibilità  di una sconfitta. E siccooome - ripetiamolo - vincere e perdere sono cose così importanti, egli non si azzarda a rischiare, preferisce perdere a metà : fallire si, ma non subire l'impotenza di chi è vittima di una forza esterna. Fallire, ma mantanere il controllo, in un modo o nell'altro. ''Sono uno stupido, se avessi fatto così e cosà , sarei riuscito nel mio intento'' si dice. Ma il soggetto, ed è questo l'importante, è sempre ''io''. E rimarrà  sempre l'illusione che la prossima volta, volendo, potrà .

Ed ecco il momento curturale:

Immagine

Alexander Lowen, Il Narcisismo - L'identità  rinnegata, Feltrinelli.
Non solo ho seguito i topic su islam e pianti vari, ma vi ho pure partecipato attivamente, mentre tu, pelìde Piz, come nella querelle su horror e porno sacrilego - non devo rispondere seriamente, non devo rispondere seriamente...- e sempre i soliti soldatini a scazzarsi con i paladini della Civiltà  Superiore.

I due tipi narcisistici descritti da Lowen sono stati in pista per tutto il Novecento e ancora scorrazzano nel terzo millennio. Facendo una media della letteratura psicoanalitica, riferirei il primo tipo al narcisismo grandioso
(Otto Kernberg) e il secondo al narcisismo negativo (Andrè Green).

Sul primo tipo l'accordo è facile: trattasi della fotografia di Silvio Berlusconi.

Sul secondo Lowen è ancora decisamente troppo ottimista.

Il narcisista negativo è molto più consapevole delle proprie dinamiche e per questo adotta una copertura che spesso lo cela completamente. Assomiglia all'atteggiamento - mi noto di più se mi metto vicino alla finesta (o meglio nell'angolo) e non dico una parola?- di morettiana memoria. Finchè qualcuna lo avvicina incuriosita dalla differenza rispetto alla torma di sboroni presenti in sala. E qui parte la sua tattica invariabile: dare a intendere l'esistenza di un tesoro inespresso dentro di lui, dapprima sommessamente, poi sempre più chiaramente, fino allo scattare della scena madre appena la tipa dimostra effettivo interesse per lui. C'è il genio incompreso che solo lei ha saputo intuire, scoprire, vedere e che solo lei potrà  portare in vita. Parte la relazione tutta centrata su questa dimensione, con la vittima indorata ( magari pure una bella topa con ottime frequentazioni) che si illude di portare il tesoro verso la luce per mezzo del suo amore. Ma il narcisista non puó, di default, instaurare e reggere relazioni autentiche e questa somma frustrazione lo induce a esigere sempre di più per sentirsi sempre più amato, ovvero confermato nella propria identità  negata. - Credevo che tu mi amassi veramente e invece
hai fatto tutto questo solo per dimostrare a te stessa che eri in grado di poter godere del tesoro che hai saputo portare alla luce. Me illuso e stupido che te l'ho rivelato!
- diventa il motivo ricorrente di questa fase che prelude a quella distruttiva (narcisismo distruttivo propriamente detto) che passa attraverso il concetto -tu non mi meriti, non sei degna di me- per sfociare sempre nella violenza psichica e spesso anche in quella fisica.

In pratica questo sa di non valere un cazzo, mentre il primo lo ignora.
Naturalmente, in virtù del principio della coazione a ripetere, ricomincerà  la stessa solfa all'occasione successiva.

Ho fatto questo esempio perchè questo secondo tipo è oggetto di molte investigazioni psicologiche nell'ambito delle ricerche sulla violenza di genere, argomento di grande e drammaticissima attualità  e nondimeno spiega anche il funzionamento del soggetto.

Ovviamente quanto esposto, non trattandosi di una scienza popperiana, come dicevo a Buccia, non inficia e nemmeno collide minimamente con quanto da te sostenuto e proposto a proposito di Mann, di SuSer e di te stesso.


Ma, come sai, mi piace sempre tornare alle origini, nella convinzione che gli antichi fossero -proprio cronologicamente- più vicini alle radici delle cose.

Narciso si ritrova con Eco rincoglionita dalla νέμεσις della Dea, l'ama perdutamente e quella gli ripete il verso. Non puó più parlarle, non puó più relazionarsi con la donna che ama.


Possiamo immaginare ferita più grande? Nemmeno la morte.


Ma nonostante questo continua a vivere. E come ci testimoniano le numerose versioni del mito, di cui non sto a enumerare i finali, possiamo concludere che continua a vivere NON SAPPIAMO COME.


Basta così, lasciamo perdere Freud e tutto il resto. Ovidio e gli altri ci bastano.


Potrà  vivere male, potrà  perdere la vita, potrà  vivere bene (miniMe).


Certo, anche benissimo: una dose di narcisismo è indispensabile alla strutturazione della personalità .

Immagina quanto bene farebbe un punturone di questo elisir alla sezione lamentosi del nostro forum di cui disegnammo l'organigramma. In quel bel culo piumato...

Bene! Adesso posso tornarmene nei topic Islam-Lacrime non senza una punta d'orgoglio narcis...... :wink:
Ultima modifica di pan il 12/10/2009, 6:12, modificato 1 volta in totale.

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#876 Messaggio da SuSEr »

Grande Pan, dacci dentro in quei topic da cui mi sono auto-escluso perchè altrimenti mi prende un embolo (altro che narcisismo).

Da vero comunista mi annido nei gangli culturali del forum, cinema, libri, un po' di umorismo etc e un giorno entreró in magistratura. E' così che si usa :)

Al limite, se proprio proprio proprio dovró - e il Fato non voglia! -, entreró nella brigata appenninica "Canella".

PS Ho sempre sospettato che Pisellonio fosse un violento, hai visto che avatar aveva? Quel tizio con i capelli lunghi mette i brividi.

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pan
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#877 Messaggio da pan »

SuSEr ha scritto:Grande Pan, dacci dentro in quei topic da cui mi sono auto-escluso perchè altrimenti mi prende un embolo (altro che narcisismo).

Da vero comunista mi annido nei gangli culturali del forum, cinema, libri, un po' di umorismo etc e un giorno entreró in magistratura. E' così che si usa :)

Al limite, se proprio proprio proprio dovró - e il Fato non voglia! -, entreró nella brigata appenninica "Canella".

PS Ho sempre sospettato che Pisellonio fosse un violento, hai visto che avatar aveva? Quel tizio con i capelli lunghi mette i brividi.
Ehm... sì, lo notai subito e glielo dissi :)

Per Mavco un altro :wink:

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#878 Messaggio da jhonnybuccia »

ops, preso dalla discussione mi ero dimenticato di consigliarvi:

ESPLOSIVI, UN HOBBY COME UN ALTRO di s. russo.

Immagine

http://www.hoepli.it/libro/esplosivi.as ... 8011000000

:)
incerto al 76%.

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#879 Messaggio da hellover »

ho preso in economica: Inchiesta sul Cristianesimo di Augias. Devo leggerlo. Commenti?
everybody needs somebody to love.

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#880 Messaggio da jhonnybuccia »

Immagine
incerto al 76%.

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#881 Messaggio da Antonchik »

pan ha scritto:

Certo, anche benissimo: una dose di narcisismo è indispensabile alla strutturazione della personalità .

Immagina quanto bene farebbe un punturone di questo elisir alla sezione lamentosi del nostro forum di cui disegnammo l'organigramma. In quel bel culo piumato...
E se il problema invece fosse proprio una combo letale accidia-narcisismodisecondotipo? :P
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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#882 Messaggio da Mavco Pizellonio »

hellover ha scritto:ho preso in economica: Inchiesta sul Cristianesimo di Augias. Devo leggerlo. Commenti?
Non amo Augias e in generale sconsiglio qualsiasi ''cosa'' sia stata scritta da un giornalista, specialmente in Italia. In questo caso è l'intervista a uno storico e cazzate madornali non dovrebbero essercene. L'unico limite puó essere costituito dalla forma stessa del saggio, domande semplici e risposte altrettanto semplici. Il che va bene, ma la storia in sè ha senso solo come problema, come ricerca. In sostanza leggerai una sintesi delle conclusioni cui Pesce molto personalmente è arrivato nel corso dei suoi studi.

Pesce è bravo, anche se non ho capito ancora quale sia il suo reale prestigio nel suo campo, come venga considerato nell'ambito degli storici del cristianesimo antico. Il mio prof. di riferimento lo detesta, ma non ho mai approfondito l'argomento. E' comunque un tipo un po' eccentrico e molto disponibile. Ricordo di aver fatto l'esame con lui proprio nei giorni in cui usciva il libro, e molti studenti alla fine dell'esame tiravano fuori il libro per farselo autografare (potenza della televisione).

Ah, il libro fu presentato in varie ospitate tv da Augias in modo scandaloso. Ma questo a te forse non interessa.

Fammi sapere cosa te ne pare, una volta letto. Mi interessa molto.
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#883 Messaggio da CanellaBruneri »

Mavco Pizellonio ha scritto:
hellover ha scritto:ho preso in economica: Inchiesta sul Cristianesimo di Augias. Devo leggerlo. Commenti?
Non amo Augias e in generale sconsiglio qualsiasi ''cosa'' sia stata scritta da un giornalista, specialmente in Italia. In questo caso è l'intervista a uno storico e cazzate madornali non dovrebbero essercene. L'unico limite puó essere costituito dalla forma stessa del saggio, domande semplici e risposte altrettanto semplici. Il che va bene, ma la storia in sè ha senso solo come problema, come ricerca. In sostanza leggerai una sintesi delle conclusioni cui Pesce molto personalmente è arrivato nel corso dei suoi studi.

Pesce è bravo, anche se non ho capito ancora quale sia il suo reale prestigio nel suo campo, come venga considerato nell'ambito degli storici del cristianesimo antico. Il mio prof. di riferimento lo detesta, ma non ho mai approfondito l'argomento. E' comunque un tipo un po' eccentrico e molto disponibile. Ricordo di aver fatto l'esame con lui proprio nei giorni in cui usciva il libro, e molti studenti alla fine dell'esame tiravano fuori il libro per farselo autografare (potenza della televisione).

Ah, il libro fu presentato in varie ospitate tv da Augias in modo scandaloso. Ma questo a te forse non interessa.

Fammi sapere cosa te ne pare, una volta letto. Mi interessa molto.

Mi permetto di suggerire due opere di Hans Kung, vera avventura, direi, psichedelica, nell'accezione migliore del termine:

CRISTIANESIMO:

Immagine


EBRAISMO:

Immagine

Editore: Rizzoli, Bur
In edizione economica costano 11,20 euro
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)

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#884 Messaggio da Mavco Pizellonio »

Ehi, Hans Kung insegna qui a Tubinga. Considerando che devo ancora presentare il piano di studi potrei inserirlo... :)

Non ho mai letto niente di suo. Comunque ho notato che in Germania la teologia è una materia molto diffusa, e intesa in senso molto più simile alle altre discipline di quanto non avvenga in Italia (qui ogni studente deve scegliere almeno due ''aree'' di studio, e sono molti gli aspiranti storici a scegliere teologia come seconda materia, che viene affrontata in modo assolutamnete ''laico'' - se così si puó dire).

Seguiró senz'altro il consiglio, prima o poi.
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#885 Messaggio da CanellaBruneri »

Mavco Pizellonio ha scritto:Ehi, Hans Kung insegna qui a Tubinga. Considerando che devo ancora presentare il piano di studi potrei inserirlo... :)

Non ho mai letto niente di suo. Comunque ho notato che in Germania la teologia è una materia molto diffusa, e intesa in senso molto più simile alle altre discipline di quanto non avvenga in Italia (qui ogni studente deve scegliere almeno due ''aree'' di studio, e sono molti gli aspiranti storici a scegliere teologia come seconda materia, che viene affrontata in modo assolutamnete ''laico'' - se così si puó dire).

Seguiró senz'altro il consiglio, prima o poi.
Kung, oltread essere titolare di cattedra a TUbinga (mica Massaciucoli), fu protagonista della parte "progressista" del concilio vaticano II collaborando con un certo Monsignor Ratzinger. Stimatissimo dai papi con cui ha attivamente collaborato (Paolo VI, Giovanni Paolo II) è in grande freddo con l'amico di una vita benedetto XVI. E' l'ispiratore di tutti i più importanti documenti della conferenza episcopale tedesca (che tende ad una secolarizzazione virtuosa con il mondo laico ai limiti dell'eresia).

Credo, ma di questo non sono certo, che la cattedra di Kung sia direttamente attribuita dal Papa o che comunque abbia un potere consultivo e, probabilmente vincolante
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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