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Scatta il fluido erotico...

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Mavco Pizellonio
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#856 Messaggio da Mavco Pizellonio »

SuSEr ha scritto:
Mavco Pizellonio ha scritto:
SuSEr ha scritto:Et 'rater' que veut dire?

Potremmo sostituire il bagno freddo con una birra ghiacciata. Terribilmente ghiacciata. Penso che sia quasi la stessa cosa.
Rater vuol dire ''mancare, fallire''.

Dunque la mia firma è ''Fallire la propria vita è un diritto inalienabile''.

E' una frase per molti versi ironica, e a volerla spiegare con pazienza che non ho si potrebbe ricollegare al brano di Thomas Mann e al perchè mi è tanto caro. In entrambi i casi il riferimento è a una certa doppia tendenza, quella che io chiamo spesso ''dei vettori orientati in senso opposto''. Il costante desiderio verso un qualsiasi obiettivo - desiderio sincero - si accompagna a un desiderio altrettanto forte e sincero in direzione del sabotaggio, del fallimento. Che genera i sensi di colpa della coscienza di cui parla il brano di Mann.

Quello descrito da Mann è esattamente il tentativo necessariamente forzato e posticcio di domare la parte ribelle di se stessi. E nel mio caso funziona esattamente così, l'alzarsi ''ferocemente presto'' è sempre stato il modo migliore (anzi, l'unico) per mettermi a regime. E a periodi alterni funziona.

Ma giacchè siamo fatti tanto male da ribellarci come degli idioti a quell'ombra del padre che è dentro di noi, allora ironizziamo sulla nostra idiozia affermando - con grottesca aria solenne e immersi nella merda che noi stessi ci siamo buttati adosso - che ''fallire la propria vita è un diritto inalienabile''. E', appunto, una frase fortemente autoironica.
Quindi questa dualità  di intenti interna (che pure io riconosco di avere) la fai risalire al conflitto genitoriale?
E' interessante capirlo per raggiungere più efficientemente i propri obiettivi, non ci avevo mai pensato.

Peró non mi convince a pieno: chi non ha conflittualità  genitoriale è privo di questa doppiezza?

Peró potrebbe anche essere dovuto alla non certezza del proprio pensiero, cioè scelgo questo ma so che potrebbe pure essere errato. Oppure ad una sorta di sado-masochismo naturale. Oppure a diversi livelli di coscienza in conflitto. Oppure al fatto che pure l'insuccesso è in qualche misura desiderabile.
[DISCLAIMER: QUESTA PAPPARDELLA E' LUNGA E LO SO DA ME, MA NON SIETE TENUTI A LEGGERLA. SUSER HA FATTO LA CAZZATA DI PORMI UNA DOMANDA E LUI, E SOLO LUI, E' OBBLIGATO A LEGGERLA. ALLA FINE DELLA PAPPARDELLA VERRA' SPONSORIZZATO UN LIBBBRO, QUINDI SIAMO ANCHE IT. CERTO CHE SE AVETE AVUTO IL CORAGGIO DI SEGUIRE IL TOPIC SULL'ISLAM E SU QUANTO DOBBIAMO PIANGERE PER NON PIANGERE PIU' UN'OCCHIATA POTRESTE ANCHE DARLA.]

Premesso che ovviamente non sono uno psicocazzo e parlo solo per esperienza e deduzione personale.

E' banale ma vero, deriva dal rapporto con i genitori ecc...

Ma il conflitto non è uno e il risultato non è scontato. Quello che ho descritto è solo un tipo di risultato possibile, derivato da un tipo di rapporto, da un tipo di conflitto.

Non sono sicuro che ''capirlo'' possa portare a risolverlo per arrivare quindi a ''raggiungere i propri obiettivi''.

Esempio di conflitto diametralmente opposto a quello pizelloniano (spero la cosa non infastidisca l'interessato):
MiniMe ha scritto:Non mi va giù.
Questo senso di fallimento che ho intorno non va via.
La testa è rivolta ai casini che ho a casa, a mia mamma che ha solo un cuore grosso come una casa, ma l'incapacità  di trasformare l'amore di mamma in iniziativa.
Mio padre è un bastardo di merda, traditore, incapace di prendersi cura dei propri figli e della propria ex famiglia a favore di non si sa bene cosa.
E' abbastanza evidente come da una situazione come questa sia potuto venir fuori un Minime fortemente pragmatico, ''maturo'' secondo il comune senso del termine (e c'è da immaginare che lo sia stato già  da giovanissimo), con un fortissimo senso del dovere e con una spiccata insofferenza verso quanti intorno a lui si lasciano andare, non concretizzano, non mostrano di avere cura per se stessi e per chi sta loro intorno. Sono i bamini abituati a prendersi cura dei propri genitori. Non si perdonano mai niente e in genere non sanno stare fermi, men che meno per vedere se e quanto sono deboli, perchè non lo accetterebbero. In nessun caso, comunque, troveremo in Minime quella ''doppiezza'' che a te interessa. Non ci sono vettori orientati in senso opposto qui, il vettore Minime è orientato in una direzione precisa e il nostro piccolo amico impegherà  quindi al meglio le sue energie, e di sicuro riuscirà  (a meno che l'anima foggiana non prenda il sopravvento) ( :) ).


Torniamo alla doppiezza che a te interessa, e ai suoi perchè. Perchè?

La prima risposta è: BOH!

La seconda risposta è tentata di ricollegarsi al concetto di narcisismo e a tutte le simpatiche cosine che sono state dette e classificate a riguardo. In rozzissima sintesi, il narcisista è un individuo che ricerca il potere, il successo. E' stato ferito, umiliato ad un certo punto o in un periodo continuato della sua esistenza ed ha silenziosamente giurato che non permetterà  più che questo accada. La prima cosa che viene sacrificata sull'altare dell'invulnerabilità  sono - ci viene spiegato - i sentimenti. Il narcisista non capisce questa cosa strana e irrazionale, non la vede e non sa apprezzarla. Ma ha bisogno, fra le altre cose, di essere amato, come tutti. Allora intende questo bisogno nell'unico modo che gli è consentito, attraverso misure, confronti, vittorie, cose ''misurabili'' insomma (in questo senso parlare di desiderio d'amore è forse una mia imprecisione, il narcisista non lo capisce. Vuole essere rispettato, temuto, invidiato, ma vabè). Si capisce allora perchè i suoi meccanismi di difesa creano un'immagine di sè grandiosa e inattaccabile (o forse non si capisce perchè ho saltato qualche passaggio logico, ma pazienza, fatelo voi). La cosa bella del narcisista doc è che riesce facilmente, in quanto la sconfitta - che vista l'importanza della competizione dovrebbe costituire l'incubo più grande, il crollo più totale - viene semplicemente negata. L'mportante è avere il controllo, o l'illusione del controllo. Negati i sentimenti, negato il fallimento, negata la realtà . E vince, perchè non vedere i propri limiti fino a un certo punto vuol dire non averne (poi sono cazzi del paese che lo elegge presidente del consiglio, ci dice la scienza).

Esiste peró una categoria più sfigata di narcisismo, ed è quello che almeno nella classificazione di Alexander Lowen viene definita ''personalità  borderline''. Identica la pappardella sull'umiliazione (quello che i signori col camice bianco che mi hanno dato questa bella camicia robusta chiamano ''ferita narcisistica''), identica la ricerca del potere e identica la necessità  di essere ''amati'' attraverso cose ''misurabili'': devo essere potente, così mi rispetteranno; devo essere intelligente, così mi apprezzeranno; devo essere brillante, così vorranno stare con me e così via mentalmente pippando. MA - e qui viene il bello - il borderline oscilla fra il sentirsi il migliore del mondo e l'essere niente. Non ha i meccanismi di difesa del buon narcisista. Desidera e insegue il successo e la grandezza ma queste illusioni crollano repentinamente, lasciando il nostro eroe rantolante come un gattino annaffiato tuttù-tattattà . E tuttavia si vede bene come tutto questo ha senso all'interno di una mentalità  che concepisce il rapporto con gli altri in termini di misure.

Ma non abbiamo detto che il fallimento, per i nostri soldatini, equivale all'impotenza tanto temuta, alla solitudine più totale, alla paura più paurosa (sono un po' a corto di aggettivi)?

E' per questo che il nostro principino si fa artefice del proprio stesso fallimento. Egli potrebbe riuscire in quel che vuole, ma in quel condizionale è racchiusa anche la possibilità  di una sconfitta. E siccooome - ripetiamolo - vincere e perdere sono cose così importanti, egli non si azzarda a rischiare, preferisce perdere a metà : fallire si, ma non subire l'impotenza di chi è vittima di una forza esterna. Fallire, ma mantanere il controllo, in un modo o nell'altro. ''Sono uno stupido, se avessi fatto così e cosà , sarei riuscito nel mio intento'' si dice. Ma il soggetto, ed è questo l'importante, è sempre ''io''. E rimarrà  sempre l'illusione che la prossima volta, volendo, potrà .

Ed ecco il momento curturale:

Immagine

Alexander Lowen, Il Narcisismo - L'identità  rinnegata, Feltrinelli.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore

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dada
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#857 Messaggio da dada »

Non avrei/avró mai la pazienza di scrivere un post del genere. Ti ammiro. Lowen m'interessa molto. Ma, per ora, ho letto solo:

Immagine

e

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Ps: Due caffè e fruisco del post.

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Blif
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#858 Messaggio da Blif »

Va bene la sintesi icastica, ma una recensione in due righe?

Ho una punta di curiosità . :-)

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dada
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#859 Messaggio da dada »

(Ica)Stica'!

:)

Ps: Scusa, buon Blif.

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#860 Messaggio da Blif »

dada ha scritto:(Ica)Stica'!

:)

Ps: Scusa, buon Blif.
Ma de che?

In fondo (in fondo), me la sono cercata. ;-)

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dada
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#861 Messaggio da dada »

Chiedevi sintesi al Piz, vero? Hic et nunc io non ce la farei.

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#862 Messaggio da Blif »

dada ha scritto:Chiedevi sintesi al Piz, vero? Hic et nunc io non ce la farei.
Nessun problema. La vita è lunga, la rete ampia, le librerie pullulano come funghi (ammesso che i funghi pullulino).

Uno di questi giorni vado per libri, li sfoglio e mi faccio un'idea. 8)

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dada
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#863 Messaggio da dada »

Il Piz ha già  fatto il suo sunto ed io sono un ottenebrato.

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#864 Messaggio da pan »

Qualcuno sa dirmi qualcosa de L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami?
A parte che non parla di un pornostar.

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#865 Messaggio da pan »

dada ha scritto:Chiedevi sintesi al Piz, vero? Hic et nunc io non ce la farei.
Tento una sintesi estrema di tutta l'opera di Lowen : scopate, scopate, scopate. Vi farà  un gran bene.

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#866 Messaggio da jhonnybuccia »

pan ha scritto:Tento una sintesi estrema di tutta l'opera di Lowen : scopate, scopate, scopate. Vi farà  un gran bene.
siamo ancora al riduzionismo sessuale?

freud ha cen'tanni eccheppalle.

:)
incerto al 76%.

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#867 Messaggio da pan »

A Lowen va il merito di aver allargato le intuizioni di Reich sull'orgasmo. Lo so che voi orientali, buccia, c'eravate arrivati un paio di millenni prima, il riduzionismo (che qui molti non considerano affatto riduttivo, anzi...) fu opera delle semplificazioni meccanicistiche dei divulgatori yankees.
Alexander era un bravo ragazzo. :)

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#868 Messaggio da jhonnybuccia »

pan mi riferivo al voler ricondurre sempre l'eziologia delle psicopatie alla sfera sessuale.

in questo criticavo il riduzionismo sessuale come approccio 'asfittico'.
incerto al 76%.

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#869 Messaggio da SuSEr »

pan ha scritto:Qualcuno sa dirmi qualcosa de L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami?
A parte che non parla di un pornostar.
Io ti dico che Haruki Murakami è un genio, spero che basti :)
Per dare un'idea a chi non l'ha mai letto direi che per le atmosfere surreali che riesce a costruire è il Kafka giapponese, peró le sue atmosfere sono molto meno angoscianti.

E' bello prendersi una pausa dalla quotidianità  ed estraniarsi nei mondi che costruisce.

Se non hai mai letto niente di lui magari inizia dai racconti con 'l'elefante scomparso e altri racconti' per farti un'idea del genere.

Di lui ho letto anche 'Dance, dance, dance' e 'La ragazza dello Sputnik'.
L'uccello ce l'ho sul tavolino pronto all'uso... non si parla di cazzi. Te lo consiglio sulla fiducia :)

http://www.randomhouse.com/features/mur ... te.php?id=

X Pisellonio: grazie mille per la tua risposta, la leggeró con attenzione non appena il Ritalin farà  effetto :)

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#870 Messaggio da Pensiero Dominante »

Mavco Pizellonio ha scritto:
.....

Esiste peró una categoria più sfigata di narcisismo, ed è quello che almeno nella classificazione di Alexander Lowen viene definita ''personalità  borderline''. Identica la pappardella sull'umiliazione (quello che i signori col camice bianco che mi hanno dato questa bella camicia robusta chiamano ''ferita narcisistica''), identica la ricerca del potere e identica la necessità  di essere ''amati'' attraverso cose ''misurabili'': devo essere potente, così mi rispetteranno; devo essere intelligente, così mi apprezzeranno; devo essere brillante, così vorranno stare con me e così via mentalmente pippando. MA - e qui viene il bello - il borderline oscilla fra il sentirsi il migliore del mondo e l'essere niente. Non ha i meccanismi di difesa del buon narcisista. Desidera e insegue il successo e la grandezza ma queste illusioni crollano repentinamente, lasciando il nostro eroe rantolante come un gattino annaffiato tuttù-tattattà . E tuttavia si vede bene come tutto questo ha senso all'interno di una mentalità  che concepisce il rapporto con gli altri in termini di misure.

Ma non abbiamo detto che il fallimento, per i nostri soldatini, equivale all'impotenza tanto temuta, alla solitudine più totale, alla paura più paurosa (sono un po' a corto di aggettivi)?

E' per questo che il nostro principino si fa artefice del proprio stesso fallimento. Egli potrebbe riuscire in quel che vuole, ma in quel condizionale è racchiusa anche la possibilità  di una sconfitta. E siccooome - ripetiamolo - vincere e perdere sono cose così importanti, egli non si azzarda a rischiare, preferisce perdere a metà : fallire si, ma non subire l'impotenza di chi è vittima di una forza esterna. Fallire, ma mantanere il controllo, in un modo o nell'altro. ''Sono uno stupido, se avessi fatto così e cosà , sarei riuscito nel mio intento'' si dice. Ma il soggetto, ed è questo l'importante, è sempre ''io''. E rimarrà  sempre l'illusione che la prossima volta, volendo, potrà .
Se ho capito bene, mi pare che assomigli un pó alla favola della volpe e l'uva... Solo che questa volpe fa solo finta di provare a saltare, così puó dire:
''Ho fallito, ma è perchè non mi sono impegnato''

P.S. questo mi fa venire in mente un libro divertentissimo che leggevo da bambino, mooolto tempo fa: ''L'arte di non riuscire nella vita'', di Jean Paul Lacroix (titolo originale : Je suis un aboulique). In effetti, l'autore è riuscito molto bene a mettere in atto ció che descrive nella sua opera. difatti non ho trovato pressocchè alcuna notizia biografica su di lui. In compenso, ho recuperato la foto della copertina. Eccola qua:

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Ultima modifica di Pensiero Dominante il 22/09/2009, 18:19, modificato 1 volta in totale.
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