"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
Non so se mia meglio ora che queste donnine senza arte nè parte sono rivestite da quella patina di autorevolezza e castità più o meno ridicola che le conferisce il loro ruolo di telegiornaliste o semplicemente belle presenze in trasmissioni calcistiche o dieci anni fa quando facevano i calendari mostrandoci i loro corpi nudi, quindi il motivo per cui qualcuno se le fila, le comparsate in tv con scollature da panico, il surf dalla Perego con le tette che ciondolavano con sapienza e noi come i cani a sbavare.
Credevo che finita l'epoca Mora, sarebbe finita anche l'epoca di queste sgallettate ma a quanto pare il sistema si è semplicemente reinventato, riciclato, indossando una veste di finta castità e professionalità per distinguersi dalla zozzeria che alla luce del sole metteva in mostra negli anni passati. Al massimo ci concedono qualche foto vedo/non vedo sui social network ma i nudi integrali pare siano acqua passata, salvo rarissime eccezioni, tutte di origine non italiana.
Con buona pace di chi, tra queste belle ragazze immagine, abbia davvero del talento e meriti la conduzione delle trasmissione sportive di punta sulle reti più importanti.
"Entro in camera di mio fratello,
l'odore è quello,
mi siedo qui e accendo sto colonnello".
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)