[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[SoTTO di nove]

Zaccardo sarà l'ennesimo giocatore che arriva a Milano con anni di ritardo. Giusto in tempo per farselo regalare. Mi raccomando diamogli almeno 1 milione di euro sennò si rifiuta di venire.

[hellen]

io Zaccardo lo seguo da quando la lazio si privò di Lichtsteiner, e cercavano un terzino destro ed era spuntato il suo nome.
mi è sempre sembrato un ottimo giocatore, che difende molto bene, magari non pressa molto ma in fase difensiva è una sicurezza... forte nei colpi di testa e pericoloso sui calci piazzati
sicuramente molto meglio di Abate, quando lo visto giocare contro di noi, mi vergognai di andare in giro a dire che avevamo vinto contro di lui, magari sarà anche un ottimo atleta, veloce ecc... ma per il resto è un infamia

[Termopiliano]

Intanto Galliani, vuoi per tattica o per dura realtà, parla di tutti i no che gli stanno arrivando da possibili arrivi... Destro no, Santon no, Robinho rimane... Lodi, Benatia no... forse, ma forse lo scambio Zaccardo-Mesbah si. Alla fine si farà il solito mercato a cazzo di cane con acquisti all'ultimo minuto dell'ultimo giorno disponibile...

Obiettivamente però esclusi Lodi e Santon dei nomi da te fatti tutti gli altri sono in teoria economicamente fuori portata (stando ai parametri che si è dato il "nuovo" Milan).

Destro è costato alla Roma 11 milioni di euro più altri 4 che dovranno essere versati a fine di questa stagione, per acquistarlo definitivamente. Totale 15 milioni di euro (spicciolo più spicciolo meno). Considerando che Destro è un classe 1991 che senso avrebbe per la Roma venderlo alla stessa cifra con cui è arrivato (15 milioni di euro pare sia l'offerta fatta dal Milan, anche se personalmente poco ci credo) dopo neanche una stagione? Nessun senso, ovviamente.
O l'offerta è superiore ai 15 milioni di euro (mettiamo 18/20) o la Roma giustamente neanche si siede a parlarne.

Benatia è un signor difensore. Acquistando uno come lui blindi la difesa per diverse stagioni (essendo un classe 1987). Ha avuto ultimamente qualche problemino fisico di troppo, ma sembra un qualcosa di "superabile". Attualmente il prezzo del cartellino è di 13 milioni di euro. Non sono tantissimi per uno del suo valore (soprattutto considerando le valutazioni che si sentono dei vari Astori, Neto e Granqvist) ma è pur sempre una cifra non bassa per un difensore centrale.

Uno dei meno cari (ma anche il meno forte, direi) sarebbe Santon. Il Newcastle lo ha pagato 6 milioni di euro e ora lo valuta 7 o 8. Non te lo regalano di certo, insomma. Fosse vera l'offerta dello Zenit per Abate (10 milioni di euro) sarebbe una grande mossa cedere il biondino e utilizzare i proventi per acquistare il classe 1991 Santon. Ma il Milan ha già dichiarato incedibile Abate, quindi anche qui i margini di manovra sarebbero pochi.

Nel mercato del Milan bisogna capire se i soldi delle cessioni (quella di Pato, ad esempio) saranno reinvestiti o meno. Considerando che occasioni come quella di De Jong (giocatore di esperienza internazionale di 28 anni pagato appena 3,5 milioni di euro) non ti capitano sempre.
Inoltre per Giugno (anche se capisco che vado un pò troppo in là) ci sarà anche la questione Bojan da affrontare. Per riscattarlo definitivamente ci vogliono 14 milioni di euro. Mica spiccioli.

[Lonewolf]

già si dice in giro che i 15 milioni presi dalla cessione di Pato, serviranno ad ammortizzare la mancata qualificazione alla prossima Champions...
E qua si parla di Balotelli e Strootman...

[cicciuzzo]

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HREC2-7

[superflowerpunkdiscopop]

ieri non so come, ma mi son imbattuto in questo sito..

http://www.ilveromilanista.it/milan/10- ... ovani.html

leggendo l'articolo, che parla di giovani milanisti dell'epoca che fu, mi sono fatto delle grasse risate per l'assoluta mancanza di conoscenza delle quetioni trattate da parte dell'autore ed è forse la prima volta in vita mia che mi prendo la briga di mandare la mail all'autore di un articolo, sia pure sportivo, letto su internet:
questa è stata la risposta pervenutami oggi:

"Grazie per la segnalazione.
Abbiamo inoltrato il messaggio al nostro redattore."

Ora, ditemi quel che cazzo volete, ma sto qui che mi ha risposto così per far finta che non ne sapesse nulla e si è inventato sta cosa della redazione, perchè se veramente ne hanno una la cosa è ancora più grave, sarebbero da licenziare tutti e in tronco!!

Non credo sia il caso che vi evidenzi le inesattezze di quest'articolo..o almeno, vi invito a provarci e a trovarle, se ne avete voglia
a tutt'oggi non è stato cambiato..e siccome nell'articolo non colgo nessuna ironia, immagino che l'autore fosse serio quando lo scriveva..
In ogni caso, ne conservo una copia, semmai dovessero cambiarlo..

[superflowerpunkdiscopop]

bene vedo che non si apre, forse troppi click..

eccolo:

Da diversi giorni sentiamo parlare solo di giovani per il Milan. Dal Presidente all’Amministratore Delegato, all’Allenatore, si fa sempre riferimento a under 21 o 23 circa, i calciatori che dovrebbero entrare a far parte del “Progetto Milan”. L’intenzione dei vertici societari è quello di costruire un Milan vincente per i prossimi 10 anni. In quest’ottica siamo già intervenuti su queste colonne, suggerendo alcuni calciatori a parametro zero adatti al “progetto”. Necessita però una riflessione: la storia del calcio ci insegna che con i soli giovani non si vince. Ogni squadra che si rispetti ha all’interno della propria rosa almeno 4 o 5 giocatori di esperienza come punti di riferimento. La Juventus ha Buffon e l’anno scorso ha inserito Pirlo e Vucinic e già aveva Barzagli. Tutti sappiamo l’importanza avuta dai suddetti nella conquista dell’ultimo tricolore. L’antesignano Milan di Berlusconi, che poi si rivelò la squadra più vincente della storia del calcio mondiale di fianco a Baresi, Maldini, Costacurta, Evani mise sì i giovani Donadoni e Van Basten, ma inserì anche elementi “non under” con provata esperienza internazionale: Giovanni Galli, Ancelotti, Gullit, con Virdis già in rosa. Dal 2001, quando si diede inizio all’epopea Ancelottiana arrivarono giovani come Pirlo e Seedorf (quest’ultimo con un bagaglio internazionale già di prima grandezza) ma anche Inzaghi e Rui Costa; i giovani Abbiati, Gattuso e Ambrosini erano già in squadra e Nesta non era certo un giovincello. Spesso sono stati inseriti, con successo o meno, calciatori non certo di primo pelo: Rivaldo, Ronaldinho, Ronaldo, Redondo.

E’ giusto avere un “progetto” che parta dai giovani. E’ necessario però che a essi si affianchino una o più guide che possano aiutarli nei momenti di difficoltà, nei momenti di contestazione, ovvero in momenti difficili come quelli vissuti quest’anno a inizio stagione. In quest’ottica, l’occasione giusta va sempre colta al volo. Pensiamo a cosa potrebbe succedere con Sneijder e a cosa apporterebbe un calciatore della sua classe. Il ragazzo, nonostante si dica il contrario, non rientra nei progetti della Società e dell’allenatore. E’ un tipo di calciatore che per caratteristiche tecnico-tattiche sarebbe un gran lusso per noi; notevole esperienza internazionale e un 2010 da Pallone d’Oro. Oggi, probabilmente, di fronte a un’offerta di 10 milioni di euro Moratti lo farebbe partire anche verso la sponda opposta del Naviglio. Sull’ingaggio bisognerebbe trovare il giusto compromesso tra la volontà dell’olandese e le esigenze della società. Si potrebbe fare leva sull’amicizia della coppia Sneijder-Cabau e Boateng-Satta, oppure sulla voglia della Signora Sneijder di continuare a vivere a Milano; ancora, sulla storia degli olandesi al Milan e sui compagni di nazionale che vi troverebbe, da Emanuelson a De Jong. Alle giuste cifre, un elemento come Drogba quanto avrebbe da dare ai nostri El Shaarawy e Niang in tema di crescita, oltre che a tutto l’ambiente Milan?

Sandro Cerisano

[Lonewolf]

Bah, Supa, non è che ci leggo proprio un miliardo di castronerie. Banalità, questo sì, ma tante inesattezze non le colgo. Ammetto di non averlo letto con molta attenzione, eh...però.
Forse quella di Gullit e Nesta, che non erano certo dei veterani quando arrivarono. Costacurta e Maldini erano ancora giovani. E poi?
C'è la cagata dell'amicizia tra le coppiette di bimbiminchia, che è vera, ma che non credo cambi di una virgola il mercato.
E poi?

Sul fatto poi che bisogna miscelare bene sbarbati e scafati, sfonda una porta aperta con me.

[Termopiliano]

Anche se il diretto interessato non potrà leggermi...

La presunzione di essere un vero intenditore e poter criticare le pecche altrui (che sicuramente ci sono nell'articolo ma come dice bene Lonewolf non sono poi così clamorose o pazzesche) è tipica di certi personaggi.

...che poi le disamine tattiche del personaggio sono sempre piene di pecche...


Passiamo avanti...

[Juan Burrasca]

No, Tiffany, scusa ma non accetto una cosa del genere.
Tu calciatore, che per lavoro GIOCHI A CALCIO, tu hai il preciso dovere morale di fare quel cazzo che ti pare con la palla. Punto. IL PRECISO DOVERE MORALE DI SAPERE ALMENO FARE UN CROSS!!!!
Facci caso, non solo al Milan, ma in generale quanti cazzo sono i giocatori capaci di crossare come Dio comanda. Mi ricordo che il pensiero cominciò a radicarsi nella mia mente un giorno che stavo guardando Venezia-Milan di campionato. Stavo lì a bordo campo e osservavo sti cialtroni in maglia bianca, correvano, arrivavano lì al cross e.......sbaffffffffffffff una cagata rasoterra, una diarrea sbilenca, una sborratina fiappa....manco stessero calciando una palla medica. Ecco, l'impressione era che stessero calciando una palla medica. Ed è lì che mi sono chiesto "ma è giusto che sti rutti siano qui a non saper manco fare un cross e io sia qui a pagare per guardarli?!", io che, nel mio piccolo, se c'era una cosa che sapevo fare bene era crossare con entrambi i piedi....Non sto partendo col pistolotto del solito stronzo che poteva farcela, che giocava di qua e giocava di là....non potevo andare da nessuna parte, giocavo con quattro coglioni come me (oddio, con qualche coglione c'ho giocato, tipo Rocchi, Paolo Poggi, Marangon e Basciu.....gli amici viola sanno di chi parlo), ma vivadio, se solo per gioco ed allenandomi quando c'avevo i coglioni, riuscivo a crossare una cazzo di palla là dove volevo, perchè cazzo non doveva riuscirci uno stronzo che non deve far altro tutto il giorno e veniva pure pagato per questo?
Che poi, secondo me, negli ultimi tempi c'è sempre meno gente che sa crossare bene. Anni fa c'era gente che sapeva crossare molto meglio, cazzo: Bruno Conti, Causio ad esempio, ma anche Evani, Pasquale Iachini, per citarne altri due.
I calciatori sono delle merde. Se non sai crossare, arriva un'ora prima all'allenamento e va via un'ora dopo. Altro che Hollywood e veline, porca merda!

Di che anno?

Io ci andai nel 2001 (mi pare) e finì 1-4... C'erano ancora Javi Moreno e Josè Mari!!!

[Juan Burrasca]

bene vedo che non si apre, forse troppi click..

eccolo:

Da diversi giorni sentiamo parlare solo di giovani per il Milan. Dal Presidente all’Amministratore Delegato, all’Allenatore, si fa sempre riferimento a under 21 o 23 circa, i calciatori che dovrebbero entrare a far parte del “Progetto Milan”. L’intenzione dei vertici societari è quello di costruire un Milan vincente per i prossimi 10 anni. In quest’ottica siamo già intervenuti su queste colonne, suggerendo alcuni calciatori a parametro zero adatti al “progetto”. Necessita però una riflessione: la storia del calcio ci insegna che con i soli giovani non si vince. Ogni squadra che si rispetti ha all’interno della propria rosa almeno 4 o 5 giocatori di esperienza come punti di riferimento. La Juventus ha Buffon e l’anno scorso ha inserito Pirlo e Vucinic e già aveva Barzagli. Tutti sappiamo l’importanza avuta dai suddetti nella conquista dell’ultimo tricolore. L’antesignano Milan di Berlusconi, che poi si rivelò la squadra più vincente della storia del calcio mondiale di fianco a Baresi, Maldini, Costacurta, Evani mise sì i giovani Donadoni e Van Basten, ma inserì anche elementi “non under” con provata esperienza internazionale: Giovanni Galli, Ancelotti, Gullit, con Virdis già in rosa. Dal 2001, quando si diede inizio all’epopea Ancelottiana arrivarono giovani come Pirlo e Seedorf (quest’ultimo con un bagaglio internazionale già di prima grandezza) ma anche Inzaghi e Rui Costa; i giovani Abbiati, Gattuso e Ambrosini erano già in squadra e Nesta non era certo un giovincello. Spesso sono stati inseriti, con successo o meno, calciatori non certo di primo pelo: Rivaldo, Ronaldinho, Ronaldo, Redondo.

E’ giusto avere un “progetto” che parta dai giovani. E’ necessario però che a essi si affianchino una o più guide che possano aiutarli nei momenti di difficoltà, nei momenti di contestazione, ovvero in momenti difficili come quelli vissuti quest’anno a inizio stagione. In quest’ottica, l’occasione giusta va sempre colta al volo. Pensiamo a cosa potrebbe succedere con Sneijder e a cosa apporterebbe un calciatore della sua classe. Il ragazzo, nonostante si dica il contrario, non rientra nei progetti della Società e dell’allenatore. E’ un tipo di calciatore che per caratteristiche tecnico-tattiche sarebbe un gran lusso per noi; notevole esperienza internazionale e un 2010 da Pallone d’Oro. Oggi, probabilmente, di fronte a un’offerta di 10 milioni di euro Moratti lo farebbe partire anche verso la sponda opposta del Naviglio. Sull’ingaggio bisognerebbe trovare il giusto compromesso tra la volontà dell’olandese e le esigenze della società. Si potrebbe fare leva sull’amicizia della coppia Sneijder-Cabau e Boateng-Satta, oppure sulla voglia della Signora Sneijder di continuare a vivere a Milano; ancora, sulla storia degli olandesi al Milan e sui compagni di nazionale che vi troverebbe, da Emanuelson a De Jong. Alle giuste cifre, un elemento come Drogba quanto avrebbe da dare ai nostri El Shaarawy e Niang in tema di crescita, oltre che a tutto l’ambiente Milan?

Sandro Cerisano

Santissime parole!

Per vincere è necessario un mix abbastanza equilibrato di giovani e di giocatori d'esperienza.

Con i soli "under" è impossibile progettare di vincere qualcosa nemmeno con un piano a lungo termine.

[Termopiliano]

io Zaccardo lo seguo da quando la lazio si privò di Lichtsteiner, e cercavano un terzino destro ed era spuntato il suo nome.
mi è sempre sembrato un ottimo giocatore, che difende molto bene, magari non pressa molto ma in fase difensiva è una sicurezza... forte nei colpi di testa e pericoloso sui calci piazzati
sicuramente molto meglio di Abate, quando lo visto giocare contro di noi, mi vergognai di andare in giro a dire che avevamo vinto contro di lui, magari sarà anche un ottimo atleta, veloce ecc... ma per il resto è un infamia

Ottima analisi tecnica Hellen. Davvero ottima. Mi stupisci sempre più con le tue letture tecniche. I miei complimenti.

Zaccardo è il classico terzino vecchia maniera. In fase di spinta è pressoché nullo ma è molto bravo nella fase difensiva, non caso ha spesso giocato (e può ancora giocare) come centrale di difesa. Spesso impiegato come centrale di destra in una difesa a 3 (sistema di gioco in cui è molto affidabile per il suo ruolo).
Non mi ha mai fatto impazzire (tendo a preferire terzini con caratteristiche diverse) ma bisogna riconoscere che nel campionato italiano è un giocatore dal sicuro rendimento per la nostra Serie A.

Comunque, purtroppo o per fortuna, Zaccardo non andrà al Milan. Lo stesso Galliani ha confermato la cosa sottolineando come lo scambio con Mesbah non si farà. Niente da fare insomma.

Intanto ufficiale il ritorno di Emauele Calaiò al Napoli. Al Siena andranno 2,4 milioni di euro. Immagino che i tifosi toscani saranno tutt'altro che contenti per la cessione.

[Lonewolf]

No, Tiffany, scusa ma non accetto una cosa del genere.
Tu calciatore, che per lavoro GIOCHI A CALCIO, tu hai il preciso dovere morale di fare quel cazzo che ti pare con la palla. Punto. IL PRECISO DOVERE MORALE DI SAPERE ALMENO FARE UN CROSS!!!!
Facci caso, non solo al Milan, ma in generale quanti cazzo sono i giocatori capaci di crossare come Dio comanda. Mi ricordo che il pensiero cominciò a radicarsi nella mia mente un giorno che stavo guardando Venezia-Milan di campionato. Stavo lì a bordo campo e osservavo sti cialtroni in maglia bianca, correvano, arrivavano lì al cross e.......sbaffffffffffffff una cagata rasoterra, una diarrea sbilenca, una sborratina fiappa....manco stessero calciando una palla medica. Ecco, l'impressione era che stessero calciando una palla medica. Ed è lì che mi sono chiesto "ma è giusto che sti rutti siano qui a non saper manco fare un cross e io sia qui a pagare per guardarli?!", io che, nel mio piccolo, se c'era una cosa che sapevo fare bene era crossare con entrambi i piedi....Non sto partendo col pistolotto del solito stronzo che poteva farcela, che giocava di qua e giocava di là....non potevo andare da nessuna parte, giocavo con quattro coglioni come me (oddio, con qualche coglione c'ho giocato, tipo Rocchi, Paolo Poggi, Marangon e Basciu.....gli amici viola sanno di chi parlo), ma vivadio, se solo per gioco ed allenandomi quando c'avevo i coglioni, riuscivo a crossare una cazzo di palla là dove volevo, perchè cazzo non doveva riuscirci uno stronzo che non deve far altro tutto il giorno e veniva pure pagato per questo?
Che poi, secondo me, negli ultimi tempi c'è sempre meno gente che sa crossare bene. Anni fa c'era gente che sapeva crossare molto meglio, cazzo: Bruno Conti, Causio ad esempio, ma anche Evani, Pasquale Iachini, per citarne altri due.
I calciatori sono delle merde. Se non sai crossare, arriva un'ora prima all'allenamento e va via un'ora dopo. Altro che Hollywood e veline, porca merda!

Di che anno?

Io ci andai nel 2001 (mi pare) e finì 1-4... C'erano ancora Javi Moreno e Josè Mari!!!

Non ricordo con precisione quando formulai il pensiero riguardo all'incapacità di crossare, perchè vidi sia quella partita (era il 2002 con la doppietta di Javi Moreno che mandò affanculo la sua curva ) con terzini Contra e Chamot (centrale c'era addirittura Roque Junior, che se la giocherebbe con Acerbi oggi ), che quella del '99 col Milan di Zaccheroni (0-2, Bierhoff e Leonardo). Lì i terzini erano Helveg e Guly...fa un pò te...hai voglia che bestemmiavo ad ogni cross

[Juan Burrasca]

No, Tiffany, scusa ma non accetto una cosa del genere.
Tu calciatore, che per lavoro GIOCHI A CALCIO, tu hai il preciso dovere morale di fare quel cazzo che ti pare con la palla. Punto. IL PRECISO DOVERE MORALE DI SAPERE ALMENO FARE UN CROSS!!!!
Facci caso, non solo al Milan, ma in generale quanti cazzo sono i giocatori capaci di crossare come Dio comanda. Mi ricordo che il pensiero cominciò a radicarsi nella mia mente un giorno che stavo guardando Venezia-Milan di campionato. Stavo lì a bordo campo e osservavo sti cialtroni in maglia bianca, correvano, arrivavano lì al cross e.......sbaffffffffffffff una cagata rasoterra, una diarrea sbilenca, una sborratina fiappa....manco stessero calciando una palla medica. Ecco, l'impressione era che stessero calciando una palla medica. Ed è lì che mi sono chiesto "ma è giusto che sti rutti siano qui a non saper manco fare un cross e io sia qui a pagare per guardarli?!", io che, nel mio piccolo, se c'era una cosa che sapevo fare bene era crossare con entrambi i piedi....Non sto partendo col pistolotto del solito stronzo che poteva farcela, che giocava di qua e giocava di là....non potevo andare da nessuna parte, giocavo con quattro coglioni come me (oddio, con qualche coglione c'ho giocato, tipo Rocchi, Paolo Poggi, Marangon e Basciu.....gli amici viola sanno di chi parlo), ma vivadio, se solo per gioco ed allenandomi quando c'avevo i coglioni, riuscivo a crossare una cazzo di palla là dove volevo, perchè cazzo non doveva riuscirci uno stronzo che non deve far altro tutto il giorno e veniva pure pagato per questo?
Che poi, secondo me, negli ultimi tempi c'è sempre meno gente che sa crossare bene. Anni fa c'era gente che sapeva crossare molto meglio, cazzo: Bruno Conti, Causio ad esempio, ma anche Evani, Pasquale Iachini, per citarne altri due.
I calciatori sono delle merde. Se non sai crossare, arriva un'ora prima all'allenamento e va via un'ora dopo. Altro che Hollywood e veline, porca merda!

Di che anno?

Io ci andai nel 2001 (mi pare) e finì 1-4... C'erano ancora Javi Moreno e Josè Mari!!!

Non ricordo con precisione quando formulai il pensiero riguardo all'incapacità di crossare, perchè vidi sia quella partita (era il 2002 con la doppietta di Javi Moreno che mandò affanculo la sua curva ) con terzini Contra e Chamot (centrale c'era addirittura Roque Junior, che se la giocherebbe con Acerbi oggi ), che quella del '99 col Milan di Zaccheroni (0-2, Bierhoff e Leonardo). Lì i terzini erano Helveg e Guly...fa un pò te...hai voglia che bestemmiavo ad ogni cross

Si allora eravamo entrambi allo stadio Pierluigi Penzo sull'isola di Sant'Elena.

Tra l'altro è un posto surreale vedere una partita in quel stadio.

I tifosi devono andarci per forza attraverso un'imbarcazione è strano...

Si mi ricordo che Javi Moreno ci mandò affanculo

Roque Junior non era malaccio dai, e poi può sempre dire che lui, quel 28 maggio 2003 era pur sempre a Manchester

[Lonewolf]

"Siamo a posto così"

11.01.2013 di Luca Serafini


Gennaio è la prima occasione per far seguire i fatti alle chiacchiere di questi ultimi mesi, alle visite papali a Milanello, alle alternative dopo le molte bocciature. La Coppa Italia è volata via, dopo aver avuto la clamorosa occasione di eliminare la Juventus in casa sua. I bianconeri non sono stati affatto superiori, limitandosi a sfruttare due vantaggi solari: i cambi dalla panchina e l'imbarazzante difesa avversaria. E' bastata loro una prestazione mediocre per avere ragione di un Milan che, dopo il consueto primo tempo in surplace, nella ripresa ha retto bene e nei supplementari ha fatto meglio. Così, il secondo obiettivo in ordine di tempo dopo il campionato, si è dissolto inesorabilmente. In attesa del Barcellona. Resta soltanto la classifica cannonieri, eppure i rigori El Shaarawy continua a non tirarli.
In questo mercato di gennaio, l'acquisto è Saponara: eccellente sbarbato in prospettiva, niente da obiettare. Sul breve, però, la rosa resta questa, ricca soltanto delle sue contraddizioni e soprattutto dei suoi limiti. Ci si entusiasma per Bojan che, dopo Barcellona e Roma, continua suo malgrado ad essere una riserva. Ci si entusiasma per la conferma di Robinho che, dopo Real e City, continua suo malgrado ad essere un incompiuto. L'indifferenza assoluta ha salutato la partenza di Pato. Di rinforzi, quanto meno di aiuti, non vi è traccia. Il ritornello è "arriva qualcuno se parte qualcuno", come se Pato fosse nessuno. Abbiamo anche scoperto che i 15 milioni per Pato coprirebbero la (eventuale) perdita per la (probabile) mancata qualificazione in Champions. Contraddizione in essere: se continui a vendere, come puoi qualificarti per la Champions? Eppure il refrain che segue è l'inesorabile, inascoltabile, insopportabile "Siamo a posto così". Se è così, dice il tifoso rossonero, siamo a posto davvero.
Scriveva Alberto Polverosi sul "Corriere dello sport", giorni fa: "Il Villarreal retrocesso dalla Liga in Segunda, ha venduto Giuseppe Rossi, Rodriguez, Borja Valero e Zapata. Di questi 4, il Milan ha preso Zapata. Significativo. Obiettiamo soltanto che potrebbe risultare facile sparare su Allegri e Galliani, ognuno ha le sue responsabilità e loro ne hanno qualcuna, ma il responsabile dello scempio e dell'immobilismo è Berlusconi. La crisi colpisce tutti, dunque anche i club di calcio, ma mentre la Juve si è limitata a non rinnovare a Del Piero, l'Inter ha perso Eto'o sostituendolo con Palacio e Cassano, il Napoli ha ceduto Lavezzi e preso Insigne, mentre in sostanza tutti si sono adeguati aggiustando - e comunque spendendo -, il Milan è l'unico club che ha venduto, venduto, venduto. Venduto e basta. Processo che continua a gennaio, con Pato e Robinho in bancarella, senza nomi plausibili da acquistare a parte il giovane Saponara (buon colpo, ripetiamo. In prospettiva). L'ultima trovata di Berlusconi è stata di (ri)mettere in bancarella persino Allegri. Sul fronte acquisti, Osvaldo è vecchio, Drogba è vecchio, Balotelli è marcio, eccetera. Destro, sì, Destro è fantastico: se è così, lo era anche 6 mesi fa quando l'interlocutore per prenderlo sarebbe stato Preziosi e non la Roma come oggi. Quindi? Da dove parte la ricostruzione dopo la tabula rasa?
I primi tempi immobili che si succedono con imbarazzante puntualità, hanno una natura e delle ragioni precise nonostante le negazioni di Allegri. Primo, la paura, l'incertezza, l'inquietudine di una squadra più convinta della sua povertà che della sua forza. Le opzioni in difesa sono agghiaccianti, Montolivo è calato, Boateng galleggia, Emanuelson a Torino non è parso nemmeno ci fosse, Pazzini non ha palloni e quando ne ha uno, lo perde. La panchina raramente dà una mano in corsa, giusto contro il Siena... In tutto questo, il Milan resta agganciato al trenino di testa, a pochi punti da chi pure ha Milito e Cassano. Conferma, forse, più della pochezza del campionato che delle possibilità rossonere. Si lanciano addosso a Berlusconi gli strali perché il suo improvviso interesse nei confronti "del mio Milan" avrebbe fortissimi sapore elettorale. Quale che ne sia la ragione, esattamente come si dovrebbe fare in politica, alle parole, alle chiacchiere, alle promesse, dovrebbero seguire i fatti. Fino al 31 gennaio c'è tempo, ci sarebbe tempo. Intanto però bisogna subire, incassare, metabolizzare la raffica dei "Siamo a posto così" come latte cagliato a colazione. Se sarà così, siamo a posto davvero.