[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

Scatta il fluido erotico...

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#811 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Drogato_ di_porno ha scritto:Il livello di istruzione di Helmut è stato basso, Helmut non aveva gli studi regolari. Con luterana forza d'animo, dopo la dura adolescenza in cantiere, Helmut ha colmato la lacuna. Solo un luterano tedesco, un figlio di minatori come lo era Lutero, avrebbe potuto farlo. Io, catto-comunista, non ci sarei riuscito. Helmut è il Brunetta dell'installazione tubi.

E adesso Helmut disprezzi quelli come te? Dai del "coglione" alle gente comune, che segue poco e male la politica, privilegiando il calcio? Una partita di calcio ha la stessa dignità culturale di un testo di Aristotele, non ti devi più permettere di definire "coglioni" quelli di Pontida col cappello da Vikingo.

Helmut, chi ti credi di essere? pensi di essere più intelligente di uno che cuoce le salamelle alla festa dell'Unità (qui da me comincia adesso) o alle sagre della Lega? Ti riduci a un Saviano qualsiasi? Abbi più rispetto, le gente non vota alla cazzo solo perchè non vota come vuoi tu!

Vergognati! :o (faccina che indica saggezza, e un po' di stitichezza).
Sei stato troppo duro con Helmut.
Un bel po di coglioni che si bevono tutti i luoghi comuni della demagogia sono sempre esistiti.
Prendere atto di codesta realtà non significa disprezzare gli altri.
E poi le cazzate da far bere al popolo bue bisogna saperle confezionare bene, è un lavoro duro non è facile intercettare l'immaginario di uno che va al festival dell'unità e vendergli la cazzata che lo fa sognare, io per esempio non ci riuscirei.

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scb
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#812 Messaggio da scb »

Oscar, forse ti sfugge la sottile ironia del nostro Drogato.

Faceva notare come Helmut, che ha sempre difeso a spada tratta il piccolo elettore, quando lo si criticava da sinistra, ora parli di elettorato a cui dare a bere le cose, perchè il vento sta cambiando...
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#813 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

scb ha scritto:Oscar, forse ti sfugge la sottile ironia del nostro Drogato.

Faceva notare come Helmut, che ha sempre difeso a spada tratta il piccolo elettore, quando lo si criticava da sinistra, ora parli di elettorato a cui dare a bere le cose, perchè il vento sta cambiando...
Ma sei sicuro che il vento sta cambiando ?

A livello nazionale, l'elettorato , ha dei momenti di resipiscenza che non conosce nelle elezioni amministrative.
Anzi dirò di più i successi che la sinistra spesso miete a livello locale vanno interpretati: Mi spiego è come se l'elettorato gli dicesse ti do il voto perchè sei più brava a fare le aiuoline e i giardinetti ma nel tuo primeggiare c'è anche compresa l'inadeguatezza a condurre un grande stato moderno perciò ti confino nelle autonomie locali dove i tuoi tabù mai risolti non possono fare danni.

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scb
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#814 Messaggio da scb »

E' una lettura che può essere interessante, la rispetto.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#815 Messaggio da Drogato_ di_porno »

"Ripeto, e' un complotto ordito da Veltroni, Dini, il Cavaliere e Montezemolo per arrivare entro la primavera alla riforma elettorale alla tedesca...!!!" (Helmut, 16 gennaio 2008).

L'Helmuttologia è una scienza difficile, occorrono anni di tirocinio per padroneggiarla.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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scb
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#816 Messaggio da scb »

Drogato_ di_porno ha scritto:"Ripeto, e' un complotto ordito da Veltroni, Dini, il Cavaliere e Montezemolo per arrivare entro la primavera alla riforma elettorale alla tedesca...!!!" (Helmut, 16 gennaio 2008).

L'Helmuttologia è una scienza difficile, occorrono anni di tirocinio per padroneggiarla.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#817 Messaggio da katmandu69 »

purtroppo questa sinistra(????) è piena di emerite teste di cazzo :motosega: :motosega:


La sinistra senza coraggio
L'astensione del Pd alla Camera sulla soppressione delle province è stato un errore imperdonabile, che significa voltare le spalle al "movimento invisibile" che ha votato alle amministrative e ai referendum
di MASSIMO GIANNINI

IMMERSA nella nube di "cupio dissolvi" che troppo spesso la acceca, la sinistra ha perso una formidabile occasione. Astenersi alla Camera 1, nel dibattito sul disegno di legge costituzionale per la soppressione delle province, è stato un errore imperdonabile. È come se l'opposizione, dopo aver trovato un prorompente e promettente varco politico dentro la società italiana che ha votato alle amministrative e ai referendum, gli avesse improvvisamente e inopinatamente voltato le spalle.

Dilettantismo? Opportunismo? Masochismo? Forse tutte e tre le cose. Sta di fatto che la politica, come la vita, è attraversata da fasi. L'esito della doppia tornata elettorale di maggio e di giugno imponeva una scelta inequivoca, che rendesse manifesta la capacità della sinistra di saper "leggere" la fase, e di saperla cogliere con tempestività e mettere a frutto con intelligenza.

La fase suggerisce l'esistenza di un'opinione pubblica sempre più stanca delle menzogne di un governo mediocre e inaffidabile, e sempre più stufa delle inadempienze di una "Casta" ricca e irresponsabile. Il ddl sull'abolizione delle province era la prima opportunità utile, offerta soprattutto al Partito democratico, per dimostrare di saper stare "dentro la fase".

C'era in ballo una ragione tattica, innanzi tutto. Tra molti mal di
pancia, l'altroieri il Pdl e la Lega hanno votato contro il testo proposto dall'Idv, rinnegando l'ennesima promessa tradita della campagna elettorale del 2008. La soppressione delle province era nel programma di governo del centrodestra, che ora se la rimangia allegramente, non solo rinunciando a cancellare le province esistenti, ma creandone di nuove. Sbarrargli la strada con un voto compatto di tutte le opposizioni avrebbe significato una quasi certa vittoria parlamentare, una clamorosa sconfitta della resistibile armata forzaleghista e un palese disvelamento delle sue contraddizioni interne.

Ma c'era in ballo soprattutto una ragione strategica. Il "movimento invisibile" che attraversa il Paese (secondo la felice metafora di Ilvo Diamanti) invoca da tempo un sussulto di dignità dall'establishment. Un taglio credibile ai costi della politica (tanto più di fronte all'ennesima burla prevista sul tema dalla manovra anti-deficit da 40 miliardi) resta uno dei temi più sensibili per una quota crescente di opinione pubblica, che subisce con disagio una condizione sociale sempre più dura e insicura e reagisce con indignazione di fronte ai privilegi sempre più intollerabili delle classi dirigenti. Auto blu, aerei blu, stipendi blu, pensioni blu. Tutto è blu, nel meraviglioso mondo del Palazzo.

Gli italiani chiedono alla politica efficienza, produttività, equità. Le misure appena varate dal ministro del Tesoro non gli offrono nulla di tutto questo. L'abolizione delle province era invece il primo test, sia pure collocato su un piano parzialmente diverso, per dare una risposta a questa domanda degli italiani. Il Pd quella risposta gliel'ha negata. E non ha capito che cogliere un "attimo" come questo è il modo migliore per evitare che monti ancora l'onda dell'antipolitica. È il metodo più efficace per contenerla, senza lasciarsi travolgere e poi essere costretti a subirla e a inseguirla. Com'è successo tante volte alla sinistra, dai girotondi di Nanni Moretti ai raduni di Beppe Grillo.

Ai riformisti non si richiede l'agio di lasciarsi "etero-dirigere" dalle masse, rifiutando la fatica necessaria di provare invece a guidarle. Il voto favorevole alla soppressione delle province poteva essere motivato senza cedimenti al populismo e al qualunquismo, perché la buona politica non deve mai ridursi a un'alzata di mano o alla x su una scheda. Il Pd aveva strumenti per inquadrare quel voto in uno schema di riordino complessivo dell'architettura istituzionale, dove non si punta a picconare a casaccio un sistema di autonomie locali codificato dalla Costituzione. Quello che non doveva fare è trincerarsi dietro la difesa di questo sistema, per giustificare la sua codina astensione. Ed è invece esattamente quello che ha fatto. Legittimando così i peggiori sospetti di chi vede in questa mossa malsana l'intenzione malcelata e maldestra di salvare le solite guarentigie e le solite poltrone.

Le province italiane sono 110. Costano al contribuente circa 17 miliardi di euro, cioè quasi la metà dell'importo della stangata a orologeria di Tremonti. Le presidenze di provincia occupate dal Pd sono 40, contro le 36 del Pdl, le 13 della Lega, le 5 dell'Udc. Tutti tengono famiglia. Ma se la sinistra non ha la forza e il coraggio di dimostrare agli italiani che non tutti sono uguali, la partita dell'alternativa non comincia nemmeno. Siamo fermi a Nenni: le piazze si riempiono, ma le urne si risvuotano.
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#818 Messaggio da Barabino »

minchia... non far abolire le province per dare un segnale alla lega...
in effetti torna tutto...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#819 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Questa folle politica del PD non fa altro che rafforzare Di Pietro, Vendola e il Terzo Polo.

In un momento di anti-politica e demonizzazione della "Casta" è una posizione suicida.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#820 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: Ma come? Non dicevi che eravamo noi, gli elitari di sinistra, a disprezzare il volgo elettore?
Continuo ad affermarlo. :o
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#821 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Secondo me l'astensione del PD sull'abolizione delle province è diretta contro Di Pietro. Mi spiego meglio:

1)Di Pietro è stato il promotore e vincitore del referendum, nonostante Bersani e Vendola sia siano accodati all'ultimo minuto spacciandola per una loro vittoria (quando in passato sia Bersani che Vendola erano favorevoli al nucleare, e il Pd era favorevole all'acqua privata); come contromossa (cioè per differenziarsi da Bersani e Vendola) Di Pietro allora ha fatto la "svolta moderata", affermando che il referendum non andava politicizzato.

2)Poco tempo fa Di Pietro è stato visto parlottare con Berlusconi; ed ha accusato Bersani di "immobilismo", mancanza di chiarezza sulle alleanze: per combattere tutto ciò, ha infine annunciato la sua candidatura alle Primarie per la guida della coalizione alle politiche 2013; per il PD, come se non bastasse il temutissimo Vendola, si aggiunge un nuovo avversario alle Primarie.

3)L'abolizione delle province era l'ennesimo cavallo di battaglia di Di Pietro, se fosse passato Tonino avrebbe acquisito un prestigio enorme. Il PD sarebbe apparso "trainato" da Di Pietro, immobile e privo di iniziativa. Infatti la giustificazione di Bersani è diretta contro Di Pietro: "Vanno ridotte ma va detto come si fa. Perché la decostituzionalizzazione di Di Pietro creerebbe il caos." Anche Nicola La Torre ha detto "La proposta dell’Idv era propagandistica".

Insomma, il PD vuole mantenere il suo ruolo egemone e non apparire "immobile" in balìa dell'iperattivo Di Pietro, l'uomo del momento. Non si vuole lasciare a Di Pietro il pallino dell'iniziativa. Quando si parla di sinistra bisogna sempre ricordarsi che lo scontro non è solo con Silvio, ma anche all'interno della coalizione, ed è uno scontro durissimo. Si legga questo intervento di Taliani: http://blog.ilgiornale.it/taliani/2011/ ... e-vendola/

Secondo me è un errore, che peraltro ha spaccato lo stesso PD: Renzi, Chiamparino (insomma, la corrente di minoranza di Veltroni), perfino la Finocchiaro si è dissociata.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#822 Messaggio da scb »

E' inutile.
La loro incapacità tattica e politica; anzi la loro incapacità tout court è genetica.
Se vincono, è perchè gli altri stanno messi proprio male.
Del resto, storicamente sono uniti solo quando perdono. Quando rischiano di vincere, si spaccano e si accoltellano.
Merde umane, la responsabilità del disastro italiano è vostra quanto quella del nano.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#823 Messaggio da super_super »

scb ha scritto:E' inutile.
La loro incapacità tattica e politica; anzi la loro incapacità tout court è genetica.
Se vincono, è perchè gli altri stanno messi proprio male.
Del resto, storicamente sono uniti solo quando perdono. Quando rischiano di vincere, si spaccano e si accoltellano.
Merde umane, la responsabilità del disastro italiano è vostra quanto quella del nano.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#824 Messaggio da Drogato_ di_porno »

L'abolizione delle province sarebbe stata una vittoria incredibile sulla "casta", Di Pietro avrebbe ottenuto un successo tale che in vista delle politiche 2013 il PD non avrebbe potuto ignorare. Credo che da qui al 2013 il PD ostacolerà qualsiasi occasione di "successo" da parte di Tonino e Vendola.

Bersani pensa che tra due anni la gente si sarà dimenticata delle province e cmq, all'evenienza, il PD sostiene di avere una "sua" ricetta per l'abolizione, da riproporre dopo una futura vittoria. Lo ha detto ieri Bersani:
PROVINCE: BERSANI, PD FARA' SUA PROPOSTA MA NIENTE DEMAGOGIE

(ASCA) - Torino, 8 lug - Il Pd fara' nel corso del dibattito sulla manovra una sua proposta sulle province che prevedera' cancellazioni e accorpamenti. Lo ha annunciato il segretario del Pd Pierluigi Bersani a margine della conferenza stampa congiunta con la segretaria del Ps francese Martin Aubry.

''Il Pd uscira' da questa discussione confusa, forse anche per colpa nostra - ha detto Bersani -. Noi faremo le nostre proposte sui costi della politica che sono una cosa. Poi ce n'e' un'altra che riguarda il riordino istituzionale, in quel capitolo c'e' la nostra proposta che prevede un certo numero di sopressioni e di accorpamenti. Chi dice 'sic et simpliciter' via le province - ha osservato Bersani - e pensa di risparmiare con questo 17 miliardi ha la testa confusa'', perche', ha ricordato Bersani, le province hanno delle competenze, dall'urbanistica ai piani delle discariche. ''Chi le fa queste cose? Un conto sono i costi sulla governance e su questo si possono fare dei passi avanti'', afferma il segretario del Pd, indicando come ipotesi la sostituzione dei consiglieri provinciali con i sindaci.

''Ma - ha avvertito - non si confonda con lo spreco quello che operativamente viene fatto dalle province con il loro personale''. Il rischio, ha aggiunto Bersani, e' di tornare indietro e ingolfare altri livelli amministrativi. Servono ''serieta', meno costi della politica, semplificazione istituzionale, ma non demagogie generiche - ha concluso -, perche' con questa teoria chiudiamo anche il parlamento e il Quirinale, chiudiamo tutto perche' costa''.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#825 Messaggio da Barabino »

se posso dire la mia

cancellare e accorpare province esistenti e' un po' una pecionata...

secondo me la soluzione piu' organica

sarebbe di ridurre e accorpare il numero dei COMUNI, e dare a questi "grossi comuni" (formati da 5-10 vecchi comuni, oppure da una citta' grossa col suo hinterland) anche i compiti delle province

in fondo, tutti questi comuni avevano senso 50 anni fa, quando la gente era appiedata ;-) non andava a lavorare fuori dal "paese" e conosceva soprattutto gli altri abitanti del paese.

adesso la situazione e' piu' mobile: e' normale che uno abbia piu' interessi e conoscenze nel paese vicino che nel proprio... prendere un lavoro o andare a vivere a 30 km di distanza e' normalissimo

per non parlare del fatto che sono frequenti situazioni in cui diversi comuni formano in realta' un'unica rete urbana, e non si vede a prima vista quando si passa il confine da un comune all'altro... attorno a Firenze, o la Versilia... e' tutto un'unica citta'

lo "spazio comune" della politica e il senso di appartenza non sono piu' limitati alla piazza del paese... ci vorrebbero dei comuni piu' ampi, che riflettano il fatto che viviamo in un mondo con piu' mobilita' di 50 o 100 anni fa...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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