[O.T.] I cazzi dei forumisti

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
riz e la
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 543
Iscritto il: 05/02/2015, 13:35

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78241 Messaggio da riz e la »

federicoweb ha scritto:
Termopiliano ha scritto:
federicoweb ha scritto:I nostri 3 terroncelli dall ugola d'oro come sono andati ?
Uno è abruzzese, altro che terroncello. Ripassati un pò la geografia amigos... :wink:
per me anche l' abruzzese e' terruncello :lol:

Dopo tanti anni passati al nord sono giunto alla conclusione che essere terroni è uno stile di vita e non un appartenenza geografica. Classificare come terrone chi è nato sotto brescia è molto più terrone che nascere a napoli.
il bicchiere non è nè mezzo pieno nè mezzo vuoto...è da bere
La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare.

Avatar utente
federicoweb
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 27657
Iscritto il: 25/10/2007, 1:17
Località: Milano
Contatta:

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78242 Messaggio da federicoweb »

ahhahhaahh "terroncello" era in modo bonario
mica razzista

concordo su affermazione,ma piu' che uno stile di vita un modo d'essere, alcuni l' hanno nel dna, altri ci crescono, molti non sanno d'esserlo

anche al nord abbiamo i nostri "terroncelli" eh s..........i ci sono i terroncelli del nord

i Veneti
( ma c'e una spiegazione )
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

Avatar utente
dostum
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 22905
Iscritto il: 18/12/2001, 1:00

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78243 Messaggio da dostum »

Stavo riflettendo sul fatto che il vero sociopatico del forum sia proprio io e non il tizio di Campi Bisenzio (Non voglio portargli via il ruolo di "caso umano" che ricopre in modo eccellente)

Paul Carton così presenta il temperamento melanconico: “Si riconoscono dal loro piano cranico che domina in larghezza il resto del volto. Quando questa preponderanza cerebrale è molto marcata hanno la testa a trottola, con una larga fronte e una mascella inferiore ristretta. Altri al contrario hanno il volto triangolare molto allungato e appiattito lateralmente come a lama di coltello. Se osserviamo la fronte spaziosa dell’uomo melanconico, ciò che colpisce è la formazione ossea nella parte inferiore, ove si nota un certo ispessimento”.

Le rughe appaiono contratte nel mezzo della fronte, perché le forze che dall’alto tirano giù verso il basso sono più sviluppate. Nella parte inferiore e al di sopra del naso la fronte è come rabbuiata, ciò che manifesta chiaramente l’essere assorto in sé del melanconico; nel contempo si può vedere una certa pesantezza dell’elemento di pensiero, che talvolta può arrivare fino alla mania di arzigogolare. La parte alta della fronte invece può essere ben modellata, con ossa fini.

Il melanconico si riconosce molto spesso già dagli occhi. Egli guarda con scarso interesse il mondo attorno a sè; i suoi occhi perciò non sono abituati a stare bene aperti; le palpebre sono per lo più calate come se l’individuo fosse troppo stanco per mantenerle sollevate.

Anche l’affaticamento abituale porta a socchiudere un po’ le palpebre; così pure quando l’attenzione è volta a sé e non più al mondo esterno lo sguardo spazia indifferentemente nel vuoto e le palpebre sono pesanti. Anche persone anziane con dolori fisici e psichici, la cui espressione tradisce malinconia o preoccupazione.

Nell’occhio del melanconico si nota soprattutto la mancanza di splendore raggiante. Dall’iride e dalla pupilla emana solo un luccichio opaco. Ciò dipende dal fatto che il melanconico compenetra più difficilmente di altri il suo corpo con l’anima e con l’Io personale e quindi non possiede la facile mobilità del suo essere spirituale. Ciò diviene visibile nella luce degli occhi. In senso generale si può dire: quanto più direttamente la corporeità viene compenetrata dalla propria individualità, tanto più l’occhio irraggia luce.

Per quanto riguarda il naso vanno distinte due forme diversamente articolate: il naso può presentare un dorso lungo e sottile con alette non fortemente prominenti (ritrazione latero-nasale). L’apertura nasale in questo caso è piuttosto stretta e allungata, non tondeggiante come nelle narici gonfie. Quando l’uomo si trova in posizione eretta, la punta del naso è orientata verso il basso, indica il suolo. Questa forma di naso è per lo più unita a guance piatte (modellato piatto), talvolta perfino infossate(modellato scavato). Tutto dimostra un carattere introverso e privo di brio.

Anche l’altra forma di naso che si trova in persone dal temperamento melanconico è lunga; ma solo nella parte superiore sottile, mentre la parte inferiore diviene tozza e carnosa. La punta del naso è ancora chiaramente orientata verso il basso. La metà inferiore delle guance è spesso ingrossata e ciò accresce l’impressione che tutto sia cadente.

La prima forma di naso è propria del melanconico più delicato. Egli è prevalentemente interessato a se stesso, ma nel contempo si preoccupa di non commettere errori verso l’esterno e fa spesso l’impressione di essere un uomo molto timido o una donna che si guarda intorno con ansietà.

Il secondo tipo è anch’egli in primo luogo attento a ciò che si svolge in lui; a questo atteggiamento di fondo unisce però una certa indolenza. Egli si lascia andare, senza essere un vero pigro; naturalmente viene giudicato un grande egoista.

Il labbro superiore assottigliato è spesso un po’ ritratto, come in uno che medita, profondamente assorto in sé; al contrario il labbro inferiore pende talvolta un po’ come nel sonno, cosicché gli angoli della bocca vengono tirati in giù. In alcuni particolari casi si ha l’impressione che l’individuo stia per piangere. Si può soprattutto notare che nell’uomo melanconico la parte boccale, mento compreso, diviene col tempo sempre più pesante.

I tipi melanconici sono coloro che ti sfiniscono raccontando i loro mali, però poco ascoltano quello che tu dici loro, né s’interessano di come tu stai. Se te lo chiedono, lo fanno per educazione, ma non ti danno nemmeno il tempo di rispondere, perché hanno già cambiato “canale”. Sono loro il centro dell’attenzione, in questo senso sono un poco egoisti. Inoltre sono sentenziosi, scuri, uggiosi, con idee fisse e hobby particolari ed eccentrici.

Il melanconico può essere seguace di sette e predicatori, per cui se non sta attento si lascia coinvolgere in avventure con l’esito incerto.

Ha paura di perdere peso, trattiene tutto per sé e quindi è soddisfatto del possesso anche spirituale. Questa paura di perdere sostanza lo rende stitico e soggetto ad infiammazioni gastrointestinali, non a caso è caratterizzato dall’atonia dell’apparato digerente, soffre di fegato, d’ipocondria, di pigrizia, in poche parole è l’opposto del collerico. Ha la pressione bassa. Non entra in reale contatto con l’ambiente ma si serve dell’ambiente per dare uno scopo al suo io.

I melanconici sono nottambuli: durante la notte si trovano a loro agio e lavorano a lungo fino alle ore piccole. Amano le atmosfere notturne e spesso si vestono di nero o di scuro, quasi mai con colori brillanti e vistosi.

Ora esaminiamo le membra, l’andatura e l’intero portamento del corpo. Gli arti superiori sono particolarmente lunghi, ma di solito sottili, soprattutto le mani strette e sottili con lunghe dita affusolate, delicate, appena colorate. Il palmo è ricco di linee con tracciato finissimo e leggero. Il tessuto cutaneo è teso, con solchi fini e ravvicinati, la pelle è piuttosto tesa e dura. Piedi e gambe sono piuttosto goffi e non di rado vi è la tendenza alle cosiddette gambe ad X, come pure ai piedi piatti. Nell’insieme dell’atteggiamento manca un certo slancio. Il melanconico si distingue in particolar modo per il fatto che egli porta il capo in avanti, talvolta anche piegato di lato. Procede con le braccia ciondoloni, sollevando a fatica i piedi dal suolo. Così l’andatura appare spesso fiacca e strascicata.

Ha una scrittura piccola, irregolare, ineguale, talvolta disordinata. Evita tutto ciò che produce shock. Si dà all’ascetismo senza fatica, però a volte può essere mentitore, superstizioso, malizioso e incostante. È ipersensibile, sulla difensiva e ha difficoltà di adattamento mentre è concentrato sulla sua vita interiore. Ogni costruzione esterna lo irrita. Ha un sentimento interiore di fragilità e vulnerabilità. Utilizza tutta la sua energia per difendersi dalle aggressioni, così come egli le percepisce. Appare freddo distante e poco socievole. In pubblico addirittura si sente in imbarazzo. Nelle sale pubbliche, o a teatro si mette in fondo o ai margini della sala. Per mancanza di attività, non ha cura del suo aspetto fisico, a volte anche della pulizia della sua persona , comunque si sente inadeguatoo poco attraente; la coscienza di ciò aumenta il suo timore di apparire in pubblico. Fuori dal suo ambiente di elezione non si trova a suo agio, è intimidito non sa cosa fare del suo corpo delle sue mani, a causa di ciò commette molte azioni goffe in società. Così “il curato di campagna” di Bernanos, che fa parte di questi grandi timidi riferisce nel suo diario intimo: “Quando ho terminato il mio pasto, il signor curato di Torcyè entrato. La sorpresa mi ha lasciato di sasso: mentre mi alzavo la mia mano sinistra ha sfiorato goffamente la bottiglia del vino, questa si è schiantata con un rumore spaventoso”.

Seleziona le amicizie e le situazioni con diffidenza e prudenza esasperanti. Bisogna sempre lasciar gestire al melanconico la distanza che vuole mantenere nella relazione. Uno slancio da parte di una persona estranea, per quanto ben intenzionata può essere interpretato come un’invasione di campo o un attacco alla sua indipendenza. Al contrario, quando si trova con qualcuno che lo rispetta, può dimostrare la sua sensibilità, la delicatezza e l’aristocrazia del suo pensiero. È disfattista, maldestro nelle relazioni e in ciò che è manuale, al contrario è molto minuzioso, scrupoloso nelle sue ricerche o nei suoi hobby. Il melanconico inoltre è dotato di intuito, ha uno spirito investigativo notevole, predilige i racconti polizieschi o con trame intricate.

Da seduto, ma ancor più quando cammina, tiene le spalle cadenti in avanti, favorendo così l’atteggiamento curvo e piegato della schiena; ha il gesto irregolare, soprattutto quando si sente solo e inosservato.

Secondo Rudolf Steiner nel melanconico il corpo fisico, che è l’elemento più denso dell’entità umana, ha il predominio sugli altri elementi. L’uomo deve essere il padrone del proprio corpo, come di una macchina di cui voglia servirsi, ma ogni volta che il predominio gli viene tolto dal suo elemento più denso, si sente di non esserne più il signore, di non poterlo dominare. “Il corpo fisico, infatti, dovrebbe essere per lui uno strumento da potersi dominare coi suoi elementi superiori, ma in questo caso il corpo fisico è divenuto il padrone e oppone resistenza agli altri involucri. Non essendo più capace di servirsi a fondo del proprio strumento, l’uomo si sente ostacolato negli altri suoi elementi costitutivi, ne consegue una disarmonia fra il corpo fisico e le parti superiori dell’uomo. Quando il fisico umano si indurisce ed eccede nella sua influenza, l’uomo non riesce più a mantenere mobile ciò che in lui dovrebbe essere tale. L’interiorità umana non riesce più a contrapporsi al sistema fisico, ostacolata com’è da dentro”. L’uomo deve allora resistere con forza agli ostacoli che gli si oppongono e quelli che egli non può superare gli procurano dolore e sofferenza e gli impediscono di volgere serenamente lo sguardo al mondo circostante. Questo ripiegarsi su sé stesso lo rattrista dentro, dolore e crucci lo assalgono, l’umore si fa tetro. La vita produce continuamente impressioni penose: se vi si abbandona l’uomo diventa undepresso. Questo particolare stato d’animo deriva soltanto dal fatto che il corpo fisico oppone resistenza al benessere interiore del corpo eterico, alla mobilità del corpo astrale, alla ferma sicurezza dell’io. È melanconico l’uomo incapace di signoreggiare completamente lo strumento fisico che, opponendogli resistenza, non gli permette di servirsene. Perché l’uomo melanconico soffre tanto, soffre più di uno dotato di diverso temperamento? In realtà egli soffre soprattutto per la pesantezza delle sostanze solide di cui è costituito il suo corpo. Perché? Perché egli non riesce a compenetrare sufficientemente con la sua anima e con la sua individualità il corpo e non lo può quindi dominare. È come se questo corpo fosse troppo denso per lui; egli avverte tale disagio in ogni movimento, anche nei sottili moti del respiro e della circolazione del sangue e percepirlo gli causa dolore. Ovviamente tale dolore non è come quello che si prova battendo le nocche contro la parete; si tratta però di un dolore sottile ma continuo, un dolore animico di cui la base corporea non è cosciente. Senza saperlo l’uomo soffre per la pesantezza terrestre del suo corpo, lo sente in modo troppo intenso. In ogni uomo vive fin dall’infanzia l’aspirazione a superare tale pesantezza: da ciò nasce l’impulso ad assumere la posizione eretta. La voglia di arrampicarsi sulle montagne, l’antico anelito a volare, hanno la più profonda origine nello sforzo dell’uomo per combattere contro la pesantezza della sfera corporea. Il melanconico si sente esposto e abbandonato alla pesantezza. Egli la percepisce così fortemente per il fatto che le sue ossa sono troppo compatte, così come pure gli altri organi. Se tale sensazione aumenta ne deriva uno stato di irritazione e depressione. Questa tendenza alla depressione, quando si stabilizza, la possiamo vedere dagli occhi: lo sguardo diventa vuoto, spento, fissa un punto lontano, evanescente, come capita agli anziani da molto tempo in case di riposo o ai bambini costretti per lungo tempo in ospedale.

Secondo Paul Carton i melanconici “hanno un’esaltazione della sensibilità fisica ed intellettuale che li rende ipersensibili, impressionabili, suggestionabili, irregolari e mutevoli. Se non hanno grandi capacità di intelligenza si mostrano incapaci di sostenere sforzi, sono incostanti, astuti, stolti, bizzarri, paurosi, mendaci, paradossali, invidiosi, cattivi, increduli e superstiziosi. Però soprattutto tra i melanconici si riscontrano intellettuali, sapienti, matematici, filosofi, occultisti, artisti, musicisti ed inventori.

I melanconici sono predisposti alle nevralgie, alle nevrite, alla paralisi infantile, alla nevrastenia, alle fobie, all’isteria, alla depressione, alle turbe spasmodiche, all’enterite, alla dispepsia, all’orticaria, all’alternanza di bulimia e anoressia, alla stitichezza o alla diarrea, ai capricci dell’appetito e agli squilibri nutritivi bruschi”.

In generale sono piccoli mangiatori, difficili da nutrire, poco adattabili, irregolari in tutto. Amano gli alimenti gustosi e poco voluminosi. Devono continuare a fare merenda. Il loro eccitante favorito è la variazione (cambiamento di ambiente, di occupazione e di menù). Temono l’acqua fredda, gli shock morali o gli sconvolgimenti fisici. L’eccitante mentale è il sostegno della loro esistenza. La suggestione, il perseguimento di un ideale, la ricerca di una soluzione, l’attrattiva di una nuova occupazione più interessante sono i mezzi migliori per mantenere in essi la corrente vitale.

Essi si mantengono più attraverso i nervi che attraverso i muscoli. Temono l’abuso di stimolanti e la vita troppo agitata. Risentono dell’eccesso di eccitanti (alcol, tè, caffè, tabacco, spezie, condimenti, agitazioni mondane ecc…).

Bisogna dirigerli senza settarismo, con elasticità e una pazienza instancabile. Al bambino piccolo melanconico, bisogna spiegare le cose; con il ragionamento lo si convince, altrimenti si riterrà maltrattato e proverà risentimento verso l’educatore.

Sono affezionati al loro mondo interiore e sentono con disagio ma anche con un certo compiacimento la melanconia con tutte le sue forme preoccupanti come la depressione. Quindi bisogna convincerli anche se con difficoltà a superare i loro limiti. Quasi come contrappasso alla pesantezza del loro corpo, i melanconici si rifugiano nell’astrattezza mentale, nella metafisica, nella speculazione filosofica. La parte cerebrale infatti è la loro caratteristica fisica (spaziosità della fronte), sia animica. E quando non si abbandonano al loro temperamento, perdendosi nei meandri del pensiero contorto, riescono a dare risultati sorprendenti
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

Avatar utente
Dogbert
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 804
Iscritto il: 28/12/2012, 21:51
Località: Vicenza

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78244 Messaggio da Dogbert »

federicoweb ha scritto:ahhahhaahh "terroncello" era in modo bonario
mica razzista

concordo su affermazione,ma piu' che uno stile di vita un modo d'essere, alcuni l' hanno nel dna, altri ci crescono, molti non sanno d'esserlo

anche al nord abbiamo i nostri "terroncelli" eh s..........i ci sono i terroncelli del nord

i Veneti
( ma c'e una spiegazione )
Spiega spiega :-D

Avatar utente
Magath
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 2659
Iscritto il: 30/08/2014, 20:59

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78245 Messaggio da Magath »

Chiamati terroni del nord per la povertà e l'emigrazione.
Insomma, prima di far schèi :-D .
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.

Avatar utente
federicoweb
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 27657
Iscritto il: 25/10/2007, 1:17
Località: Milano
Contatta:

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78246 Messaggio da federicoweb »

Esatto
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

Avatar utente
CianBellano
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10219
Iscritto il: 23/01/2008, 10:40
Località: Vacante

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78247 Messaggio da CianBellano »

Un dostum profondmente intimo ed introspettivo, seppur celato dietro al solito approccio distaccato e citazionista.

hug
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78248 Messaggio da Blif »

teostrato ha scritto:dostum ma tu...tu parli!
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

Avatar utente
TeNz
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17392
Iscritto il: 06/02/2002, 1:00

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78249 Messaggio da TeNz »

stamattina sono capitato a leggere i commenti ad un articolo del corriere della sera e ho una domanda " ma l'italia è veramente un composta da questo genere di persone?"

dopo adblock la prossima estensione più utile sarà commentblock.

puttana eva che tedio.
nell'avatar il cesena ai playoff 2024-25.

Avatar utente
federicoweb
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 27657
Iscritto il: 25/10/2007, 1:17
Località: Milano
Contatta:

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78250 Messaggio da federicoweb »

TeNz ha scritto:stamattina sono capitato a leggere i commenti ad un articolo del corriere della sera e ho una domanda " ma l'italia è veramente un composta da questo genere di persone?"

dopo adblock la prossima estensione più utile sarà commentblock.

puttana eva che tedio.

puoi mettere in ignore oppure usare comment block
esiste

Immagine


La funzionalità “Impostazioni Schermata”

La funzionalità che ti permetterà di disattivare i commenti sulle pagine si chiama “Impostazioni Schermata”.

Quando accedi alla schermata , vedrai che in alto appare un piccolo tag chiamato, appunto, “Impostazioni Schermata” (o “Screen Options” )

Cliccandoci sopra si aprirà un box; qui noterai che ci sono diverse voci da spuntare, tra cui:

– Revisioni – Campi personalizzati – Discussione – Commenti – Abbreviazione – Autore – Attributi pagina – Immagine in evidenza

E anche un’opzione per determinare il numero di colonne della schermata.

(Nota: alcune delle opzioni presenti in questa sezione dipendono dalle configurazioni del tuo tema).

Spuntando le varie voci potrai far apparire i box per le relative impostazioni avanzate.
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

Avatar utente
gi.kappa.
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8806
Iscritto il: 10/05/2013, 14:23
Località: Dal sontuoso attico di Nuova York

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78251 Messaggio da gi.kappa. »

Blif ha scritto:
teostrato ha scritto:dostum ma tu...tu parli!
Nessuno tocchi Dostum! :-D
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale

Avatar utente
Trez
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 28096
Iscritto il: 17/04/2001, 2:00
Località: piacenza

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78252 Messaggio da Trez »

Blif ha scritto:
teostrato ha scritto:dostum ma tu...tu parli!
Vero, pensavo usasse solo le immagini per comunicare. :DDD
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

Avatar utente
hoover
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 4549
Iscritto il: 19/08/2009, 16:02

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78253 Messaggio da hoover »

Magath ha scritto:Chiamati terroni del nord per la povertà e l'emigrazione.
Insomma, prima di far schèi :-D .
Vero, in Sardegna c'è un paese (Arborea) creato dai fascisti in cui emigrarono tanti veneti impiegati nelle bonifiche...poi sono riusciti in una cosa difficilissima, ossia dare vita a un consorzio di allevatori in Sardegna. Ora la cooperativa fattura sugli 80 milioni di euro l'anno e ha creato un indotto di circa 2500 lavoratori...e una gran puzza di merda se si passa da quelle parti :D
"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!

Avatar utente
Trez
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 28096
Iscritto il: 17/04/2001, 2:00
Località: piacenza

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78254 Messaggio da Trez »

La paperella ha postato le bocce: speriamo dia il la ad una serie sua e di altre che di veder cazzi barzotti mi son stufato
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

Avatar utente
Paperina
Impulsi avanzati
Impulsi avanzati
Messaggi: 927
Iscritto il: 04/07/2014, 18:49
Località: Su Marte

Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

#78255 Messaggio da Paperina »

LA LA LA LA ....

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”