[O.T.] Marco Travaglio
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si pero' almeno silvio le frequenze le ha comprate da tv locali negli anni 80...non come europa7 che sta cercando di ottenere le frequenze a scrocco dallo stato...informati...non per niente travaglio lavora come opinionista negli studi della voxon dove trasmette l'emittente Libera sul bouqet sky e per l'appunto europa 7...
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alews76 ha scritto:si pero' almeno silvio le frequenze le ha comprate da tv locali negli anni 80...non come europa7 che sta cercando di ottenere le frequenze a scrocco dallo stato...informati...non per niente travaglio lavora come opinionista negli studi della voxon dove trasmette l'emittente Libera sul bouqet sky e per l'appunto europa 7...
europa 7 le frequenze le ha ottenute tramite concessione dello stato italiano....il resto sono stronzate
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alews76 ha scritto:ma cosa dici...lascia perdere va'...ti informo che il sottoscritto ignorante gestisce 3 emittenti televisive in Veneto quindi almeno nella materia legislativa dell' agcom non mi insegnare nulla .Europa 7 ha solo la concessione e non le frequenze. ciao notte
Io sapevo che Europa7 aveva vinto la gara pubblica per la concessione, le frequenze non appartengono a nessuno nel senso che non puoi mettere antenne per la trasmissione senza concessione statale. Spiegaci meglio se non è così.
Esplosioni verdi... gente che entra ed esce volando... aahh, non puo' essere vero...
"Mena il tuo colpo migliore amico, non mi fai paura!"
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Dal blog di Grillo:
Travaglio che attacca anche l'opposizione:
Oggi ringrazieró dei giornalisti perchè qualcuno ce l'abbiamo ancora, per fortuna.
E meno male perchè così non ci sentiamo inutili. Il primo giornalista che vorrei ringraziare è Milena Gabanelli.
Non soltanto per la splendida puntata di Report di ieri sera, in cui abbiamo visto crollare, alla seconda o terza domanda, il grande patriota Colaninno che doveva salvare l'Alitalia.
Ieri sera abbiamo appreso che ancora non c'è niente di deciso, che il prezzo che loro offrono per rilevare la parte sana dell'Alitalia è tutto da verificare.
Ma soprattutto abbiamo appreso che il famoso impegno a non vendere da parte dei sedici patrioti della cordata CAI in realtà è una balla.
Quando la Gabanelli ha messo il piano della CAI sotto il naso di Colaninno chiedendogli dove sta scritto l'impegno dei sedici soci a non vendere, Colaninno si è messo a ridere, come dire "lo sai anche tu che c'è!".
Peró non è riuscito a trovarlo nemmeno lui.
Abbiamo anche appreso che la ragione sociale della CAI, fino a questo momento, è quella di trattare passamanerie, che non mi pare siano sinonimo di aerei.
Ma la Gabanelli va ringraziata soprattutto, insieme a Giovanna Bursier che curava il servizio sull'Alitalia, per avere scoperto ció che nemmeno l'opposizione parlamentare aveva scoperto.
Voi direte: "beh, ci vuol poco... l'opposizione praticamente non esiste...".
Pensate che quando Di Pietro ha votato no alla costituzionalità del decreto Alitalia, il Partito Democratico non ha trovato di meglio che astenersi.
Si astengono addirittura sulla porcata Alitalia.
Bene, in questo decreto all'ultimo momento, come al solito, era stato inserito con il parere favorevole del governo - questo dice il resoconto stenografico dell'Aula - un emendamento che i giornali hanno chiamato salva-Tanzi, salva-Cragnotti, salva-Geronzi.
Il problema è che con tutti i governi ombra, tutti i cervelloni che ci sono all'opposizione, ma anche con tutti i cervelloni che ha Tremonti nella sua testa e intorno a se, nessuno si è accorto che il governo aveva dato via libera a questo emendamento che stabiliva il colpo di spugna su tutti i processi per bancarotta, anche fraudolenta.
Per essere penalmente responsabili quelli che hanno mandato in vacca le loro società o quelle che amministravano, bisogna che queste società vengano dichiarate in stato di fallimento.
Cosa che di solito non succede mai, soprattutto nei casi più gravi: c'è l'insolvenza ma poi non si arriva al fallimento perchè ci sono pratiche di amministrazione controllata o concordata per cui, come Parmalat, la società viene ripresa per i capelli e salvata da commissari come Bondi o, come nel caso dell'Alitalia, da commissario Fantozzi.
Quando non c'è la dichiarazione di fallimento non si puó procedere per bancarotta nei confronti degli amministratori che hanno portato al crack.
Questo era l'emendamento, clamoroso, che persino esponenti dell'opposizione, che sono i poveretti che voi vedete, avrebbero potuto notare se leggessero le leggi alle quali dovrebbero opporsi.
Invece passano le loro giornate a fare non si sa bene che cosa, pagati da noi, e non leggono nemmeno le leggi che noi li abbiamo mandati lì apposta per controllare e a cui dire di no, quando sono scandalose come in questo caso.
Per fortuna, una giornalista - Giovanna Boursier insieme a Milena Gabanelli - ha scoperto questo, hanno anticipato la notizia a Repubblica e questa legge è stata frettolosamente ritirata.
Pensate: se l'opposizione esistesse avrebbe avuto un'autostrada.
I suoi rappresentanti che vanno tutte le sere a infestare i programmi televisivi avrebbero potuto alzarsi e dire: "signori, noi con questa gente non vogliamo nemmeno più farci vedere nello stesso salotto televisivo, perchè qualcuno potrebbe scambiarci gli uni con gli altri.
Sappiate che questi signori stanno cercando di salvare i responsabili dei crack Cirio, Parmalat, ecc".
Per non parlare del salvataggio preventivo del crack Alitalia, perchè voi sapete che la procura di Roma sta lavorando sui bilanci degli ultimi anni dell'Alitalia e l'Alitalia, checchè se ne dica, non esiste più.
E' stata già dichiarata l'insolvenza.
Magari qualcuno potrebbe pagare ma questa legge salvava anche ex post gli amministratori dell'Alitalia, oltre a Tanzi, imputato per il crack Parmalat, a Cragnotti e i suoi per il crack Cirio.
E il banchiere Geronzi - che abbiamo visto entrare trionfalmente a Palazzo Chigi l'altro giorno per salvare la finanza italiana e forse quella mondiale, coccolato dal governo Berlusconi e Tremonti - imputato sia per la Cirio che per la Parmalat.
Oltre a essere già stato condannato per un terzo crack, quello dell'Italcase.
Si salvavano tutti.
Pensate che opportunità aveva l'opposizione per riguadagnare punti e screditare un governo così. Invece no: zitti, dormienti.
Ha scoperto tutto una giornalista.
Qualcuno ritiene che il silenzio non fosse così casuale. Qualcuno ha ritenuto che fosse un silenzio complice, che questi signori sapessero cosa stava facendo il governo.
Ma sapete com'è: Geronzi è uno che piace al centrosinistra perchè prima ha sistemato i debiti di Fininvest-Mediaset, poi quelli dei DS.
Insieme alla famiglia Angelucci, quella proprietaria di cliniche nel Lazio, nell'Abruzzo, nella Puglia, spesso convenzionate con le regioni.
La famiglia Angelucci pubblica due giornali: Libero, di Vittorio Feltri, e il Riformista.
Sono giornali che paghiamo anche noi, perchè oltre che essere pagati dagli Angelucci hanno pure il finanziamento non perchè siano organi di partito ma perchè sono organi di finti partiti.
La famiglia Angelucci è legata mani e piedi al banchiere Geronzi.
Sarà un caso, ma dopo che l'altra sera ad Annozero abbiamo osato raccontare chi è il banchiere Geronzi, immediatamente, il giorno dopo, il Riformista ha sparato contro Annozero.
Il riformista di Angelucci in difesa di Geronzi.
C'è chi sostiene, dunque, che per questi rapporti trasversali che ha, tutto il Parlamento si sia messo a cuccia quando il governo ha deciso di salvare Geronzi, oltre a quelli di Alitalia, Parmalat e Cirio.
Anche perchè il banchiere Geronzi è difeso dall'avvocato di D'Alema, l'ex senatore DS Guido Calvi, che fin che stava in Parlamento aveva lo stesso conflitto di interessi che hanno Ghedini, Pecorella e gli altri che si occupano di giustizia come legislatori e come difensori di imputati eccellenti.
Grazie a Milena Gabanelli, questa manovra è stata sventata.
Alla fine l'insipienza o la mascalzonaggine di alcuni esponenti del centrosinistra ha fatto sì che ad avvantaggiarsi della legge pro Tanzi, Geronzi, Cragnotti, pro distruttori di Alitalia fosse Tremonti.
Tremonti ha fatto un figurone perchè lui, rappresentante del governo che aveva dato l'ok a questa porcata, ha detto: "o la ritirare o mi ritiro io".
Come se si rivolgesse ad altri e non alla sua coalizione e al suo governo.
Insomma, è sembrato che il vero avversario di questa porcata non fosse l'opposizione ma Tremonti, cioè il governo.
Pensate in che mani è l'opposizione in Italia.
Il tutto, comunque, è stato sventato grazie all'intervento di due giornalista come Giovanna Boursier e Milena Gabanelli e questo dimostra che, per fortuna, quando i giornalisti fanno il loro mestiere servono, molto
Travaglio che attacca anche l'opposizione:
Oggi ringrazieró dei giornalisti perchè qualcuno ce l'abbiamo ancora, per fortuna.
E meno male perchè così non ci sentiamo inutili. Il primo giornalista che vorrei ringraziare è Milena Gabanelli.
Non soltanto per la splendida puntata di Report di ieri sera, in cui abbiamo visto crollare, alla seconda o terza domanda, il grande patriota Colaninno che doveva salvare l'Alitalia.
Ieri sera abbiamo appreso che ancora non c'è niente di deciso, che il prezzo che loro offrono per rilevare la parte sana dell'Alitalia è tutto da verificare.
Ma soprattutto abbiamo appreso che il famoso impegno a non vendere da parte dei sedici patrioti della cordata CAI in realtà è una balla.
Quando la Gabanelli ha messo il piano della CAI sotto il naso di Colaninno chiedendogli dove sta scritto l'impegno dei sedici soci a non vendere, Colaninno si è messo a ridere, come dire "lo sai anche tu che c'è!".
Peró non è riuscito a trovarlo nemmeno lui.
Abbiamo anche appreso che la ragione sociale della CAI, fino a questo momento, è quella di trattare passamanerie, che non mi pare siano sinonimo di aerei.
Ma la Gabanelli va ringraziata soprattutto, insieme a Giovanna Bursier che curava il servizio sull'Alitalia, per avere scoperto ció che nemmeno l'opposizione parlamentare aveva scoperto.
Voi direte: "beh, ci vuol poco... l'opposizione praticamente non esiste...".
Pensate che quando Di Pietro ha votato no alla costituzionalità del decreto Alitalia, il Partito Democratico non ha trovato di meglio che astenersi.
Si astengono addirittura sulla porcata Alitalia.
Bene, in questo decreto all'ultimo momento, come al solito, era stato inserito con il parere favorevole del governo - questo dice il resoconto stenografico dell'Aula - un emendamento che i giornali hanno chiamato salva-Tanzi, salva-Cragnotti, salva-Geronzi.
Il problema è che con tutti i governi ombra, tutti i cervelloni che ci sono all'opposizione, ma anche con tutti i cervelloni che ha Tremonti nella sua testa e intorno a se, nessuno si è accorto che il governo aveva dato via libera a questo emendamento che stabiliva il colpo di spugna su tutti i processi per bancarotta, anche fraudolenta.
Per essere penalmente responsabili quelli che hanno mandato in vacca le loro società o quelle che amministravano, bisogna che queste società vengano dichiarate in stato di fallimento.
Cosa che di solito non succede mai, soprattutto nei casi più gravi: c'è l'insolvenza ma poi non si arriva al fallimento perchè ci sono pratiche di amministrazione controllata o concordata per cui, come Parmalat, la società viene ripresa per i capelli e salvata da commissari come Bondi o, come nel caso dell'Alitalia, da commissario Fantozzi.
Quando non c'è la dichiarazione di fallimento non si puó procedere per bancarotta nei confronti degli amministratori che hanno portato al crack.
Questo era l'emendamento, clamoroso, che persino esponenti dell'opposizione, che sono i poveretti che voi vedete, avrebbero potuto notare se leggessero le leggi alle quali dovrebbero opporsi.
Invece passano le loro giornate a fare non si sa bene che cosa, pagati da noi, e non leggono nemmeno le leggi che noi li abbiamo mandati lì apposta per controllare e a cui dire di no, quando sono scandalose come in questo caso.
Per fortuna, una giornalista - Giovanna Boursier insieme a Milena Gabanelli - ha scoperto questo, hanno anticipato la notizia a Repubblica e questa legge è stata frettolosamente ritirata.
Pensate: se l'opposizione esistesse avrebbe avuto un'autostrada.
I suoi rappresentanti che vanno tutte le sere a infestare i programmi televisivi avrebbero potuto alzarsi e dire: "signori, noi con questa gente non vogliamo nemmeno più farci vedere nello stesso salotto televisivo, perchè qualcuno potrebbe scambiarci gli uni con gli altri.
Sappiate che questi signori stanno cercando di salvare i responsabili dei crack Cirio, Parmalat, ecc".
Per non parlare del salvataggio preventivo del crack Alitalia, perchè voi sapete che la procura di Roma sta lavorando sui bilanci degli ultimi anni dell'Alitalia e l'Alitalia, checchè se ne dica, non esiste più.
E' stata già dichiarata l'insolvenza.
Magari qualcuno potrebbe pagare ma questa legge salvava anche ex post gli amministratori dell'Alitalia, oltre a Tanzi, imputato per il crack Parmalat, a Cragnotti e i suoi per il crack Cirio.
E il banchiere Geronzi - che abbiamo visto entrare trionfalmente a Palazzo Chigi l'altro giorno per salvare la finanza italiana e forse quella mondiale, coccolato dal governo Berlusconi e Tremonti - imputato sia per la Cirio che per la Parmalat.
Oltre a essere già stato condannato per un terzo crack, quello dell'Italcase.
Si salvavano tutti.
Pensate che opportunità aveva l'opposizione per riguadagnare punti e screditare un governo così. Invece no: zitti, dormienti.
Ha scoperto tutto una giornalista.
Qualcuno ritiene che il silenzio non fosse così casuale. Qualcuno ha ritenuto che fosse un silenzio complice, che questi signori sapessero cosa stava facendo il governo.
Ma sapete com'è: Geronzi è uno che piace al centrosinistra perchè prima ha sistemato i debiti di Fininvest-Mediaset, poi quelli dei DS.
Insieme alla famiglia Angelucci, quella proprietaria di cliniche nel Lazio, nell'Abruzzo, nella Puglia, spesso convenzionate con le regioni.
La famiglia Angelucci pubblica due giornali: Libero, di Vittorio Feltri, e il Riformista.
Sono giornali che paghiamo anche noi, perchè oltre che essere pagati dagli Angelucci hanno pure il finanziamento non perchè siano organi di partito ma perchè sono organi di finti partiti.
La famiglia Angelucci è legata mani e piedi al banchiere Geronzi.
Sarà un caso, ma dopo che l'altra sera ad Annozero abbiamo osato raccontare chi è il banchiere Geronzi, immediatamente, il giorno dopo, il Riformista ha sparato contro Annozero.
Il riformista di Angelucci in difesa di Geronzi.
C'è chi sostiene, dunque, che per questi rapporti trasversali che ha, tutto il Parlamento si sia messo a cuccia quando il governo ha deciso di salvare Geronzi, oltre a quelli di Alitalia, Parmalat e Cirio.
Anche perchè il banchiere Geronzi è difeso dall'avvocato di D'Alema, l'ex senatore DS Guido Calvi, che fin che stava in Parlamento aveva lo stesso conflitto di interessi che hanno Ghedini, Pecorella e gli altri che si occupano di giustizia come legislatori e come difensori di imputati eccellenti.
Grazie a Milena Gabanelli, questa manovra è stata sventata.
Alla fine l'insipienza o la mascalzonaggine di alcuni esponenti del centrosinistra ha fatto sì che ad avvantaggiarsi della legge pro Tanzi, Geronzi, Cragnotti, pro distruttori di Alitalia fosse Tremonti.
Tremonti ha fatto un figurone perchè lui, rappresentante del governo che aveva dato l'ok a questa porcata, ha detto: "o la ritirare o mi ritiro io".
Come se si rivolgesse ad altri e non alla sua coalizione e al suo governo.
Insomma, è sembrato che il vero avversario di questa porcata non fosse l'opposizione ma Tremonti, cioè il governo.
Pensate in che mani è l'opposizione in Italia.
Il tutto, comunque, è stato sventato grazie all'intervento di due giornalista come Giovanna Boursier e Milena Gabanelli e questo dimostra che, per fortuna, quando i giornalisti fanno il loro mestiere servono, molto
Esplosioni verdi... gente che entra ed esce volando... aahh, non puo' essere vero...
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jackburton ha scritto:alews76 ha scritto:ma cosa dici...lascia perdere va'...ti informo che il sottoscritto ignorante gestisce 3 emittenti televisive in Veneto quindi almeno nella materia legislativa dell' agcom non mi insegnare nulla .Europa 7 ha solo la concessione e non le frequenze. ciao notte
Io sapevo che Europa7 aveva vinto la gara pubblica per la concessione, le frequenze non appartengono a nessuno nel senso che non puoi mettere antenne per la trasmissione senza concessione statale. Spiegaci meglio se non è così.
Europa7 ha regolarmente vinto la gara per la concessione statale ma non ha mai potuto trasmettere perchè le frequenze erano (sono) occupate abusivamente da un'altra emittente: una legislazione sia di destra sia (ahimè) di sinistra ha perpetuato questa situazione giustificandola come provvisoria
Condivido, è sempre un piacere ascoltarlo. E' una persona intelligente, e sembra sapere il fatto suo. L'argomentazione con fatti è sempre il modo migliore per esprimere chiaramente un opinione. Il fatto poi che critichi anche Di Pietro, che lui ha detto di aver votato alle ultime elezioni tra l'altro, fa intendere che non fa cieco attivismo censurativo sulla fazione opposta, ma giornalismo informativo e a mio modo, cristallino.Scorpio ha scritto:
Roberto chi è?
ke non faccia markette per Di Pietro lo so, come neppure per Grillo.
Anzi, sapessi quante volte l'ho sentito critacare Di Pietro.
La questione è che lui, non li diffama, ma cita sentenze, fatti!
Non fà accuse ad minkiam.
Non fa mi fa ridere, mi dispiace vivamente.alews76 ha scritto:
E ora chi paga? spero lui...poverino...magari gli dara' una mano Santoro..con i soldi del canone..
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tlee spritz pero scherzi a parte, potrebbe essere una buona trovata commerciale..

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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alews76 ha scritto:esatto..ti consiglio da buon veneto di guardare tele mona, offro trasmissioni che rispecchiano la tua reale natura!! buona visioneProf.Fontecedro ha scritto:Tele Mona, Tele Mussi e Tele Spritz?alews76 ha scritto:ti informo che il sottoscritto ignorante gestisce 3 emittenti televisive in Veneto
mi dispiace ma io guardo solo Clero TV, approposito oggi fanno un interessante speciale sui no-global e i loro stretti rapporti di amicizia con il vaticano
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http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=5166
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AGGIORNAMENTO: AGGIUNTA NOTA DI PAOLO BARNARD TRA I COMMENTI
A CURA DI ALTRA INFORMAZIONE
Quello che segue è un interessante confronto privato intercorso tra Paolo Barnard e Marco Travaglio. Interessante perchè Barnard, pubblicandone il contenuto, ci ha dato la possibilità di conoscere "più da vicino" uno dei personaggi pubblici saliti "spontaneamente" alla ribalta come "tribuno del popolo". Ci accorgiamo così che tutti i leader dell'antipolitica a cui viene concesso ampio spazio mediatico, sono tutti al guinzaglio dei soliti padroni.
Marco Pizzuti
Introduzione di Barnard
Il mio rapporto col collega Marco Travaglio inizia quando gli spedii il mio libro "Perché ci Odiano" (Rizzoli BUR 2006) sul grande terrorismo di USA, GB, Israele e Russia. Lo feci perché eravamo autori nella stessa collana, la Futuro Passato della BUR, e convinto di fargli cosa gradita, visto che il mio libro era soggetto a una censura feroce da parte di tutti i media. A pensarci oggi mi vien da ridere: Marco è un appassionato pro-sionista, un fan di Israele che non perdona gli arabi, e chi ha letto il mio libro sta ridendo con me.
Seguì poi un secondo contatto con lui, che trovate qui sotto, uno scambio di mail molto sanguigno da entrambe le parti, ma che finì con l'ira di Travaglio al punto da sbattere il sottoscritto nella sua cartella spam.
In ogni caso, a parte gli screzi personali, il mio vero scontro con Marco Travaglio rientra nella mia critica all'ipocrisia, all'inutilità e alla dannosità dei ‘nuovi paladini' dell'antisistema italiano.
Ho divulgato due pezzi su Travaglio: la prima fu una 'lettera aperta' [si veda anche la breve replica di Travaglio commentata a sua volta da Barnard N.d.r.] a lui diretta, sul pericolo della fama, cioè dello Stardom, dell'essere osannato come Guru, Vate. Era una riflessione, assolutamente essenziale, sui meccanismi con i quali il Sistema perfidamente ingloba i personaggi dell'Antisistema (lui e altri) attraverso l'uso del subdolo strumento della fama mediatica, che li risucchia nel circo dei VIP e nei suoi meccanismi travianti, annullandoli di fatto. Avvisavo Marco, lo invitavo a riflettere, e con lui i suoi compagni di Stardom.
Le email
Qualche giorno fa a Parma, durante una serata sul mio libro, una signora nel pubblico mi ha chiesto cosa pensassi della sopravvivenza di Report in RAI negli anni del Berlusca. Me lo chiedono da anni, me lo chiedevano sempre quando stavo a Report. Le ho risposto "Lo chieda a Travaglio, ne sa più di me" e le ho dato la tua mail.
La tizia mi ha girato oggi la tua risposta, e cioè che la Gaba è lì per puri meriti professionali perché ogni tanto qualcuno ci scappa.
Sai cosa mi è venuto in mente? Il famoso "ritrovamento" dei documenti di Mohammed Atta fra le rovine delle Torri Gemelle. Stessa plausibilità . Se è plausibile che Report stia 4 anni in prima serata lungo tutto l'olocausto berluscon/gasparriano, allora è anche plausibile che i documenti di Atta siano sopravvissuti appena bruciacchiati all'olocausto che ha disintegrato tonnellate di acciaio a NY.
Sai meglio di me che non sempre si hanno le prove dei fatti che osserviamo, ma per fortuna esiste l'intelligenza. Nel caso della Gaba è meglio un No Comment, se no uno che ha scritto quello che hai scritto tu sul vampirismo televisivo ci perde la faccia. I vampiri non si distraggono per 4 anni sulla prima serata, non si fanno sfuggire le Gabanelli e le sue inchieste dai buchi del mantello.
Un'ultima cosa. In "Inciucio" tu scrivi: "Report... già nel mirino delle polemiche e delle denunce per le puntate sul terrorismo filo USA in Sud America...". Quali denunce e polemiche? Quell'inchiesta come sai è mia e ti assicuro che passò nel silenzio più blindato, non si mosse una foglia. Chi ti ha informato su questo punto? Grazie,
Paolo Barnard
_________________________
Travaglio 12 Dec 2006, dopo pochi minuti:
mah, francamente non capisco queste domande. le polemiche erano su tutti i giornali.
__________________________
Barnard:
Convenient...
___________________________
Travaglio:
vabbè, chiudiamola qui, perchè la conversazione si fa kafkiana
mt
______________________________
Barnard:
Non c'è nulla di kafkiano, tu non rispondi, tu come tutti, per supponenza, disonestà intellettuale, ma soprattutto maleducazione.
_______________________________
Travaglio:
bene, sta a vedere che il maleducato sono io. continui a insinuare cose strane sulla gabanelli senza venire al punto, oppure pretendi che io mi schieri contro una collega brava e coiraggiosa per misteriosi motivi. non mi piace questo tuo modo di faree ti prego, d'ora in poi, di lasciarmi in pace. ho di meglio da fare.
_________________________________
Barnard:
Ho scritto, in semplice italiano, che sulla ‘libertà ' di Report, su cui tu ti spendi pubblicamente, sarebbe prudente un no comment, e ho motivato la cosa con la semplice logica del tuo stesso lavoro. Non ho fatto alcuna insinuazione, né pretendo da te schieramenti, ho solo avanzato una logica speculativa, su cui avrei voluto discutere con te alla pari. Ho usato parole cortesi cui tu hai risposto con monosillabi maleducati e sarcastici nella scarsissima attenzione che dedichi a un collega che ti pone una questione. Sei troppo famoso e già si sente. Diventate così tutti. Spiace a questo punto offrirti un paragone, ma Noam Chomsky o John Pilger, al cui confronto io e te siamo intellettuali di cartapesta, rispondono da anni a ogni mia questione con cortesia a considerazione, anche quando siamo in grave disaccordo. Ti lascio in pace star.
Barnard
___________________________________
Travaglio:
la star, caro il mio bel cafone, non c'entra nulla. rispondo sempre a tutte le mail. ma mi stufo di rispondere a chi vuole sentirsi rispondere quel che vuole lui. IO LA GABANELLI LA STIMO COME GIORNALISTA LIBERA E CAPACE: CHIARO? PUNTO E BASTA. passo e chiudo.
___________________________________
Barnard:
E' una piccolezza, ma la tua abilità nel sovvertire il vero, nel mutare la vittima in carnefice, è pari, qualitativamente e non quantitativamente, a quella di tutti gli orridi personaggi che trafiggi nei tuoi libri. Sei fatto così, così sono stati tutti i grandi censori.
Infine: comprendo perché hai così accuratamente evitato di rispondere alla mia mail sulla feroce censura di chi espone i crimini di Israele. Anche in quel caso la vittima è dipinta come il carnefice, roba che fa per te evidentemente.
Un abbraccio, e senza ironia.
B
_____________________________________
Travaglio:
ecco, dimenticavo di dirtelo: io sono anche appassionatamente filoisraeliano. ora vorrei lavorare in pace
_____________________________________
Barnard:
Sei filoisraeliano. Era sarcasmo o per davvero? B.
______________________________________
Travaglio:
lo sono per davvero. da sempre. e ne sono fiero.
_______________________________________
Barnard:
Marco, ridiamoci su. Io che ti scrivo e che ti mando il mio libro perché è censuratissimo. Tu che tutto gentile mi dici "prego, fai pure, grazie!". Poi mi immagino la tua faccia quando lo hai ricevuto...
Che divertente sta roba. In ogni caso se sei filoisraeliano o sei ignorante di storia mediorientale o sei emotivamente ricattato oppure sei un uomo senza pietà . Notte,
B.
_______________________________________
Travaglio:
io sono filoisraeliano per convinzione, perchè adoro israele e gli ebrei, perchè ci sono stato e ho visto di che cosa sono capaci gli arabi, perchè conosco la storia, perchè ho imparato la pietà studiando i campi di concentramento, perchè rifuggo dai ricatti emotivi e amo le democrazie per quanto imperfette ma sempre migliori delle tirannie corrotte arabo-musulmane. ma sono curioso di sentire tutte le campane e dunque leggo anche chi non la pensa come me. non vedo che ci sia di strano.
________________________________________
Barnard:
No Marco, la tua pietà imparata studiando i campi di concentramento è cartavelina. Chi veramente conosce la pietà per un martirio, non la nega di fronte all'altro martirio.
Tu non sai nulla di Palestina e non hai visto nulla laggiù. Appari, e probabilmente sei, un cronista ben tenuto che non sa quello che dice. Sei troppo giovane, troppo famoso e troppo incosciente per poterti permettere di calpestare l'orrore patito da chi non ha mai conosciuto neppure un quarto d'ora della tua pasciuta vita. Siete tutti così, tu, Lerner, Teodori, Mieli, quelli che pontificano sulla barbarie dei negri mentre finiscono il carpaccetto all'aceto balsamico a Milano. Il mio libro ha una dedica a quelli come te. Te la riproduco qui sotto, ne hai bisogno.
"... e in quanto a voi, sentite bene quel ch'io vi prometto. Verrà un giorno..."
___________________________________________
Travaglio:
Bene, signor Sotuttoio, adesso la mia pazienza ha un limite e non intendo farmi insultare oltre. ti sarei grato se la smettessi di importunarmi.in ogni caso, non risponderò più.
___________________________________________
Barnard:
Quelli della Pietas selettiva, dalla Moratti a te.. passando per tutti quei personaggi che, se mai messi in discussione 5 secondi, reagiscono come te: "lei mi insulta!", da Dell'Utri a Cuffaro. Sei bravo a sputtanarli nei tuoi libri, li conosci bene, perché tu sei loro e loro sono te, arroganti, mistificatori di dialoghi, sovvertitori di ruoli, sprezzanti e ciechi di successo. "Verrà un giorno" Marco... e capirai cos'è la pietas senza condizioni. Arriva per tutti.
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Travaglio:
si, verrà un giorno in cui ti vergognerai di questi insulti. nell'attesa, ti comunico che sei entrato ufficialmente nella mia posta indesiderata. bye bye
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BARNARD VS TRAVAGLIO
"Sono Paolo Barnard.
Intervengo per dire alcune cose. Innanzi tutto sono desolato dalla quantità di commenti il cui tono è di livore nei mei confronti. Si cerca di farmi passare per un patetico perdente. In realtà non mi sembra di esserlo. Chi come me si può permettere di perdere fama, carriera, amicizie in alto, editori importanti, e le infinite serate cui mi invitavano in tutta Italia (tutto documentato) per rimanere un libero pensatore, non è un fallito. E' uno con coraggio, una tenuta fuori dal comune, e soprattutto un attaccamento all'etica come prima condizione di vita. Io combatto per riportare le persone al centro, le persone comuni, altri (da Berlusconi a Travaglio) combattono per essere al centro e tenere le persone chine, adoranti e impotenti. Quello che faccio con i miei pezzi, è di dire sempre una cosa: se prima noi (attivisti, giornalisti 'contro', giovani antagonisti, intellettuali, contestatori, altermondialisti, studenti) non ci guardiamo dentro e se non accettiamo di vedere quanto in realtà replichiamo i difetti e le ipocrisie del Sistema, se non facciamo il durissimo lavoro di pretendere da noi stessi prima di tutto l'adesione all'etica senza eccezioni, noi tutti saremo fallimentari, e facilmente manipolabili dal Sistema. E' stato il destino di Travaglio o della Guzzanti, di Santoro e della Gabanelli, più molti altri.
Dico a tutti, prima di accusarmi di pontificare senza prove, di leggere ciò che ho scritto nel mio sito, ( www.paolobarnard.info [www.paolobarnard.info]).
Ho pubblicato la mia corrispondenza con Travaglio per motivi di interesse pubblico. Essi sono: Travaglio è stato eletto da masse di italiani al ruolo di Vate salvatore della patria e detentore della verità mediatica. A lui tantissimi si affidano in buona fede. Io espongo il lato oscuro di Travaglio come paradigma generale: cioè, avviso le persone che è sempre sbagliato e pericoloso aderire adoranti a chiunque, per quanto 'eroico paladino' egli/ella appaia. A questo serve la pubblicazione di quelle mail, e di altri miei lavori. La corrispondenza in oggetto dimostra che quell'uomo è un arrogante che non tollera l'essere messo in discussione in modo duro, cosa che invece si riserva di fare con tutti gli altri; che si rifiuta di rispondere ad una imbarazzantissima evidenza (caso Gabanelli in prima serata 5 anni con Berlusconi), un fatto centrale che contraddice clamorosamente ciò su cui lui stesso ha edificato il suo teorema del 'regime' tv, e dunque tanta della sua fama (e cosa ci fa lui oggi in prima serata in quel 'regime'?); che per evitare tale risposta si trincera dietro il paravento del 'lei mi insulta', esattamente come gli orribili personaggi che lui stesso critica; che, nella discussione su Israele, dimostra una pietas selettiva, cioè una agghiacciante mancanza di compassione per il 50% di una tragedia e una incondizionata compassione per l'altro 50%; che nella difesa acritica della Gabanelli anche nella sua scandalosa implicazione in 'Censura Legale' (si veda mio sito) egli abdica disastrosamente a qualsiasi principio etico, a quegli stessi principi che però lui pretende ferocemente da altri. Ora, un uomo così può essere il depositario della fiducia incondizionata di masse di italiani in totale buona fede? E allora, non è forse più saggio che, come sostengo da anni, questi 'personaggi' ipertrofici vengano ridimensionati a ruolo di semplici fonti di possibili verità , e che sia invece la persona e porsi al centro della propria verità ? Ecco a cosa servono quelle mail.
Alla fine il mio discorso è sempre uno: se Travaglio, se Gabanelli, se gli studenti, se i pacifisti, se noi tutti non ci ripuliamo delle repliche del Sistema che abitano in noi, mai potremo essere utili a questa disperata Italia, mai saremo degni di guidare altri esseri umani. Mai saremo 'eroici paladini' di qualsivoglia giustizia.
Barnard"
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AGGIORNAMENTO: AGGIUNTA NOTA DI PAOLO BARNARD TRA I COMMENTI
A CURA DI ALTRA INFORMAZIONE
Quello che segue è un interessante confronto privato intercorso tra Paolo Barnard e Marco Travaglio. Interessante perchè Barnard, pubblicandone il contenuto, ci ha dato la possibilità di conoscere "più da vicino" uno dei personaggi pubblici saliti "spontaneamente" alla ribalta come "tribuno del popolo". Ci accorgiamo così che tutti i leader dell'antipolitica a cui viene concesso ampio spazio mediatico, sono tutti al guinzaglio dei soliti padroni.
Marco Pizzuti
Introduzione di Barnard
Il mio rapporto col collega Marco Travaglio inizia quando gli spedii il mio libro "Perché ci Odiano" (Rizzoli BUR 2006) sul grande terrorismo di USA, GB, Israele e Russia. Lo feci perché eravamo autori nella stessa collana, la Futuro Passato della BUR, e convinto di fargli cosa gradita, visto che il mio libro era soggetto a una censura feroce da parte di tutti i media. A pensarci oggi mi vien da ridere: Marco è un appassionato pro-sionista, un fan di Israele che non perdona gli arabi, e chi ha letto il mio libro sta ridendo con me.
Seguì poi un secondo contatto con lui, che trovate qui sotto, uno scambio di mail molto sanguigno da entrambe le parti, ma che finì con l'ira di Travaglio al punto da sbattere il sottoscritto nella sua cartella spam.
In ogni caso, a parte gli screzi personali, il mio vero scontro con Marco Travaglio rientra nella mia critica all'ipocrisia, all'inutilità e alla dannosità dei ‘nuovi paladini' dell'antisistema italiano.
Ho divulgato due pezzi su Travaglio: la prima fu una 'lettera aperta' [si veda anche la breve replica di Travaglio commentata a sua volta da Barnard N.d.r.] a lui diretta, sul pericolo della fama, cioè dello Stardom, dell'essere osannato come Guru, Vate. Era una riflessione, assolutamente essenziale, sui meccanismi con i quali il Sistema perfidamente ingloba i personaggi dell'Antisistema (lui e altri) attraverso l'uso del subdolo strumento della fama mediatica, che li risucchia nel circo dei VIP e nei suoi meccanismi travianti, annullandoli di fatto. Avvisavo Marco, lo invitavo a riflettere, e con lui i suoi compagni di Stardom.
Le email
Qualche giorno fa a Parma, durante una serata sul mio libro, una signora nel pubblico mi ha chiesto cosa pensassi della sopravvivenza di Report in RAI negli anni del Berlusca. Me lo chiedono da anni, me lo chiedevano sempre quando stavo a Report. Le ho risposto "Lo chieda a Travaglio, ne sa più di me" e le ho dato la tua mail.
La tizia mi ha girato oggi la tua risposta, e cioè che la Gaba è lì per puri meriti professionali perché ogni tanto qualcuno ci scappa.
Sai cosa mi è venuto in mente? Il famoso "ritrovamento" dei documenti di Mohammed Atta fra le rovine delle Torri Gemelle. Stessa plausibilità . Se è plausibile che Report stia 4 anni in prima serata lungo tutto l'olocausto berluscon/gasparriano, allora è anche plausibile che i documenti di Atta siano sopravvissuti appena bruciacchiati all'olocausto che ha disintegrato tonnellate di acciaio a NY.
Sai meglio di me che non sempre si hanno le prove dei fatti che osserviamo, ma per fortuna esiste l'intelligenza. Nel caso della Gaba è meglio un No Comment, se no uno che ha scritto quello che hai scritto tu sul vampirismo televisivo ci perde la faccia. I vampiri non si distraggono per 4 anni sulla prima serata, non si fanno sfuggire le Gabanelli e le sue inchieste dai buchi del mantello.
Un'ultima cosa. In "Inciucio" tu scrivi: "Report... già nel mirino delle polemiche e delle denunce per le puntate sul terrorismo filo USA in Sud America...". Quali denunce e polemiche? Quell'inchiesta come sai è mia e ti assicuro che passò nel silenzio più blindato, non si mosse una foglia. Chi ti ha informato su questo punto? Grazie,
Paolo Barnard
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Travaglio 12 Dec 2006, dopo pochi minuti:
mah, francamente non capisco queste domande. le polemiche erano su tutti i giornali.
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Barnard:
Convenient...
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Travaglio:
vabbè, chiudiamola qui, perchè la conversazione si fa kafkiana
mt
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Barnard:
Non c'è nulla di kafkiano, tu non rispondi, tu come tutti, per supponenza, disonestà intellettuale, ma soprattutto maleducazione.
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Travaglio:
bene, sta a vedere che il maleducato sono io. continui a insinuare cose strane sulla gabanelli senza venire al punto, oppure pretendi che io mi schieri contro una collega brava e coiraggiosa per misteriosi motivi. non mi piace questo tuo modo di faree ti prego, d'ora in poi, di lasciarmi in pace. ho di meglio da fare.
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Barnard:
Ho scritto, in semplice italiano, che sulla ‘libertà ' di Report, su cui tu ti spendi pubblicamente, sarebbe prudente un no comment, e ho motivato la cosa con la semplice logica del tuo stesso lavoro. Non ho fatto alcuna insinuazione, né pretendo da te schieramenti, ho solo avanzato una logica speculativa, su cui avrei voluto discutere con te alla pari. Ho usato parole cortesi cui tu hai risposto con monosillabi maleducati e sarcastici nella scarsissima attenzione che dedichi a un collega che ti pone una questione. Sei troppo famoso e già si sente. Diventate così tutti. Spiace a questo punto offrirti un paragone, ma Noam Chomsky o John Pilger, al cui confronto io e te siamo intellettuali di cartapesta, rispondono da anni a ogni mia questione con cortesia a considerazione, anche quando siamo in grave disaccordo. Ti lascio in pace star.
Barnard
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Travaglio:
la star, caro il mio bel cafone, non c'entra nulla. rispondo sempre a tutte le mail. ma mi stufo di rispondere a chi vuole sentirsi rispondere quel che vuole lui. IO LA GABANELLI LA STIMO COME GIORNALISTA LIBERA E CAPACE: CHIARO? PUNTO E BASTA. passo e chiudo.
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Barnard:
E' una piccolezza, ma la tua abilità nel sovvertire il vero, nel mutare la vittima in carnefice, è pari, qualitativamente e non quantitativamente, a quella di tutti gli orridi personaggi che trafiggi nei tuoi libri. Sei fatto così, così sono stati tutti i grandi censori.
Infine: comprendo perché hai così accuratamente evitato di rispondere alla mia mail sulla feroce censura di chi espone i crimini di Israele. Anche in quel caso la vittima è dipinta come il carnefice, roba che fa per te evidentemente.
Un abbraccio, e senza ironia.
B
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Travaglio:
ecco, dimenticavo di dirtelo: io sono anche appassionatamente filoisraeliano. ora vorrei lavorare in pace
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Barnard:
Sei filoisraeliano. Era sarcasmo o per davvero? B.
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Travaglio:
lo sono per davvero. da sempre. e ne sono fiero.
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Barnard:
Marco, ridiamoci su. Io che ti scrivo e che ti mando il mio libro perché è censuratissimo. Tu che tutto gentile mi dici "prego, fai pure, grazie!". Poi mi immagino la tua faccia quando lo hai ricevuto...
Che divertente sta roba. In ogni caso se sei filoisraeliano o sei ignorante di storia mediorientale o sei emotivamente ricattato oppure sei un uomo senza pietà . Notte,
B.
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Travaglio:
io sono filoisraeliano per convinzione, perchè adoro israele e gli ebrei, perchè ci sono stato e ho visto di che cosa sono capaci gli arabi, perchè conosco la storia, perchè ho imparato la pietà studiando i campi di concentramento, perchè rifuggo dai ricatti emotivi e amo le democrazie per quanto imperfette ma sempre migliori delle tirannie corrotte arabo-musulmane. ma sono curioso di sentire tutte le campane e dunque leggo anche chi non la pensa come me. non vedo che ci sia di strano.
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Barnard:
No Marco, la tua pietà imparata studiando i campi di concentramento è cartavelina. Chi veramente conosce la pietà per un martirio, non la nega di fronte all'altro martirio.
Tu non sai nulla di Palestina e non hai visto nulla laggiù. Appari, e probabilmente sei, un cronista ben tenuto che non sa quello che dice. Sei troppo giovane, troppo famoso e troppo incosciente per poterti permettere di calpestare l'orrore patito da chi non ha mai conosciuto neppure un quarto d'ora della tua pasciuta vita. Siete tutti così, tu, Lerner, Teodori, Mieli, quelli che pontificano sulla barbarie dei negri mentre finiscono il carpaccetto all'aceto balsamico a Milano. Il mio libro ha una dedica a quelli come te. Te la riproduco qui sotto, ne hai bisogno.
"... e in quanto a voi, sentite bene quel ch'io vi prometto. Verrà un giorno..."
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Travaglio:
Bene, signor Sotuttoio, adesso la mia pazienza ha un limite e non intendo farmi insultare oltre. ti sarei grato se la smettessi di importunarmi.in ogni caso, non risponderò più.
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Barnard:
Quelli della Pietas selettiva, dalla Moratti a te.. passando per tutti quei personaggi che, se mai messi in discussione 5 secondi, reagiscono come te: "lei mi insulta!", da Dell'Utri a Cuffaro. Sei bravo a sputtanarli nei tuoi libri, li conosci bene, perché tu sei loro e loro sono te, arroganti, mistificatori di dialoghi, sovvertitori di ruoli, sprezzanti e ciechi di successo. "Verrà un giorno" Marco... e capirai cos'è la pietas senza condizioni. Arriva per tutti.
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Travaglio:
si, verrà un giorno in cui ti vergognerai di questi insulti. nell'attesa, ti comunico che sei entrato ufficialmente nella mia posta indesiderata. bye bye
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BARNARD VS TRAVAGLIO
"Sono Paolo Barnard.
Intervengo per dire alcune cose. Innanzi tutto sono desolato dalla quantità di commenti il cui tono è di livore nei mei confronti. Si cerca di farmi passare per un patetico perdente. In realtà non mi sembra di esserlo. Chi come me si può permettere di perdere fama, carriera, amicizie in alto, editori importanti, e le infinite serate cui mi invitavano in tutta Italia (tutto documentato) per rimanere un libero pensatore, non è un fallito. E' uno con coraggio, una tenuta fuori dal comune, e soprattutto un attaccamento all'etica come prima condizione di vita. Io combatto per riportare le persone al centro, le persone comuni, altri (da Berlusconi a Travaglio) combattono per essere al centro e tenere le persone chine, adoranti e impotenti. Quello che faccio con i miei pezzi, è di dire sempre una cosa: se prima noi (attivisti, giornalisti 'contro', giovani antagonisti, intellettuali, contestatori, altermondialisti, studenti) non ci guardiamo dentro e se non accettiamo di vedere quanto in realtà replichiamo i difetti e le ipocrisie del Sistema, se non facciamo il durissimo lavoro di pretendere da noi stessi prima di tutto l'adesione all'etica senza eccezioni, noi tutti saremo fallimentari, e facilmente manipolabili dal Sistema. E' stato il destino di Travaglio o della Guzzanti, di Santoro e della Gabanelli, più molti altri.
Dico a tutti, prima di accusarmi di pontificare senza prove, di leggere ciò che ho scritto nel mio sito, ( www.paolobarnard.info [www.paolobarnard.info]).
Ho pubblicato la mia corrispondenza con Travaglio per motivi di interesse pubblico. Essi sono: Travaglio è stato eletto da masse di italiani al ruolo di Vate salvatore della patria e detentore della verità mediatica. A lui tantissimi si affidano in buona fede. Io espongo il lato oscuro di Travaglio come paradigma generale: cioè, avviso le persone che è sempre sbagliato e pericoloso aderire adoranti a chiunque, per quanto 'eroico paladino' egli/ella appaia. A questo serve la pubblicazione di quelle mail, e di altri miei lavori. La corrispondenza in oggetto dimostra che quell'uomo è un arrogante che non tollera l'essere messo in discussione in modo duro, cosa che invece si riserva di fare con tutti gli altri; che si rifiuta di rispondere ad una imbarazzantissima evidenza (caso Gabanelli in prima serata 5 anni con Berlusconi), un fatto centrale che contraddice clamorosamente ciò su cui lui stesso ha edificato il suo teorema del 'regime' tv, e dunque tanta della sua fama (e cosa ci fa lui oggi in prima serata in quel 'regime'?); che per evitare tale risposta si trincera dietro il paravento del 'lei mi insulta', esattamente come gli orribili personaggi che lui stesso critica; che, nella discussione su Israele, dimostra una pietas selettiva, cioè una agghiacciante mancanza di compassione per il 50% di una tragedia e una incondizionata compassione per l'altro 50%; che nella difesa acritica della Gabanelli anche nella sua scandalosa implicazione in 'Censura Legale' (si veda mio sito) egli abdica disastrosamente a qualsiasi principio etico, a quegli stessi principi che però lui pretende ferocemente da altri. Ora, un uomo così può essere il depositario della fiducia incondizionata di masse di italiani in totale buona fede? E allora, non è forse più saggio che, come sostengo da anni, questi 'personaggi' ipertrofici vengano ridimensionati a ruolo di semplici fonti di possibili verità , e che sia invece la persona e porsi al centro della propria verità ? Ecco a cosa servono quelle mail.
Alla fine il mio discorso è sempre uno: se Travaglio, se Gabanelli, se gli studenti, se i pacifisti, se noi tutti non ci ripuliamo delle repliche del Sistema che abitano in noi, mai potremo essere utili a questa disperata Italia, mai saremo degni di guidare altri esseri umani. Mai saremo 'eroici paladini' di qualsivoglia giustizia.
Barnard"
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