Dopo il 2000 ma non so quando esattamente potrebbe essere 2010 o 2005 improvvisamente i giornali hanno smesso di mettere nudi in copertina. Non parlo delle riviste porno.Mi riferisco a Panorama, o a tutte le riviste tipo Novella 2000 o e’ finita la moda dei calendari. Questa abitudine , direi sana, e’ finita improvvisamente e nessuno ha fatto eccezione. Cosa e’ successo , cosa c’era dietro ? Anche il cinema condiva ogni film con un paio di tette di solito nella seconda parte del film. Anche questo andazzo cominciato nei primissimi anni 70 e’ finito bruscamente. La cosa strana e’ che non ci sono eccezioni. Negli anni 70 c’erano varietà in prima serata dove le ballerine comparivano in topless in maniera gratuita sulla Rai. Vedasi trasmissioni come Odeon e Stryx.Oggi e’ impensabile.Perché ?
Non era porno ma era nudo. Il nudo e’ sparito e’ rimasto il porno su internet. Nella edicole non vedo riviste porno, a dire la verità non vedo riviste e non vedo nemmeno edicole.
Liberalizzazione del porno
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Re: Liberalizzazione del porno
Come al solito centri lo zeitgeist ,la scorsa estate a Tortoreto venivo preso per matto perchè acquistavo un libro e volevo leggerlo seduto al bar.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑30/05/2025, 9:28imho c'è poco da liberalizzare, del sesso non frega più a nessuno, specie le nuove generazioni, e non solo perchè siamo bombardati da messaggi iper-sessualizzanti o perchè i 13enni con un click hanno accesso a tutto. banalmente non c'è più il tempo per scopare. il virtuale divora tempo più della televisione di una volta. tra lavoro e "tempo libero" passiamo molte ore su internet, manca tempo per leggere un libro o fare sport o cucinare. avendo diversi parenti in età scolare ho l'impressione che il "sesso", se così lo vogliamo chiamare, consista nell'apparire su schermo. poi quello che succede nella realtà fisica è del tutto secondario, eventualmente c'è il fentanyl.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: Liberalizzazione del porno
Mah... non sono tanto d'accordo.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑30/05/2025, 9:28imho c'è poco da liberalizzare, del sesso non frega più a nessuno, specie le nuove generazioni, e non solo perchè siamo bombardati da messaggi iper-sessualizzanti o perchè i 13enni con un click hanno accesso a tutto. banalmente non c'è più il tempo per scopare. il virtuale divora tempo più della televisione di una volta.
Direi che anche tali ambiti, specie per le nuovissime generazioni, possano esser diventati più 'Extremistan' inteso alla Nassim Taleb, e quindi se decenni prima il tenorino giusto bravino, che lavorava in provincia di Matera, ci campava, negli scenari successivi un Pavarotti diventava ricchissimo ed il primo probabilmente lo faceva soprattutto/giusto come secondo lavoro, mentre oggi una Taylor Swift va in classifica ecc. in tutto il globo.
Continuerei a metterla come primissima motivazione.
Poi che al giorno d'oggi ci siano alternative che - dinanzi alle "fatiche e costi", entrambi in senso lato, per scopare davvero, che spesso non garantiscano un ritorno dell'investimento soddisfacente - possano distrarre non poco, ci sta.
Non si può associare i libri col sesso, un romanzo con il mettere il pisello in figa, a pelle.tra lavoro e "tempo libero" passiamo molte ore su internet, manca tempo per leggere un libro o fare sport o cucinare. avendo diversi parenti in età scolare ho l'impressione che il "sesso", se così lo vogliamo chiamare, consista nell'apparire su schermo. poi quello che succede nella realtà fisica è del tutto secondario, eventualmente c'è il fentanyl.
I libri - fiction, perché di fatto in questi casi è implicito si parli di narrativa - sono una roba sopravvalutatissima.
Io a suo tempo ne lessi parecchi, in parte condizionato dalla sorta di "imperativo morale" che aleggi attorno alla lettura.
Però ad un certo punto, a prescindere dalla componente tempo, ho concluso che tali aspetti non stessero così.
Secondo me una volta che hai letto 100-120 romanzi, diviene proprio 'diminishing returns' a'bbestia.
Per la fiction trovo film e serie tv essere semplicemente un media superiore. C'è poco da fare.
Altrimenti è come se si restasse ancorati ai "miti" quali 'il latino apre la mente', 'il latino insegna a ragionare', ecc. ecc..
In pratica coi romanzi ho smesso a 22 anni, escluse le eccezioni in situazioni particolari, letture in altre lingue ecc. ecc.
Tornassi indietro ne leggerei meno, smetterei molto prima. Lo ritengo tempo pure un po' sprecato, figuriamoci.
Romanzi (saggi e soprattutto manuali, sono un'altra storia).
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Re: Liberalizzazione del porno
Nell'essenza sono d'accordo con te: qualche giusta citazione ti evita decine e decine di pagine di nulla insite in tutte le narrative. Il latino insegna a stringere, a condensare; ciò che "apre la mente" o "insegna a ragionare" sono i temi e i problemi che gli antichi già si ponevano e che nemmeno noi, dopo 2000 anni, in questo augusto forum, siamo riusciti a dirimere.Fuente ha scritto: ↑31/05/2025, 10:03Mah... non sono tanto d'accordo.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑30/05/2025, 9:28imho c'è poco da liberalizzare, del sesso non frega più a nessuno, specie le nuove generazioni, e non solo perchè siamo bombardati da messaggi iper-sessualizzanti o perchè i 13enni con un click hanno accesso a tutto. banalmente non c'è più il tempo per scopare. il virtuale divora tempo più della televisione di una volta.
Direi che anche tali ambiti, specie per le nuovissime generazioni, possano esser diventati più 'Extremistan' inteso alla Nassim Taleb, e quindi se decenni prima il tenorino giusto bravino, che lavorava in provincia di Matera, ci campava, negli scenari successivi un Pavarotti diventava ricchissimo ed il primo probabilmente lo faceva soprattutto/giusto come secondo lavoro, mentre oggi una Taylor Swift va in classifica ecc. in tutto il globo.
Continuerei a metterla come primissima motivazione.
Poi che al giorno d'oggi ci siano alternative che - dinanzi alle "fatiche e costi", entrambi in senso lato, per scopare davvero, che spesso non garantiscano un ritorno dell'investimento soddisfacente - possano distrarre non poco, ci sta.
Non si può associare i libri col sesso, un romanzo con il mettere il pisello in figa, a pelle.tra lavoro e "tempo libero" passiamo molte ore su internet, manca tempo per leggere un libro o fare sport o cucinare. avendo diversi parenti in età scolare ho l'impressione che il "sesso", se così lo vogliamo chiamare, consista nell'apparire su schermo. poi quello che succede nella realtà fisica è del tutto secondario, eventualmente c'è il fentanyl.
I libri - fiction, perché di fatto in questi casi è implicito si parli di narrativa - sono una roba sopravvalutatissima.
Io a suo tempo ne lessi parecchi, in parte condizionato dalla sorta di "imperativo morale" che aleggi attorno alla lettura.
Però ad un certo punto, a prescindere dalla componente tempo, ho concluso che tali aspetti non stessero così.
Secondo me una volta che hai letto 100-120 romanzi, diviene proprio 'diminishing returns' a'bbestia.
Per la fiction trovo film e serie tv essere semplicemente un media superiore. C'è poco da fare.
Altrimenti è come se si restasse ancorati ai "miti" quali 'il latino apre la mente', 'il latino insegna a ragionare', ecc. ecc..
In pratica coi romanzi ho smesso a 22 anni, escluse le eccezioni in situazioni particolari, letture in altre lingue ecc. ecc.
Tornassi indietro ne leggerei meno, smetterei molto prima. Lo ritengo tempo pure un po' sprecato, figuriamoci.
Romanzi (saggi e soprattutto manuali, sono un'altra storia).

Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)