[O.T.] Acqua in bocca...

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#76 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Barabino ha scritto:
kisho ha scritto:Bè per ora l'unico bene non privatizzato è l'aria, godiamocela finchè siamo in tempo.
Vuoi forse insinuare che dovrei scorreggiare a un livello piu' sostenibile ed eco-compatibile? :lol: Il trattato di Kyoto imporra' un sistema di tasse sulle scorregge per mantenere l'aria pulita?

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il gas intestinale è già privato. diventerà più caro anche del metano, ci sono i costi di produzione:

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Painkiller
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#77 Messaggio da Painkiller »

FONTE: ALTRECONOMIA.IT
Al “Forum italiano dei movimenti per l'acqua”
A tutti i cittadini che hanno scritto ai Senatori della I Commissione
Roma, 12 novembre 2009
Negli scorsi giorni noi parlamentari abbiamo ricevuto tantissime vostre e-mail che ci segnalavano lo sdegno dei cittadini per il provvedimento del Governo che di fatto rende più concreto il processo di privatizzazione di un bene pubblico fondamentale: l'acqua.
Peraltro il Governo ha fatto tutto questo inserendo una norma in un decreto legge che parla di tutt'altro, piuttosto che affrontare in Parlamento una seria e aperta discussione della riforma dei servizi pubblici locali. Da tempo, infatti, giacciono sia alla Camera che al Senato dei progetti di legge di iniziativa parlamentare in cui si affronta la questione in maniera organica e strutturata. Invece il Governo, per la quarantacinquesima volta dall'inizio della legislatura, ha scelto la via più semplice, e più opaca rispetto alla pubblica opinione, del decreto-legge.
Come sapete in quel contesto si trattava di INCLUDERE l'acqua nell'elenco dei servizi esclusi dall'applicazione della modalità privatistica di gestione e affidamento (criticabile anche per altri aspetti), com'è stato fatto per energia e trasporti regionali, che hanno una normativa diversa ad hoc. Non si è voluto fare, parificando di fatto l'acqua a qualsiasi altro servizio, ad esempio lo smaltimento rifiuti. Il che risulta ancora più paradossale perché in sede europea e internazionale si sta tornando indietro, rispetto alle scelte più spinte di liberalizzazione, proprio sull'acqua. L'opposizione del gruppo del partito Democratico è stata dura. Abbiamo presentato numerosi emendamenti sia soppressivi che migliorativi, purtroppo incontrando solo un muro di chiusura da parte del Governo, che non ha accettato neppure la costituzione di un'Authority nazionale.
Siamo riusciti però, ed è un piccolo ma importante risultato, a fare accogliere un punto di principio cui appellarsi in fase applicativa, che riafferma “...piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche, il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità e prezzo del servizio, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 152 del 2006, garantendo il diritto alla universalità ed accessibilità del servizio” (grassetto nostro).
Ora il testo è alla Camera e, visto anche l'approssimarsi della scadenza del decreto (24 novembre), sarà ancora più difficile, ma non per questo verrà meno il nostro impegno, forti anche del vostro contributo.
A tutti voi un cordiale saluto
Sen. Marilena Adamo, Segretaria I Commissione Affari Costituzionali - Senato della Repubblica
Gruppo Partito Democratico
UNA LETTERA DAL FUTURO: UN CITTADINO SPIEGA LA PRIVATRIZZAZIONE DELL’ACQUA A UNA SENATRICE
DI ALBERTO DE MONACO
altreconomia.it
Egregia senatrice,
le risponde uno che viene dal futuro: noi a Latina siamo in piena privatizzazione ormai da 7 anni. Ad Arezzo anche di più. Le scrivo usando quel poco di tecniche finanziarie ed economiche apprese sul “campo di battaglia”: la proprietà pubblica delle acque è fuori luogo, quindi nulla di nuovo all'orizzonte;
per quanto riguarda la tariffa, è la volontà del privatizzatore che esige che queste le faccia il pubblico. La tecnica è: io, privato, con le tariffe che voi ci dite di applicare non ce la faccio; i Comuni ci hanno presentato una situazione che da gestire è più difficile del previsto; le reti sono peggio del previsto, piove e l'acqua è torbida, etc, etc. Sono cose che qui da noi sentiamo da anni. Poi dicono:
attenzione, qui siamo in regime di monopolio territoriale, al gestore deve essere assicurato il pareggio, ossia il pagamento dei costi. Ecco allora che tu, pubblico, che sei il responsabile di fare la tariffa (...sui dati del gestore privato che il pubblico non può avere per legge, visto che è spa di diritto privato e quindi protetta per diritto nel suo agire per fare l'interesse degli azionisti) , mi devi aumentare le tariffe se vuoi gli investimenti. Poi c'è la solita tecnica: se non vuoi che aumentiamo subito, allora noi facciamo un bel project financing, chiediamo i soldi ad una bella banca d'affari che investe sul progetto gestionale, e cosi troviamo i soldi! Il problema è che la banca d'affari non fa carità, ma profitto, e se il progetto non rende non è che dice “mi ero sbagliata”. Al gestore dice: voglio comunque che tu onori il debito. Ecco allora che il gestore (che quasi sempre fa avallare questi prestiti con le garanzie della tariffa che il pubblico deve approvare) dice: “Cari sindaci, alzate la tariffa perché il servizio va male ma noi il mutuo (con interessi alla banca) lo dobbiamo pagare”. Ho letto piani d'ambito e richieste di finanziamenti in varie parti d'Italia, e le assicuro che spesso i gestori si lamentano perché magari quest'anno il consumo dell'acqua è diminuito e quindi ci sono meno introiti, anche se il costo corrente aumenta, il costo personale aumenta. E quindi dice ai sindaci: meno incassi, costi comunque elevati, la banca chiede di aumentare la tariffa, oppure diminuire gli investimenti, oppure ancora chiede che i comuni mettano soldi pubblici per fare investimenti in nuovi impianti che poi deve dare in gestione al privato.
Insomma, si riesce a capire che questo processo si chiama con un solo nome? Mercato sul bene acqua, grandi speculatori finanziari, multinazionali, banche d'affari, etc, etc.
Mi scusi se mi dilungo, ma vede noi che veniamo dal futuro possiamo descriverle bene cosa significa privatizzazione. Per non parlare poi della cattiva politica che in queste cose ci marcia e ci abusa.
Qui da noi questo processo a nome e cognomi: legge Meta-Besson, che immagino lei conosca. Il noto ingegner Besson, dopo aver scritto la legge regionale sul servizio idrico, dividendo gli Ato del Lazio un poco come le province e senza il criterio di ambito ottimale, è passato in Enel Hydro. Di qui poi è stato chiamato come amministratore in Acqualatina spa (è ancora il vice presidente), è stato consigliere d'amministrazione in Acea Ato2 spa, e presidente della Sorical in Calabria. Mentre, per non far torto a nessuno, il presidente di Acqualatina spa è (già dal 2006) il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone, di Fondi.
Guardi le chiedo scusa, sono molto arrabbiato e mi fa male lo stomaco a parlare delle nostre cose che vengono dal futuro, ma sentire tante sciocchezze e mezze misure su una cosa così delicata e fondamentale come la gestione dell'acqua mi fa male al cuore, alla mente e pure alla tasca!!!
Abbiate il coraggio di dire: vogliamo che i Comuni spariscono, che il pubblico non sia più capace a fare nulla (la questione del controllo è questione di lana caprina, quando non si può gestire..), che i sindaci devono arrendersi, che le comunità sono gestite in effetti dalle volontà dei vari consigli d'amministrazione (acqua, rifiuti, etc, etc,) e facciamola finita!
Con il rispetto per una persona che -come lei- accetta la discussione ed il confronto, le dico che ormai non desidero più andare a votare per sindaci e politici e spero di poter votare i vari membri dei consigli d'amministrazione. magari ho più poteri verso di loro e decido anche io qualcosa! La lascio con un'ultima riflessione: le tariffe sono tutte aumentate per quanto previsto nei piani d'ambito privatizzati, ma gli investimenti fatti sono circa la metà di quanto previsto nei contratti a gara, quindi è come se noi cittadini pagassimo la tariffa doppia! Il tutto condito con investimenti totali negli anni privatizzati, meno di quelli che faceva prima il pubblico. Si chieda perché negli Stati Uniti d'America gli enti di gestione sono tutti pubblici, e Atlanta che aveva privatizzato ha avuto una pessima esperienza. Si chieda perché Parigi torna indietro. Noi che veniamo dal futuro lo abbiamo già capito bene sulla nostra pelle!
Alberto De Monaco, (Comitato acqua pubblica Aprilia)
Fonte: www.altreconomia.it
Link: http://www.altreconomia.it/site/fr_cont ... 6&fromHP=1
16.11.2009

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Paperinik
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#78 Messaggio da Paperinik »

Tutti in piazza per l'acqua libera: «Siamo in 200mila»
In corteo centinaia di migliaia di persone da tutta Italia per la manifestazione nazionale contro la privatizzazione

ROMA - «Siamo 200mila», dicono gli organizzatori dei manifestanti del corteo contro la privatizzazione dell'acqua. Intanto la testa del lungo serpentone di manifestanti ha raggiunto via dei Fori Imperiali. La protesta è indetta dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua. In piazza a Roma per dire no alla gestione dell'acqua da parte di privati e multinazionali e per «riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale, per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere l'approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare (per cui sono già state raccolte 400 mila firme) per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell'acqua. E' la seconda manifestazione dopo quella del 2008 e si svolge in concomitanza con la Giornata mondiale dell'acqua che ogni anno l'Onu indice per il 22 marzo.

SLOGAN - «Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni». È questo lo slogan dello striscione che apre il corte del «popolo dell'acqua» sceso in piazza, dopo una settimana di azioni simboliche fatte per la città, per ribadire la propria contrarietà alla privatizzazione dell'acqua. Alcune migliaia di persone stanno percorrendo via Cavour diretti a piazza Navona. «L'acqua è un bene comune», «Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua», «Liberami dalle multinazionali», «Acqua generosa gratuita, oggi ed ora ristoraci ancora», «Ce la vogliono dare a bere», «Sono un portatore d'acqua», «L'acqua è vita non è merce», «Acqua e terra beni comuni. Ribellarsi è giusto», «Chi controlla l'acqua controlla la vita», «Acqua pubblica senza se e senza Spa».: sono questi alcuni degli slogan che i manifestanti hanno scelto per la loro protesta. Al passaggio su via Cavour, il corteo ha ricevuto la solidarietà di alcuni studenti che hanno affisso alcuni striscioni tra cui una grande bandiera palestinese. In testa al lungo e colorato serpentone di persone, i sindaci di diversi Comuni d'Italia con la fascia tricolore e gli stendardi delle città tra cui Gubbio e Grotte. Molti gli sfottò personali organizzati dai manifestanti: qualcuno è mascherato da clown e balla a ritmo dei tamburi; qualcun altro è dipinto in volto come una goccia; qualcuno ha scelto un ombrello capovolto infilato in un boccione d'acqua. Intanto, in mezzo al corteo, un camion con dipinto un mappamondo gigante con un rubinetto con la scritta «l'acqua è di tutti, non si vende». Al corteo presenti anche bandiere della pace, di Rifondazione Comunista, dei Cobas e di Sel.

FASCE TRICOLORE - Sono tante anche le fasce tricolore che spuntano qua e lá nel corteo perchè i sindaci hanno partecipato numerosi. «Gli enti locali, sia amministrati dal centrodestra che dal centrosinistra, sono al nostro fianco -spiega infatti Carsetti- perchè hanno capito che vengono espropriati anche loro di una importante competenza sancita dalla Costituzione». Il segretario del Forum fa poi notare che questa è la prima volta che «la questura e il Comune di Roma danno il via libera a due manifestazioni nazionali nello stesso giorno» e rimarca che «il Forum dei movimenti per l'acqua ha 'prenotatò il percorso del corteo sicuramente molto prima del Pdl».

IL CORTEO - È questo lo scopo del corteo di protesta che attraversa le vie della Capitale: partito dalle 14 con partenza da piazza della Repubblica, il serpentone secondo le intenzioni degli organizzatori dovrebbe arrivare intorno alle 18 a piazza Navona, dove fino alle 19.30 si susseguiranno gli interventi da parte dei rappresentanti delle associazioni aderiscono alla manifestazione. Insieme al Forum italiano dei movimenti per l'acqua, principale promotore, sono in piazza le associazioni sociali, sportive, ambientaliste, di consumatori, di professionisti, religiose e laiche: dall'Arci, alle Acli, a Legambiente, al Wwf, ad Attac, a Rete lilliput, a Libera, a Pax Christi, ad Emmaus, a Federcasalinghe, fino al Movimento consumatori, ai Geologi nel mondo e ai sindacati. Senza dimenticare i politici. «Si scrive acqua ma si legge democrazia» sarà uno degli slogan dell'iniziativa, nata per protestare contro il decreto Ronchi dello scorso novembre sulla privatizzazione e l'affidamento alle multinazionali dell gestione dell'acqua, ma anche per continuare a promuovere tre referendum abrogativi delle norme fin qui approvate.

Corriere.it
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
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06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#79 Messaggio da Paperinik »

In bilico anche il referendum sull'acqua
Il ministro Romani: «Serve un approfondimento a livello legislativo». Insorge il comitato "Acqua bene comune"
http://www.corriere.it/politica/11_apri ... 9f1b.shtml
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#80 Messaggio da Il Fede »

kisho ha scritto:
arezzo, una delle acque più costose d'italia, la bolletta si aggira intorno ai 400 euri annui.
Esatto. Io ho il pozzo mio personale quindi non la pago, comunque è vero quello che dici. L'ennesima pantomima comunque: ovvio che l'acqua privatizzata si paga di più. In questo topic, come al solito si sono lette una fila di statistiche, numerini e percentuali completamente campati in aria. Tutti statisti e commercialisti :DDD
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#81 Messaggio da Helmut »

Il Fede ha scritto: ovvio che l'acqua privatizzata si paga di più
Certamente si paghera' di piu'. Se vogliamo che le aziende private titolari della concessione trovino i soldi per ristrutturare acquedotti vecchissimi e che perdono il 60 per cento del prezioso liquido.

Altrimenti, mantenendo il servizio pubblico, pagheremo questi interventi attraverso la fiscalita' generale. Sempre mano al portafoglio dobbiamo mettere.

Al solito si vuole fare una battaglia ideologica anche sull'acqua. E, quando si tratta di ideologia, i pesciolini abboccano numerosi. :(
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#82 Messaggio da Mr. G »

Helmut.. Se perdiamo anche l'ideologia siamo già belli che morti.

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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#83 Messaggio da cinico »

Helmut ha scritto:
Certamente si paghera' di piu'. Se vogliamo che le aziende private titolari della concessione trovino i soldi per ristrutturare acquedotti vecchissimi e che perdono il 60 per cento del prezioso liquido.

Altrimenti, mantenendo il servizio pubblico, pagheremo questi interventi attraverso la fiscalita' generale. Sempre mano al portafoglio dobbiamo mettere.

Al solito si vuole fare una battaglia ideologica anche sull'acqua. E, quando si tratta di ideologia, i pesciolini abboccano numerosi. :(
Sempre con 'sta storia dell'ideologia. Rileggendo i vari post, mi sembra che ci siano validi motivi per dubitare delle privatizzazioni, o no?
Si può essere perplessi sulle privatizzazioni senza essere bollati?
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#84 Messaggio da Il Fede »

Helmut ha scritto:acquedotti vecchissimi e che perdono il 60 per cento del prezioso liquido.
Se sono vecchi si aggiusteranno, ti pare?

Helmut ce la fai a scrivere un post senza percentuali o è chiedere troppo? :-D
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#85 Messaggio da Helmut »

Il Fede ha scritto:Se sono vecchi si aggiusteranno, ti pare?
E' dagli anni sessanta che aspettiamo. :blankstare:
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#86 Messaggio da Helmut »

cinico ha scritto:Rileggendo i vari post, mi sembra che ci siano validi motivi per dubitare delle privatizzazioni, o no?
C'é da sopratutto sulla statalizzazione, visto che in 50 anni hanno magnato alla grande sulle aziende municipalizzate.

Eppoi non vedo il problema: tutto questo strillare e gridare al lupo "l'acqua é di tutti", "un bene primario", "non si tocca"...Prodi, Visco e Dalema tra il 1996 e il 2001 hanno privatizzato: poste, ferrovie, elettricita', autostrade e telefonia.

Avete visto qualcuno al quale non portano la posta? O altri cui proibiscono di prendere il treno o entrare in un'autostrada? O gente rimasta senza luce elettrica? O che non puo' telefonare? :o
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#87 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Scusa Helmut, dovresti evitare questi paragoni. Diversamente dalla posta l'acqua sei obbligato a ingerirla (altrimenti non sopravvivi)...ci sono numerosi casi di fornitura da parte dei privati di acqua sporca.

Il decreto Ronchi non è chiaro, si fa confusione tra "privatizzazione" e "concessione a imprese private della gestione dei servizi idrici". Questo articolo del sole 24 ore lo spiega bene: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... sino.shtml

Vorrei capire:

a)Le bollette non calerebbero perchè se i privati investono sui tubi il consumatore li deve ripagare. Quanto tempo ci vuole prima di ammortizzare?

b)Non ci sarebbe scelta per il consumatore: non ci sono due tubi paralleli dove scegli il tubo con l'acqua più pulita e meno costosa (magari bevendo un po' da uno e dall'altro e aspettando quale dei due ti intossica). Ci sarebbe concorrenza per le aziende nel ricevere l'appalto da parte dello Stato ma il consumatore mica ha libertà di scelta. In tua vece lo Stato sceglierà quello più pulito e meno costoso?

Mi par di capire che l'unico scopo è ricostruire la rete dato che i fondi destinati dallo Stato nelle varie finanziarie vengono ogni volta tagliati per dirottarli verso altre emergenze (da qui lo stallo). Non interessa ne il costo della bolletta ne la pulizia dell'acqua.
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#88 Messaggio da Helmut »

@Drogato

Vogliamo fare esempi a iosa nei quali l'acqua pubblica fa schifo ed é piena di batteri, metalli pesanti, sostanze terrose? Oppure la fornitura é limitata nel tempo e nella quantita' (specie al Sud)?

Probabilmente non sei al corrente del quadro normativo di un contratto di servizio in regime di "concessione".

Pochi cazzi: le risorse pubbliche per migliorare il servizio non ci sono. E allora rivolgiamoci ai privati.

Altrimenti lasciamo la gestione al pubblico che impiega la maggior parte delle risorse in stipendi e consigli di amministrazione delle municipalizzate e teniamoci gli acquedotti vecchi di 60 anni, ancora quelli con i tubi in piombo e carbon steel.
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#89 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Appunti dicevo, il vero scopo è quello di attrarre investimenti. È il solito discorso (vedi il nucleare): a me interessa che l'acqua arrivi pulita, non quanto pago e quanta se ne perde per strada. Se devo scegliere fra tubi colabrodo che portano acqua pulita e tubi intatti che portano acqua sporca va da sè...quando si parla di "beni" necessari alla sopravvivenza dell'organismo (aria, acqua, cibo) conta la qualità, il resto è irrilevante. Siccome l'attenzione si sposta sui controlli, mi spaventa che lo Stato debba controllare l'operato di aziende private, c'è il rischio corruzione. Meglio lo Stato che controlla lo Stato (male minore).
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Re: [O.T.] Acqua in bocca...

#90 Messaggio da Helmut »

I tubi che perdono sono il male minore. Un acquedotto necessita di continue manutenzioni, apparati di purificazione, controlli etc.

Con questo non voglio affermare che il pubblico fa sempre schifo e il privato é bello. Nel Nordest, Friuli e Trentino AA in primis, abbiamo l'acqua migliore d'Italia e le aziende sono tutte municipalizzate.

Ma in questo momento servono soldi per ristrutturare la rete idrica, e l'unico modo é accettare la sfida della privatizzazione.

I Di Pietri vari che berciano cazzate promuovendo referendum inutili, rappresentano quel consistente pacchetto voti del Sud che avrebbe solo da perdere con la privatizzazione; in termini di posti pubblici pletorici, trasferimenti di spesa pubblica, appalti pilotati etc.
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