Kronos ha scritto:CanellaBruneri ha scritto:
Mai in Italia ci sarebbe stata la Rivoluzione che puoi pensare tu; Yalta aveva già deciso. La partita politica, da noi fu tra defascistizzazione completa (soprattutto per quel che riguardava gli apparati di sicurezza), e cooptazione di chi si era salvato. Vinse questa seconda visione e di ció si prende atto
non lo so: dopotutto il pci nostrano dava gia' segni di profonda anomalia rispetto agli equivalenti negli altri paesi. non prevaleva la linea filosovietica e per quanto ci fosse una parte che ambiva ad un programma massimalista il grosso del partito non era poi cosi' smanioso di finire nel patto di varsavia.
che poi ci sia voluto del tempo per formalizzare la posizione filoaltantica per carita', ma non e' che se lo fossero inventato dal giorno alla notte

Ma vedi, kronos, tre segnali molto importanti:
1) 1944: Togliatti entra nel gabinetto di Salerno
2) 1947: Togliatti guardasigilli propone un amnistia, diciamo, generosa
3) 1948: Togliatti dal letto di ospedale, dopo l'attentato dice "State buoni"
L'interpretazione direi che è univoca.
Mi preme evitare un equivoco: naturalmente non sostengo il mito d
ella "rivoluzione tradita" che ci ha portato guai enormi fino a pochi anni fa.
Al contrario, mi oppongo fermamente a chi, a forza di revisionare, ha opposto la leggenda del "pericolo rosso" per giustificare le peggiori nefandee della storia della Repubblica