Helmut ha scritto:
Dimentichi che dalla fine anni '60 ai primi anni '90 l'Italia era, economicamente, un'enclave di socialismo reale nell'Europa capitalistica...!!!
Oltre a ferrovie, poste, elettricità , linee aeree, gas e petroli, telefoni, Alfa Romeo, erano di stato perfino panettoni, gelati, tortellini e salsa di pomodoro...!!! (Motta, Alemagna, Cirio, Buitoni)...
Un coacervo di inefficienza, statalismo ideologico, perdite miliardarie, poltrone per incapaci...e con la complicità del Piccì e della Diccì di allora...!!!
Per fortuna hanno venduto tutto (o quasi...

) e qui, ONORE AL MORTAZZA 1...!!! (1996-1998)
come sempre dimentichi il peggiore, il tuo amato PSI.
Sì, sono statalista ma quando lo stato puó e deve funzionare.
Ci sono settori dove la competizione e la concorrenza non possono funzionare semplicemente perchè necessitano di $, competenze, aggregazioni che dei normali competitori non possono fare.
Senza contare le Ferrovie o le autostrade; libara concorrenza, che vuol dire?
Fare autostrade doppie o triple?
Venendo poi al sano spirito del privato:
Se vuoi fare il privato, apri il tuo studio ma le analisi te le fai nel tuo laboratorio e non in quello pubblico perchè non hai i $.
Il capitalismo sarebbe na bella cosa se i capitalisti mettessero i loro $ e non quelli degli altri, o di banche compiacenti che ti chiedono 4000 garanzie a te, per aprire un negozio e li gettano per Ricucci, Tronchetti di minkia, o Coppola.
ma sei andato fuori tema; il fatto era un'altro, la cazzonaggine di chi fà arrivare un mentecatto come Luciani a quella posizione.
Ripeto, che non è solo un fenomeno itaGliano e ti ho citato il DG di Merryl Linch.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).