Gangbang con la prof. a Milano
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un bel fankulo a tutti i bacchettoni...mi prenoto per la lezione di anal..
ma il vero problema sta nel fatto: ma sta prof. com'è??...così??

...allora lapidiamola!! oppure così?

...allora Saint subit!!!


ma il vero problema sta nel fatto: ma sta prof. com'è??...così??







...allora Saint subit!!!




...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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- cimmeno
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dicono properosa ma con un po di foruncoli.Trez ha scritto:un bel fankulo a tutti i bacchettoni...mi prenoto per la lezione di anal..![]()
ma il vero problema sta nel fatto: ma sta prof. com'è??...così??
insomma la tipica ragazza di paese del sud (dosse stata gnocac sarebbe rimasta al sud...)
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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- australiano
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a 13 anni facevo quello che un normalissimo 13enne dell'epoca poteva fare: libri, scuola, amici, pallone, prime cottarelle, lego a manetta e giornate con gli amici passate a spippolare col mitico c64.Super Zeta ha scritto:
aggiungerei per mancanza di occasioni![]()
Forse tu a 13 anni facevi il copiato di quello che scrivevano i tuoi compagni per contestargli ogni riga (l'antesigano dei quote) , io molto più banalmente mi ammazzavo di seghe
Le pippe le ho scoperte dopo e non rimpiango di essere stato cosi' precoce come qualcun altro.
Che poi a furia di bruciar le tappe a tutti i costi si diventa vecchi alla tua eta'

eh certo che vuoi che sia: e' tutto normale, infondo. E visto che per te e' del tutto normale allora domani fai la stessa cosa con 3 ragazzine di 13 anni e vediamo se ti applaudono per una cosa del tutto normale.Husker_Du ha scritto: Non so perche', ma non riesco a vedere in tutto cio' un possibile riflesso psicologico che possa traumatizzare i ragazzini in modo sistematico ed incidere in maniera netta sul loro percorso formativo futuro (questo sempre dal corso per corrispondenza....)
zork da noi c'era la tipa che aggratis ti faceva vedere il culo e la patata per il gusto di farlo e per essere al centro dell'attenzione, ma era l'eccezione totale, non la regola o un fenomeno diffuso o in crescita come ora.Lord Zork ha scritto: alle scuole medie, Daniela si faceva toccare le tette per 50 lire...
qualche giorno prima dell'articolo milanese il corsera del veneto ha pubblicato un articolo su una questione abbastanza seria: diverse 12-14enni di una cittadina di zona si ritrovano in prossimita' di un noto centro commerciale e in cambio di ricariche telefoniche ed altri "regalini" si prostituivano o elargivano diversi favori sessuali in modo del tutto consensuale.
il fenomeno pare ripetersi anche nelle scuole tra coetanei, segno che non e' qualcosa di isolato ma di una situazione consolidata.
Ora non so tu ma la consapevolezza di usare sessualmente il proprio corpo a 13 anni come mezzo per ottenere qualcosa non mi pare molto sano e normale: un conto e' fare le prime esperienze di conoscenza sessuale di se e del proprio coetaneo partner e lo trovo normale, un altro e' vedere una ragazzina concedere coscentemente favori sessuali a vario titolo per ottenere regali o per essere al centro dell'attenzione dei compagni.
A me sta faccenda fa riflettere molto: al di la' dell'assenza dei genitori, dei modelli e dei valori assurdi di riferimento con cui questa generazione sta crescendo, dei falsi bisogni e necessita' a cui vengono abituati, mi pare che vengano coinvolti un po troppo presto nel mondo degli adulti e senza alcuno strumento critico per poter affrontare scelte e situazioni del genere.
ultimamente mi capita spesso di avere a che fare con gli attuali teenager e francamente non mi pare che siamo presi bene in generale: ignoranza, insicurezza, solitudine, abbandono, bullismo e maleducazione sono all'ordine del giorno e non credo sinceramente che accellerare le loro esperienze in questo campo porti loro qualcosa di buono se non la consapevolezza (sbagliata, ma e' un mio punto di vista) che la sessualita' e' mera e semplice merce di scambio con tutte le implicazioni del caso.
Non penso ci voglia un'aquila per rendersi conto che le conseguenze di simili atteggiamenti e comportamenti costituiscano un problema per il futuro. Non vorrei mai che una ragazzina abituata a pensare che sia normale prostituirsi fin da piccola, nell'eta' adulta consideri ad esempio normale essere ricattata sessualmente per ottenere o mantenere un posto di lavoro (per qualcuno gia' adesso sarebbe un do ut des, ma pensa che cuccagna evitare tutte quelle malignita' dei processi e delle cause civili), oppure che, per ottenere un posto di lavoro di cui non ha requisiti professionali, si conceda in ogni modo per raggiungere cio' che desidera.
Sicuramente qualcuno di voi astuti si fara' una sana risata, perche' sono cose che gia' accadono puntualmente, ma da qui a considerarle "normali" mi fa pensare che stiamo tornando indietro di qualche centinaio di anni: e in questo clima generale di imbarbarimento a modo suo ci sta tutto anche l'episodio del down pestato dai suoi compagni. con buona pace di chi pensa che la diversita' sia una risorsa e non un problema.
Ma si, tanto per voi itagliani medi va tutto bene, non e' successo niente. Guai ad usare per una volta la materia grigia e pensare alle conseguenze.
no parita' dei diritti e certezza della pena per quanto possibile rieducativa, che detto nella pontificia repubblica itagliana sembra davvero molto esotico.Helmut ha scritto: Giustizialismo...
Se fosse un uomo di 33 anni con tre 13enni tutti a dargli del pervertito e a condannarlo, se e' una donna no: e' solo una zoccoletta che gioca a fare la nave scuola per bambini bisognosi e quindi sotto sotto da ammirare e desiderare.
Ma anche in questi casi si riesce ad essere cosi' tristemente sessisti e maschilisti?
non voglio puntare il dito contro nessuno, ne tantomeno mi schiero a favore o contro la prof, ma leggendo i vari articoli la frase che più mi ha fatto dubitare sulla vicenda è questa che ho letto sul corriere della sera
GLI ALUNNI " I cinque protagonisti frequentano con assiduità l'oratorio. Il sacerdote che li segue dice che «la vicenda ha messo il paese sotto choc». Chi sono, i cinque? «Arrivano da famiglie che, qui, sono di un certo livello. àˆ una storiaccia che rischia di avere strascichi negativi sulla formazione di questi ragazzi. Ne ho parlato con i genitori e i professori: bisogna pensare a come affrontare l'argomento e a che cosa dire».
cmq oggi è stata pubblicata l'intervista all'insegnante, ho sentito alcune frasi su la7 prima di uscire di casa, ma ancora non l'ho letta.
GLI ALUNNI " I cinque protagonisti frequentano con assiduità l'oratorio. Il sacerdote che li segue dice che «la vicenda ha messo il paese sotto choc». Chi sono, i cinque? «Arrivano da famiglie che, qui, sono di un certo livello. àˆ una storiaccia che rischia di avere strascichi negativi sulla formazione di questi ragazzi. Ne ho parlato con i genitori e i professori: bisogna pensare a come affrontare l'argomento e a che cosa dire».
cmq oggi è stata pubblicata l'intervista all'insegnante, ho sentito alcune frasi su la7 prima di uscire di casa, ma ancora non l'ho letta.