pan ha scritto:E' il post dei desideri, non della Legge.
Exactement, mon ami.
Soggetti come Anders Breivik meritano di stare al mondo dopo aver ucciso 77 persone?
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
Blif ha scritto:E' il Vangelo di Matteo, che stai citando, vero?
Il verde non mi piace.
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
Io sono contrario. Anni fa ero favorevole perché ero convinto che tale pena potesse scoraggiare e limitare effettivamente i crimini, ma le statistiche nei Paesi in cui è presente non mi pare dicano una cosa del genere. La mia contrarietà non è tanto dovuta a un discorso di sacralità della vita in senso religioso in quanto io sono ateo, ma proprio perché mi pare sia uno strumento barbaro e legato ad un passato che fortunatamente non è più attuale. Senza considerare che, tanto per fare un esempio, negli USA moltissime persone innocenti sono state giustiziate per errore e già questo dovrebbe imporre una moratoria su questo strumento, ma da quello che vedo Democratici e Repubblicani si comportano in modo molto simile su alcuni concetti.
In due parole non è facile.
Diciamo che ho visto di persona di cosa sono capaci molti cosiddetti esseri umani, che di umano hanno ben poco.
Diciamo che sono molto empatico verso le vittime.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
In due parole non è facile.
Diciamo che ho visto di persona di cosa sono capaci molti cosiddetti esseri umani, che di umano hanno ben poco.
Diciamo che sono molto empatico verso le vittime.
Per le vittime ci vuole giustizia non animalesca vendetta.
Mi spieghi come fa un essere umano ad essere favorevole alla pena di morte?
Cosa c'è da spiegare, di preciso? A me non pare inumano pensare che chi si è macchiato di crimini odiosi possa perdere il diritto di stare al mondo.
Per dire, io uno come Angelo Izzo lo preferirei morto da quasi 50 anni piuttosto che in carico alle carceri italiane con licenza di uccidere di nuovo.
La cosa mi spaventa un po'.
Limitandomi all' Italia, in casi estremi, in occasione di reiterazioni, con determinate precise garanzie e contrappesi giudicanti, si, sarei favorevole.
In maniera indiscriminata come pena immediata applicabile a determinati reati no.